mercoledì 28 novembre 2018

​Netflix e Roald Dahl: in arrivo una selezione esclusiva di serie animate tratte dai capolavori dello scrittore

Willy Wonka, gli Umpa Lumpa, il GGG, Matilde, gli Sporcelli e tanti altri personaggi memorabili hanno trovato una nuova casa su Netflix! Oggi Netflix e The Roald Dahl Story Company hanno annunciato che Netflix amplierà l'universo narrativo di Roald Dahl per le famiglie di tutto il mondo, con una selezione esclusiva di serie animate-evento tratte dai libri dell'acclamato e multipremiato autore. Tra questi ci saranno La fabbrica di cioccolato, Matilde, Il GGG, Gli sporcelli e molti altri titoli noti.


Le storie di Roald Dahl hanno già ispirato con grande successo e riconoscimenti diverse produzioni cinematografiche e teatrali. Ma ora, per la prima volta, Netflix riunirà i migliori team creativi di animatori e autori, per reinventarle in una selezione esclusiva e unica nel suo genere, grazie a speciali e serie animate per un pubblico di ogni età e per tutta la famiglia. Netflix intende rimanere fedele allo spirito e al tono di Dahl e al tempo stesso dar vita a un universo narrativo fantasioso che si estenderà oltre le pagine dei libri.

«La nostra missione, volutamente ambiziosa, è quella di portare al maggior numero di possibile di bambini attorno al mondo la magia unica e il messaggio positivo dei racconti di Roald Dahl», ha detto Felicity Dahl, vedova dello scrittore. «Questa collaborazione con Netflix segna un momento davvero significativo in questa direzione e rappresenta un nuovo ed emozionante capitolo per la Roald Dahl Story Company. So che Roald ne sarebbe entusiasta.»


«È stato un onore e un grandissimo piacere poterci immergere nel mondo straordinario dei libri di Roald Dahl, e siamo veramente grati per la fiducia che la Roald Dahl Story Company e la famiglia Dahl hanno riposto nella nostra squadra e nella sua capacità di creare nuovi momenti di gioia condivisa per famiglie in tutto il mondo», ha commentato Melissa Cobb, Vice President of Kids & Family Content a Netflix. «Abbiamo la grande ambizione creativa di reinventare le avventure di molti degli amati personaggi di Dahl in modi innovativi e attuali grazie a tecniche di animazione e produzione di qualità superiore.»

«Netflix è noto per storie innovative e di grande qualità», ha aggiunto Gideon Simeloff, Strategy Director per The Roald Dahl Story Company. «Non c'è nessun'altra piattaforma al mondo in grado di sviluppare intrattenimento animato per tutta la famiglia a questi livelli e su questa scala.»

La lista dei titoli contemplati nell'accordo tra Netflix e la Roald Dahl Story Company include La fabbrica di cioccolato, Matilde, Il GGG, Gli sporcelli, Il grande ascensore di cristallo, La magica medicina, Boy, In solitario. Diario di volo, Il coccodrillo enorme, Io, la giraffa e il pellicano, Henry Sugar,Minipin, Il dito magico, Agura trat, Sporche bestie e Rhyme Stew.


Netflix avvierà la produzione della prima delle serie animate di Dahl nel 2019, ma chi riesce ad aspettare? Si attendono già le prime foto, i teaser trailer e un calendario di uscite!

martedì 27 novembre 2018

"Gli inconvenienti della vita" di Peter Cameron

Peter Cameron è autore di storie indimenticabili, a cominciare dalla più celebre, Un giorno questo dolore ti sarà utile. Ma è anche l'autore di racconti intensi, emozionanti e capaci di trasportare il lettore dall'altra parte del mondo in poche pagine.
Due di questi, rispettivamente inclusi nel 2010 tra le O.Henry Prize Stories e nel 2014 tra le Best American Short Stories, sono oggi disponibili anche ai lettori in lingua italiana, in Gli inconvenienti della vita, un'antologia (Adelphi) che non potrà non trovare posto sotto l'albero di Natale.

«La frase di apertura di La fine della mia vita a New York mi è arrivata all'improvviso, una notte in cui sentivo un desiderio quasi disperato di scrivere una nuova storia. Disperato al punto da decidere di iniziare da quella frase, di getto, e arriva a una prima scena quasi completa... e lasciare il tutto a languire nel mio hard drive per diversi anni. Solo in seguito, quando stavo lavorando a un romanzo, ho ricordato il personaggio a cui avevo iniziato a dare una voce, e l'ho ripreso pensando di inserirlo nel libro in stesura. Non è andata così, anzi: mi sono trovato a scrivere un racconto, il suo» racconta Peter Cameron, e pensando alla scena di apertura del racconto è quasi spontaneo immaginarlo alla sua scrivania, in penombra, intento a dare voce ai protagonisti di questo racconto che fa pensare immediatamente a Flannery O'Connor e a uno dei flussi di coscienza più celebri della letteratura, quello di Molly Bloom in chiusura all'Ulisse di James Joyce.
Lo scrittore in crisi creativa che divide un appartamento a Tribeca con Phillip, avvocato in carriera, è in procinto di lasciare New York, ma un inaspettato gesto di gentilezza da parte di uno sconosciuto scatena in lui un sentimento simile al fastidio, perchè «una gentilezza simile rende ancora più difficile lasciare New York. E lo è già a sufficienza. O forse sarà semplice, anzi, un grande sollievo, come abbandonare la palestra.»

Un racconto che si legge tutto d'un fiato, per poi immergersi tra le pagine di Dopo l'inondazione.
Un matrimonio può trasformarsi in una guerra «misteriosa e mai dichiarata», scrive Peter Cameron, e certo la vita in una piccola cittadina di provincia priva di brio, dove a scandire l'esistenza degli abitanti sono le inondazioni del fiume vicino, non aiuta a mantenere gioiosa una relazione.
L'amore finisce, e non sempre l'affetto che resta è sufficiente: si può smettere di combattere fianco a  fianco, e trovarsi da due lati opposti di una trincea invisibile, senza nemmeno comprendere a fondo come si sia arrivati lì.
Peter Cameron racconta sentimenti in cui oggi, forse, è sin troppo facile ritrovarsi, e lo fa con una prosa inconfondibile e il consueto talento che gli permette di non usare mai una parola di troppo, arrivando alla testa e al cuore dei lettori anche attraverso ciò che, volutamente, non viene detto.
Impossibile non pensare a chi, dell'esplorazione della natura umana attraverso il racconto, ha fatto una vera vocazione come Dorothy Parker (il cui lavoro andava ben oltre gli spaccati di vita glamour newyorkese) e a chi, come Dawn Powell, conosce oggi nuova notorietà grazie alla riscoperta degli inconfondibili ritratti tracciati tra gli anni Venti e Sessanta, e attuali più che mai.


