mercoledì 30 ottobre 2019

"Piper" di Jay Asher e Jessica Freeburg, illustrato da Jeff Stokely

Jeff Stokely, artista candidato ad alcuni dei premi più prestigiosi del mondo dell'illustrazione, forse non è uno degli illustratori più conosciuti in Italia. Bao Publishing ha portato in libreria Six-Gun Gorilla, per citare un suo lavoro precedente.
È quindi un vero privilegio leggere, grazie a Mondadori, Piper. Il canto della solitudine: un graphic novel fiabesco ma non privo di sfumature dark che propone un'inedita rivisitazione della favola del pifferaio magico, con testi firmati a quattro mani da Jay Asher e Jessica Freeburg.


Dimenticate per un istante i teen-drama a cui vi ha abituati Asher, e concedetevi di tornare all'infanzia, e alla storia dl misterioso pifferaio che, giunto nel villaggio di Hamelin assediato dai topi, si offre di provvedere alla loro eliminazione. Un eroe, o forse no: di fronte al rifiuto degli abitanti del villaggio di dargli il giusto compenso, il pifferaio attira con la sua musica tutti i bambini, portandoli via con sé. Dove, a nessuno fu dato saperlo.
Una favola dark dei fratelli Grimm che ha incantato generazioni intere, e che vede oggi Maggie, una ragazza sorda isolata da tutti nel villaggio a causa della sua disabilità, affiancare il pifferaio, arrivato da lontano e capace di creare una melodia speciale per ogni creatura, con la quale incantarla.
Anche Maggie ha un talento, quello per la scrittura: inventa storie dal finale dolce-amaro con protagoniste le persone che la circondano, e sogna di incontrare un uomo gentile, che non la faccia sentire diversa e che la porti via da lì, verso una vita diversa.

Se la storia del pifferaio di Hamelin è nota, la svolta geniale ideata da Asher e Freeburg arriva a quattordici tavole dalla fine, e dona a Maggie un ruolo chiave, da vera protagonista.
L'affascinante pifferaio dal volto gentile, che arriva di notte e nella notte sparisce, conquisterà i lettori di oggi così come quelli di ieri, e nella solitaria Maggie, autrice di racconti, in molti ritroveranno il loro stesso desiderio di integrazione e di rivalsa.
Consigliatissimo a tutti: vi incanterà.


Piper. Il canto della solitudine di Jay Asher e Jessica Freeburg, illustrato da Jeff Stokely (Mondadori) è in libreria, al prezzo di copertina di 20€.

lunedì 28 ottobre 2019

Freshly Cosmetics: da oggi più calme, più pure...e più energiche!

È tempo di novità in casa Freshly Cosmetics, con tre maschere viso davvero imperdibili per proteggere e prendersi cura della pelle tutto l'anno, partendo proprio dall'autunno.
Cherry Blossom Facial Mask, Energy C Facial Mask ed Emerald Clay Facial Mask sono finalmente qui e pronte ad entrare in azione!


In casa Freshly Cosmetics mancavano solo loro: le maschere viso. Ma sono arrivate, e sono tutte da scoprire... e da provare!
Magic Mask Trio (72€) è il potente pack in perfetto stile Freshly Cosmetics, che combina tre maschere viso (da 50ml l'una) per idratare, rivitalizzare, lenire e purificare la pelle, in una sola volta.
Sono acquistabili anche singolarmente, al prezzo di 26€ per 50ml.


Energy C è una maschera energizzante dall'alta concentrazione di attivi della frutta, ricchi di vitamina C e antiossidanti: perfetta per quei lunedì un po' spenti, in cui serve tanta carica!


Cherry Blossom è una coccola rilassante che nutre e lenisce anche le pelli più sensibili grazie ad una straordinaria combinazione di oli vegetali, microalghe e piante: vi accompagnerà per tutto l'inverno!


Infine, Emerald Clay, purificante e formulata con argille, alghe, enzimi vegetali e potenti attivi che purificano e idratano la pelle in profondità: mai più sebo in eccesso!

Potete scegliere la vostra, oppure provarle in combinazione dedicandovi al multimasking tanto amato dalle skin-expert di tutto il mondo: armatevi di pennello per stenderle davvero a puntino, e dedicate  ad ogni zona del viso le cure più appropriate.
La pelle ringrazierà!

Energy C, Cherry Blossom ed Emerald City sono disponibili sul sito Freshly Cosmetics.

"The Serpent King" di Jeff Zentner

The serpent king: l'attesissimo romanzo di Jeff Zentner (Rizzoli) è arrivato in libreria a fine settembre, forse in un momento poco fortunato. Ma è uno dei romanzi young adult meno scontati che si siano visti negli ultimi anni, e merita assolutamente di entrare nelle librerie dei lettori adolescenti (e non solo).


Ci troviamo a Forrestville, mesta cittadina del Tennessee.
Non un posto idilliaco o raffinato in cui crescere, non quanto vorrebbero i nostri tre protagonisti: Dill, per esempio, vorrebbe vivere in un luogo in cui i pettegolezzi sul padre (pastore della chiesa locale, arrestato per possesso di materiale pedo-pornografico) si spegnessero più in fretta, permettendogli di vivere più sereno e senza la vergogna che lo fa sprofondare ogni giorno di più e trascurare il suo talento per la musica; Lydia, webstar e blogger di moda di successo, odia vivere in una cittadina così provinciale e si è costruita un'immagine online che corrisponde ben poco a quello che vede chi la circonda... oltre a isolarla dai suoi coetanei, che la considerano montata e snob; Travis, appassionato lettore della saga fantasy più famosa degli ultimi anni, vive per due cose: gli accesi dibattiti sui forum online, e l'attesa spasmodica del volume finale della sua serie preferita.
I tre sono grandi amici, e iniziano l'ultimo anno di liceo con la consapevolezza che, per loro, si avvicina il momento della separazione delle grandi scelte: Lydia, infatti, andrà a New York a studiare giornalismo per conquistarsi poi un posto in una rivista di moda, e il suo futuro sembra brillare luminoso... ma non si può dire lo stesso per Dill e Travis, che pagano il prezzo di un padre che ha fatto sprofondare la famiglia nei debiti a causa delle sue spese legali (Dill), e di uno violento che riversa la rabbia e il dolore per la perdita del figlio maggiore in Afghanistan sul minore, picchiandolo e ubriacandosi sempre più spesso (Travis).
I due sembrano destinati a un futuro ben poco scintillante, con lavori per nulla stimolanti e legati a famiglie che impediscono loro di prendere il volo, ma la verità è che il futuro è tutto da scrivere... nel bene e nel male.

Jeff Zentner costruisce tre personaggi che hanno ben poco dei protagonisti abituali della letteratura per giovani adulti, e regala ai lettori un romanzo pressoché privo di cliché in cui ogni sfumatura, ogni emozione si svela piano piano, pagina dopo pagina.
L'adolescenza è il periodo della vita in cui i genitori smettono di essere dei e diventano essere umani, ma nel caso di Dill e Travis il risveglio è molto più brusco: il primo, oltre allo stigma sociale di avere un padre in carcere per un reato tra i più odiosi, deve gestire anche una madre che preferisce continuare a considerare il marito un illuminato dal Signore piuttosto che affrontare la realtà, e non perdona al figlio di non aver mentito in tribunale (dichiarando suo quel materiale rivoltante) per salvare il padre dalla galera; il secondo soffre per la perdita del fratello maggiore e vive nel terrore degli attacchi di rabbia paterni, rifugiandosi ogni volta che può nel mondo immaginario della sua serie fantasy preferita. Tra le pagine dei suoi libri preferiti, ciò che nella vita lo ferisce e lo fa sentire solo e senza speranza non esiste più.
Lydia è apparentemente la più fortunata dei tre, con una vita agiata e due genitori meravigliosi, ma è anche quella che, nel romanzo, compie il percorso di crescita più interessante: il suo acquistare gradualmente una maggiore e migliore consapevolezza di sé, il suo imparare a vedere davvero i suoi due migliori amici e il suo rimettere in discussione tutto ciò che credeva le importasse la rendono profondamente vera e umana, ed è impossibile per il lettore non ritrovarsi almeno un po'.

Alcolismo, abusi, cyber-bullismo e fanatismo religioso sono solo alcuni dei temi che Jeff Zentner riesce a trattar e sviluppare a misura di adolescente senza cadere mai nello stucchevole o nel paternalismo, e The serpent king è un romanzo profondamente legato al mondo in cui i lettori vivono ogni giorno: da Lydia che conquista un pubblico sempre più vasto sul web grazie al suo blog di moda, Dollywould (in omaggio alla celebre Dolly Parton, of course) a Dill che, forse, potrebbe vedere il suo talento musicale riconosciuto grazie a YouTube, a Travis che proprio su un forum di appassionati di letteratura fantasy incontra qualcuno che diventerà per lui sempre più importante...
È un romanzo incantevole, che si legge tutto d'un fiato.
Assolutamente da leggere, da regalare e da consigliare.


