venerdì 31 marzo 2017

"Beach Club" di TNS Cosmetics, per un'estate a tutto colore!

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle!
Oggi scopriamo insieme la collezione "Beach Club" di TNS Firenze per l'estate 2017: coloratissima e luccicante, perfetta per ogni festa in piscina e per ogni serata trascorsa a ballare sotto le stelle!
Vi ho parlato spesso di questi smalti e di questi rossetti, sia sul blog che su Instagram, ed ero davvero curiosa di scoprire quali novità avrebbe portato la stagione calda.
È ua novità che si compone di quattro rossetti e ben dieci smalti, di cui cinque cremosi e cinque glitter da abbinare tra loro per affinità o per contrasto, creando mille diverse combinazioni e nail-art da sfoggiare su mani e piedi per tutta l'estate.

Ecco i rossetti, cremosi e superconfortevoli, in quattro colori che vanno dal rosa al lampone, dal rosso al viola per andare incontro a tutte le tendenze colore dell'anno e della stagione:
BEACH CLUB 
YACHT PARTY
SUN KISSED
LOVE ESCAPE
Bellissimi, vero?
Io non vedo l'ora di provarli!
E che dire degli smalti?
Di ogni tonalità, due varianti: una cremosa, pigmentata e coprente e la seconda glitter, luccicante e assolutamente da avere.
Ce n'è uno che vorrei assolutamente provare, ed è DJ SET:
DJ SET
Ultimamente ho un po' una predilezione per i toni delicati e neutri, e ditemi se non è bello, su una manicure nude, trovare un dettaglio luccicante!
Abbinato al suo compagno naturale, GOLDEN COAST, sarebbe splendido:
GOLDEN COAST
Ovviamente i toni tipici dell'estate sono altri, e come rinunciare alla possibilità di alternare, abbinare, mescolare tutte queste splendide tonalità?
SUN KISSED 
DRINKS & COCKTAILS
LOVE ESCAPE
SUNSET COLOUR
BEACH CLUB
BE MY BABY
YACHT PARTY
HOT SUMMER
Potrei fissarli tutto il giorno.
Ma bando alle ciance, e vi dico dove potete trovare questa bellissima e luccicante collezione, che ne dite?
Sulla pagina Facebook di TNS Firenze trovate un sacco di bellissime foto dei loro prodotti e un comodo Store Locator per rintracciare il rivenditore più vicino a voi: date un'occhiata!

Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3

Anteprima: "La ragazza di prima" di J.P. Delaney

Buogiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata all'anteprima di "La ragazza di prima" di J.P. Delaney, edito Mondadori (rilegato a 19€) in uscita il 4 Aprile:
Con quest’uomo ci andrei a letto. Gli ho detto poco più che buongiorno, eppure la parte più segreta di me, quella che sfugge al mio controllo, ha già espresso il suo giudizio. Lui mi tiene aperta la porta della sala riunioni e persino questo piccolo gesto di cortesia mi sembra carico di significato. Non posso credere di essere a un passo, un solo piccolo passo, dall’aggiudicarmi la casa che lui, Edward Monkford – un innovatore, un architetto riservato e profondo –, ha progettato e realizzato in Folgate Street, civico 1, Londra. Una casa straordinaria. Un edificio che coniuga l’avanguardia europea ad antichi rituali giapponesi. Design minimalista di pietra chiara, lastre di vetro insonorizzate e sensibili alla luce, soffitti immensi. Nessun soprammobile, niente armadi, niente cornici alle finestre, nessun interruttore, nessuna presa elettrica. Un gioiello della domotica, dove tutta la tecnologia è nascosta. Una casa che però ha le sue regole, il Regolamento come lo chiamo: se diventerà mia non dovrò soltanto rinunciare a tappeti, fotografie alle pareti, piante ornamentali, animali domestici o feste con gli amici, ma dovrò plasmare il mio carattere, accettare una concezione della vita in cui il meno è il più, in cui l’austerità e l’ordine sono la purezza, e la sobrietà la ricompensa. Perché lui vuole così, perché lui è così. Ha voluto sapere tutto di me, mi ha chiesto un elenco di tutte le cose che considero essenziali per la mia vita. Dicono che quest’uomo, dai capelli di un biondo indefinito e dall’aspetto poco appariscente, con gli occhi di un azzurro chiaro e luminoso, sia un architetto eccezionale perché non cede a nessuna tentazione. Tuttavia, la casa è già stata abitata, una volta. Da una ragazza della mia stessa età, quasi una mia gemella, mi hanno detto. Anche lei, come me, non insensibile al fascino di quest’uomo. Una ragazza che tre anni fa è morta. In questa casa. Raffinato e avvincente nei capovolgimenti di scena, affascinante nei congegni della suspense, inesorabile nella costruzione della psicologia ossessiva che lo domina, "La ragazza di prima" ha subito suscitato clamore in tutto il mondo. Venduto in 39 paesi, acquistato dalla Universal (Ron Howard, regista), il thriller è immediatamente balzato ai primi posti delle classifiche inglesi e americane, imponendosi come la novità assoluta della stagione.

Curiosità a mille, e come potrebbe essere altrimenti?
La trama mi ha catturata subito, come si fa ad aspettare il 4 Aprile?!

«Ci sono momenti in cui sento di non essere sola.
Dicono che sto diventando paranoica,
eppure questa sensazione persiste.
Chi era la ragazza prima di me?»

Mondadori a Marzo aveva proposte strepitose, ma Aprile non sarà da meno.
Le wishlist si allungano, e tanto!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Chi sta male non lo dice" di Antonio Dikele Distefano

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Chi sta male non lo dice" di Antonio Dikele Distefano, edito Mondadori (rilegato a 12€):
Questa è la storia di Yannick e Ifem, la storia di due ragazzi. Di mancanze, assenze, abbandoni, di come è difficile credere nella vita quando questa ti toglie più di quanto ti dà. Una storia iniziata in un quartiere dove a cadere a pezzi sono le persone prive di impalcature, schiave delle condizioni economiche al punto di attaccarsi al lavoro rinunciando così alla vita. Dove chi non ci riesce beve fino ad annullarsi e alza le mani sui figli e sulle mogli dietro imposte serrate. Dove la gente sa e non fa nulla. Perché addosso tutti hanno l'odore dei poveri e le scarpe consumate di chi è abituato a frenare in bici coi talloni. Una storia di sogni infranti che i figli ereditano dai genitori, partiti dall'Africa per "na Poto", l'Europa, senza sapere che questo paese non è pronto ai loro tratti del viso né preparato a sostenere le loro ambizioni. Basta avere la pelle un po' più scura per essere preso di mira, il taglio degli occhi diverso per sentirsi intruso, un cognome con troppe consonanti per sentirsi gli sguardi addosso. In questa desolazione, Ifem prova a colmare il vuoto che la mangia da dentro con l'amore. Quello per Yannick. Un ragazzo che sembra inarrestabile. "Ifem, non ci fermeremo finché non capiranno che non siamo neri che si sentono italiani, ma italiani neri" le ripete continuamente. Ma pian piano quell'amore, come tutto attorno a lei, svanisce. Ne rimane solo un'ombra sottile nelle linee immaginarie che lei traccia sulle labbra di lui mentre dorme. Uno dei pochi momenti in cui Yannick sembra quieto. Perché a fermare la sua corsa è la cocaina. Iniziata per noia, quasi per caso, perché lui è cresciuto in un quartiere popolare dove tutti almeno una volta hanno provato, anche i preti. E perché per un attimo la polvere bianca riempie qualsiasi vuoto - ti fa sentire come avessi dentro tutto il ferro della torre Eiffel -, ma poi si porta via tutto. "Chi sta male non lo dice" non è però solo un pugno nello stomaco, è soprattutto la storia di come i fiori spuntano anche nel cemento. Di come c'è sempre un modo per salvarsi, l'importante è non rinunciare, non smettere mai di amare la vita.