Gli inconvenienti della vita di Peter Cameron (Adelphi) è in libreria, al prezzo di copertina di 16€.

lunedì 26 novembre 2018

LE NINFEE DI MONET. Un incantesimo di acqua e di luce: nelle sale dal 26 al 28 novembre

Dopo il successo da record di Monet. Capolavori dal Musée Marmottan, Nexo Digital presenta LE NINFEE DI MONET. Un incantesimo di acqua e di luce (nelle sale il 26-27-28 novembre 2018).

Il film evento dedicato al padre dell’Impressionismo e alla sua ossessione per le ninfee vede la partecipazione straordinaria dell’attrice Elisa Lasowski (Il Trono di Spade), della fotografa Sanne De Wilde, della giardiniera della Fondation Monet a Giverny, Claire Hélène Marron.
La supervisione scientifica è stata invece affidata a Ross King, autore de Il mistero delle ninfee. Monet e la rivoluzione della pittura moderna.

Il film è diretto da Giovanni Troilo, su sceneggiatura di Giorgio D’Introno, Giovanni Troilo e Marco Pisoni. La colonna sonora originale è di Remo Anzovino.


Quando l’ex Primo Ministro Francese George Clemenceau si reca a Giverny, trova parecchie tele accatastate nella cantina della ricca abitazione in cui è ospite. Numerose rappresentano fiori esotici, presentati per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi del 1889. Il giardino, lo stagno, le tele che rendono unica tra tutte quella casa sono opere sue: di Claude Monet, il padre dell’Impressionismo. E quei fiori dai petali carnosi, che galleggiano sulla superficie dell’acqua ed estendono le proprie radici nelle acque paludose, sono nénuphar, ma per Monet saranno sempre e soltanto Nymphéas, Ninfee.

È proprio per raccontare questa storia, questa passione, questa ossessione, che arriva al cinema Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e di luce, il film evento prodotto da Ballandi Arts e da Nexo Digital che sarà nelle sale solo per tre giorni il 26, 27 e 28 novembre (qui l'elenco delle sale, a fondo pagina) e condurrà il pubblico a Parigi, tra il Musée Marmottan, il Musée de l’Orangerie e il Musée D’Orsay, a Giverny con la Fondation Monet, la casa e il giardino dell’artista, e tra i magnifici panorami di Étretat. A guidare gli spettatori alla scoperta dei luoghi, delle opere e delle vicende del maestro, ci sarà Elisa Lasowski (Trono di Spade e Versailles), mentre la consulenza scientifica sarà affidata allo storico e scrittore Ross King, autore del bestseller Il mistero delle ninfee. Monet e la rivoluzione della pittura moderna, edito in Italia da Rizzoli. Tra gli altri interventi preziosi che getteranno nuova luce sulla figura di Monet e del suo lavoro anche quello della fotografa fiamminga Sanne De Wilde e quello della giardiniera della Fondation Monet, Claire Hélène Marron. La colonna sonora originale del film è firmata da Remo Anzovino.

Attraverso tutte queste voci e suoni, scopriremo così come Claude Monet riemerga dalla depressione che lo ha portato ad abbandonare la pittura e decida di dedicarsi anima e corpo alla sua impresa più colossale: la Grand Décoration. Enormi pannelli raffiguranti il suo stagno di ninfee, talmente avvolgenti che lo sguardo dello spettatore si perde in un’atmosfera di serenità e pace.

Seguendo il percorso della Senna, partiremo da Le Havre dove Monet trascorre il primo periodo della sua vita artistica, risalendo il fiume verso gli altri paesi dove ha dimorato, per dimostrare quanto innovativo, radicale e moderno sia il suo approccio all’arte e quanto spasmodica la sua ricerca dell’elemento acquatico: Poissy, Argenteuil, Vétheuil, Giverny. Qui, recluso nel suo giardino, mentre piovono le bombe della Prima Guerra Mondiale, Monet insegue ossessivamente il suo sogno di eterna gloria, e dipinge senza tregua la sua opera di resistenza e di pace. A Parigi, nel Musée de L’Orangerie, la sua speranza trova finalmente il giusto compimento, nelle magnifiche sale ovali da lui stesso disegnate. Qui, nel maggio del 1927, l’amico George Clemenceau inaugura finalmente il museo dedicato alla Grand Décoration.

Ma Claude Monet è morto appena cinque mesi prima. Non vedrà mai la sua opera compiuta, né conoscerà l’impatto che ha avuto sul pubblico. Ma l’opera più ardita di Monet, quella nella quale ha profuso gli ultimi dodici anni della sua vita e le sue ultime energie, viene accolta con disprezzo dai francesi. Solo trent’anni più tardi, le Ninfee di Monet varcheranno uno stagno più grande, l’Oceano Atlantico, e invaderanno gli Stati Uniti, insieme a tutta la sua produzione, decretando così – questa volta per sempre – il successo di uno straordinario genio.

Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e di luce è prodotto da Ballandi Arts e da Nexo Digital e arriverà nelle sale cinematografiche in collaborazione con TIMVISION Production.
La Grande Arte al Cinema è un progetto originale esclusivo di Nexo Digital.
Per la stagione 2018 è distribuito in collaborazione con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.

venerdì 23 novembre 2018

Intervista a Massimo Polidoro su Leonardo, tra natura, pittura e Milano

Si fa presto a dire Leonardo.
Un genio, un artista senza pari, un ingegnere e uno scienziato troppo aventi rispetto alla sua epoca, ma anche vegetariano, omosessuale, pacifista, figlio illegittimo in un tempo in cui questo poteva solo porlo in una condizione di svantaggio.
L'idea era di raccontare, con "Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle" (Piemme) un Leonardo diverso, senza limitarsi al Leonardo inventore, scienziato artista di cui tanto è stato scritto e tanto verrà scritto in futuro. Per questo a dare voce alla storia è Francesco Melzi, braccio destro e pupillo di Leonardo, nella tradizione letteraria consolidata che vuole un discepolo raccontare il suo maestro, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Massimo Polidoro vuole raccontare l'uomo, in ogni sua sfaccettatura, luminosa o meno brillante che fosse, e proprio da questo ha inizio la conversazione.

Se penso a Leonardo, penso alla dicotomia perfezionismo/ossessione.
Da un lato la ricerca costante, i rotoli di pergamena con schizzi di mani, dita, dettagli di arti di animali; dall'altro il rischio di non arrivare mai a realizzare l'opera.
Dal tuo punto di vista, quanto queste due caratteristiche della sua personalità hanno influenzato ciò che ci è arrivato del suo lavoro?
Sono d'accordo con la tua analisi. L'idea che mi sono fatto è che Leonardo non lavorasse pensando di creare opere da lasciare ai posteri: spesso la pittura gli serviva per sostenersi, e il compenso per i ritratti era ciò che gli permetteva di poter fare le sue ricerche scientifiche.
Utilizzava la pittura per approfondire la sua ricerca, dallo studio dell'anatomia umana a quella animale, passando per l'acqua e la natura nel suo complesso che non smettono mai di affascinarlo.
Se guardiamo ai suoi scritti, notiamo la sua evidente difficoltà nel tirare le fila di una ricerca, chiudendo un discorso: questo ha fatto sì che, alla sua morte, non ci fosse altro che una ricchissima collezione di materiali che il suo pupillo e braccio destro, pur mettendosi d'impegno, non è riuscito a organizzare in più libri, portandone a termine uno soltanto.