The serpent king di Jeff Zentner (Rizzoli) è in libreria, al prezzo di copertina di 18€.

venerdì 25 ottobre 2019

"Four & Ever" di B.B. Reid

«Non ho mai voluto questa guerra, Ever. Tu la volevi.
Perchè dovrei essere solo io a portarne le cicatrici?»

Four & Ever (Always Publishing) è il primo, appassionante capitolo di una serie destinata a conquistare il cuore delle lettrici italiane, firmata da una delle penne più intriganti del romance internazionale: B.B. Reid. Disponibile in anteprima a fine settembre a Roma, in occasione del RARE 2019, è dal 24 ottobre in tutte le librerie.


Dopo aver rubato una motocicletta per gareggiare in una corsa clandestina, la sedicenne ribelle e indipendente Four viene costretta da sua madre ad abbandonare la Virginia e a trasferirsi con lei a casa del suo nuovo raffinato fidanzato, che la tira fuori dai guai.
Catapultata in un’esclusiva cittadina di ricchi con tanto di accademia privata, in una gigantesca magione in cui si sente decisamente fuori posto, Four scopre di non essere da sola. Il suo ricchissimo salvatore, infatti, ha un figlio. E anche lui pensa che Four sia decisamente fuori posto.
Ever McNamara è un principe feroce, abituato a comandare su tutto e tutti alla Brynwood Academy, e ciò che vuole è liberarsi dell’arrampicatrice sociale e della sua figlia stracciona che suo padre ha portato a casa loro. Sin dal loro primo scontro, Four cerca di difendersi con le unghie e con i denti ma fallisce. Il principe di Brynwood riesce a farla esiliare in collegio in Europa per un anno.
Ora, un anno è passato e Four è tornata a Blackwood Keep con un solo proposito, quello di pareggiare i conti.Ma anche Ever sembra avere un suo misterioso obbiettivo, uno che potrebbe metterlo in pericolo. Dietro l’illusione dorata della sua vita perfetta, si nasconde qualcosa di temibile.
Scoprire i segreti del principe della Brynwood Academy potrebbe essere il modo per segnare, una volta per tutte, la sua caduta? Oppure questi segreti oscuri potrebbero finire per legare Four ed Ever per sempre?

Una protagonista tosta come poche, motociclista provetta e vincitrice di gare clandestine consecutive: Four è da subito un'eroina romantica che, di romantico, ha ben poco. Al contrario, è dura come l'acciaio. Solo che a volte essere duri non basta, soprattutto se fai arrabbiare le persone sbagliate.
Dopo che le sue azioni si traducono in un ricovero ospedaliero, per proteggerla e farle recuperare le forze, la madre Rose la trascina con sè in Connecticut a vivere con il suo nuovo compagno, Thomas McNamara, ricco proprietario della catena di hotel di lusso NaMara, che accoglie Rose e Four nella sua dimora. Four non è assolutamente a suo agio nel mondo dei McNamara. Al plurale, perchè anche Thomas ha già un figlio, Ever. Un ragazzo cupo e arrogante, che regna sovrano al college di lusso che frequenta, la Brynwood Academy: college che dovrebbe frequentare anche Four, ma Ever ha altri piani...

B.B. Reid, dopo una duologia dark romance che ha appassionato le lettrici di genere, torna in libreria con una serie che si preannuncia a dir poco travolgente: se il romance è il vostro pane, e serie tv come Elite e Gossip Girl sono il vostro burro, lasciate che Four & Ever completi il tutto come un dolce e peccaminoso strato di marmellata.
Lasciatevi ammaliare da Ever e dalla sua oscura presenza, dai suoi innumerevoli segreti e dal suo carisma al quale è impossibile non soccombere, e lasciatevi conquinquistare da Four, che è la persona meno indicata e allo stesso tempo più adatta a condividere con lui un territorio comune.
Il loro primo incontro vede la ragazza prenderlo a calci tra le gambe, ed è solo l'inizio di uno scontro costante, che non vede nè l'uno nè l'altra ritrarsi mai, nemmeno per un secondo.

È un romanzo difficile da posare, e che anzi, necessita di essere letto tutto d'un fiato. Prendetevi un giorno da dedicare a Four & Ever, non ve ne pentirete: una volta iniziato, sarete le prime a non desiderare altro che passare le ore in compagnia di questi personaggi.
Ricorda, a tratti, le dinamiche di serie come la Fallen Crest di Tijan o The Royals di Erin Watt, ed è sicuramente consigliatissima alle fan di queste ultime.

Four & Ever di B.B. Reid (Always Publishing) è in libreria, al prezzo di copertina di 14,90€.

martedì 22 ottobre 2019

ISDIN: due novità anti-freddo!

I primi freddi sono nemici delle labbra!
Quando le temperature si abbassano le labbra, che sono prive di cellule protettive, sebo e cheratina, possono seccarsi, fissurarsi e irritarsi.
Screpolature e bruciore sono i primi segnali di allerta meteo ed è necessario correre ai ripari!


Per questo c'è una novità di cui non potrete più fare a meno: Reparador Labial ISDIN, una nuova linea di riparatori labiali formulati per proteggere labbra, naso e zona periorale.
La formula esclusiva con Acido Ialuronico idratante, Vitamina E dall’azione antiossidante e burro di Karité che ripara e nutre la pelle in profondità, garantisce una rapida sensazione di sollievo da irritazioni e secchezza già dalla prima applicazione.


Tre sono i formati disponibili - stick, balsamo in vasetto e fluido, ognuno in vendita al prezzo consigliato di 6,50€ - per accontentare tutte le esigenze, sia femminili che maschili.
Riparare e idratare per ritrovare labbra a prova di bacio non è mai stato così semplice ed efficace.!
E per le mani, altre vittime del freddo?
Anche loro risentono delle condizioni climatiche estreme e degli sbalzi di temperatura.
Per questo, secchezza, rossori e screpolature d’inverno sono all’ordine del giorno e spesso i guanti non bastano: per loro, c'è ISDIN Ureadin Manos Plus (prezzo di vendita consigliato di 7,05€), la crema mani riparatrice che idrata, ammorbidisce e ripara.
Formulata con Urea ISDIN®, che riduce la perdita d’acqua aiutando a mantenere un livello ottimale di idratazione, e arricchita con coenzima Q10, che svolge un’azione antiossidante e rigenerante contribuendo alla produzione di collagene, ridona con un semplice tocco mani di seta a prova di carezza!

"Lontano dagli occhi" di Paolo Di Paolo

«Lontano dagli occhi, lontano dal cuore» recita il detto che, almeno una volta nella vita, ci è stato propinato da qualcuno più vecchio - ma non necessariamente più saggio. Ma sarà poi vero?
Il nuovo romanzo di Paolo Di Paolo (Feltrinelli) suggerisce il contrario.


Roma, inizio anni Ottanta.
Tre storie di maternità, quelle di Luciana, Valentina e Cecilia si snodano lungo le 189 pagine di questo romanzo a tratti malinconico, a tratti incoraggiante, e sempre poetico.
Ogni protagonista rappresenta una sfaccettatura di quel mistero e quella magia che caratterizzano la gestazione, da Luciana - vittima della crisi economica e giornalista in un giornale in procinto di chiudere i battenti per sempre, incinta di quello che considera il suo grande amore, ma che dal canto suo è semplicemente un ragazzo di passaggio, andato altrove inseguendo sogni tutti suoi - a Valentina, incinta troppo presto e in fuga da una famiglia che vorrebbe farle dare il bambino in adozione soprattutto per salvare le apparenze, a Cecilia - incinta senza un compagno con cui dividere paure e preoccupazioni, che torna da chi ha condiviso con lei l'intimità per chiedere conforto e supporto al momento del parto.