Vi ricorda qualcosa?
Dovrebbe: questo lungo racconto di Antonio Dikele Distefano era prima un racconto più breve, disponibile solo in edizione digitale.
Io lo avevo letto, e mi era piaciuto molto. Lo avrei voluto più lungo, ed eccoci qui.
La storia di Yannick ed Ifem è una storia di amore, dolore e rinascita.
Di mancata integrazione, di incomprensioni e di discussioni, e di droga.
Quella che distrugge le tue relazioni, le tue prospettive, e alla fine distrugge anche te, se non riesci a fermarti.

Non voglio raccontarvi troppo, ma c'è un motivo se Antonio Dikele Distefano merita un posto in libreria. Il motivo sta nella sua capacità di narrare il mondo che ci circonda e che spesso non riusciamo o non vogliamo vedere, e di parlare dritto al cuore del lettore rivelandogli qualcosa che non sapeva di se stesso.
Raccontata attraverso le voci di Yannick ed Ifem, la loro storia è solo una parentesi nella vita dei due, ma una parentesi che cambia le loro vite.
Ho trovato convincente anche la voce femminile, e anzi, mi sono ritrovata moltissimo in alcuni pensieri di Ifem, perchè alla consapevolezza che non basta amare qualcuno per salvarlo se non vuole salvare se stesso ci sono arrivata anch'io intorno a quella che è anche la sua età.
Ifem però si rialza da sola, e non si può non restare con la bramosa curiosità di sapere quali avventure l'aspettino in futuro.

Yannick, dal canto suo, ha una voce forte, che arriva dritta al cuore e allo stomaco, e racconta quello che è il disagio di un'intera generazione.
Quella dei figli degli immigrati arrivati in Europa con il sogno di un lavoro e di una vita migliore, e che sebbene siano cresciuti - spesso anche nati - qui non vengono mai considerati veramente italiani.
Non vengono considerati nemmeno persone, a volte.
Di sicuro costringe a riflettere, a pensare a quante volte involontariamente lo facciamo anche noi.

Quella di Antonio Dikele Distefano è una penna giovane, ma in continua evoluzione e in netta crescita: è un autore da tenere d'occhio, e del quale non vedo l'ora di scoprire il prossimo lavoro.
Sulla sua pagina Facebook trovate le date dei suoi firmacopie in libreria, e soprattutto potrete incontrarlo a Tempo di Libri a RHO Fiera ad Aprile!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

Anteprima: "Tre volte te" di Federico Moccia

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa è dedicata all'anteprima di "Tre volte te" di Federico Moccia, edito Nord (rilegato a 18€) in uscita il 18 Aprile:
Che fine ha fatto quel ragazzo arrabbiato col mondo intero, il picchiatore che passava i pomeriggi in piazza con gli amici e le notti a correre in moto? A volte, Step ha l'impressione che quella vita appartenga a un altro. Ormai lui è una persona molto diversa, è un produttore televisivo di successo e sta per sposarsi con Gin, la donna che ha scelto. Gin che è dolce, bella, tenera, perfetta. E che gli ha perdonato persino lo sbaglio di sei anni prima, quando lui l’ha tradita con Babi, il suo primo, mai dimenticato amore.
Babi e Step non si sono più rivisti da allora, ma ecco che Babi rientra come un tornado nella sua vita, rivelandogli una verità sconvolgente. E Step è costretto a riconsiderare tutte le sue scelte, a mettere in discussione tutte le sue certezze. E a porsi delle domande scomode. È davvero felice con Gin? Babi è solo un ricordo o un fuoco che niente e nessuno potrà mai spegnere?

Oddio, ma ve li ricordate Babi e Step?!
Io ero... tanto giovane (XD) quando "Tre metri sopra il cielo" è arrivato in libreria con Feltrinelli, e ricordo l'invidia sfrenata per la bella e distaccata Babi che, in quattro e quattr'otto, aveva accalappiato il bello e tormentato Step.


Che poi insomma, al cinema era Scamarcio al suo meglio: un pensierino ce lo abbiamo fatto tutte!
Non so voi, ma io sono PRONTISSIMA a tornare adolescente per un pomeriggio, a rispolverare la playlist con la colonna sonora del film (e pure a rivedermeli, i film. Anzi, vado a preparare i popcorn già ora!) e a immergermi nel gran finale!

Vi segnalo inoltre che l'autore sarà a Milano per Tempo di Libri, e potrete assistere al suo intervento venerdì 21 aprile alle 17.30 presso la Sala Helvetica di RHO Fiera Milano.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

giovedì 30 marzo 2017

"Un'anima che vibra" di Loredana Frescura e Marco Tomatis

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Un'anima che vibra" di Loredana Frescura e Marco Tomatis, edito Leggereditore (rilegato a 14,90€):
Domenica, detta Mimì, diciassette anni, vive con la mamma Caterina e la zia Diletta a Roma. Da un giorno all’altro la sua famiglia si trasferisce in un piccolo paese, Piandiperi, dove la fabbrica presso cui Caterina lavora come operaia ha aperto un nuovo stabilimento. Per Mimì si tratta di un cataclisma che stravolge la sua esistenza tranquilla e rassicurante. Ma proprio in quel paese “sbagliato dalla A alla Z”, dove a dispetto del nome non c’è l’ombra di un albero, e un ragazzo dalla pelle d’ambra può chiamarsi Gaetano e sfrecciare a bordo di un carretto, Mimì, che si sente “sbagliata dall’uno all’infinito”, finirà col trovare sé stessa. Soprattutto, guarderà con occhi nuovi sua madre e scoprirà che non è affatto la donna rinunciataria e fredda che ha sempre creduto. Dietro un’apparenza remissiva e dimessa, Caterina nasconde una forza e una vitalità che Mimì non avrebbe mai immaginato e che sono quanto di più importante una figlia possa imparare dalla madre.

Non è il primo romanzo di Loredana Frescura e Marco Tomatis che leggo, e ancora una volta gli autori hanno fatto centro, con una storia che oltre a raccontarci di Mimì e di sua madre ci permette di scoprire quella che è la vita di provincia "vera", fatta di quartieri in cui tutti si conoscono e dove si riesce comunque a mantenere dei segreti... se si sa fare attenzione.