Leonardo e l'omosessualità: quanto ha subito questa sua condizione (pensando soprattutto all'epoca in cui ha vissuto), e quanto ha influito su ciò che ci è effettivamente arrivato a livello di informazioni sulla sua vita privata?
Si rende conto della sua omosessualità da ragazzo, e del pericolo legato a questa condizione nel momento in cui lo arrestano. Il suo sentirsi responsabile nei confronti del padre, del Verrocchio, dei suoi amici lo costringe al silenzio e alla riservatezza, al punto da scrivere apertamente che «bisogna evitare di rendere esplicite le proprie passioni» e di farlo per tutta la vita. Si concede solo di ritrarre alcuni modelli maschili.


Leonardo è un uomo diviso: la necessità di lavorare e di mantenersi, così come quella di studiare, lo porta verso le città e le corti dei signori, ma il Leonardo bambino amante della natura che osservava il volo degli uccelli e le foglie degli alberi è di fatto lo stesso Leonardo che fino alla fine studia il volo, schizzo dopo schizzo. Posso chiederti un approfondimento sul rapporto tra Leonardo e la natura?
Ne era sicuramente innamorato, e incantato: non è un caso che il primo schizzo datato di Leonardo sia un paesaggio della sua Toscana, che è anche considerato il primo paesaggio dell'arte occidentale. È la prima volta che si disegna un paesaggio non in funzione di un ritratto, o di una battaglia, ma come scopo dell'opera.
L'amore per la natura lo accompagna tutta la vita: il volo degli uccelli, le rocce, l'acqua, le piante hanno per lui un significato profondo e lo portano a farsi delle domande che, in parte, conosciamo grazie alla sue liste di "cose da fare", di curiosità da soddisfare e di domande da porre agli esperti dei vari ambiti per saperne di più.
Avrebbe potuto vivere in campagna, nel podere ereditato dallo zio, ma i suoi studi e le sue ricerche gli impongono di vivere in città, e da qui la necessità di dipingere su commissione e di dedicarsi anche alla messa in scena di spettacoli per le corti italiane e francesi.
Anche il suo rapporto con le città è sintomatico: a Firenze si sente in trappola, a Milano ritrova il respiro e la possibilità di muoversi.
Pensi che il teatro gli abbia permesso di realizzare il più grande sogno di un pittore e di uno scultore, ovvero l'opera d'arte in movimento?
E secondo te la sua esperienza con la messa in scena teatrale ha a sua volta influenzato il suo mdo di rappresentare i corpi vivi dipingendo o scolpendo?
Può essere. Indubbiamente amava questa forma d'arte.
Chi scrive dei suoi spettacoli, ne parla come di qualcosa di mai visto: Leonardo sapeva che lo scopo dello spettacolo era di essere sorprendente, e questo lo porta a inventarsi delle soluzioni originalissime. Dei veri e propri effetti speciali, come un vulcano che erutta in scena, un cavallo che scende dall'alto, i pianeti che ruotano.
La pittura, e le sue competenze artistiche, sicuramente influenzano le sue scelte per quanto riguarda le scenografie, i costumi, l'inquadratura di ogni scena, così come la possibilità di disporre di attori in movimento lo influenzerà nella pittura e nella scultura come suggerivi.

Siamo a Milano, e non si può non chiudere parlando di Leonardo e del suo rapporto con la nostra città. La città del respiro, come l'hai definita prima, e anche una città che gli deve moltissimo, dal Cenacolo ai Navigli tornati proprio negli ultimi anni navigabili come li aveva immaginati. Cos'ha dato Leonardo a Milano, e cosa la città gli ha restituito?
Milano per Leonardo è la città più importante: gli dona la possibilità di esprimersi, realizzarsi e diventare ciò che voleva essere. È più grande e ricca di stimoli e commissioni di Firenze, ed è governata da una persona che lo cerca, a differenza di quanto accaduto con Lorenzo il Magnifico (che, a sua discolpa, aveva a disposizione molti grandi pittori e che quindi non sentiva il bisogno di tenere a corte Leonardo). A Milano Leonardo resta più di vent'anni, ed è da Milano che viene portato in Francia. Alla città lombarda lascia opere rimaste qui, altre che sono state portate via (La vergine delle rocce, una tra tutte), inclusi i codici che sono stati portati quasi tutti in Francia.
Certo, questo "trasloco" dei codici è ciò che ci ha permesso di conoscerli davvero: in Francia venivano studiati, in Italia erano chiusi in una biblioteca, senza che venissero divulgati.
Per quanto riguarda i Navigli, provava per essi una grande passione: li ammirava e studiava, progettando ad esempio il sistema delle conche che garantiva la navigazione nonostante i dislivelli.
Aveva le idee molto chiare sulla necessità di mantenere la città pulita, e di smaltire nel modo corretto i rifiuti, anche per eliminare il rischio di epidemie. Precursore dei tempi anche in questo!

Non posso non ringraziare Massimo Polidoro e Piemme per la splendida opportunità di confronto, e consiglio a tutti la lettura di Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle: vi conquisterà!


Leonardo. Il romanzo di un genio ribelle di Massimo Polidoro (Piemme) è in libreria, al prezzo di copertina di 18,50€.

giovedì 22 novembre 2018

Nu Skin SunRight: la giusta protezione anche in alta montagna

Fronte freddo in arrivo, prime nevicate sempre più vicine, e la parola d'ordine diventa: montagna!
O, per i più freddolosi, fuga su un'isola tropicale.
Cos'hanno in comune?

In entrambi i casi, in valigia non può mancare la protezione solare: quest'inverno ci pensa Nu Skin, con tre prodotti mirati per proteggere la pelle di viso e corpo dai raggi UVB, UVA e dal fotoinvecchiamento.


Due filtri solari SPF 50 (€30,63) e SPF 35 (€26,55)per viso e corpo, e uno stick labbra idratante SPF 15. Quella di SunRight è una tecnologia brevettata (filtri minerali) ultra avanzata che risplende grazie a un’eccezionale sensibilità.
Garantisce una protezione mirata a base minerale contro i raggi UVB/UVA, con un qualcosa in più che fa la differenza: un’elevata protezione contro segni visibili del fotoinvecchiamento.
Nu Skin realizza i sogni delle amanti dell’abbronzatura: la tecnologia SunRight stimola la produzione di collagene e di elastina della pelle, contrastando il normale processo d'invecchiamento cutaneo.
Nela formula idrorepellente, non grassa, si attiva un processo formidabile: l’Astaxantina - un antiossidante molto efficace - combatte i raggi ultravioletti grazie alla presenza di estratti vegetali: aloe vera, bisabololo e pantenolo che leniscono e idratano la pelle.