Un romanzo meravigliosamente scritto e profondamente femminile, in cui agli uomini spetta un ruolo secondario ma non sempre marginale, e nel quale è facile ritrovare anche i dubbi e le preoccupazioni legati alla maternità oggi, a trent'anni (ormai quasi quaranta...) di distanza.
Crescere un figlio da sole spaventava allora e spaventa oggi, avere un figlio troppo presto è ancora guardato con disappunto (ma non è forse più discutibile giocare a fare gli scienziati e forzare maternità quando l'età non è più quella giusta?), e si cerca ancora il conforto di un amico, quando si sente di non potercela fare da sole.
Il «lontano dagli occhi» del titolo trova nel romanzo una duplice valenza: se da un lato può essere riferito ai padri, sempre lontani (sia quelli delle protagoniste, che o mancano o non sono di supporto, sia quelli dei loro figli), è inevitabile pensare che, in parte, si riferisca anche a quei figli non ancora del tutto presenti, ma già fortemente reali.
Figli che hanno già dei bisogni, delle esigenze, che reclamano un posto in un mondo nel quale le loro madri faticano già a trovare il loro.
E forse è davvero questo, il problema di oggi: le donne possono veramente essere libere di essere madri, se non sono ancora davvero libere di essere donne? È una riflessione da fare.

Da leggere con attenzione, sopratutto le ultime pagine, in cui Paolo Di Paolo svela al lettore di chi sia lo sguardo che ha seguito le tre donne per le strade della città, e gli pone così un'interessante sfida: esistono davvero una Luciana, una Cecilia e una Valentina, o sono solo tre possibili storie, forse solo immaginate?
Consigliatissimo.


Lontano dagli occhi di Paolo Di Paolo (Feltrinelli) è in libreria, al prezzo di copertina di 16€.

lunedì 21 ottobre 2019

"Delicato è l'equilibrio" di Alice Chimera

Delicato è l'equilibrio di Alice Chimera (La Ponga Edizioni) è un romanzo speciale, e lei una giovane autrice da tenere d'occhio.
Una delle anteprime dell'ultima edizione di Stranimondi, è un titolo difficile da incasellare in un genere preciso: l'elemento fantastico si fonde alla perfezione con una narrativa prettamente letteraria, e lo rende una lettura stimolante e coinvolgente.


L'Equilbrio è la legge, il meccanismo che fa funzionare la realtà, grazie a un complesso sistema di pesi e contrappesi le cui regole sono scritte nell'essenza stessa delle cose. Ma l'Equilibrio è delicato, e basta poco a comprometterlo. Nina lo sa, perché è una lucubrante, una persona molto speciale, come ce ne sono poche al mondo, incaricata di preservarlo a ogni costo, facendo in modo che il conto dei vivi e dei morti continui a tornare, mentre aiuta le anime dei trapassati ad accettare il loro destino.
Nina però è stanca, e cerca qualcuno che prenda il suo posto. Questa persona è Laura, una giovane lucubrante a malapena consapevole della sua natura, e del tutto ignara delle minacce che si profilano sul suo cammino...

Questa è, innanzitutto, una storia di donne. Due donne molto diverse, ma che condividono una parte molto importante della loro natura: sono entrambe delle lucubranti, rispettivamente di livello più alto e più basso.
Nina, lucubrante massima della città di Pisa, incontra Laura, lucubrante non del tutto consapevole di se stessa e della sua stessa natura, durante la sua ricerca di un'apprendista. Qualcuno che, quando si ritirerà, possa prendersi in carico le sue responsabilità. Soprattutto il mantenimento di quell'Equilibrio che troppe volte ha rischiato di schiacciarla.
Laura ha molta strada da fare e traumi da superare, e il suo percorso è sicuramente una parte molto importante del romanzo di Alice Chimera.

Pisa pienamente protagonista, una città più che adatta a ospitare il mondo parallelo dei lucubranti (e da visitare, se avete l'occasione: non vi deluderà!), del quale vorrete sicuramente sapere qualcosa di più una volta raggiunta l'ultima pagina.

La scrittura di Alice Chimera è pulita e priva di inutili orpelli, e il suo romanzo si legge tutto d'un fiato, ansiosi di scoprire di più sui lucubranti, sui guardiani, sull'affascinante gruppo di personaggi che popola le sue pagine... e poi si desidera un secondo volume. Più o meno subito.
Consigliatissimo!

Delicato è l'equilibrio di Alice Chimera (La Ponga Edizioni) è in libreria, al prezzo di copertina di 16,90€.

"Antichi nuovi di zecca" di Kate Tempest

Antichi nuovi di zecca (Edizioni E/O) è, prima di tutto, la storia di due famiglie e del groviglio delle loro vite, ambientate sullo sfondo della città e intrecciate con il mito classico. Qui, Kate Tempest mostra come i vecchi miti vivano ancora nei nostri atti quotidiani di violenza, coraggio, sacrificio e amore - e come le nostre vite non siano meno drammatiche e potenti di quelle degli antichi dèi.


Questa storia in versi va letta ad alta voce.
Storia in versi, perchè definirla poema sarebbe un attribuirle un'etichetta riduttiva: Antichi nuovi di zecca è una canzone, un monologo, un racconto. È tutto questo e molto di più.

Focus dell'opera è l'idea che i vecchi miti, le storie che vedevano protagonisti gli dèi (con i loro pregi e le loro debolezze), vivano ancora in noi, che ci muoviamo sulla Terra migliaia di anni dopo, e che le nostre vita non manchino della stessa intensità e potenza.
«Nei tempi antichi/ i miti erano storie che usavamo per spiegare noi stessi» recitano i primi versi del poema, proseguendo con il definire l'uomo «ancora mitico», «ancora divino».
«Ci siamo dimenticati di essere ben più che la somma / di tutte le cose che possediamo» continua Kate Tempest, per poi narrare la storia di due coppie, quella formata da Kevin e Jane, e quella formata da Brian e Mary. I primi non riescono a concepire, e Jane e Brian consumano una breve relazione clandestina che porta la donna a concepire un figlio, che chiamano Thomas (Tommy).
Anche Brian e Mary hanno un figlio, Clive.
Le storie dei sei personaggi si intrecciano e si snodano per circa 80 pagine (150 nell'edizione italiana, ma c'è il testo inglese a fronte): vediamo Clive e Tommy crescere con risultati ben diversi, li vediamo sbagliare, sognare, lottare e sbagliare più volte, e raggiungere ognuno il suo punto di svolta agli estremi dello spettro dell'etica.
Clive, privo di una famiglia che sia davvero di appoggio, sceglie la via del "male": furtarelli, scorribande, vandalismo, alcolismo per culminare in un violento tentativo di stupro.
Tommy, dal canto suo, sogna di scrivere, e questo sogno lo porta a studiare, coltivare la sua penna, disegnare, e inseguire progetti sempre più ambiziosi, rischiando però di perdere di vista qualcosa che realizza appena in tempo essere più importante: l'amore.

E non è forse ciò che inseguiamo tutti, l'amore?
Non è ciò che ha mosso gli dèi fin dall'antichità, provando guerre, unendo regni, causando catastrofi naturali?
Tommy e Clive, ero e antieroe, sono due novelli Ercole intenti a compiere le loro dodici fatiche, nel bene e nel male, ed è facile ritrovare in ognuno di loro il proprio percorso, fatto di capitomboli e di successi, di delusioni e soddisfazioni.

«Siamo antichi, nuovi di zecca, semplici e molto avanti sulla strada/ di ridurci in nulla; dobbiamo riconoscere di essere straordinari/ e che possiamo diventare gli dèi che siamo nati per essere attraverso l'amore» recita Kate Tempest, quando si avvicina alla conclusione, ed è un messaggio estremamente confortante: l'idea di dover solo trovare il nostro "straordinario interiore" e coltivarlo, una missione dopo l'altra, fino a raggiungere la nostra forma più alta, è stimolante ed estremamente moderno, pur affondando le sue radici in una tradizione orale iniziata migliaia di anni fa.
Perciò, moderne divinità là fuori, distendete le ali e raddrizzate le spalle, e iniziate a cercare già oggi ciò che di meraviglioso e fuori dal comune si cela nel vostro animo, e donatelo al mondo.
Consigliatissimo.


Antichi nuovi di zecca di Kate Tempest (Edizioni E/O) al prezzo di copertina di 16€.

"Noi felici pochi" di Patrizio Bati

«Tutte le persone di cui si parla nelle scene di violenza descritte in queste pagine sono state realmente aggredite e malmenate» recita l'aletta di Noi felici pochi di Patrizio Bati (Mondadori), esordio letterario dietro pseudonimo. Premessa che non manca d'incuriosire il lettore.