Premessa: io sono nata e cresciuta in una grande città, Milano, in cui vivo tutt'ora.
Sono abituata ai rumori della città, ai suoi ritmi e alla varietà di persone che posso incontrare ogni giorno uscendo dal mio isolato.
Non so come sarebbe trasferirmi all'improvviso in un paese, e dovermi adattare a una vita completamente diversa. Non sarebbe facile, questo è sicuro.

Per questo, ho trovato affascinante e coinvolgente la storia di Mimì, che inizia come storia di adattamento prima di diventare una storia di crescita.
Mimì è una romana DOC, e trovarsi in un appartamento anonimo a Piandiperi (luogo di cui ignorava l'esistenza fino a pochi giorni prima), lontana dalla sua città e dalle sue amicizie la disorienta non poco.
Dopo la separazione dei genitori - il padre se n'è andato di casa e sta mettendo su famiglia con la nuova compagna, tra l'altro - il rapporto con la madre non è diventato più semplice, anzi.
Mimì, così bramosa di avventura e di novità, non riesce a capacitarsi di quanto semplice e ripetitiva sembri la vita di sua madre Caterina: sempre gli stessi vestiti, un lavoro sempre uguale in fabbrica (proprio lei che era a un passo dalla laurea in ingegneria), mai un'emozione fuori posto.
Non è così che la vorrebbe Mimì, e non è così che Mimì può comprenderla.
Ma è proprio questo che succederà una volta arrivate a Piandiperi: le sfide che affrontano entrambe nella loro nuova vita in provincia le avvicineranno, e permetteranno a Mimì di capire quanta vita e quanta energia si nascondano nel cuore di quella madre così "banale" e "spenta".
Non capita spesso di leggere un romanzo per giovani adulti scritto da autori italiani, escludendo qualche fenomeno prelevato da Wattpad o simili.
E invece qui siamo di fronte a un duo di autori che, insieme, ha regalato ai lettori giovani - e giovanissimi - moltissime belle letture.
Questa non è da meno, e prima di parlare di quanto sia bella l'evoluzione del rapporto tra Mimì e Caterina, parliamo di una cosa che sta a cuore a tutte le lettrici: il grande amore.
Perchè ce n'è uno anche qui, e con un ragazzo dalla pelle color caramello di nome Gaetano che la trascina con sè in una sfrenata corsa in carretto appena conosciuti, così, giusto per rompere il ghiaccio. Un po' la incuriosisce, un po' la irrita, e un po' la fa innamorare perchè a diciassette anni è così che deve andare.
Un amore che accompagna Mimì fino ai diciotto anni e al raggiungimento dell'età adulta, e che si sviluppa in parallelo a quello che è il rapporto al centro del romanzo: quello tra Mimì e la madre.

Quella di Caterina è il personaggio che soprende e conquista di più, e anche se per molti versi si vorrebbe un epilogo diverso per quanto la riguarda, per altri la sua storia è perfetta così.
Una storia di rinascita, di affermazione e di raggiungimento del proprio potenziale perchè lei, ingegnere, lo è sul serio. Anche senza un pezzo di carta che lo provi.
Non è una donna passiva, è una donna tenace. Che sa stringere i denti.
C'è differenza tra il lottare ogni giorno con costanza per raggiungere quello che è un obbiettivo importante e lo schiamazzare occasionalmente per questo o quel motivo, e Mimì lo imparerà rivalutando quella che credeva essere una mamma banale e priva di passione.

Un romanzo straordinario, che mi ha strappato più di una risata ma anche fatto scendere qualche lacrima, dalla prosa ineccepibile e animato da personaggi perfettamente delineati, che resteranno con voi a lungo una volta ultimata la lettura.
Bello, bello, bello! Consigliato!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Fidanzata di venerdì" di Catherine Bybee

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Fidanzata di venerdì" di Catherine Bybee, edito Leggereditore (rilegato a 14,90€) in uscita il 30 Marzo:
Lady Gwen Harrison, bellissima figlia di un duca inglese, è giunta dall’America per subentrare nell’agenzia d’incontri di sua cognata. Solo perché lei è il capo non significa che non possa fantasticare su quanto potrebbe essere perfetto un appuntamento con la sua guardia del corpo Neil MacBain, l’enigmatico uomo che da un po’ di tempo rende piuttosto agitati i suoi sogni. Ma gli affari sono affari, meglio tenersi lontana dai coinvolgimenti...
L’ex marine Neil MacBain, da parte sua, non può negare che quell’affascinante donna dal sangue blu abbia finito di ingarbugliare i fili della sua anima già piuttosto tormentata... oltre che dei suoi sensi induriti dalla vita militare. Ma Gwen è la donna per cui lavora, mantenere le distanze è un suo dovere. Eppure, il destino sembra aver deciso per entrambi, così quando il passato di Neil, con le sue ombre, torna prepotente a complicargli la vita, Gwen si ritrova inevitabilmente coinvolta nei tormenti dell’uomo. Spetta a Neil adesso decidere cosa salvare: la sua carriera, la sua vita... o la donna che l’ha conquistato.

Non avevo ancora scoperto la serie Weekday Brides di Catherine Bybee, ma ora intendo assolutamente recuperare i due volumi precedenti perchè con "Fidanzata di venerdì" l'autrice mi ha tenuta inchiodata alle pagine.
Credevo si sarebbe trattato del "solito romanzo rosa", e invece...
E invece ha una sottotrama thriller mica da ridere.
Bravissima Catherine Bybee, e curiosissima io di scoprire i due volumi precedenti della serie.

Ma andiamo con ordine!
Partiamo da Gwen, cresciuta da lady e smaniosa di libertà: non le sembra vero di vivere lontana dal controllo di genitori, ed anzi, ora che grazie al suo ultimo "colpo di genio" anche la sua coinquilina si trasferirà altrove, potrà finalmente sperimentare qualcosa che per lei sembrava irraggiungibile: vivere da sola.

Sola, ma sorvegliata a vista da Neil, affascinante ex-marine e sua guardia del corpo, scelto personalmente da Blake (lo avete già incontrato nei volumi precedenti) per proteggere Gwen.
Neil è burbero, severo e inflessibile quando si tratta dell'incolumità di Gwen, e questo perchè la donna gli fa provare emozioni che credeva di aver dimenticato.
Emozioni che non potranno mai influenzare il suo giudizio, sia chiaro, nè portarlo da qualche parte: Gwen è e sarà sempre troppo, per lui.
Solo ch lei non la pensa allo stesso modo, anzi... troverà il modo di far capire a Neil quanto i suoi sentimenti siano ricambiati?
Possibilmente prima che una minaccia dal passato dell'uomo metta in pericolo entrambi?
È difficile scrivere un romanzo che sia frizzante, romantico e ad alta tensione allo stesso tempo, ma Catherine Bybee ci è riuscita.
Partendo dalla storia di una nobil-donzella annoiata e in cerca di emozioni che si diletta ad organizzare incontri e trovare la giusta compagna per i clienti più difficili - o con esigenze particolari, vedi attori con necessità di una moglie di facciata che regga il gioco per un anno o due - ci ha raccontato non solo delle sue palpitazioni per l'attraente e tormentata guardia del corpo, ma anche un'appassionante storia ricca di vecchi conti rimasti in sospeso, morti misteriose, minacce non troppo velate accompagnate da inquietanti cadaveri di corvi a firmarle...
Non riuscivo a posare la mia copia nemmeno per versarmi il tè, e io VIVO di tè.
Capite bene come siamo messi!