SunRight Lip Balm SPF15 (€12,15) protegge dalle screpolature provocate da sole, vento e sale.
Uno stick magico all’olio di girasole emolliente ricco di vitamina E con una funzione idratante e protettrice... che andiate al mare o in alta montagna, il sorriso sarà impeccabile!

I prodotti Nu Skin sono disponibili sul sito del brand.

mercoledì 21 novembre 2018

De Agostini punta sul vinile: nasce VINYL, la rivista per gli appassionati di musica a 33 giri

Da chi non lo ha mai abbandonato a chi lo ha riscoperto negli ultimi cinque, sei anni, il vinile è sempre in pole position e De Agostini, sempre in linea con ogni tendenza di mercato, ha colto l'occasione di parlare direttamente agli appassionati attraverso VINYL, mensile giunto al suo terzo numero.

Diretto da Barbara Schwartz, è lo step più recente di un percorso durato otto anni che ha portato De Agostini a proporre collezioni dedicate a più generi musicali (apripista, il jazz), percorso che culmina oggi nella nascita di un mensile dedicato agli appassionati 33 giri di ogni età, per accompagnare le collezioni di vinili dedicate a Pino Daniele, Queen, e ora Bob Dylan.

Ma non si tratta solo di un bollettino da accompagnare al disco, anzi. Il magazine è ricco di proposte di ieri e di oggi, segnalazioni di ristampa importanti, consigli per gli acquisti per chi desiderasse costruirsi un impianto di qualità, e molto altro.


Il terzo numero è uscito il 15 novembre, e la cover story dedicata a Bob Dylan va oltre la semplice segnalazione della collezione di dischi appena iniziata. la firma Riccardo Bertoncelli, e permette al lettore un vero e proprio tuffo nella vita e nella carriera di questo musicista straordinario.
E non è tutto: Eugenio Finardi cura un viaggio nella memoria tra America, rock e musica, ed è imperdibile l’intervista al fotografo Mick Rock, autore delle copertine più celebri di Iggy Pop, dei Queen e di Lou Reed.

Questo per accompagnare al meglio l'arrivo in edicola di THE TIMES THEY’RE A-CHANGIN’, primo vinile della Bob Dylan Vinyl Collection, che raccoglie il meglio della sua discografia: il rock, il folk, il blues che ne hanno caratterizzato l'evoluzione, al ritmo di un vinile ogni 15 giorni in edicola (ma è possibile acquistare anche dal sito o abbonarsi, ricevendo il tutto comodamente a casa.

E forse il segno che sì, si parla di vinili ma con lo sguardo ben fisso sul presente, è il fatto che De Agostini Vinyl sia, soprattutto, una web community, animata dall'entusiasmo per la musica di qualità di ieri e di oggi, attiva su Facebook e Instagram.

martedì 20 novembre 2018

"La segretaria" di Renée Knight

É la tua segretaria: conosce ogni tua abitudine, ogni tuo impegno, ogni tua preferenza.
Ma tu, la conosci davvero? E sei sicura al cento per cento della sua totale lealtà?
O è forse giunto il momento di iniziare a guardarti le spalle?

Questa l'intrigante premessa di La segretaria, ultima fatica letteraria di Renée Knight (Piemme): un thriller psicologico inquietante e sofisticato, un vero e proprio passo a due della paura tra Mina Appleton e Christine Butcher, la sua assistente personale (segretaria è così demodè).

Dieci anni di lavoro a stretto contatto, e dieci anni in cui Mina ha legato sempre più la sua vita lavorativa e, di riflesso, privata, a quella della solo apparentemente semplice Christine: la donna sembra sempre stare tre passi indietro, in disparte così come si addice al suo ruolo, ma allo stesso tempo ha avuto modo di seguire con lo sguardo ogni tuo gesto, di scoprire ogni tua debolezza, di soppesare ogni tua esitazione.
Dicono di non sottovalutare mai le acque chete, eppure Mina lo ha fatto.
Lei, così aggressiva e vincente sul lavoro, al punto da mettere fuori gioco persino il suo stesso padre, ha lasciato che Christine conoscesse ogni suo segreto, dandole un potere difficile da contrastare qualora la sua lealtà venisse meno.

Renée Knight torna a stupire i lettori con un romanzo nero dalla prosa raffinata e dalla costruzione pressoché perfetta, al punto che sembra quasi riduttivo definirlo semplicemente un thriller psicologico. Lo scontro tra Christine (presentata, nelle prime pagine del romanzo, come una giovane moglie e madre in cerca di lavoro) e Mina (alla quale la definizione di "avida vipera" si accosta alla perfezione) è ciò che permettere all'autrice di fare la sua magia, regalando ai lettori una situazione senza eroine, ma con al contrario due potenti anti-eroine.
Una favola senza principessa, ma con due streghe cattive: se la natura approfittatrice di Mina è chiara dal primo capitolo, quella oscura di Christine emerge pagina dopo pagina, ed è impossibile non restarne totalmente affascinati.

Leggere La segretaria è un'esperienza paragonabile alla contemplazione di una calamità naturale in atto: impossibile distogliere lo sguardo, anche quando la situazione precipita e ogni fibra del proprio essere spinge in quella direzione. Un ritorno in libreria da cinque stelle, imperdibile per tutti.


La segretaria di Renée Knight (Piemme) è in libreria, al prezzo di copertina di 19,50€.

lunedì 19 novembre 2018

MOLLAMI: al via le riprese del road movie diretto da Matteo Gentiloni

Iniziate le riprese di Mollami, nuova produzione originale Sky e Italian International Film, società controllata da Lucisano Media Group, prodotta da Fulvio e Federica Lucisano per Sky Cinema.
Un film diretto da Matteo Gentiloni, che esordisce dietro la macchina da presa di un lungometraggio e firma la sceneggiatura con Andrea Agnello, Daniela Gambaro e Federico Fava.

Martina Gatti sul set di MOLLAMI
Mollami è un road movie young adult dalle inaspettate venature fantasy. Oltre al regista, anche la protagonista Martina Gatti è al suo primo film e sarà accompagnata da Alessandro Sperduti (I Liceali, Le cose che restano, Un bacio). Nel cast anche Gianmarco Tognazzi (Poveri ma ricchi, A casa tutti bene, Non uccidere), Maria Chiara Giannetta (Tafanos, L’allieva, Un passo dal cielo), e Caterina Guzzanti (Nessuno mi può giudicare, Boris – Il film, Ogni maledetto Natale).
Le riprese proseguiranno per quattro settimane in Puglia, fra Bari e Monopoli.

Alessandro Sperduti sul set di MOLLAMI
Valentina (Martina Gatti) ha sedici anni e sembra avere un solo passatempo: creare problemi al padre, l’avvocato Cordiale (Gianmarco Tognazzi), famoso avvocato di Roma. Ribellioni, droga, casini di ogni genere sono all’ordine del giorno ma, quando un suo video hard diventa virale, la soluzione sembra obbligata: Valentina deve andare in collegio in Svizzera. Ovviamente il padre è impegnatissimo e non può accompagnarla. Sarà quindi Antonio (Alessandro Sperduti), l’integerrimo e fidatissimo praticante del padre, ad accompagnare Valentina in auto fino al collegio. Un viaggio che si preannuncia veramente complicato non solo perché Valentina è sempre pronta a far casino e Antonio è rigido come un palo, ma perché in auto con loro si presenta anche un viaggiatore inatteso. È Renato, un enorme, inquietante e bizzarro pupazzo parlante che solo Valentina può vedere e che altro non è che il suo senso di colpa per qualcosa che è accaduto quando era bambina, qualcosa che ha distrutto la sua famiglia e, forse, è la causa di tutti i suoi problemi.