Sono cresciuti insieme, Patrizio, Angelo e Andrea. Sfrontati rampolli della "Roma bene", vissuti nella consapevolezza di avere il diritto, sempre e comunque, di soddisfare i propri desideri. Figli modello di magistrati, professori e medici, sono teppisti, fascisti e psicopatici: praticano - con meticolosa e sistematica ferocia – atti di violenza su vittime indifese, quasi sempre scelte a caso.
Risse, aggressioni, pestaggi. Sangue. Sangue su zigomi, mani e asfalto. Immacolate soltanto le camicie su misura (bianche o celesti, button-down, cotone egiziano ritorto con cuciture doppie all’inglese), sacre per loro come le vacche per gli indiani.
Ragazzi legati da un vincolo d’amicizia e di complicità che pare indissolubile ma che un’estate, ubriachi dopo la discoteca, un incidente rischia di compromettere per sempre: l’auto esce di strada tra il Circeo e l’Argentario, restando in bilico aggrappata a una roccia.
Anni di feste, discoteche, stadio, trasferte, cori, risse e braccia tese - anni di vita condivisa - non bastano a farli restare uniti in una situazione che si aggrava col passare dei minuti.

Noi felici pochi è un esordio davvero ben scritto.
Va detto, perchè è uno dei rari casi in cui il contenitore supera il contenuto: laddove la prosa è scorrevole e allo stesso tempo capace di adattarsi di volta in volta a quanto richiesto da personaggi e situazioni, e laddove vi è la completa padronanza del flashback, parte fondante di una struttura che porta il lettore a leggere una pagina dopo l'altra, senza pause... la storia è quella, già sentita, di rampolli della Roma bene che sfogano la noia e il tedio dovuti al non doversi guadagnare nulla facendo i bulli picchiatori.
È un racconto che, per quanto autobiografico, non porta nulla di nuovo sul tavolo della discussione, e che anzi, in un momento in cui trovare un buon lavoro e la stabilità economica per chi non è nato con tutto già a disposizione è più difficile che mai, finisce per dare fastidio.
La giustificazione in ultima pagina - dopo che i protagonisti hanno avuto modo di studiare in ottime università, trovare ottimi lavori, sposarsi e fare figli - che sembra voler giustificare anni di violenze e persino un omicidio col fatto che "mamma non mi stava a sentire", è poi l'elemento più fastidioso dell'intero volume. È davvero qualcosa che vogliamo sentire?
Non consigliato.

Noi felici pochi di Patrizio Bati (Mondadori) è in libreria, al prezzo di copertina di 17€.

martedì 15 ottobre 2019

Halloween 2019: i libri per ragazzi da non perdere!

Halloween si avvicina, ed è il momento di preparare le letture più spaventose per la notte delle streghe (e dei fantasmi, e dei vampiri, e chi più ne ha, più ne metta)!
Oggi ne scopriamo insieme una carrellata, per bambini e ragazzi - e per tutti coloro che bambini e ragazzi lo sono nello spirito!


R.L. Stine apre le danze con la sua antologia di racconti Storie da brividi (Mondadori Ragazzi): l'autore dei Piccoli Brividi ha chiamato a raccolta 19 autori ed autici di grande talento, ed ecco venti racconti che vi faranno dormire con la luce accesa!

Fame di racconti? Allora anche Scary Stories to Tell in the Dark di Alvin Schwartz (DeA Planeta) fa al caso vostro: quest'antologia, criticatissima nei paesi anglofoni per l'eccessiva crudezza e violenza, è stata ispiratrice di un film che sarà nelle sale il 24 ottobre. Inquietanti spaventapasseri, zombie che si presentano alla porta di casa, ragni (e ragni, e ragni, e ancora ragni: una vera invasione!)... non manca davvero nulla!

Non è Halloween senza Mortina, l'adorabile bambina zombie creata da Barbara Cantini: quest'anno non si tratta di un racconto illustrato, ma di un vero activity book pieno di giochi spaventosi, trucchi terrificanti e ricette tremend(ament)e golose per Una notte spaventosamente divertente (Mondadori Ragazzi).

E se invece a farvi compagnia nella notte più spaventosa dell'anno fosse una vampiretta? Una carinissima, come Amelia Fang per esempio! La vampiretta ribelle più grintosa di Notturnia è pronta a vivere con voi un'avventura... tenebrosamente imperdibile! Com'è possibile che i mostri del Regno delle Tenebre non ricordino più nulla? Chi ha cancellato la loro memoria? Amelia Fang dovrà smascherare un impostore dall'aspetto bizzarro, che nasconde un segreto… da paura! Amelia Fang e il ladro di ricordi di Laura Ellen Anderson (Il battello a vapore) è davvero imperdibile!

Il treno della paura di Jeremy De Quidt (Il battello a vapore) vi trasporterà in un'inquietante stazione, al fianco del suo protagonista che, accortosi di aver preso il treno sbagliato, scende alla prima fermata. È tardi, e si ritrova su una stretta banchina avvolta nell'oscurità. Sembra deserta finché non compare un uomo con un cagnolino che si offre di tenergli compagnia. Per ingannare il tempo in attesa dell'arrivo di un treno che lo riporti a casa, lo sconosciuto gli racconta delle storie. Solo che non sono semplici storie. Sono veri e propri incubi a cui non si può sfuggire, se non pagando un prezzo altissimo...

Streghe, fantasmi, lupi mannari... e demoni! Ad Halloween non possono mancare! Prosper Redding è tornato, e L'ultima vita del principe Alastor di Alexandra Bracken (Il battello a vapore) è la sua seconda e ultima avventura! Al povero Prosper non bastava la sfortuna di ospitare dentro di sé un'entità demoniaca. Ora deve anche andare Di Sotto per ritrovare la propria gemella, rapita dalla subdola regina Pyra. A mostrargli la via come una candela nelle tenebre è proprio il principe Alastor, il suo malefacente ospite. Peccato che, una volta passati oltre lo specchio, i due trovino un regno devastato e irriconoscibile, minacciato da un Vuoto che tutto divora. Che scelta hanno i demoni se non invadere un altro regno… ovvero quello umano? In un'avventura sempre più esilarante e catastrofica, il nostro improbabile eroe si ritroverà alleati ancora più improbabili di lui, tra cui Nell, aspirante strega ninjia, e il suo Batgatto. Prosper riuscirà a salvare la sua famiglia, la sua città e il mondo intero, magari senza svendere la propria anima?

Giusto in tempo per Halloween, il 29 ottobre arriverà in libreria anche Il ritornante di Paola Barbato (Il battello a vapore), primo romanzo per ragazzi dell'autrice e pronto a farvi venire la tremarella! Scopriremo, infatti, che nel mondo esistono alcuni luoghi che portano all'inferno. Le Grotte di Arlind sono uno di questi, ed è lì che devono entrare Janice, Ian, Michael e Bo, le quattro nullità della scuola. Hanno avuto paura tutta la vita. Ma ora le cose devono cambiare.

Ma non potevamo dimenticarci di lei, di Sabrina Spellman: Le terrificanti avventure di Sabrina. Un amore di strega di Sarah Rees Brennan (DeA Planeta) ci riporta a quando mancano solo pochi mesi al suo sedicesimo compleanno, e Sabrina Spellman sa che tutto sta per cambiare. Ha passato molti anni a studiare incantesimi e sortilegi con le zie, Hilda e Zelda, ma ha sempre cercato di vivere una normalissima vita da adolescente: ha frequentato il liceo del paese, ha stretto amicizia con Susie e Roz, e si è innamorata dell'adorabile Harvey. Ora però il tempo sta per scadere e Sabrina deve fare una scelta. Una scelta dolorosa tra la sua natura da strega e quella da umana...
Consigliatissimo se avete amato la serie Netflix (parte 1, parte 2 e speciale natalizio).

Resta solo una cosa da fare: prepararsi un comodo angolino, accendere qualche candela e raggomitolarsi sotto una coperta arancione, immergendosi nella lettura: felice Halloween!

lunedì 14 ottobre 2019

Freshly Cosmetics e LILT Milano: la tote bag “We care about you”

Ogni anno, il 19 ottobre si celebra la Giornata Mondiale per la Lotta contro il Tumore al Seno, il tumore più diagnosticato nella popolazione femminile occidentale, ma anche quello con le più alte percentuali di guarigione: l’87% nel 2018, secondo Lilt Milano.


Freshly Cosmetics sostiene ancora una volta la lotta contro il tumore al seno ponendo le persone al centro della propria quotidianità. E proprio nell’ottica di dedicare attenzione e cura al benessere delle persone, Freshly Cosmetics ha scelto di collaborare con Lilt Milano nella lotta contro il tumore al seno.
Dal 14 al 20 ottobre 2019, sul sito di Freshly Cosmetics, www.freshlycosmetcis.com, è possibile acquistare al prezzo di 9€ l'esclusiva Tote Bag in edizione limitata "We care about you", con l'obiettivo di devolvere il 100% del ricavato alla causa.