Mi è piaciuto moltissimo, al punto che ho già inserito nella mia wishlist su Amazon i due volumi precedenti, "La moglie del mercoledì" e "Sposata di lunedì": non vedo l'ora di leggerli e mettermi in pari! Consigliatissimo comunque anche come lettura a sè stante, perchè la storia di Gwen e Neil si legge benissimo da sola... ma senza tè, visto che vi immergerete a tal punto nella loro vicenda da dimenticarvi della vostra tazza.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

mercoledì 29 marzo 2017

Anteprima: "Le parole degli altri" di Michaël Uras

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa è dedicata all'anteprima "Le parole degli altri" di Michaël Uras, edito Nord (rilegato a 16,90€) in uscita il 6 Aprile:
Per tutti arriva il momento di scegliere cosa fare nella vita. Ed è arrivato anche per Alex. Lui, però, ha avuto un’idea geniale: perché non mettere a frutto la sua smisurata passione per i libri e il suo intuito nel saper leggere il cuore delle persone? Così si è inventato un mestiere: il biblioterapeuta. Invece di medicine, Alex dispensa ai suoi pazienti precisi consigli di lettura e li accompagna nella scoperta del potere salvifico delle parole: Aspettando Godot per chi ha troppo da fare, Il giovane Holden per chi ha paura di ribellarsi, l'Odissea per ritrovare il proprio posto nel mondo... E, grazie a quei consigli, le persone stanno meglio: sta meglio Yann, il ragazzo innamorato che non riesce a dichiararsi; sta meglio Anthony, il calciatore travolto dal successo, e sta meglio Robert, l'uomo d'affari che ha smarrito se stesso. Tutto sembra andare per il meglio, finché Alex non si rende conto che, in realtà, anche nella sua vita c’è qualcosa che non va. Pure lui deve riuscire a cambiare, a «guarire». Ma, si sa, consigliare gli altri è semplice, mentre risolvere i propri problemi può essere un’impresa impossibile. Soprattutto quando non si ha idea da quale libro cominciare...

Un romanzo che si preannuncia imperdibile, soprattutto se viane descritto come "una favola contemporanea che scalda il cuore, risolleva lo spirito e spinge noi lettori a condividere con gli altri la nostra passione più grande: i libri".
Insomma, come resistere?

«Sono un biblioterapeuta.» 
«Aggiusta i libri?»
Non avevo mai sentito un’osservazione simile ma,
pensandoci bene, era divertente e originale. 
«Aggiusto le persone, coi libri.»

Ditemi voi se questo non è il libro ideale per ogni lettore!
Ho sempre avuto un debole per i libri che parlano di libri (o librai, o biblioteche... se spulciate ben bene il blog troverete di tutto e di più, in questo senso!)
Io il 6 Aprile so cosa fare ;)

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Consigli pratici per uccidere mia suocera" di Giulio Perrone [BlogTour]

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata alla mia tappa del blogtour di "Consigli pratici per uccidere mia suocera" di Giulio Perrone, edito Rizzoli (rilegato a €):
Leo era sposato con Marta - seducente, comprensiva, i piedi ben piantati per terra - e con lei aveva un sogno, aprire una libreria. Poi ha conosciuto Annalisa - tenerissima, vitale, lo sguardo sempre rivolto al futuro - e ha mandato all'aria il suo matrimonio, iniziando con lei una nuova vita che sembrava finalmente appagarlo. Ma mettere radici non è il suo forte, tantomeno fare scelte definitive e impegnarsi troppo a lungo in qualcosa. Lo sa chiaramente, eppure non riesce a essere diverso. Così ha sentito Marta al telefono, si sono rivisti, hanno fatto l'amore, e adesso Leo si ritrova nella paradossale situazione di avere come amante... la propria ex moglie. Dividersi tra due donne che ti vogliono per sé e che si odiano può essere eccitante, all'inizio, ma alla lunga diventa una discesa infernale tra bugie, scuse improbabili, sensi di colpa e la consapevolezza di stare rimandando, insieme alle decisioni importanti, anche la possibilità di realizzare i propri sogni. Per Leo è arrivato il momento di scegliere - già, ma quale delle due? - e di certo non lo aiuta avere come unici modelli un padre che ha il vizietto del gioco e racconta d'essere stato la controfigura di Dustin Hoffman nel Laureato, e un datore di lavoro che lo assilla per sapere in che modo eliminare propria suocera...

Un romanzo divertente, che non rinuncia ai momenti di serietà e che soprattutto conquisterà i lettori con i singolari retroscena del mondo editoriale in cui si muove Leo.
La mia recensione del romanzo la trovate qui, ma oggi sono pronta a condividere con voi alcuni passaggi del libro e i cinque motivi per cui non dovreste proprio lasciarvelo scappare!

Cominciamo proprio dall'inizio, ovvero da quando troviamo Leo a letto con Marta - e scopriamo che sì, ha raccontato una frottola all'attuale compagna per essere lì e ancora sì, Leo è un uomo la cui mente tende a vagare... anche in presenza di una bella donna senza vestiti addosso:

«Il primo pensiero che ti si forma in testa appena hai finito di fare l’amore con una donna è spesso decisivo. Dà un nome e un senso a quel rapporto. E le variabili sono infinite: spaziano dalla voglia di stringerla a te e sussurrarle parole dolci, al passare rapidamente in rassegna i cinema ancora aperti per l’ultimo spettacolo.
Sensazioni minime, percezioni che raramente sbagliano.
Incespico per un istante in questa piccola grande verità mentre Marta si gira rapidamente su se stessa, allontanandosi da me.
Si mette in ginocchio sul letto e raccoglie in una coda i capelli umidi di tutto quello che siamo stati in quest’ora scarsa.
Ricordo perfettamente la prima volta che gliel’ho visto fare, molti anni fa. Io adoro le donne con la coda ma lei, con aria da scienziata del look, mi spiegò come in realtà fosse solo un modo rapido per darsi un’apparenza dignitosa quando non c’è tempo per una doccia.
E ora ne abbiamo di tempo?
Controllo l’orologio e cerco di calcolare quanto mi resta della partita di calcetto che avrei dovuto giocare... e che in teoria sto giocando. Tengo conto di arrivo, preparazione, durata... e persino di qualche battuta con gli amici negli spogliatoi. Poi considero il tragitto di ritorno verso casa, con condimento di un po’ di traffico. Presumibilmente poco, alle dieci di sera di un lunedì come un altro.
Ormai spacco il minuto.
Certo, possono sempre sorgere delle emergenze, e quelle sono difficili da gestire, non c’è piano che tenga: la telefonata che ti arriva all’improvviso e non sai... Faccio finta di non aver sentito? Ma se richiama? Oppure rispondo? Se però si accorge che non sono dove ho detto di essere?
Credo che anni fa qualcuno abbia anche inventato una app che riproduceva rumori di sottofondo adatti a ogni situazione: dalla pizzeria con tanto di scugnizzo napoletano che grida “Guagliò, e quella marinara al tavolo 12?” al treno col controllore, dal centro commerciale alle cascate del Niagara, fino al campo di calcetto appunto. C’era pure il generatore di interferenze, mi pare.
Forse non aveva tutti i torti, dovrei ricordarmi come si chiama e scaricarla.»