A far vivere sullo schermo il bizzarro pupazzo che renderà indimenticabile il viaggio di Valentina, la protagonista del film, verso la sua nuova vita sarà Makinarium, la factory di effetti speciali già dietro alla realizzazione della Madonnina che piange sangue della serie evento di Niccolò Ammaniti Il Miracolo, alle visioni fiabesche di Matteo Garrone ne Il racconto dei racconti e alle chiacchieratissime sfilate di Gucci con le teste mozzate in mano ai modelli in passerella a febbraio di quest’anno. 

Mollami è una produzione originale Sky e Italian International Film, società controllata da Lucisano Media Group, prodotta da Fulvio e Federica Lucisano per Sky Cinema.
Gli sceneggiatori sono Andrea Agnello, Daniela Gambaro, Matteo Gentiloni e Federico Fava.

Un quarto d'ora con... Christina Dalcher

100 parole al giorno: questa è la massima libertà d'espressione concessa alle donne che popolano la società descritta in VOX, romanzo-evento dell'anno, firmato da Christina Dalcher (Nord).
Dalla centounesima, una scarica elettrica.
In un giorno, vengono pronunciate circa 16.000 parole: provare a utilizzarne solo 100 significa restare in silenzio già dopo colazione.
E proprio da questo parte la chiacchierata con Christina Dalcher, a Milano in occasione di BookCity, perchè forse viviamo in un mondo che non conta le nostre parole, ma le nostre libertà sì.

Nel momento in cui è nata la storia di VOX, quanto era forte l'intenzione di raccontare, attraverso la distopia, il nostro presente?
Credo che le donne abbiano conquistato molte libertà, ovviamente se pensiamo alle donne dell'Occidente: altrove, la strada è ancora lunga.
É in pericolo la libertà di parola, ma non solo per quanto riguarda le donne: per tutti.
Viviamo un momento storico in cui giornalisti, scrittori, professori, devono stare attenti a ciò che dichiarano pubblicamente: la mia paura riguarda questa progressiva limitazione della libertà di parola, per tutti.
Anche l'Italia sta attraversando una crisi simile: lo sciopero dei giornalisti, per rivendicare il diritto di cronaca, di libertà d'espressione e di lotta alla censura politica è solo di qualche giorno fa.
Questo silenzio forzato è pericoloso.
Non si può mettere a tacere il proprio oppositore, e anzi, è importante che soprattutto le persone con intenzioni malevole possano esprimerle perchè dobbiamo essere a conoscenza delle loro intenzioni per non farci cogliere di sorpresa.
Non possiamo combatterle altrimenti, e non possiamo identificarle con certezza se non le lasciamo parlare.
La tradizione stessa dello story-telling prevede un momento in cui il "cattivo" spieghi le proprie intenzioni, perchè serve allo spettatore per identificarlo correttamente.
É un'esigenza di identificazione.

Il tuo romanzo è stato accostato al lavoro di autrici come Margaret Atwood (Il racconto dell'ancella) o Naomi Alderman (Ragazze elettriche) che hanno scleto di raccontare una distopia per dare voce alle donne e a quelle che sono le battaglie ancora da vincere.
Questo è stato anche l'anno del movimento #MeToo.
Non credo sia un caso che oggi amiamo e discutiamo con passione di questo tipo di storie: forse renderci conto di avere già conquistato tanto ci ha anche fatto capire di non doverci fermare, e di dover insistere?
Certamente c'è quell'aspetto, sì.
Bisogna restare concentrati, perchè il mondo cambia, e nell'arco di un secondo.
Il movimento #MeToo è nato per condannare la violenza sulle donne, una violenza che possiamo facilmente estendere a ogni tipo di abuso (oltre a quello sessuale, c'è l'abuso di potere, di posizione, il mobbing...): ora il rischio è quello di estremizzare e di sostenere la superiorità femminile.
É una delle critiche al femminismo più estremo: si perde di vista l'obbiettivo dell'uguaglianza e si arriva a sostenere che le donne siano migliori "perchè donne".
Alimenta l'odio invece di promuovere la parità.
E la parità è ciò in cui credo io.
É la nostra meta, ciò che dobbiamo raggiungere.
Dichiarare che gli uomini vogliano zittire le donne è generalizzante e pericoloso: anche molte donne, in realtà, contribuiscono a zittire altre donne,e  allora come la mettiamo?
E poi siamo sincere: anche le donne sanno mentire, o possono avere intenzioni malevole. Le "cattive esistono", da sempre.

Qual è il messaggio che vorresti arrivasse ai lettori di VOX?
State attenti. Sempre.
E state attenti a ciò che dite, come lo dite e quando lo dite.
Di sicuro avere solo 100 parole al giorno fa anche rivalutare l'importanza di ogni vocabolo: quando ne hai così poche a disposizione, devi sceglierle bene e dare lo un'importanza maggiore.
Anche questo è vero: uno dei miei obbiettivi era anche mettere in luce l'importanza del linguaggio, e ricordare quanto sia preziosa la libertà di parola e quanto sia facile perderla.

Grazie a Nord e a Christina Dalcher per la possibilità di confronto, ed è rinnovato l'invito a leggere VOX: cattura sin dalle prime pagine.


VOX di Christina Dalcher (Nord) è in libreria, al prezzo di copertina di 19€.

venerdì 16 novembre 2018

Diavoli: le prime immagini dal set della serie con Patrick Dempsey e Alessandro Borghi

Sono state diffuse le prime immagini di DIAVOLI, la nuova serie originale Sky, prodotta da Lux Vide, basata sull’omonimo best seller (Rizzoli) di Guido Maria Brera; una eccezionale storia di finanza, potere e disinganni le cui riprese, iniziate a settembre, sono in corso fra Londra e Roma. Nelle foto rilasciate, relative al set romano, si vedono per la prima volta con il look di scena Patrick Dempsey e Alessandro Borghi nei panni dei due protagonisti della serie Dominic Morgan e Massimo Ruggero.

©Antonello&Montesi
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E vengono annunciati oggi due nuovi e prestigiosi interpreti della serie: Kasia Smutniak (Loro, Made in Italy, Perfetti Sconosciuti, In Treatment) che sarà Nina Morgan, la bella e sofisticata moglie del personaggio interpretato da Patrick Dempsey e Lars Mikkelsen (The Killing, Sherlock, House of Cards – Gli intrighi del potere) nel ruolo di Daniel Duval, il carismatico leader di un’organizzazione internazionale che pubblica informazioni segrete di ambito finanziario. Completano il cast di livello internazionale già annunciato: Laia Costa (Victoria), Malachi Kirby (Radici), Paul Chowdhry (Live at the Apollo), Pia Mechler (Everything Is Wonderful), Harry Michell (Chubby Funny) e Sallie Harmsen (Blade Runner 2049).

