sabato 13 maggio 2017

"Dentro l'acqua" di Paula Hawkins

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Dentro l'acqua" di Paula Hawkins, edito Piemme (rilegato a 19,50€):
Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell'Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l'hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n'è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine - donne "scomode", difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l'ha trascinata con sé dentro l'acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l'acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.

Ero davvero molto curiosa di leggere il secondo lavoro di Paula Hawkins, e per due motivi: il primo è che "La ragazza del treno" non mi era dispiaciuto (come romanzo: come thriller purtroppo mancava del ritmo trascinante tipico del genere), il secondo è che non potevo fare a meno di interrogarmi su come l'autrice stesse vivendo il successo mondiale del suo romanzo di debutto.
Bissare un risultato simile sembra impossibile, e immaginate quanta pressione.
Insomma, "Dentro l'acqua" andava letto!

Mi è piaciuto di più di "La ragazza del treno": è evidente una crescita, è evidente un miglioramento e una correzione di quelle imprecisioni presenti nel romanzo d'esordio dell'autrice.
Ho apprezzato moltissimo il lavoro di editing fatto dai collaboratori più stretti dell'autrice, che ha permesso a noi lettori di avere tra le mani un romanzo che si legge con piacere.

Molto rischiosa la scelta di costruire l'intero romanzo attorno a un elemento, quello dell'acqua, ma nel caso di Paula Hawkins è anche stata una scelta vincente: il fiume affascina e strega il lettore sin dalla sua comparsa, e il carico emozionale che l'acqua porta con sè, capitolo dopo capitolo, rende "Dentro l'acqua" un romanzo che lascia il segno.
Il fiume è morte, nel momento in cui si lega alla morte e al suicidio di tante persone che hanno cercato sollievo lasciandovisi scivolare, ma è anche vita: attorno alle sue sponde si sviluppano comunità, crescono boschi, vivono animali.
Il doppio simbolismo dell'acqua è sicuramente l'elemento più interessante del romanzo, e quello su cui mi sono soffermata di più durante la lettura.

Non voglio dirvi troppo dei personaggi o della trama perchè la storia di "Dentro l'acqua" va scoperta pagina dopo pagina e i tasselli che la compongono assemblati uno alla volta come tessere di un puzzle, ma non posso non condividere con voi la sensazione di "qui c'è qualcosa di più" che mi ha da subito trasmesso Sean.
Non perdetelo d'occhio.

Intrigante il modo in cui l'autrice ha sviluppato il tema del legame tra sorelle, senza cadere nello scontato o nel clichè. Julia e Nel erano legate ma... si conoscevano davvero?
In fondo, non è una delle nostre grandi paure, quella di non conoscere davvero chi ci sta accanto?
In "Dentro l'acqua" nessuno è davvero ciò che dice di essere, ma soprattutto nessuno sa davvero chi è: ogni personaggio che si incontra ha un vissuto complesso e un ruolo nella vicenda che non sempre è chiaro sin dall'inizio.
È un romanzo che va letto con gli occhi ben aperti, pronti a cogliere indizi e segnali: l'autrice sa come e dove andare a stimolare la curiosità e l'interesse del lettore, e come farlo emozionare.

Un'ottima seconda prova per Paula Hawkins, che aspetto con ansia di vedere trasposta sul grande schermo: Dreamworks ha acquisito i diritti e al film lavoreranno il produttore di "La la land" Marc Platt (già produttore de "La ragazza del treno") e Jared LeBoff.
Paula Hawkins sarà produttore esecutivo.
Non vedo l'ora, e voi?

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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