E poi questo paragrafo in cui Leo riflette sull'amore (ma anche su se stesso), che mi ha conquistata subito e che non potevo non proporvi:

«Credo fermamente che l’amore non sia fatto di grandi gesti ma di continuità. Non è la gara dei cento metri, è la maratona. Chi riesce a stare silenziosamente vicino a qualcuno, a esserci e non assentarsi per periodi troppo lunghi di bagordi, sesso o distrazioni varie, ama veramente. Chi pensa di cavarsela con regali fantasmagorici o clamorose esternazioni pubbliche di affetto, è solo egoriferito.
Il problema è che io non sono mai stato bravo nelle corse lunghe, al contrario sono bravissimo nei recuperi all’ultimo secondo... quindi fatevi due conti.
Il mostro è dentro di noi, mai fuori.»

Ma come non proporvi poi uno spaccato dal suo lavoro in casa editrice, sotto la guida di un Editore davvero fuori dal comune?

«Il tavolone ovale della sala riunioni ha sempre dato ai nostri incontri del martedì un peso specifico in più. Comincio a ripassare il discorso che ho preparato sulle mie proposte, compresa la contraerea alle obiezioni che probabilmente saranno sollevate. Arriverà il momento in cui dovrò sacrificare i due autori belgi per far approvare o almeno passare in seconda lettura il romanzo dell’americano underground. Sono pronto alla battaglia.
Ricordo che l’editore mi fece una lunghissima lezione di editoria il primo giorno in cui decise che sarei entrato in quel ristrettissimo gruppo di persone che aveva l’incarico di immaginare e decidere con lui le mirabolanti cose che la Ranieri Malosi avrebbe offerto ai lettori. «Jack London ricevette seicento lettere di rifiuto prima di vendere il suo primo racconto. Mentre ventidue editori rifiutarono i Dubliners di Joyce... Ti rendi conto dell’importanza di quello che facciamo qui? Della responsabilità che abbiamo? Della fiducia che ripongo in te? Noi qui facciamo cultura, facciamo la storia...»
Un privilegio non da poco.
Il rituale prevede che sia lui ogni volta ad aprire l’incontro dicendoci come vanno le vendite delle ultime uscite e quali perle ha personalmente scoperto. Ogni volta c’è qualche autore che lo ha solleticato o un eBook autoprodotto che ha visto salire nella classifica di Amazon senza un apparente motivo. Elena è quella incaricata di andare subito a verificare se si possa far firmare un contratto veloce all’astro nascente e rilanciarlo in libreria.
«Cari ragazzi, oggi sono particolarmente felice di avervi qui per comunicare una bellissima novità che riguarderà le nostre prossime riunioni» esordisce l’editore sfiorando con la mano destra i baffetti alla francese che si è fatto crescere da qualche mese. Ritiene che gli diano un tocco vagamente aristocratico ma anche tremendamente cool.
L’altra mano è saldamente conficcata nei pantaloni a scacchi su cui cade una camicia celestina con in basso a sinistra le iniziali ERM. Le camicie per lui devono sempre essere fatte a mano e personalizzate.
La figlia, Adelaide, che siede come al solito alla sua destra, adora la sua eccentricità e ha stimolato in ogni modo questo vezzo di abbigliarsi da dandy ottocentesco.»

E mi fermo qui perchè è proprio a questa riunione che viene svelata a Leo e ai suoi colleghi la GRANDE idea del suo Editore, e cosa comporterà questa idea per tutti loro: non posso - e non voglio - fare spoiler quindi... a voi scoprire di cosa si tratta!
Ultimo estratto, una riflessione di Leo sulle donne che mi ha fatto sorridere durante la lettura:

«Quando hai a che fare con una donna che ti interessa devi partire da un assunto fondamentale: hai già perso.
Quelle che puoi attuare sono strategie di contenimento, al massimo di aggiustamento.
D’altronde, nel novantanove per cento dei casi, nei primi dieci minuti in cui ci parli lei avrà già deciso se c’è o meno una possibilità che ti si conceda. Se c’è, da quel momento puoi solo peggiorare la situazione. In caso contrario, non esistono forme di recupero né chance di farle cambiare idea, sei spacciato.
I sostenitori a oltranza della tecnica dell’amico premuroso o della conquista per sfinimento sono avvertiti.»

Questi erano solo quattro dei miei passaggi preferiti: se leggerete "Consigli pratici per uccidere mia suocera", ne troverete molti altri!
Se leggerete il romanzo...

1) vi verrà l'irrefrenabile desiderio di un piatto di pasta alla carbonara da Marcello.
Non potendo, replicherete a casa e questo vorrà dire che non solo avrete tra le mani un favoloso romanzo da leggere ma anche un buonissimo piatto di pasta davanti: ditemi voi se non è una gran serata;

2) capirete che forse questa storia del "beato tra le donne" è un po' una bufala, perchè tra scuse da inventare, litigi via sms, sesso rapido e insoddisfacente, quella di Leo non è che sia una vita amorosa tutta rose e fiori. Coccolate il compagno o la compagna che avete, e ricordatevi di sbarazzarvene sul serio prima di passare al successivo. Two is not megl che one!
E ovviamente sapete cosa viene proprio bene, a letto, tra le braccia del suddetto compagno?
Leggere un libro... come questo, ad esempio;

3) siete lettori?
Dovete leggere questo libro solo per scoprire un quadro fin troppo veritiero del mondo editoriale.
Tutto ciò che vi sembrerà più assurdo, è vero.
Il personaggio dell'editore, poi, vi ricorderà probabilmente un editore romano in particolare, famoso per le numerose uscite e i prezzi bassi, e questo vi farà divertire ancora di più;