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DIAVOLI è ambientata nella sede londinese dell’americana New York – London Investment Bank (NYL), una delle più grandi banche di investimento nella città, dove lo spregiudicato Head of Trading Massimo Ruggero (Alessandro Borghi) è stato accolto dall’Italia e cresciuto nel mondo finanziario da Dominic Morgan (Patrick Dempsey), CEO della banca. Massimo è il perfetto esempio di self-made man: italiano e di origini umili, si è guadagnato il suo posto al sole nell’olimpo della finanza grazie al un intuito straordinario che lo rende il migliore nel suo campo. Dominic è uno degli uomini più potenti della finanza mondiale, ha un profondo legame con Massimo che lo considera il suo mentore, e ha però degli interessi che lo stesso Massimo non può nemmeno immaginare. Quando Massimo si troverà coinvolto in una guerra finanziaria intercontinentale che colpisce l’Europa, dovrà scegliere se allearsi con il suo mentore oppure combatterlo.

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Alla regia di questo nuovo progetto internazionale l’inglese Nick Hurran, nome legato a serie tv di grande successo: Sherlock (per cui è stato nominato agli Emmy), Doctor Who, Fortitude, Altered Carbon, The Prisoners. A Hurran è affidata anche la supervisione artistica della serie. Lo affiancherà nel team di regia l’italiano Jan Michelini (I Medici). Il team di scrittura include Alessandro Sermoneta, Mario Ruggeri, Elena Bucaccio, Guido Maria Brera, Chris Lunt, Michael Walker, Ben Harris, Daniele Cesarano, Ezio Abate e Barbara Petronio.

La serie, in 10 episodi prossimamente in Italia su Sky, è co-finanziata e distribuita a livello internazionale da Sky Vision ed è realizzata in collaborazione con Orange Studio e OCS.

giovedì 15 novembre 2018

Neutro Roberts Deo Uomo: zero sali di alluminio, zero macchie sui vestiti!

Da oggi c’è una novità nello scaffale deodoranti maschili!
Nasce la nuova linea deodoranti Neutro Roberts Uomo, interamente dedicata gli uomini, composta da un’ampia offerta di deodoranti 0% sali di alluminio.

Creata per rispondere alle principali esigenze maschili, la nuova linea deodoranti Neutro Roberts Uomo Fresco è composta da 4 inedite proposte – tre spray e uno stick – tutte formulate senza sali di alluminio a garanzia di una pelle libera di respirare e zero macchie* sui vestiti, per una fresca protezione deodorante efficace 48h.
Nuovissime anche le profumazioni che evocano il mondo selettivo con essenze preziose e intense declinate al maschile: Fresco Essenza Marina, Fresco Essenza Agrumata e Fresco Essenza Coloniale.
A completamento della linea, il deodorante Neutro Roberts Uomo Asciutto Anti-sudore: senza alcool ed efficace 72 ore per una pelle più asciutta a lungo.
Deodorante stick Fresco Essenza Marina (2,59€ per 40ml)
Deodorante spray Fresco Essenza Marina (3,29€ per 150ml)
Deodorante spray Fresco Essenza Agrumata (3,29€ per 150ml)
Deodorante spray Fresco Essenza Coloniale (3,29€ per 150ml)
Deodorante spray Asciutto Anti-sudore (3,29€ per 150ml)

La freschezza di Neutro Roberts, declinata solo per lui.
In blu, così non farà confusione e smetterà di rubare il vostro deodorante facendo finta di nulla!

mercoledì 14 novembre 2018

Nu Skin "Radiance Mask", per un autunno... radioso!

Chi non vorrebbe combattere il grigiore autunnale e affrontare il lunedì con una pelle dall’aspetto radioso?
La soluzione arriva dal Giappone, ed è Radiance Mask di Nu Skin, maschera in tessuto ricca di ingredienti idratanti e lenitivi, ideata appositamente per rendere la pelle morbida e luminosa.
Una soluzione rapida, efficace e perfetta per una coccola quotidiana della pelle, combattendo gli effetti negativi di sole, stress, inquinamento e altre cause esterne, che disidratano la pelle del viso rendendone la carnagione opaca.
Radiance Mask di Nu Skin è ricca di elementi essenziali che garantiscono un’idratazione perfetta della pelle, morbidezza e un’azione lenitiva, per una carnagione colorita e una pelle radiosa. Dona anche una sensazione di relax e di piacevole freschezza, da portare sempre con sè grazie al formato monodose e in tessuto.

Ma come sfruttarne al meglio le proprietà?
Ecco qualche consiglio pratico:

Applicarla 1/2 volte a settimana, mattina o sera, lasciandola agire sulla pelle ben pulita e asciutta in un periodo compreso tra i 5 e i 15 minuti.
Successivamente rimuovere la maschera e massaggiare il viso con il liquido residuo, che ha così modo di penetrare in profondità.
Non occorre risciacquare.
Se applicata al mattino, si può proseguire con la propria skincare routine, passando poi al trucco.


Nu Skin Radiance Mask è disponibile in confezioni da 4 maschere cad. sul sito ufficiale di Nu Skin, al prezzo consigliato di 42,09€.

lunedì 12 novembre 2018

MELLIGO: e domani è un nuovo giorno!

Quanto è importante alzarsi e sentirsi pronti ad affrontare ogni imprevisto, ogni sforzo fisico, ogni impegno? E quanto è difficile sentirsi pieni di evergia quando il giorno prima si è esagerato un po'?
Lo sa bene MELLIGO®, il nuovo integratore naturale di Morganceutical, nato per far fronte ad una causa comune: l’eccesso del giorno prima.
Al centro di MELLIGO® e del suo successo c'è un sapiente e studiato mix di sostanze naturali che da sole hanno un reale effetto benefico sull’organismo, ma che in corretta concentrazione e sapiente dosaggio può essere utilizzato, tra le altre cose, per affrontare l’eccesso del giorno prima:

l’eccesso di stress. E chi non lo conosce? Periodi in cui sottoponiamo il nostro corpo a “extra” carichi, che siano di lavoro o di studio.
l’eccesso di abitudini e stili di vita non propriamente salutari: a letto tardi o svegli presto. Dormire poco insomma.
l’eccesso di alimentazione: panini ad oltranza? Abitudine sociale e necessità comportamentale.
condizioni ambientali o stagionali non ottimali. Caldo, caldo ed improvvisamente... benvenuto inverno? Ma quanto stanca il corpo?

E perché no? Anche
l’eccesso di una serata da troppi drink o da abbuffata. Quello che Balzac, ma anche Orwell citavano definendolo Hangover: uno stato fisico, ma forse anche d’animo, che si ha al risveglio da un eccesso. Per non dimenticare gli effetti, ma affrontarli correttamente.