La borsa solidale in tessuto è disponibile fino al 20 ottobre o fino ad esaurimento scorte, per sostenere la lotta contro il tumore al seno e tutte le donne che quotidianamente lo affrontano. Realizzata in cotone, è perfetta in ogni occasione: dalla spesa allo shopping, ma anche per lo sport, il lavoro...
Un’ottima alternativa alle borse in plastica per un’azione quotidiana sostenibile e consapevole.
I proventi della Tote Bag solidale ”We care about you” serviranno a finanziare progetti di ricerca clinica, prevenzione, diagnosi precoce, assistenza ai pazienti oncologici e alle loro famiglie.

Ancora una volta Freshly Cosmetics coinvolge il proprio pubblico attraverso l’azione in prima persona, al fine di sensibilizzare ad una maggior consapevolezza e responsabilità: un esempio concreto di come la start-up spagnola, forte sui social network, utilizzi il potenziale della comunicazione digitale per diffondere un messaggio importante per tutti.


La tote bag è già disponibile online su www.freshlycosmetics.com al prezzo di 9€.

#ParoleComeMunizioni: la nuova collana Bompiani diretta da Roberto Saviano

È stata presentata a Milano Munizioni, la collana Bompiani pensata e diretta da Roberto Saviano.
Un progetto che non includerà solo libri, ma anche podcast, reportage, immagini: un unico fil rouge, quello della testimonianza e della lotta contro crimini e ingiustizie.


Al fianco di Roberto Saviano, Antonio Franchini, che ha introdotto la collana partendo proprio dalla scelta della parola Munizioni, che «nonostante di primo acchito suoni come aggressiva, in realtà da certi punti di vista, può essere l’esatto contrario. Le parole sono come una munizione, e ritornare alla parola è la cosa più importante in un momento come questo, in cui le parole sono buttate lì o non ascoltate. C’è un particolare bisogno di ritornare allo scambio, alla parola, al ragionamento attraverso la parola».

La collana prende il via con due volumi, dei quali il primo è già in libreria: Dì la verità anche se la tua voce trema di Daphne Caruana Galizia (304 pagine, 18€).
Daphne Caruana Galizia è stata una delle più attive nella protesta contro la corruzione della politica maltese. «Ci sono corrotti ovunque si guardi, la situazione è disperata», recita l'ultimo post di Daphne Caruana Galizia sul suo blog, Running Commentary, alle 14.35 del 16 ottobre 2017.
Pochi minuti dopo la Peugeot bianca su cui Daphne si allontanava da Dar Rihana, la Casa del vento, saltava in aria, e quella frase diventava un testamento involontario consegnato ai suoi lettori.
Daphne ha pagato con la vita trent'anni di giornalismo investigativo in cui ha denunciato i lati più scuri di Malta, dalla corruzione dei suoi politici al narcotraffico al riciclaggio di denaro sporco, dall'influenza del regime azero sulla politica locale al ruolo di Malta nello scandalo dei Panama Papers al sistema della vendita della cittadinanza maltese che vale il 2,5% del PIL dell'isola.
Oggi, a quasi due anni di distanza dall'uccisione di Daphne, le sue ultime parole sono ancora lì, sulla homepage del blog e tra i fiori negati del suo memoriale, a ricordarci che la situazione non si è fatta meno disperata e che i mandanti del suo omicidio restano ancora ignoti e impuniti.
Quello di un libro che raccogliesse il suo lavoro era uno dei progetti e dei desideri di Daphne Caruana Galizia, ed esce grazie all'impegno dei figli che ne introducono ogni sezione, ed esce in anteprima mondiale in Italia.
Per Roberto Saviano «è importante quest'opera, perché ho sempre sognato di costruire una collana sulla parola perseguitata; su chi rischia per scrivere rischia la denuncia, la pressione, la vita, l’odio. È una vendetta su chi voleva spegnere la denuncia. E lo considero un libro sacro perché sacro è tutto ciò che a che fare con la vita.»
Ha poi continuato ricordando che «per Daphne, le donne sanno che devono combattere per loro diritti e lei esprimeva la sua volontà di andare alla radice dei problemi. I problemi veri non sono la questione dei migranti, ma la situazione economica che ha portato a queste vicende.
A Malta una società paga il 5% di tasse, e quindi le aziende arrivano qui perché così possono nascondere i loro soldi. Dentro alla storia di Daphne c’è il racconto di come la pressione fiscale e l’inferno del quotidiano siano addosso a chi non può scappare. Chi ha potere scappa sulle isole e nei paradisi fiscali. Nel libro c’è la storia personale di  una donna che scrive con quaranta e oltre cause. I suoi assassini sapevano con certezza che il giorno della sua morte sarebbe andata in banca, perché la banca le aveva congelato il conto dietro pressioni. Le era stata tolta persino la scorta, dato che il parlamento la riteneva un inutile privilegio per chi sputava sul governo di Malta.»
Abbiamo avuto modo di scoprire anche il secondo titolo della collana Munizioni, Fariña. La porta europea della cocaina di Nacho Carretero, già in libreria (368 pagine, 18€).
Coca, farlopa, perico, fariña: nella storia spagnola nessun prodotto è mai stato commercializzato con tanto successo. Negli anni ottanta e novanta infatti quasi tutta la cocaina che sbarcava in Europa faceva il suo ingresso dai porti della Galizia, che allora ha rischiato di trasformarsi in un vero e proprio narcostato. Oltre alla posizione geografica privilegiata, la Galizia aveva tutte le carte per diventare una "nuova Sicilia": ritardo economico, una tradizione secolare di contrabbando via terra, mare e fiumi, e un atteggiamento di tolleranza ammirata verso una cultura criminale ereditata dall'epoca degli "inoffensivi" e "benevoli" boss del tabacco. I clan, potenti e intoccabili, sono cresciuti in un clima di massima impunità grazie all'inerzia - se non alla complicità - della classe politica e delle forze dell'ordine. Attraverso le testimonianze dirette di boss, piloti di aerei, pentiti, giudici, poliziotti, giornalisti e madri di tossicodipendenti, Nacho Carretero disegna con minuzia uno scenario criminale spesso sottovalutato, ma che ha annientato il tessuto sociale, economico e politico della regione spagnola, che ancora oggi paga il prezzo delle attività dei clan del narcotraffico, tutt'altro che estinti.
Dì la verità anche se la tua voce trema di Daphne Caruana Galizia e Fariña. La porta europea della cocaina di Nacho Carretero (Bompiani) sono già in libreria, al prezzo di copertina di 18€.

giovedì 10 ottobre 2019

"La ladra di fragole" di Joanne Harris

Era il 2000, e i personaggi di Vianne Rocher (Juliette Binoche) e Roux (Johnny Depp al suo meglio) prendevano vita: Chocolat, forse il romanzo più celebre di Joanne Harris, era diventato un film destinato a incassare 150 milioni di dollari e conquistare il pubblico di tutto il mondo.


La storia di Vianne Rocher continua oggi, con La ladra di fragole (Garzanti), e vede la nostra infaticabile artista del cacao vivere serena a Lansquenet-sous-Tannes.
Ha smesso di seguire il vento che le intimava di esplorare luoghi sempre nuovi, e le sue opere di pasticceria hanno conquistato l'intera comunità.
Fino a quando, un venerdì di marzo, quel vento freddo torna a farsi sentire, e porta novità destinate a stravolgere più di una vita nella tranquilla cittadina.
Il fiorista Narcisse muore, lasciando in eredità un piccolo appezzamento a Rosette (figlia di Vianne), e questo suscita ben più di un'invidia nella comunità che ha sì accettato Vianne e Rosette, ma forse non fino in fondo.
Dal canto suo, Narcisse aveva - a differenza di molti altri nel villaggio-, accettato Rosette e la sua peculiarità, e quindi non dovrebbe stupire il lascito del terreno (un campo di fragole, le stesse fragole a cui si riferisce il titolo).
Come se non bastasse, nel negozio di fiori rimasto vuoto apre niente meno che una pasticceria, e Vianne dovrà prendere in mano la situazione ed estrarre qualche (goloso) asso dalla manica...

Joanne Harris è una narratrice straordinariamente conturbante, che infonde il fascino seducente delle fiabe oscure nella narrazione di Rosette, la bambina delle nevi, con la sua magia, i suoi "incidenti" e la sua capacità di influenzare i venti.
Si concentra su quelle che sono le insicurezze umane, le fragilità e le paure, soprattutto la paura suscitata dall'esercizio di una magia che disturba l'ordine naturale delle cose.
Nella figura di Morgane e nel suo insediarsi nella comunità (e nel suo aprire un tempio della golosità...) risuonano echi dell'arrivo della stessa Vianne, ormai quattro romanzi fa, ed è un'ulteriore occasione per riflettere su temi sempre cari all'autrice: quelli della tolleranza e dell'accoglienza, che oggi più che mai sono al centro della discussione.