4) "Consigli pratici per uccidere mia suocera" è il libro che vi farà rivalutare vostro padre.
Esatto, quell'uomo noioso, abitudinario e brontolone che spesso vi fa ammattire.
Lo rivaluterete dopo aver conosciuto Dustin, l'uomo che si è presentato di punto in bianco alla porta di Leo dicendogli che - sorpresa! - era suo padre, e che, oltre a girare per la città con un'auto rossa sospetta (che non guida nemmeno troppo bene), si indebita con loschi figuri e racconta in giro di essere stato niente meno che la controfigura di Hoffman in "Il laureato".
Insomma, finchè non vi arrivano gli strozzini in casa a minacciarvi a causa dei debiti di vostro padre, o finchè non vi trovate a dover evitare che vostro padre vi carichi in auto una squillo, non potete proprio lamentarvi. Viva i papà noiosi e abitudinari;

5) le ricerche di Leo, volte a scoprire come si possa fare ad uccidere una suocera, vi porteranno a conoscere numerosi, peculiarissimi modi in cui si può morire.
Che detto così è macabro, ma pensateci: quante situazioni assurde possiamo davvero immaginare, senza suggerimenti, in cui nostra suocera possa rimetterci le penne?
Alcune di quelle scovate da Leo non mancheranno di strapparvi una risata.
Soprattutto se, alla sua suocera fittizia, sostituirete la vostra. Quella che "lei non lo cucina così", quella che "le donne dovrebbero occuparsi di più dei loro mariti e meno del lavoro", quella che "ai miei tempi, con i figli, ci si comportava diversamente".
Quella che vorreste strozzare, insomma.
E allora facciamovelo leggere, questo romanzo!
Abbiamo una copia autografata del romanzo, oltre a una splendida agendina e a un quadernino Book Pusher, realizzati dalla casa editrice fondata dall'autore (Giulio Perrone Editore), in cerca di casa!
Come fare a provare ad adottarli?
È molto semplice, basta seguire le istruzioni che trovate nel form qui sotto:

- Mettere "Mi piace" alla pagina FB dell'autore
- Mettere "Mi piace" alla Pagina FB di Rizzoli
- Commentare e essere lettori fissi di tutti i blog partecipanti
- Condividere questo post su un social a vostra scelta (se volete taggarmi, su Twitter sono @devystylish e questa è la mia pagina Facebook)

a Rafflecopter giveaway Per non perdere nemmeno una tappa (una delle cose da fare è commentarle tutte), seguite il nostro calendario:
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

martedì 28 marzo 2017

"Una perfetta sconosciuta" di Alafair Burke [BlogTour]

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa (ma non solo) di oggi è dedicata alla mia tappa del blogtour di "Una perfetta sconosciuta" di Alafair Burke, edito Piemme (rilegato a 18,50€):
Immagina che la polizia arrivi a casa tua e ti mostri una foto in cui tu - con i capelli di quel tuo rosso inconfondibile, il tuo cappotto blu - stai baciando un uomo. Peccato che quell'uomo sia stato trovato morto trentuno ore prima, e tu non ricordi di averlo mai baciato. Anzi, lo conoscevi appena. Era il tuo nuovo capo, l'uomo che ti aveva dato in gestione la galleria per conto di un misterioso proprietario. Il lavoro dei tuoi sogni: ti era sembrato troppo facile, troppo bello per essere vero. Eppure tutto era andato liscio, la galleria esisteva davvero, avevi firmato un contratto regolare. Adesso, però, guardando quella foto capisci che non c'era niente di regolare. Niente di facile. Perché là fuori qualcuno sta cercando di incastrarti, anche se non riesci a immaginare il motivo. Qualcuno che sa molte cose di te. E che forse ti è molto vicino... In questo thriller in cui nulla è come sembra, Alice Humphrey vede crollare intorno a sé, come un castello di carte, ogni certezza. Compresa quella più importante: la sua stessa innocenza.

Vi avevo già proposto la recensione di questo thriller appassionante e in cui nulla è come sembra qui, ma oggi voglio proporvi anche una semplicissima nail-art che potete realizzare da soli e in zero tempo:
Il sangue non manca, soprattutto sulla scena del delitto, e la povera Alice ci finisce dritta in mezzo quando trova il cadavere di Drew.
Impossibile non proporvi un design semplicissimo che però ancora non vi avevo mostrato: la colata di sangue!
Per realizzarla è sufficiente tagliare la testina in cotone di un cotton-fioc, e intingere il bastoncino in una goccia di smalto.
Create una goccia sull'unghia dove volete che finisca la vostra colata, e poi ripetete l'operazione "trascinando" delicatamente il colore verso l'alto.
Questa ve la potete riciclare anche per Halloween ;)
Non fatevi scappare "Una perfetta sconosciuta", perchè è stata una delle letture più accattivanti del mese, e davvero non sapevo cosa aspettarmi!
Credit a Fratello per l'uso del suo braccio XD
Ma non finisce qui!
Seguite tutte le tappe del blogtour dedicato al romanzo, e scoprirete ricette, musiche, il nostro dreamcast e non solo!
Ecco il calendario da seguire:
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Carry on" di Rainbow Rowell

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Carry on" di Rainbow Rowell, edito Piemme (rilegato a 17€):
Simon Snow è il peggior prescelto di sempre. Questo è ciò che sostiene Baz, il suo compagno di stanza. Baz potrà anche essere un vampiro e un nemico, ma ha probabilmente ragione. Per la maggior parte del tempo infatti Simon non sa far funzionare la sua bacchetta, oppure non sa controllare il suo inestinguibile potere mandando tutto a fuoco. Il suo mentore lo evita, la sua ragazza lo ha lasciato, e un mostro con la sua faccia si aggira per Watford, la scuola di magia in cui frequentano l'ultimo anno. Allora perché Baz non riesce a fare a meno di stargli sempre intorno?

L'autrice che ha fatto dell'adorabilità il suo marchio di fabbrica è tornata in libreria con il romanzo di cui gli orfani di Harry Potter avevano bisogno.
Perchè con "Carry on" Rainbow Rowell ci trasporta in un mondo in cui la magia esiste, e in cui uno dei posti migliori al mondo in cui imparare a esercitarla è la magica accademia di Watford.

Una scuola di magia con tutti i crismi, con un preside peculiare come l'Arcimago che ha personalmente preso sotto la sua ala protettiva Simon Snow, un mago non troppo abile nel padroneggiare il proprio enorme potere e che è niente meno che il Prescelto.
Una profezia di fondamentale importanza per il mondo magico lo riguarda, ed essendone lui al centro è cruciale che impari a usare la sua magia in un modo che non sia... sostanzialmente far saltare tutto in aria quando sotto pressione.
Questo è lo stile di Simon, nonostante l'aiuto di una migliore amica abile come Penny - che, manco a farlo apposta, è una maga bravissima.
Simon ha una ragazza tira-e-molla, Agatha, con la quale sembra ormai essere giunto al capolinea, e un compagno di stanza, Baz, sospettato di essere un vampiro.
I due non si sopportano e si beccano di continuo, se non fosse che forse, dietro alle continue schermaglie, si nasconde un sentimento ben diverso...