L’unicità di MELLIGO® è determinata non solo dal mix dei principi attivi, quanto da un’accurata calibrazione dei dosaggi che agiscono in completa sinergia per ottenere i risultati voluti (formula oggetto di un brevetto depositato a livello UE):

PHYLLANTUS EMBLICA
• Ha un ruolo attivo nel controllo della acidità gastrica.
• Contribuisce alla funzionalità epatica.
• Esplica un’azione antiossidante.
CURCUMA LONGA RADICE
• Favorisce la digestione.
• Contribuisce alla funzionalità epatica.
• Esplica un’azione antiossidante.
ZINGIBER OFFICINALE
• Contribuisce a contrastare la sensazione di nausea.
• Regolarizza la motilità intestinale ed aiuta ad eliminare i gas.
• Favorisce la digestione.
TIAMINA
• Contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso.
• Contribuisce al normale metabolismo energetico.
PANAX GINSENG
• Tonico – adattogeno (stanchezza fisica e mentale).
• Esplica un’azione antiossidante.
GANODERMA LUCIDUM
• Stimola le naturali difese dell’organismo.
CALCIO CARBONATO
• Contribuisce al normale funzionamento degli enzimi digestivi.

Provare MELLIGO® in anteprima è stato interessante, e rinominarlo "salvalunedì" altrettanto immediato dopo averlo testato prima di una domenica sera particolarmente impegnativa (aperitivo di lavoro, proiezione cinematografica stampa con buffet, cena alle 23 con alcuni colleghi): non sembrava possibile svegliarsi il lunedì senza alcun senso di gonfiore o stanchezza, ed invece è stato così.
Basta una bustina (3€) prima di uscire di casa, ed il gioco è fatto!

Un must irrinunciabile nel mese degli aperitivi e delle cene di Natale, e da tenere a portata di mano in vista di Capodanno, per entrare nel 2019 senza postumi e pronti ai nuovi 365 giorni di avventure!

giovedì 8 novembre 2018

#FOREOmakesyouhappy: una serata in rosa per scoprire FOREO

Che serata, questa.
Palloncini di ogni colore, cocktail arcobaleno e gadget rigorosamente in rosa per festeggiare il successo di FOREO (da "For Everyone", ci avevate mai pensato?) in Italia e nel mondo, e per presentare non solo la già nota gamma di beauty gadget, ma anche una novità che conquisterà le beauty addict.

Una festa per scoprire innanzitutto com'è nata FOREO, l'azienda svedese fondata da Filip Sedic nel 2013: oggi, nel mondo, viene venduto un gadget tecnologico FOREO ogni 3 secondi.
Fin dalla sua fondazione, lo scopo di Sedic è stata l'innovazione, e questo ha reso FOREO non solo l'azienda svedese dal più alto tasso di crescita, ma anche l'azienda leader nel settore del beauty-tech.


La prima spazzola LUNA è nata dalle esigenze della moglie dello stesso Filip Sedic, insoddisfatta della spazzola tradizionale che risultava non solo troppo aggressiva anche un vero e proprio magnete per i batteri: studiare i dispositivi disponibili sul mercato fece sì che Sedic si mettesse all'opera per creare un'alternativa migliore, ed è stato un successo.
Un successo da oltre 15 milioni di pezzi venduti nel mondo.

A LUNA è seguito ISSA, il primo spazzolino da denti elettrico in silicone: una mossa coraggiosa, fatta nel momento in cui la svolta naturale sarebbe stata la creazione di prodotti per la cura del viso e, forse, anche una linea di makeup. Ma sicuramente una mossa vincente, e lo spazzolino è stato accolto con entusiasmo dai consumatori e venduto nei beauty store di tutto il mondo.


E che dire di UFO, device smart per l'applicazione di maschere viso?
La risposta di FOREO al trend del masking, forte in Asia e che iniziava ad incuriosire anche l'Europa,  per rendere l'esperienza della maschera viso più veloce e più efficace grazie alla tecnologia, oltre che a una linea di maschere realizzate apposta per il device.


Ma la serata era anche dedicata alla scoperta di una novità molto attesa, nascosta in una mistery room tutta rosa.
Diamo infatti il benvenuto a LUNA fofo (89€), la prima spazzola di pulizia personalizzata 2-in-1 al mondo.
LUNA fofo offre non solo la perfetta pulizia garantita da ogni spazzola FOREO, ma anche l’analisi della pelle in un dispositivo compatto. I suoi sensori avanzati si collegano all’app FOREO per misurare il livello di idratazione e per fornirti una panoramica sulla salute della tua pelle. Alla pressione di un pulsante, le letture si sincronizzano da sole con la spazzola per un programma di pulizia con le delicate pulsazioni T-Sonic™ su misura per il tuo profilo unico della pelle.

Ma come si usa LUNA fofo?
Scopriamolo!
Una splendida occasione per scoprire FOREO, toccare con mano una delle novità più attese del mondo beauty e divertirsi con test interattivi per scoprire quali prodotti fossero i più adatti alla pelle di ognuno.


Ora non resta altro da fare che rimuovere il trucco, accendere FOREO LUNA play plus e provare in prima persona l'esperienza di pulizia e massaggio che ha già conquistato milioni di clienti nel mondo.
La perfetta conclusione di una serata magica.

mercoledì 7 novembre 2018

Wakeup Cosmetics inaugura a Milano e risveglia una nuova voglia di bellezza: save the date!

Energia, vitalità, unicità, un mondo di cosmetici all’insegna della joie de vivre, una gamma vastissima di prodotti per trasformare il make up quotidiano in un’esperienza artistica e la naturale bellezza di ogni donna in un capolavoro.
É questa la filosofia di Wakeup Cosmetics Milano, il brand specializzato in make up, skincare e accessori, che il 17 novembre 2018 inaugura a Milano la prima boutique italiana in Corso Buenos Aires 16, nel cuore della città dove l’azienda è nata, grazie alla passione per l’arte e il beauty del suo fondatore, l’artista Siriano Jamal.


Basta seguire il logo - un sole dorato e brillante che racchiude una spirale, simbolo di forza e dinamismo, l’astro più luminoso che, grazie alla sua luce, dà vita a un magnifico caleidoscopio di colori - per immergersi in un universo del tutto inedito: non un semplice negozio di cosmetici ma uno spazio avveniristico, dal design sofisticato e inconfondibile, avvolgente e divertente, che oltre a offrire infiniti prodotti in infiniti colori, regala consigli e servizi personalizzati per rendere il trucco la più piacevole e sorprendente delle attività.
Far risplendere gli occhi e le labbra, il viso e le mani, scegliere un accessorio o una fragranza, sarà un gioco per chiunque ami inventare nuovi look; grazie ai suggerimenti del Beauty Team di Wakeup Cosmetics Milano, sempre a disposizione dei clienti, le tecniche per realizzare un trucco a regola d’arte saranno a portata di mano e di pennello.