Un romanzo meravigliosamente scritto e una lettura immersiva, ed è un vero piacere tornare ancora una volta in questo villaggio ritrovandone gli abitanti. Persino quelli più indisponenti!
Consigliatissimo.


La ladra di fragole di Joanne Harris (Garzanti) sarà disponibile dal 29 ottobre, al prezzo di copertina di 19,90€.

Leggi anche: Il canto del ribelle di Joanne Harris (Garzanti)

mercoledì 9 ottobre 2019

"Le nuove eroidi", otto autrici per riscrivere Ovidio

Poco più di duemila anni fa Ovidio scrisse una raccolta di lettere poetiche straordinariamente moderna e originale, le Eroidi. Si trattava di una serie di epistole in versi in cui le eroine del mito si rivolgevano ai loro (generalmente non irreprensibili) mariti e compagni, rovesciando il tradizionale punto di vista maschile sulle storie raccontate.

Oggi, otto tra le più importanti scrittrici nate negli anni Settanta (Ilaria Bernardini, Caterina Bonvicini, Teresa Ciabatti, Antonella Lattanzi, Michela Murgia, Valeria Parrella, Veronica Raimo e Chiara Valerio) reinterpretano il classico di Ovidio con assoluta libertà, giocando in modo innovativo e appassionante con i miti originali: questo è Le nuove eroidi (HarperCollins).


Confrontarsi con il mito non è mai semplice, e non sempre i risultati sono stati all'altezza delle aspettative. Le storie di Fedra, Didole, Penelope e Medea hanno incantato gli ascoltatori (prima) e i lettori (dopo) per millenni, diventando simboli di sfaccettature via via diverse della femminilità stessa.
Le otto autrici che firmano insieme Le nuove eroidi donano alle loro protagoniste una voce ogni volta differente, e ai loro racconti uno stile fortemente personale, che i lettori riconosceranno sin dalle prime righe.

Per gli appassionati di letteratura greca e latina sarà divertente scoprire una Fedra dei giorni nostri, coinvolta in un processo dal grande richiamo mediatico, o una Laodamia impegnata in una chat erotica con il fantasma del defunto Protesilao.
Fortemente attuale il racconto di Ilaria Bernardini, che trasla il racconto drammatico di Ero e Leandro nel Mediterraneo di oggi, sui barconi che solcano i mari in tempesta carichi di rifugiati in cerca di una vita migliore: è uno dei più riusciti dell'antologia.

Partcolarmente azzeccate anche la sopraccitata Fedra di Antonella Lattanzi e la Didone di Valeria Parrella, non più vittima dell'abbandono di Enea ma intraprendente e capace di comprendere che forse, perdere chi non ti ama abbastanza da sceglierti e lascia che altri decidano per lui, non è proprio un brutto affare.
La Deianira di Chiara Valerio merita però il podio: una riscrittura del mito potente e struggente.

Un progetto interessante, riuscito più in alcune pagine che in altre, ma da sfogliare perchè in ognuna di queste donne è inevitabile trovare qualcosa di sè anche oggi, a distanza di secoli.
E sentirle incredibilmente vicine, nel bene e nel male.


Le nuove eroidi di A.A.V.V. (HarperCollins) è in libreria, al prezzo di copertina di 17,50€.

martedì 8 ottobre 2019

Dietro ai libri: gli scrittori, e le donne che hanno amato

Avete letto i loro romanzi, amandone e odiandone i protagonisti, e ne avete studiato i profili sui banchi: ma quanto sapete delle loro vite di ogni giorno, e delle donne che hanno fatto parte del loro quotidiano, nel bene e nel male?
Fëdor Dostoevskij, Lev Tolstòj, Ernest Hemingway devono molto alle donne che li hanno accompagnati per tutta o per una parte della loro vita, artistica e privata, e le loro storie sono raccolte tra le pagine di questi libri.


Quanti conoscono la storia di Anja, giovane stenografa destinata a diventare la moglie di uno dei più grandi romanzieri e filosofi russi della storia: Fëdor Michajlovič Dostoevskij.
La segretaria di Dostoevskij di Giuseppe Manfridi (La Lepre Edizioni) racconta l’incontro e l'amore sbocciato in meno di un mese tra Dostoevskij e la giovane stenografa. È il 1866, a Pietroburgo. Lo scrittore, ultracinquantenne, è afflitto dall’epilessia e reduce dall’aver firmato un contratto capestro col suo mefistofelico editore, che lo impegna a consegnare un nuovo romanzo nell’arco di un mese. In caso contrario perderà i diritti su tutte le sue opere passate e future. Consigliato dagli amici, si rivolge a una scuola di stenografia che gli mette a disposizione la migliore delle sue allieve: Anja Grigor’evna, una graziosa adolescente curiosa del mondo, che ha ereditato dal padre la passione per la letteratura. Fra i due, in ventisei giorni, nascerà un amore estremo a dispetto dello scandaloso divario di età. Anja rimarrà la fedele custode dell’opera di Dostoevskij fino alla propria morte, avvenuta trentasette anni dopo quella del marito.

E che dire di Lev Nikolàevič Tolstòj, autore di pagine straordinarie sull'amore, la passione, la guerra e la sofferenza? Sof'ja Behrs aveva solo diciotto anni quando lo sposò. Dal 1862 fino alla sua morte tenne un diario: la storia del matrimonio tra un uomo che ebbe tanti amori - la letteratura, il popolo, la scuola, la natura - e lei, Sof'ja, che aveva soltanto lui per dare un senso alla propria esistenza.
Quello narrato da I diari 1862-1910 di Sof'ja Tolstaja (La Tartaruga) è un racconto denso di fatti, impressioni, emozioni, in cui l'ansia e la paura di non essere amata lasciano affiorare il ritratto sincero e appassionato di una donna e di una moglie che per tutta la vita dovette fare i conti con il genio del marito.
«Per il genio bisogna creare un ambiente tranquillo, allegro, comodo», scrive, «al genio bisogna dare da mangiare, bisogna lavarlo, vestirlo, bisogna trascrivere le sue opere un numero infinito di volte, bisogna amarlo, non fornire pretesti alla sua gelosia, perché sia sereno.»
Del tutto impotente di fronte a ciò che accade attorno e dentro di lei, Sof'ja è travolta da una spirale inesorabile, fatta di noia, solitudine, gelosia e tristezza, a cui si aggiungono il fastidio e il distacco di Lev. In lei non viene mai meno l'esigenza di interrogarsi, di sfogarsi e di sognare, pur provando inevitabilmente rancore e odio, che la portano a inscenare commedie isteriche e falsi suicidi. Ma accanto alla debolezza di Sof'ja, al suo costante bisogno di attenzione, stupisce in questo diario la forza con cui non accetta di tacere le sue idee e la sua opposizione: «Lev», scrive, «parla per frasi fatte», servendo così a dovere il grande e ammirato scrittore.

Infine, Ernest Hemingway, uomo carismatico e appassionato, che di mogli ne ha avute quattro, ma che poco prima di mettere fine alla propria vita telefonò proprio a lei, Hadley Richardson, la prima ad aver portato al dito un suo anello. I due si incontrano nell'ottobre del 1920, quando il futuro scrittore è ospite della famiglia di Kate Smith, e finisce per conquistare una sua amica: Hadley.
È una ragazza di una ventotto anni che, dopo la morte dei genitori, vive con la severa sorella Fonnie e la sua famiglia a St. Louis. Una volta tornata a casa, riceve, meravigliosamente stropicciata, la lettera di Hemingway che esordisce con «Penso sempre a Roma; ma che ne diresti di venirci con me... come mia moglie?». Senza soldi e alla ricerca di vita, felicità e successo, Hadley e il giovane Hemingway partono alla volta della vecchia Europa. Non si stabiliscono a Roma, ma a Parigi.
Una moglie a Parigi di Paula McLain (Beat) racconta quello che per Ernest è il periodo dell'elaborazione delle ferite interiori lasciate dalla guerra e della frequentazione dei salotti letterari. Quando, però, dopo un figlio, arrivano anche il denaro e la fama, nell'inquieto scrittore esplode il desiderio di una vita libera, accanto a nuove e stimolanti conoscenze come John Dos Passos e Scott e Zelda Fitzgerald. Una vita che Ernest finirà col non condividere più con la riservata Hadley. Così diversa da Pauline Pfeiffer, irresistibilmente chic con quella frangetta scura e un'esuberanza da ragazzino, e che diventerà la seconda moglie del tormentato scrittore.