Rainbow Rowell è l'adorabilità.
Sul serio, alla voce "adorabile" sul dizionario trovate una sua foto.
Se con "Fangirl" mi aveva intenerita e fatta sentire coccolata come con ben pochi altri romanzi prima, è riuscita a replicare il tutto con "Carry On".
Simon è imbranato, pasticcione, goloso da morire e in preda a sentimenti spesso contrastanti: odia Baz, ma non riesce a stargli lontano; ne ha paura, ma ne è anche affascinato; non lo sopporta, ma poi vorrebbe essere in grado di consolarlo nel momento del bisogno.
Quando il compagno di stanza non si presenta a scuola per l'inizio dell'anno, Simon non riesce a darsi pace fino a quando non gli vede varcare le porte della mensa settimane dopo.
Baz, da canto suo, sa bene ciò che prova per Simon: una grande, grandissima cotta.
Il che non gli rende ovviamente la vita facile: non solo è un mago che è stato trasformato in vampiro, ma è anche omosessuale in una delle famiglie più conservatrici della società magica.
Simon gli da sui nervi, ma va pazzo per lui, e la scena in cui il ragazzo svela al lettore i suoi sentimenti è davvero molto tenera - e un po' buffa, come sempre quando si tratta dei personaggi di Rainbow Rowell.

Il mondo di Watford è popolato di creature magiche dai nomi apparentemente strampalati, ma che non creeranno nessun problema ai fan del maghetto occhialuto più famoso del mondo, e a fine lettura vorrete una bacchetta anche voi per cimentarvi in qualche incantesimo.
Ho trovato geniale l'idea dell'autrice che gli incantesimi nascessero da espressioni idiomatiche o da ordini di senso compiuto, ai quali il potere del mago conferiva la "natura di incantesimo".
Come potete immaginare, Simon non se la cava molto bee in questo senso, e ottiene spesso risultati esilaranti - per tutti tranne che per lui.

A "Carry On" non manca nemmeno una trama ricca di colpi di scena, perchè tra lotte interne per la conquista del potere, fantasmi che si aggirano per Watford, vampiri e goblin-rapitori, c'è davvero di che intrattenersi.
Non so voi, ma io ora attenderò con pazienza anche la mia lettera da Watford, nel caso quella da Hogwarts fosse andata smarrita ;)

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

lunedì 27 marzo 2017

"Phoneplay" di Morgane Bicail

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Phoneplay" di Morgane Bicail, edito Newton Compton (rilegato a 10€) in uscita il 28 Marzo:
Alyssa ha sedici anni, studia al liceo e pensa che la sua vita sia una noia mortale. Ogni giorno le stesse cose: famiglia, scuola, compiti e tutto il resto, mai una avventura che le possa cambiare la giornata. Una sera, però, riceve un SMS da un numero che non conosce e che dice solamente “Buonasera Alyssa”. La ragazza, incosciente, risponde allo sconosciuto che le propone di partecipare al seguente gioco: se Alyssa indovinerà la sua identità, lui diventerà suo per sempre. Per Alyssa è l’occasione che aspettava per uscire dalla routine. Anche se questo significa fare un salto nel vuoto e assumersi un grosso rischio. E se questo fantomatico Sconosciuto fosse uno spostato o peggio ancora un malintenzionato? Fino a dove Alyssa è disposta ad arrivare per un ragazzo di cui non sa nulla?

Curiosità a mille per questo fenomeno francese che ha conquistato le lettrici in patria sia grazie a Wattpad che grazie all'arrivo in libreria (40.000 copie vendute).
Dalla Francia non era ancora arrivato nulla da quell'immenso calderone di storie young che è Wattpad, e non vedevo l'ora di scoprire se Morgane Bicail sarebbe stata all'altezza delle aspettative.

Alyssa è una ragazzina di famiglia ricca, che dietro alla facciata di brava studentessa nasconde una frenetica voglia di trasgressione.
Dato che nella sua vita ordinata c'è troppo poco spazio - praticamente zero - per il brivido della novità, Aly cerca disperatamente un'emozione forte andando di festa in festa con le amiche, bevendo deciamente troppo per la sua età e fumando come una ciminiera.
Fino a quando un sms da un numero che non ha in memoria non le cambia letteralmente la vita, perchè Sconosciuto, il ragazzo senza identità che le scrive, le propone un gioco accattivante: lei dovrà conoscerlo chiacchierando via sms, facendogli domande e rispondendo alle sue, e una volta scoperta la sua identità in premio avrà... proprio lui.
Sconosciuto mette in palio se stesso, precisando che ha già fatto questo gioco con 18 (!) ragazze e che nessuna è mai riuscita ad arrivare in fondo: Alyssa ce la farà?
Non ne è sicura, ma è una proposta troppo intrigante per non dire di sì...
Ammetto che, al posto di Alyssa, probabilmente non avrei mai detto di sì.
La mia natura sospettosa (e anche un po' fifona) me lo avrebbe impedito.
Ma a parte qualche dialogo che stenta a decollare davvero, e a qualche passaggio un po' troppo veloce in cui si passa dal commentare il tempo al sentimento profondo nel giro di tre messaggi, per il resto il romanzo di Morgane Bicail funziona.
Diretto a lettrici giovani, senza alcun dubbio, ma ha regalato qualche ora di intrattenimento anche a me.
Funzionano i dubbi di Alyssa riguardo a una vita che sembra esserle stata cucita addosso eppure le fa difetto da tutte le parti, tra genitori che la vedono già avvocato e il suo amore incondizionato per la letteratura che invece la spinge in tutt'altra direzione. Chi non si è mai sentito così?
Funzionano le paure di Sconosciuto, che da pagina 77 (capitolo 9) in avanti ci offre anche il suo punto di vista e ci permette di conoscere la sua identità qualche pagina prima che la scopra anche Alyssa - se state ben attenti durante la lettura, qualche indizio c'è, ma non abbastanza perchè sia palese.
Sconosciuto è un ragazzo insicuro, pieno di dubbi e che si nasconde dietro a una maschera di sfacciataggine e leggera arroganza perchè in realtà... in realtà non ve lo dico, se no che sorpresa è?!
Vi basti sapere che vi sarà impossibile non provare per lui tanta tenerezza, accompagnata dalla voglia di sferrare un bel calcio nei cosiddetti a Matt, compagno di scuola di Alyssa e suo rivale, al quale spetta il ruolo di fanfarone arrogante e vanesio del libro.
#MenoMattPerTutte e assolutamente #PiùSconosciutoPerTutte, grazie!

Ho trovato molto divertente lo sviluppo di quasi ogni conversazione via messaggio, anche se forse è mancato un po' di "contenuto": Alyssa e lo Sconosciuto si innamorano, ma si parlano davvero?
Per la maggior parte del tempo, no: poi ogni tanto scatta il momento-confessione, ed è quando i due ragazzi arrivano sul serio a conoscersi.
Per rendere credibile al 100% la nascita del sentimento ne sarebbero serviti di più, ma questo è, in generale, il grande limite delle storie nate su Wattpad.
È quasi impossibile per un autore avere un'idea d'insieme del suo lavoro, perchè Wattpad ti permette di scrivere, scrivere, scrivere... e come fai a renderti conto di dove dovresti limare e dove approfondire? Non puoi.
Unico rimprovero che mi sento di fare all'editor francese, ma per un motivo: il romanzo funziona.
La storia è curiosa, i dialoghi discreti, Alyssa è una protagonista che piace.
Sarebbe bastato davvero un pizzico di vere conversazioni in più, perchè lui le dice settemila volte "vorrei che capissi chi sono", a cui segue risposta di lei "vorrei davvero capirlo e tenerti con me"... ma di fatto nessuno dei due fa sul serio qualcosa per cui sia possibile per Aly svelare la sua identità.
E ne avrebbe avute di cose da chiedere!
Forse non avrebbe indovinato... o forse sì, chissà!

