La chiaccheira librosa di oggi è dedicata a "Il piccolo museo dei cuori infranti" di Meg Leder, edito Sperling&Kupfer (rilegato a 17,90€):
New York. Penelope ha sedici anni, quasi diciassette, e non è mai stata innamorata. Suo padre lavora al Museo di Storia Naturale, e lei ha trascorso l'infanzia circondata da reperti e dinosauri. Ed è proprio un evento devastante, pari a quello che ha spazzato via i dinosauri dalla Terra, ad abbattersi su di lei, il terzo anno di liceo, con la forza di mille meteoriti. Tutto è iniziato quando Keats, il ragazzo più bello che Penelope abbia mai visto in tutta la sua vita di sedicenne-mai-stata-baciata, è arrivato a scuola, si è seduto e l'ha guardata. Grandi occhi grigioverdi, una maglietta con un'immagine del Giovane Holden, una giacca blu di velluto a coste, con le toppe sui gomiti, e un profumo di cannella. Se mai avesse potuto far apparire il ragazzo perfetto, Penelope non sarebbe riuscita a fare di meglio. Non tutti gli incontri però sono destinati a un lieto fine, e lei si è ritrovata presto con il cuore spezzato. Ma, a volte, lasciar andare il passato è l'unico modo per trovare il proprio futuro, e così Penelope ha deciso di fondare il Piccolo Museo dei Cuori Infranti. Per guarire le proprie ferite e raccogliere tutti gli oggetti simbolo dell'estasi e della delusione del suo primo amore, ma soprattutto per ricordare a tutti di restare sempre all'erta: perché, come un povero dinosauro innocente intento a mangiare foglie o a rosicchiare allegramente le ossa della sua preda, anche voi, se avete un cuore, potreste essere improvvisamente colpiti da quel meteorite meglio noto come «cuore infranto».
Bello, bello, bello!
Questo romanzo mi è piaciuto un sacco, e a sorpresa: è il primo di Meg Leder, e non avevo termini di paragone, quindi è stato un vero salto nel buio.
Con atterraggio morbido, anzi morbidissimo.
Tenerezza a non finire con l'imbranatissima Penelope, che di fronte al ragazzo che le piace (l'apparentemente anticonformista Keats) arrossisce, balbetta, inciampa e ride con quella risata esagerata che diventa un grugnito nasale.
Sembra impossibile che Keats possa provare anche solo un briciolo d'interesse per Pen, soprattutto avendo a disposizione la bellissima e superperfetta Cherisse, e invece i due iniziano ad uscire insieme.
Certo, Keats non è perfetto: è abbastanza arrogante e convinto di avere sempre ragione, fa costanti paragoni tra Pen e la sua ex, le propina letture che a Pen proprio non vanno giù... ma è bellissimo, ed è la sua prima storia.
Solo, Keats sarà quello giusto o il ragazzo che le spezzerà il cuore?
E se invece il ragazzo giusto fosse sempre stato lì, davanti ai suoi occhi, e Pen non l'avesse capito?
Pen dolcissima, ma le vere star del romanzo sono tre personaggi-spalla che ho trovato irresistibili.
A cominciare da Eph (diminutivo di Ephraim), migliore amico di Pen e dotato di un senso dell'umorismo strepitoso, otlre che di un fascino tutto suo e di un grande talento artistico.
I due ragazzi sono cresciuti insieme, tra film e pomeriggi passati a esplorare il museo di storia naturale. Condividono la passione per i dinosauri, che hannos empre fatto parte dei loro giochi: Eph li inserisce persino nei suoi disegni e nelle sue tavole.
Tra lui e Pen nascerà qualche battibecco e qualche scaramuccia, soprattutto nel momento in cui il loro rapporto cambierà e servirà tutto il loro affetto reciproco per salvare la loro amicizia - e forse anche il loro cuore.
E che dire di due simpaticissimi e scatenati (aspiranti) redattori, che Pen conosce per puro caso e con i quali inizia, stupendo anche se stessa, a lavorare divertendosi davvero?
Miles è eccentrico, diretto e senza peli sulla lingua, mentre Grace è più pacata ma molto solare e pronta a divertirsi: da loro Pen imparerà che uscire dalla propria confort zone va bene, e che anzi, nel farlo ci si ritrova più ricchi e più grandi.
Pen cresce, dalla prima all'ultima pagina, e la ragazza che lasciamo è più consapevole di se stessa e di ciò che vuole davvero: è una ragazza che ha capito che non sempre alle fantasie corrisponde una realtà altrettanto gradevole, e che non bisogna mai dire di no alla possibilità di avere di più.
Più avventure, più amicizie, più scoperte.
Più tutto.
Un romanzo imperdibile perchè spigliato, fresco, sbarazzino come i sedici anni di Pen e immenso come i dinosauri di Eph. Dolce come il primo amore, e vivace come una risata.
Non potete assolutamente farvelo scappare.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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