"La memoria di Babel" di Christelle Dabos

Dopo Fidanzati dell'inverno e Gli scomparsi di Chiardiluna, Christelle Dabos è tornata con l'atteso - attesissimo - La memoria di Babel, terzo e penultimo volume della saga fantasy francese L'attraversaspecchi (Edizioni E/O).


Aprire un romanzo di Christelle Dabos è come immergersi in un bagno caldo, pieno di soffice schiuma.

La prosa ricca, elegante, intrisa di raffinatezza francese e allo stesso tempo percorsa da un umorismo sottile, che ben si sposa con le atmosfere della città di Babel - dominata da due spiriti di famiglia, Polluce e Helena -, nella cui esplorazione seguiamo Ofelia: arca cosmopolita. ben diversa da quella su cui la nostra eroina ha trascorso gli ultimi due anni e mezzo, cattura l'attenzione dei lettori da subito.
Quali segreti nasconde? Quali misteri?
È un'Ofelia diversa, quella che seguiamo per tutte e 560 le pagine di questo terzo volume: un'Ofelia più femminile forse, o meglio, più consapevole della propria femminilità.
Una donna che accetta se stessa, pregi e difetti, e affronta le sfide sul suo cammino a testa alta, accettando in primis le proprie responsabilità.

Ofelia si reca a Babel convinta di poter trovare Thorn, due anni e mezzo dopo la sua fuga, e per farlo si finge Eulalia, lettrice di ottava generazione.
Su un'arca diversa da quella che conosce a menadito, e in una società in cui al comando ci sono automi (ricordate la tecnologia di Lazarus?) il contrasto tra antico e moderno è inevitabile: contrasto che ritroviamo per tutto il volume, e che fa da sfondo alle prove che, anche stavolta, aspettano Ofelia al varco mettendo alla prova i suoi poteri e le sue capacità.
Troverà Thorn? Per scoprirlo bisogna leggere!

Punto forte dei due volumi precedenti della saga erano le descrizioni, molto ricche. A volte, forse, anche troppo: stavolta Christelle Dabos lascia più spazio all'azione, e questo rende la lettura di La memoria di Babel più veloce nonostante la mole sia, anche stavolta, importante.
È un romanzo in cui immergersi completamente, per riemergere solo una volta raggiunta l'ultima pagina, e disperarsi perchè il prossimo volume, quarto della saga, sarà l'ultimo.
E nessuno di noi è pronto a lasciare il mondo affascinante e conturbante de L'attraversaspecchi. Non ancora.


L'Attraversaspecchi. La memoria di Babel di Christelle Dabos (Edizioni E/O) è in libreria, al prezzo di 16€.

lunedì 7 ottobre 2019

AHS 1984: tutte le citazioni cinematografiche della serie

American Horror Story 1984 verrà trasmessa in Italia a partire dal 7 novembre su FOX, ma ottobre è il mese dell'horror, e quindi perchè non prepararsi alla visione con una maratona di tutti, ma proprio tutti, i classici del genere citati nella serie?


A cominciare da Venerdì 13: impossibile pensare a un campeggio estivo terrificante, o a un lago inquietante, senza che la mente voli verso Jason e il suo regno del terrore.
Per quanto riguarda le telefonate dall'assassino (vedremo Emma Roberts rispondere a diverse di queste chiamate, con esiti... interessanti), ve lo ricordate Scream?
Era il 1996, e dopo averlo visto decidevamo tutti di acquistare una segreteria telefonica e fingerci fuori casa.

Se l'odierno (o meglio, del 1984) Mr. Jingles è un killer sanguinario sfuggito alla clinica psichiatrica in cui era rinchiuso per tornare a terrorizzare i campeggiatori nel luogo del suo ultimo massacro, non è certo il primo. Michael Myers lo ha fatto per primo, ed è proprio Halloween il film da rivedere, se è questo a terrorizzarvi.
Nel 2011, Quella casa nel bosco ci ricordava che, se ci si ferma a una stazione di servizio e ci viene caldamente consigliato di tornare indietro, è meglio ascoltare. Ecco, scoprirete quanto questa sarebbe stata una buona idea anche per quanto riguarda Emma Roberts e compagni di campeggio!
Va da sè che anche il povero meccanico della stazione di servizio non se la caverà, ma del resto cercare di aiutare il prossimo, nei film horror, è spesso una pessima idea.

Cody Fern è Xavier Plympton
La prima puntata di AHS 1984 vede i nostri protagonisti investire un ragazzo che si aggira nei boschi ferito e in stato confusionale, per poi essere perseguitati da un killer. Vi ricorda qualcosa, vero?
Esatto: So cos'hai fatto l'estate scorsa aveva ampiamente esplorato l'idea nel 1997.

Resta solo una cosa da fare: preparare i popcorn, mettersi comodi e rivederli tutti.
E ringraziare i nostri genitori di non averci mai mandati in campeggio.

American Horror Story 1984 vi aspetta su FOX a partire dal 7 novembre.

giovedì 3 ottobre 2019

"Planimetria di una famiglia felice": intervista a Lia Piano

Da quest'anno, il blog ospita le recensioni e le interviste di Veronica Lempi, già collaboratrice de Gli Amanti dei Libri. Ha intervistato per noi Lia Piano, autrice de Planimetria di una famiglia felice (Bompiani), ed ecco cosa le ha svelato!


Una famiglia non convenzionale, una casa da film ed una scansione del tempo del tutto personale e un modo di vivere così teatrale che sembra scritto a copione.
Lia Piano approda nel mondo dell’editoria con un libro in cui spazio, tempo, e ordine non hanno confini solidi. Planimetria di una famiglia felice è un romanzo in cui la liquidità regna sovrana e tutto ciò che conta, per davvero, sono i rapporti umani e le loro conseguenze.
Una storia che unisce autobiografia e invenzione.
Un esordio di penna che lascia già il sapore di ritorno.

Quando hai iniziato a recuperare i ricordi della tua infanzia per scrivere questo libro?
La scintilla è sicuramente autobiografica, e lo specifico anche brevemente in una nota d’autore che introduce il romanzo. Mi sono trovata qualche anno fa, nel 2015, ad aiutare mia madre nell’apparente trasloco - perché alla fine non c’è stato! - dalla nostra casa di famiglia, una casa molto grande con spazi davvero ampi, che non finiscono mai. Una casa che, nonostante cinque abitanti e un numero incalcolabile di animali, non siamo mai riusciti a riempire in quarant’anni, ma che ci siamo trovati a dover svuotare in qualche settimana. A quel punto ho sentito proprio la necessità di salutarla.
La prima idea in realtà non era di raccontarla, ho solo visto davanti a me, improvvisamente, quello spazio che ho sempre visto pieno. Una visione che mi ha dato la stessa sensazione che provavo da piccola quando uno spazio mi sembrava immenso e poi, qualche anno dopo, la percezione delle dimensioni cambiava completamente. Per cui la scintilla è stata il desiderio di salutare e ringraziare quella casa, che è stata teatro di un periodo estremamente felice della mia vita. E poi il senso di disorientamento: da qui è nata l’idea di raccontarla come la vedevo da piccola, perché parlarne con la visione dei miei quarant’anni e tutte le consapevolezze che la vita mi ha insegnato nel frattempo, non sarebbe stata la stessa cosa.
È proprio qua che ho tratto lo spunto per raccontare tutto con la visione di una bimba alta un metro, infatti il libro inizia con la protagonista alta esattamente 1m e finisce, con la piccola che misura 1.15m, il cambiamento dell’arco dei tre anni. Per farcela ho fatto l’esperienza fisica di posizionarmi varie volte ad altezza metro, esercitandomi a guardare tutto ad altezza di bambino. Cambia tutto, sia il modo di vedere le cose, sia il modo poi di raccontarle.

Partire da un ricordo ed arricchirlo o completarlo, per necessità, con l’invenzione, non comportava il rischio che la tua memoria, poi, venisse contaminata e quindi che alla tua mente non rimanesse la versione autentica di un fatto accaduto?
È una domanda sottile questa, ma ti dico la verità: me lo sono spesso chiesta anche io. Quello che secondo me, però, impedisce questa confusione, è il fatto che i sentimenti che racconto sono veri. Poi li trasfiguro, ed infatti questo è decisamente un romanzo. Ma i sentimenti e le immagini sono reali. Ho preso qualche punto fermo, uno è sicuramente la casa, ovvero l’unico personaggio realmente esistito e gestito per quello che è; l’altro è il fatto che sono sentimenti che davvero io ho provato e poi le immagini. Per cui anche per me diventa molto difficile discernere e dire quali dettagli sono veri e quali no: è veramente "non sbrogliabile", come se si trattasse di un capo fatto a maglia, ho costruito tutto punto per punto intersecando realtà e invenzione.