Da quello che ho visto su Wattpad ci sarà un seguito, per Aly e il suo Sconosciuto (ero a tanto così dallo scrivere il suo nome!): è il momento di rinfrescare il mio francese très tragique e mettermi a leggere!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

"Ultimate Blush Light & Contour Palette" di Makeup Revolution [swatches e prime impressioni]

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Quella che vi mostro oggi è una palette che, in un colpo solo, pensa a illuminare, colorare e dare definizione al viso, e lo fa con 32 tonalità diverse per andare incontro alle esigenze di ognuna di noi.
Sto parlando della palette "Ultimate Blush Light & Contour" di Makeup Revolution (14,90€):
Disponibile da OVS e su tutti i rivenditori digitali del brand, è approdata a #casaDevy la scorsa settimana e io me ne sono innamorata all'istante.
Dall'illuminante più chiaro a una polvere da contouring matt dell'esatta tonalità che cercavo, la palette copre davvero ogni mia esigenza, con colori pieni ma sfumabili con facilità, e un assortimento di colori che la rende valida per tutte le stagioni.
Ho sempre fatto "fatica" a trovare dei blush rosati che stessero bene con il mio incarnato dal sottotono olivastro, ma credo di averne già provati due che non sono affatto male.
Del resto qui ce ne sono otto, un'intera colonna, quindi trovarne uno (o un mix di due) che mi stia bene non sarà una missione impossibile.
Detto questo, immagino che vorrete vedere come sono i 32 colori, giusto?
Ecco qui, colonna per colonna da sinistra verso destra:
Gli illuminanti sono molto delicati, il che è ottimo perchè si evita facilmente l'effetto "striscia di glitter" e si può dosare al meglio la luce.
Stesso discorso per i rosa, alcuni più freddi altri più caldi, tutti facilmente sfumabili e mixabili per trovare la tonalità perfetta.
Tra le tonalità rosso/corallo ce ne sono un paio davvero molto pigmentate, e c'è quel bellissimo corallo shimmer (secondo dall'alto) che mi ricorda molto un blush NARS che adoravo.
Forse l'unica parte "debole" della palette è quella dedicata al contouring, perchè le polveri sono otto ma sono tutte molto chiare e tendenti all'ocra.
Di fatto io utilizzerò solo la prima in alto, limitandomi a mixare quelle sotto con i blush per cercare nuovi colori.
In compenso, ho scoperto che l'ultima in basso è perfetta come cipria d'emergenza.

Nel complesso è sicuramente una buona palette, e offre una vasta scelta a chi stesse ancora componendo la sua collezione. Il prezzo la rende accessibile anche alle più giovani, ed è molto difficile non trovare all'interno tonalità di proprio gusto.

Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3

venerdì 24 marzo 2017

Be Our Passenger: esploriamo il mondo di "Passenger" di Alexandra Bracken

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Passenger" di Alexandra Bracken, edito Sperling & Kupfer (rilegato a 18,90€) in uscita il 28 Marzo:
In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all'improvviso in un mondo sconosciuto, ha un'unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un'abilità di cui lei ha sempre ignorato l'esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell'oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado di salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta per trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore. Una storia originale e dal ritmo serrato: uno speciale viaggio nel tempo, pieno di avventura e romanticismo, che ha subito conquistato il cuore dei giovani lettori americani. La serie Passenger ha infatti esordito al primo posto della classifica del New York Times ed è ora in corso di pubblicazione in 15 Paesi.

Come raccontare "Passenger" se non attraverso un viaggio?
BE OUR PASSENGER e saltate a bordo di questa nave virtuale, che vi ha portato attraverso i luoghi e le epoche del romanzo fino a... Damasco, nel 1599!
Damasco oggi
Damasco (in arabo: دمشق‎, Dimašq) è l'attuale capitale della Siria.
Una città che sicuramente tutti avrete sentito nominare molte volte, soprattutto pensando alla sua disastrosa situazione politica ed umanitaria degli ultimi anni... ma chi sa dirmi come fosse nel 1599?
Ecco una mappa della città nel 1500!
Dopo l'arrivo dei Turchi ottomani nel 1516, Damasco cadde letteralmente in rovina.
La cittadella sprofondò nel totale abbandono, ma la città divenne sede di una provincia e questo fu il motivo della sua salvezza dal degrado.
Cosa salvò Damasco? Sostanzialmente, una nuova serie di figure di spicco al governo.
Tra tutti, quella che spicca è la dinastia Azem, alla quale l'odierna Damasco deve la costruzione dei due splendidi caravanserragli della città, il khan Sulayman Pasha e il khan Asad Pasha, e quella successiva del palazzo Azem, che oggi ospita il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari.
Il 1599 è l'anno che vede il breve, brevissimo governo di Khusraw Pascià II (1599) e la salita al potere di Seyyed Mehmed Pascià (1599-1600).

Damasco in quest'epoca divenne un punto di transito molto importante, e a causa del forte traffico di pellegrini diretti a La Mecca acquistò un carattere spirituale agli occhi dei fedeli islamici.
È stata crocevia tra il mondo mediterraneo, l'Egitto, la Persia, l'Asia Minore, e il Caucaso, traversato dalle vie commerciali verso la Cina e l'India.
Come vedete dalla mappa qui sotto, a Damasco ci si fermava prima di addentrarsi nel mezzo della Persia e dirigersi verso la Cina:
Il 1500 e il 1600 videro una vera e propria rinascita culturale (dovuta soprattutto alla nuova situazione governativa).
Le tecniche con le quali vengono realizzati ancora oggi i tappeti persiani, famosi in tutto il mondo, videro uno sviluppo importante proprio in quest'epoca.
Anche la tradizione delle miniature, su manoscritti ma non solo, divenne popolare in quest'epoca, e si possono ammirare ancora oggi lavori a dir poco strabilianti.
Vi siete persi alcune delle tappe precedenti?
Nessun problema: ecco il riepilogo completo, e approfitto dell'occasione per ringraziare chi ha partecipato con entusiasmo a questa idea che mi è balzata in testa lo scorso Ottobre e che si è prestato a realizzare tappe piene di splendide immagini e curiosità.
Leggere le loro tappe è stato un po' come fare il giro del mondo, e spero che resterete con noi per scoprire insieme una piccola anticipazione di "Traveller" il 27 Marzo!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3