Wakeup Cosmetics Milano, il marchio di cosmetici innamorato dell’arte, intende così risvegliare la naturale bellezza di tutte le donne, esaltando la peculiarità di ognuna con tavolozze e textures, proposte di tendenza e attenzioni mirate e professionali: nessun limite alla creatività, nessun compromesso sulla qualità e un prezzo accessibile, il mix che ha porterà Wakeup Cosmetics Milano al successo.


Dopo l’apertura della boutique  di Milano, infatti, il brand inaugurerà nuovi punti vendita nelle principali città italiane ed europee.
La gioia dei colori, l’energia della bellezza e la magia del dipingere un volto come fosse un quadro, vi aspettano il 17 novembre in Corso Buenos Aires 16 alle ore 11.00: Wakeup and Save the date!

martedì 6 novembre 2018

"Sweet. Una dolce ricompensa" di J. Daniels

Dylan Sparks e Reese Carroll sono lieti di invitarvi al loro matrimonio...
Ebbene sì, il momento è giunto: ricordate Dylan e Reese, la sfrontata pasticcera e l'affascinante commercialista innamoratisi follemente dopo che una sveltina a un matrimonio li aveva fatti incontrare? Stavolta il matrimonio in preparazione... è il loro!
La prima lezione di J. Daniels è che le scappatelle ai matrimoni non portano mai nulla di buono, a meno che non portino al tuo, ed è proprio il caso della felice coppia, che non vede l'ora di dire di sì.
Più che altro per liberarsi dalle mille incombenze che sì, rendono un matrimonio perfetto, ma anche incredibilmente stressante: i preparativi mettono a dura prova la pazienza di Dylan, questo è sicuro!

Sweet. Una dolce ricompensa porta in Italia il lieto - e dolcissimo - fine di una delle coppie più accattivanti della letteratura romance, nata dalla penna di J. Daniels e scoperta dalle lettrici italiane grazie a Always Publishing.
Un lieto fine a cui si arriva con tante risate, qualche sospiro e sì, anche qualche lacrima di commozione perchè l'esuberanza di Dylan e il romanticismo spesso nascosto di Reese non lasciano scampo: anche la lettrice più cinica non potrà fare a meno di divorare il romanzo, magari accompagnandolo a una fetta di torta per sentirsi parte dei festeggiamenti.

Una trama abbastanza semplice, che sostanzialmente vede al centro i preparativi e la celebrazione del matrimonio, ma che lascia spazio all'imprevisto e ai piccoli conflitti che rendono ogni storia appassionante. A cominciare dal fatto che, mentre Dylan sogna una fuga d'amore, Reese preferisce una cerimonia tradizionale di fronte a parenti ed amici. Il che vuol dire coinvolgere le madri, e Dylan deve ricordarsi più volte di quanto ami Reese per non perdere la pazienza tra una commissione e l'altra.
A movimentare il tutto, Reese deve partire per un viaggio di lavoro, ma incapace di lasciare sola Dylan le propone di accompagnarlo: una cosa tira l'altra, e tutta la gang di innamorati ed amici ci mette in strada, destinazione lavoro... e addio al celibato e al nubilato!

Non si può raccomandare abbastanza un'autrice come J. Daniels: il suo amore per la scrittura, e l'affetto sincero che prova per i suoi personaggi, traspaiono da ogni pagina.
Quasi si invidiano le lettrici che devono ancora scoprire Reese, perchè avranno modo di innamorarsi per la prima volta di questo personaggio così sexy, determinato, inaspettatamente dolce.
Come uno dei cupcake ripieni di Dylan, ai quali non manca però un tocco di peperoncino.


Sweet. Una dolce ricompensa di J. Daniels (Always Publishing) sarà in libreria dall'8 novembre, al prezzo di copertina di 13,90€.

lunedì 5 novembre 2018

"Sei il mio danno" di Jamie McGuire

Se per molte lettrici salutare i fratelli Maddox è stato difficile, il mese di ottobre ha portato loro un motivo di gioia: Jamie McGuire è di nuovo in libreria, e con lei la coppia protagonista di Sei il mio danno (Garzanti).

Il sipario si apre su Darby Dixon, bellissima ragazza dai morbidi capelli color miele, che al momento di attraversare la navata e sposare Shawn, realizza di non poterlo fare.
Non può passare la vita accanto all'uomo violento che l'aspetta all'altare, e con l'aiuto di un'amica, carly, fugge non vista e salta sul primo pullman in partenza dalla stazione: direzione, Colorado Springs.

Proprio la stessa Colorado Springs in cui abbiamo incontrato i gemelli Maddox, esatto, ed è nello stesso hotel che Darby trova lavoro come receptionist.
Del resto, non deve pensare solo a se stessa: la ragazza è incinta, e anche se la prospettiva di crescere un figlio da sola la terrorizza, non pensa nemmeno per un istante di tornare indietro per crescerlo insieme a Shawn.
E per fortuna, perchè a Colorado Springs non ci sono solo affascinanti guardie forestali, ma anche Scott Trexler. Ex-Marine, ora alla guida di una squadra di sorveglianza privata ingaggiata da una struttura segreta , incapace di lasciarsi alle spalle il passato e il dolore per i compagni persi in missione.
Una storia non è certo in cima alla lista delle sue priorità, ma più parla con Darby, più ne apprezza la freschezza, la dolcezza, la gentilezza.
La ragazza, dal canto suo, sa di doversi concentrare sul bambino e sul restare al sicuro, impedendo a Shawn di trovarla, ma come resistere al fascino di Trex e alla sua generosità?

Jamie McGuire torna a incantare le lettrici con una storia d'amore appassionante, e senza far mancare loro nulla.
Un amore forte, che non si ferma di fronte a nessun ostacolo? C'è: quello di Trex è incrollabile, dal primo momento in cui ha realizzato che il suo cuore batteva per Darby per lui non ci sono stati dubbi.
L'uomo crede nell'anima gemella, nella donna giusta, e per lui è Darby, senza se e senza ma.
Sarà la ragazza a dover superare le sue reticenze e vincere la sua ritrosia... e non sarà facile!
Un mistero, per rendere il tutto più eccitante? C'è: molte domande sul luogo segreto in cui lavora Trex e sugli strani progetti che hanno luogo al suo interno restano senza risposta, ma c'è abbastanza carne al fuoco da far ben sperare per i volumi successivi della serie.
Un'importante riflessione sull'amore tra genitori e figli? C'è: è tuo padre chi ti ama senza condizioni ed è disposto a crescerti con entusiasmo e dolcezza, o conta solo la biologia?
Facile immaginare da che parte stia Jamie McGuire.

L'autrice, amatissima dalle lettrici italiane auto-promossesi in massa fidanzate di Travis Maddox sin dal 2011 (ebbene sì, sono già passati sette anni) fa nuovamente centro, con una coppia alla quale è impossibile non affezionarsi, e una nuova serie di cui, si sa già, si amerà ogni volume.


Sei il mio danno di Jamie McGuire (Garzanti) è in libreria, al prezzo di copertina di 17,60€.