Come ha reagito la tua famiglia a questo libro? 
Me ne hanno dette di ogni, persino che mi avrebbero denunciata! Ma poi si sono riconosciuti e hanno convenuto con me che siamo molto simili a quella famiglia un po' sgangherata, non così tanto come quella del libro, ma un po' sì. L’unico intervento che ho dovuto ascoltare prima della pubblicazione, è stato quello di mio padre, che è un po' impiccione e non riusciva proprio a non starne fuori: mi ha corretta in merito alle misure. Ha capito che l’unico personaggio esistito era la casa e allora lì si è scatenato.

Descrivi una casa piena di libri: quali sono state le tue letture da bambina, e poi crescendo?
Io ho imparato a leggere per invidia, perché ero piccola e analfabeta (aveva meno di 6 anni, ndr) e tutti in casa leggevano. Ti immagini la sera, quando tutti sono sul divano con il libro di fronte al viso e nessuno ti parla? Io mi ritrovavo lì in silenzio, con il mio cane, Pippo, e tutti questi lettori concentrati. Il mio amore per le parole, secondo me, deriva dal fatto che mi obbligavo a leggere pur non sapendolo fare e riconoscevo solo qualche parola qua e là. Per cui arrivavo a leggere un romanzo, inventandomi tutta un’altra storia che interpretavo a mio modo, perché non capivo nulla. E da qui deriva il grosso lavoro che ho fatto sulla scelta delle parole, per scrivere questo libro.

Subito dalle prime pagine, si nota che parli di una famiglia un po' nomade, che ha affrontato vari spostamenti. Quando finalmente approda in questa meravigliosa villa, a Genova, la piccola protagonista dice di scoprire per la prima volta tutti i colori del mondo, mentre "nel mondo prima"conosceva solo infinite sfumature di grigio: cosa volevi dire?
Mi riferivo a Parigi. Ho vissuto vent’anni e tutt’ora in parte vivo a Parigi, e non potevo non inserirla. L’ho voluta descrivere “a togliere”, ovvero dicendo quello che non c’era, non quello che c’era, perché ha talmente tanto di bello, ma di sicuro qualcosa che non le appartiene è il colore. 

È un libro che parla di felicità?
È un libro che nasce con l’intenzione di raccontare un fallimento, e cioè l’obiettivo non raggiunto di una famiglia che prova in tutti i modi a diventare una famiglia normale ma non ci riesce. Certo è che, un fallimento di questo genere, raccontato e visto con gli occhi di una bambina, tutto è tranne che, appunto, un fallimento: primo, perché a lei non interessa minimamente diventare normale e secondo, perché non si rende conto che questo mancato obiettivo può essere un fallimento. Ora, mi sembra di esagerare dicendo che sono stupita che ne sia uscito un libro divertente, perché comunque mi sono divertita anche io scrivendolo. Ci tengo però che venga letto con parsimonia, con attenzione e senza divorarlo, perché è molto più profondo di quello che sembra. Molti mi dicono che è veloce e si legge in un pomeriggio: ecco, io sarei davvero felice di sapere che si riesce anche a cogliere quel qualcosa in più che va oltre il sorriso.

Come mai all’inizio il titolo del libro era Trinitina?
È un termine difficile da pronunciare, per me che ho la “r moscia” ancora di più, per questo mi piaceva. Ero a pranzo con due mie amiche e avevo portato una serie di titoli che erano in qualche modo correlati con la storia, quello è stato il prescelto perché prima di riuscire a dirlo correttamente ho dovuto ripeterlo quattro volte e siamo tutte scoppiate a ridere. Era incredibile che volessi chiamare il mio primo libro con un termine che non sapevo nemmeno pronunciare. E sono così astuta, che mi è sembrata una bellissima idea, ho subito pensato: "pazzesco!". È stata la mia editor Giulia Ichino, poi, a salvarmi da questa catastrofe!


Planimetria di una famiglia felice di Lia Piano (Bompiani) è in libreria, al prezzo di copertina di 15€.

mercoledì 2 ottobre 2019

"L'amico immaginario" di Stephen Chbosky

Dal suo precedente romanzo, The perks of being a wallflower (in italiano Noi siamo infinito), pubblicato nel 1999, sono passati vent'anni.
Stephen Chbosky torna in libreria questo mese con L'amico immaginario (Sperling & Kupfer),


Mill Grove è una tranquilla e isolata cittadina della Pennsylvania: solo una strada per arrivare, solo una per andarsene. A Kate Reese sembra il luogo ideale per fuggire da un compagno violento, far perdere le proprie tracce e ricominciare una nuova vita. Lo deve al suo bambino, Christopher, che ha solo sette anni ma sa già quanto il mondo dei grandi possa far male. In quella nuova casa, tutto sembra andare a meraviglia: Christopher incontra nuovi amici, Kate trova un nuovo lavoro. Ma poi, all'improvviso, Christopher scompare. Per sei lunghissimi giorni, nessuna traccia di lui. Finché, una notte, il bambino riemerge dal bosco di Mission Street, al limitare della piccola città. È illeso, ma profondamente cambiato. Nessuno sembra accorgersene; solo sua madre sospetta qualcosa, perché Christopher, che ha sempre faticato a scuola, di punto in bianco prende ottimi voti ed è un vorace lettore. Ma nemmeno lei può immaginare tutta la verità. Christopher ora sente una voce in testa, e vede cose che agli altri sono impercettibili. Conosce i segreti del passato, inghiottiti dal bosco di Mission Street; quelli del presente, celati dietro le facciate rispettabili della città. Conosce il futuro tragico che sta per abbattersi su tutti loro. Non può parlarne a nessuno, nemmeno a sua madre, o lo prenderebbero per pazzo. Ma può e deve compiere la missione che quella voce amica gli detta: costruire una casa nel bosco, prima che arrivi Natale. Altrimenti, per sua madre, i suoi amici e l'intera città, sarà la fine.

L'amico immaginario è un romanzo talmente diverso dal precedente lavoro di Stephen Chbosky che un riferimento a Noi siamo infinito non ha nemmeno senso: è un romanzo che conquisterà i fan dell'horror anni ottanta, e i nostalgici che hanno abbracciato solo ora il trend.
Non si arriva al King anni ottanta, ma sicuramente vengono in mente Tim Burton e Stranger Things, mentre ci si immerge sempre più nelle atmosfere cupe e inquietanti della solo apparentemente tranquilla cittadina di Mill Grove. Una città che cerca di seppellire e nascondere il passato, ignara (o forse solo illusa) del fatto che questo tornerà inevitabilmente a perseguitarla: dal passato, infatti, è impossibile fuggire davvero.

Un romanzo estremamente coinvolgente, e che riesce a mantenere viva l'attenzione del lettore per oltre 600 pagine, anche grazie a una suddivisione in capitoli brevi che stimola a proseguire la lettura.
Svelare altri dettagli della storia vorrebbe dire rovinarlo, ma ci sono alcuni elementi sui quali è opportuno puntare un piccolo riflettore.
Primo tra tutti, la relazione che lega Christopher alla madre Katherine: spesso è il figlio a prendersi cura della madre, anziché il contrario, soprattutto quando la donna è afflitta da un profondo senso di inadeguatezza e di colpa. Crede di non essere la madre che suo figlio meriterebbe, e di non riuscire a fare abbastanza per proteggerlo, ed è un sentimento che ogni madre riconoscerà come proprio.
I due non hanno avuto una vita facile, tra il suicidio del padre del bambino e il nuovo compagno della madre rivelatosi violento, i debiti che aumentano a vista d'occhio...
Il loro rapporto è al centro del romanzo, e condizionerà fortemente le azioni di entrambi.
Altra sfumatura che merita menzione è quella religiosa: dalla fede di Katherine, che la porta a supplicare Dio affinché possa ritrovare suo figlio, ai ben più vasti concetti di bene e male assoluti, la cui guerra sul suolo di Mill Grove altro non è che una metafora della guerra interiore che si agita in ognuno di noi. Ogni singolo giorno.

L'amico immaginario arriva in libreria al momento giusto, anticipando l'antologia di novelle di Joe Hill A tutto gas (che include Nell'erba alta, di cui dal 4 ottobre è disponibile l'adattamento su Netflix): per i fan dell'horror, ottobre è sempre un mese ricco di soddisfazioni.
Che dire ancora, se non buona lettura?


L'amico immaginario di Stephen Chbosky (Sperling & Kupfer) è in libreria, al prezzo di copertina di 19,90€.