venerdì 26 maggio 2017

"La mia ultima estate" di Anne Freytag: scopriamo l'incipit!

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Oggi vi voglio proporre l'incipit di una delle mie letture del fine settimana, "La mia ultima estate" di Anne Freytag, edito Leggereditore (rilegato a 14,90€):
Tessa, diciassette anni, ha atteso a lungo il ragazzo perfetto, il momento perfetto, il bacio perfetto. Pensava di avere ancora molto tempo davanti a sé, prima di scoprire che a causa di un difetto cardiaco le restano poche settimane di vita. Stordita, arrabbiata, disperata, aspetta di morire chiusa nella sua stanza. È un’attesa amara, la sua, perché sa di non aver vissuto a pieno. Pensa a sé stessa come a una “ragazza soprammobile”, che morirà “vergine e senza patente”. Fino a quando non incontra Oskar e tutto sembra di nuovo possibile. Nonostante Tessa cerchi di allontanarlo, convinta che una relazione sarebbe insensata ed egoistica, lui non le lascia scampo. Oskar sa vedere dietro le apparenze, non ha paura e vuole rimanerle accanto. Pur di sorprenderla, di vedere i suoi occhi brillare per l’emozione, organizza un piano per farle vivere un’ultima estate perfetta. Un viaggio in Italia a bordo della sua Volvo sgangherata per ammirare i tesori di Firenze, sedersi sulla scalinata di Piazza di Spagna, mangiare una pizza a Napoli. Un’ultima estate in cui il tempo non ha importanza e ciò che conta sono solo i sentimenti.

Ho già iniziato a leggere la storia di Tessa e ve ne proporrò la recensione, ma oggi voglio condividere con voi l'incipit, che mi ha messo un sacco di voglia di andare avanti a leggere:

Le grandi cuffie poggiano morbide sulle mie orecchie e ingoiano il mondo esterno. Sono come un amplificatore, un microscopio per la mia vita interiore.
Tutto ciò che ancora sento è il mio polso frenetico e il mio respiro corto che si mischiano al suono della musica.
Questa non sono io. Questo essere dallo sguardo fisso che non riesce a togliergli gli occhi di dosso. Quella con le dita tremanti e le ginocchia che cedono. le mie mani stringono ancor ail libro che stavo leggendo fino a un paio di secondi fa - quando io ero ancora io e la storia era ancora avvincente.
«Smettila di fissarlo. Dai, Tessa, distogli lo sguardo.» Ma non riesco, Nè a guardare da un'altra parte, nè a pensare. Come se la mia mente fosse finita al tappeto e io imprigionata dentro un corpo estraneo che fa cose meravigliosamente strane. i miei polpastrelli sono intorpiditi, le mie mani gelide e il mio stomaco è sottosopra.

Curiosi di scoprire cosa accadrà dopo?
"La mia ultima estate" di Anne Freytag vi aspetta in libreria, e se volete saperne di più seguite le altre tappe del blogtour:
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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