venerdì 3 giugno 2016

"Ogni tuo respiro" di Irene Cao

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Ogni tuo respiro" di Irene Cao, edito da Rizzoli (rilegato a 16€):
«La passione è un viaggio profondo, come la danza. 
Perché la testa mente, ma le emozioni non mentono mai.»
Le basta un attimo per rendersi conto che la sua non è una vita perfetta e scoprire che Sebastiano, l'uomo per cui ha rinunciato al sogno di diventare étoile, è solo un bluff. Così, per dimenticare l’istantanea del tradimento, Bianca sceglie di seguire l’istinto come non ha fatto mai, e ascoltare il suo corpo. Al diavolo tutto, questo è il momento di cambiare le regole del gioco: compra un volo di sola andata per Ibiza, dove la madre – morta quando era piccola – ha trascorso la sua estate più felice. Il cuore le dice che quello è il posto giusto per ritrovare se stessa. E infatti l’aria magica dell’isola è un balsamo che rigenera l’anima, capace di trasformare una rigorosa insegnante di danza classica in una donna nuova, che è curiosa di sedurre e per la prima volta si sente pronta a esplorare un’altra dimensione dei sensi. Sul palco di una discoteca, i ricci di Bianca si sciolgono e gli occhi azzurri come il mare delle Baleari sono finalmente liberi di conquistare e seguire il ritmo del desiderio. Fino a quando incontrano il sorriso caldo e irresistibile di Mattia, che da lei vuole qualcosa in più... e la costringerà ad abbandonarsi all’alchimia travolgente della passione. Irene Cao, che con il successo internazionale della sua trilogia erotica ha inventato una nuova sfumatura del rosa, ci ricorda con questo romanzo che è sempre possibile imparare a fidarsi dell’amore, quello vero, che fa vibrare insieme il corpo e il cuore.

Ho potuto leggere il romanzo in anteprima in modo da proporvene la recensione nel giorno di uscita, e ne sono stata felice perchè ero curiosa di scoprire il nuovo lavoro di un'autrice nota per una trilogia erotica (quindi non esattamente il mio genere) e di vedere come avrebbe affrontato una storia più sentimentale.
Quindi eccoci qui, a parlare di Bianca, della danza e di Mattia.

Inizio col dire che ho davvero apprezzato questa lettura, che ho trovato romantica al punto giusto, senza esagerare e soprattutto senza che si portasse via nulla al percorso di crescita e all'evoluzione che compie il personaggio di Bianca dalla prima all'ultima pagina.
Il romanzo si apre con la donna impegnata in una lezione di danza, impartita ad una "squadra di teppiste" e di "terremoti in calzamaglia": Bianca è presentata come minuta e delicata ma anche autorevole, dotata appunto di quell'autorevolezza "che non ha bisogno di aggredire per farsi rispettare".
Ci viene detto che ha passato i trenta, e ben presto apprendiamo che ha accantonato il suo sogno di diventare una ballerina per amore di un uomo, Sebastiano.
L'insegnamento è quindi il suo piano B, sebbene le dia grandi soddisfazioni e, nel complesso, non la renda infelice.
In fondo potrebbe andare tutto alla grande anche così, se non fosse che Sebastiano decide di rovinare tutto, spezzandole il cuore.
Bianca appende il body e le scarpette al chiodo, mette quello che resta del suo cuore in cassaforte e, con un vero e proprio colpo di testa, si rifugia laddove la madre è stata più felice: Ibiza.
Regno di mare, spiaggia, sole e discoteche, e qui Bianca si "risveglia".
Sulle note digitali pompate da casse fuori misura, sotto alle luci stroboscopiche così diverse dalla luce calda della sua aula di lezione a scuola, Bianca scopre che il ballo non è solo grazia e tecnica, ma è anche (forse sopratttutto...?) seduzione.
Seduzione di chi la guarda, ma anche seduzione di se stessa, perchè la donna ricomincia prima di tutto ad amarsi, a trovarsi bella, a sentirsi "donna" nel senso più completo del termine.

E questa è condizione necessaria perchè il suo cuore ammaccato possa aprirsi a Mattia.
Non voglio ovviamente raccontarvi l'intero romanzo, ma vi anticipo che Mattia vi piacerà. Parecchio.
Vi ruberà il cuore, pagina dopo pagina.

É un romanzo indicatissimo per le coetanee di Bianca (fascia 30-40), perchè si parla di tutto ciò attraversa la mente di una donna in questa delicatissima fase di passaggio.
Non più ragazza ma non ancora "donna matura", la protagonista del romanzo ritrova grazie a un nuovo modo di ballare la consapevolezza di sè e della propria sensualità.
Via il tutù pastello, dentro un sexy corsetto tutto stecche e lacci, via le scarpette e dentro i guanti in pizzo: Bianca, prima di diventare diversa, impara a vedersi diversa, una versione di sè che ancora non conosceva e che aspettava solo il momento giusto per svelarsi.

La prosa di Irene Cao mi è piaciuta molto, perchè il romanzo è ben costruito, ha un ottimo ritmo e si legge con piacere.
Le descrizioni, in particolare, sono davvero efficaci: quando un'autrice riesce con una frase sola  a inquadrare una personalità, un carattere o un ambiente, è perchè sa scrivere davvero e non ha bisogno di perdersi in dettagli superflui, che appesantirebbero solo la sua prosa.
Come anticipavo nell'introduzione, ho trovato che ci fosse un buon equilibrio tra temi più importanti (il riscoprirsi e l'accettarsi, la consapevolezza di sè, la crescita personale) e la mera storia d'amore.
Questo lo rende sì un romanzo rosa, ma a mio parere dotato di quel qualcosa in più che potrebbe piacere anche a colore che (come la sottoscritta) non vivono di pane e romanticismo.
Promosso senza riserve, e mi riprometto di seguire i prossimi lavori di Irene Cao perchè chissà, potrebbe esserci qualche altra bella sorpresa all'orizzonte.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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