mercoledì 25 maggio 2016

"Una deliziosa pasticceria a Parigi" di Laura Madeleine [BlogTour]

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata alla mia tappa del blogtour di "Una deliziosa pasticceria a Parigi" di Laura Madeleine, edito da Piemme (rilegato a 18,50€):
Parigi, 1909. In una stradina appartata c'è un luogo dove, a ogni ora, il profumo che si sente nell'aria è quello di zucchero a velo e crema pasticcera. La Pâtisserie Clermont è la più elegante della città, famosa per le vetrine colorate di macarons e per la gentilezza di Jeanne, la figlia del proprietario. Eppure Jeanne, dietro le apparenze di ragazza tranquilla e sorridente, ha un segreto. Un amore proibito che non può confessare a nessuno. Quando ha visto per la prima volta Guillaume du Frère, un ragazzo di Bordeaux arrivato in città per guadagnarsi da vivere come ferroviere, è stato per caso. Da allora i due non si sono più staccati, pur sapendo di non avere alcun futuro. Fino a che un terribile tradimento ha svelato a tutti il loro amore, e li ha separati, forse per sempre.
Ai giorni nostri, Petra è una studentessa di storia a Cambridge, che sta studiando la vita di suo nonno, un importante storico, e si imbatte in una strana lettera a sua firma. Datata 1910, la lettera è indirizzata a un certo G. Du Frère, e chiede una cosa sola: perdono. Petra scoprirà così la storia di Jeanne e Guillaume, e la parte che vi ebbe suo nonno, gettando luce su quello che avvenne davvero.
E lo farà andando a Parigi, innamorandosi a sua volta, e parteggiando sempre per quei due amanti del secolo scorso che volevano solo vivere la loro vita insieme.

Oggi vi parlo dei personaggi, ma in modo diverso dal solito.
A ognuno di loro abbinerò infatti un dolce tradizionale francese, di quelli che potreste trovare in una deliziosa pasticceria a Parigi se decideste di sedervi a un tavolino e fare merenda.

Vorrei partire da Jeanne Clermont, della pasticceria Clermont.
E' una ragazza frizzante, molto curiosa, e in lei convivono un forte desiderio d'indipendenza ed emancipazione ma anche il sogno di un grande amore.
E' stato difficile scegliere un dolce per lei, ma ho pensato che quello perfetto era proprio una delle torte più famose della tradizione francese: la Tarte Tatin.
La Tarte Tatin rivela la sua parte migliore, quella più fruttata e golosa, solo quando viene rovesciata.
E Jeanne è un po' così: la sua parte più dolce e sognatrice emerge proprio quando conosce l'amore, grazie a Guillaume du Frère.

Guillaume du Frère, dal canto suo, è un ragazzo di umili origini, giunto a Parigi per fare il ferroviere sperando di guadagnare abbastanza da autare la madre rimasta a casa.
Non disprezza il lavoro duro, e sa di doversi conquistare tutto nella vita, incluso il cuore di Jeanne.
Per lui la scelta è ricaduta su un dolce apparentemente semplice, ma che nella sua semplicità cela la perfezione e la resistenza al tempo e alle mode: la Lingua di Gatto.
Grazie a Piemme per la copia cartacea del romanzo <3
Sono di parte perchè io adoro le lingue di gatto e ho adorato Guillaume, lo so.
Ed è proprio per questo che è di questo dolce che ho voluto lasciarvi la ricetta.

Per circa 25/30 lingue di gatto vi servono 100 gr di farina, 100 gr di zuccchero a velo, 100 gr di burro a temperatura ambiente e 100 gr di albumi.
Accendete il forno a 180°.
Lavorate il burro e lo zucchero a velo con una frusta elettrica.
Aggiungete al composto metà degli albumi, e continuando a mescolare anche metà della farina dopo averla setacciata.
Non smettete di mescolare, e incorporate anche la dose restante di albumi, e quella restante di farina, sempre mescolando con la frusta.
Versate il composto ottenuto in un sac-à-posche munito di una bocchetta liscia da 10 mm, e mettete il tutto in frigorifero per 10 minuti.
Sistemate della carta da forno su una teglia, e formate con il vostro sac-à-posche delle strisce di circa 7 cm di larghezza e 2 cm di larghezza, stando attenti a lasciare abbastanza spazio tra una striscia e l'altra. Nel forno preriscaldato a 180° saranno pronte in 8 minuti.

Per il padre di Jeanne, il signor Clermont, prima di tutto vengono gli affari.
La relazione della figlia lo mette in difficoltà, perchè per come è stato educato è più importante non dare scandalo, anche a costo di rinunciare a un sentimento.
Questo ovviamente non vuol dire che non ami la sua bambina, ed è per questo che per lui ho scelto i Macarons al Limone:
Sono dolci, ma anche aspri, e per trovare quella nota zuccherina bisogna prima sopportare quella acidula. Ma ne vale la pena, forse.

Ma veniamo alla seconda storia che seguiamo, quella di Petra Stevenson. Nipote di J.S.Stevenson, mancato da tempo ma che ha lasciato un mistero da risolvere nascosto in una vecchia foto e in una richiesta di perdono.
Petra è una ragazza molto determinata, e per lei seviva un dolce "forte fuori e morbido dentro: la Crème Brûlée è perfetta!
Bisogna scalfire lo strato croccante di zucchero caramellato per raggiungere la crema, dove Petra nasconde la parte più vulnerabile (e forse anche un po' sognatrice) di sè.

E questo ci porta ad Alex, il migliore amico di Petra.
Studioso, impegnato ma anche parecchio imbranato, a tratti un po' sfigatello.
Quale dolce scegliere per una persona così?
Io gli ho voluto abbinare una cosa estremamente dolce, golosa e confortante, un Eclair alla Crema:
Questo perchè Alex è esattamente così: ha la stessa carica confortante del cioccolato, e nasconde dietro all'imbranataggine una personalità splendida, buona quanto la crema pasticcera.

Infine, quello che è un po' il personaggio "ni" del romanzo, Simon Hall. Lo incontriamo all'inizio del romanzo, ed è il biografo che si occuperà di scrivere sulla vita di J.S. Stevenson, cercando ovviamente scheletri nell'armadio e dettagli sordidi.
Come si fa ad abbinare un dolce a una persona così?
Sono stata di parte e gliene ho assegnato uno che, quando l'ho assaggiato a Parigi, non mi è assolutamente piaciuto (ben ti sta, Simon!): l'Île Flottante.
Sostanzialmente è una sorta di meringa morbida che galleggia su della crema inglese.
Non mi ha detto nulla, soprattutto se paragonata alla gioia di affondare la forchetta in una fetta di Tarte Tatin.

Il personaggio al quale non mi sono sentita di assegnare un dolce è proprio J.S. Stevenson, e questo perchè di lui abbiamo "due versioni", e per di più nella storia presente è in realtà già morto, filtrato dai ricordi di Petra.
Pur essendo la chiave che porta Petra a indagare la storia di Jeanne e Guillaume, di fatto è il personaggio che mi è rimasto più indifferente.
Ma che questo non vi freni dal mangiare una fetta di Saint Honoré in suo onore!

Spero che i miei abbinamenti vi siano piaciuti, e che proverete a fare le lingue di gatto.
Fatemi sapere come sono venute ;)
Vi invito a seguire tutto il blogtour con il nostro calendario:
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

4 commenti :

  1. Mi piace davvero molo questo post :) e il libro *_*

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  2. Ho appena preso tipo 5kg leggendo il post :p considerando poi che son tutti dolci che trovo di fronte sappi che se la bilancia domani dovesse esplodere sei ti la sola responsabile :)

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  3. Ciao! Molto originale questa tappa *_*
    Grazie per averla scritta, è stato davvero divertente immaginare i personaggi associati a questi dolci.
    Io sono negatissima in cucina, quindi mi sono fatta una cultura. XD
    Non ho assaggiato nessun dolce in Francia, al massimo i panini al latte che non sono esattamente provenienti dalla pasticceria.
    Le lingue di gatto sembrano buone, potrei farci un pensierino se trovo del tempo libero.
    Un salutone
    Leryn

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  4. Partiamo dal presupposto che fra una fetta di torta e una (molto genovese anche l'unità di misura) "sleppa" di focaccia, scelgo la seconda... Però questo post mi ha fatto venire una voglia pazzesca di dolci, in particolare della mia adoratissima Crème Brûlée
    Scelta originalissima e bella quella di associare i personaggi a un dolce
    <3

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