Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Aspettando Bojangles" di Olivier Bourdeaut, edito da Neri Pozza (brossurato a 15€):
Immaginate di essere un bambino e di avere un padre che non chiama mai vostra madre con lo stesso nome. Immaginate poi che a vostra madre quest'abitudine non dispiaccia affatto, poiché tutte le mattine, in cucina, tiene lo sguardo fisso e allegro su vostro padre, col naso dentro la tazza di latte oppure col mento tra le mani, in attesa del verdetto; e poi, felice, si volta verso lo specchio salutando la nuova Renée, o la nuova Joséphine, o la nuova Marylou... Se immaginate tutto questo, potete mettere piede nel fantastico universo familiare descritto dal bambino in queste pagine. Un universo in cui a reggere le sorti di tutto e tutti è Renée, Joséphine, Marylou... la madre. Di lei, suo marito dice che da del tu alle stelle, ma in realtà da del voi a tutti, a suo marito, al bambino e alla damigella di Numidia che vive nel loro appartamento, un grosso uccello strambo ed elegante che passeggia oscillando il lungo collo nero, le piume bianche e gli occhi di un rosso violento. Renée, Joséphine, Marylou, o anche, ogni 15 febbraio, Georgette, ama ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono soprattutto di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e triste allo stesso tempo.
La recensione è già apparsa sulla pagina Facebook del blog martedì.
Questa infatti è stata la lettura fuori programma dello scorso fine settimana: iniziato sabato mattina per puro sfizio, incuriosita dalla copertina e dalla trama parecchio strampalata.
Una storia famigliare davvero peculiare, narrata sia dalla voce di quello che al tempo era il bambino di casa sia dai brani di diario del padre.
Se la storia raccontata dal bimbo è quella di una famiglia felice, scherzosa e rumorosa, che vive una vita costellata da feste, musica e personaggi pittoreschi, dai quaderni paterni emerge invece con chiarezza sempre maggiore la vera natura della madre e dei suoi disturbi mentali.
Quella che all'inizio sembra un mix tra una comune hippie e Villa Villacolle inizia a manifestarsi per quello che è davvero, ovvero una casa in cui comanda una persona non in sè, e prende il via un crescendo di situazioni che condurrà i nostri protagonisti a un viaggio incredibile, forse senza possibilità di ritorno.
Questo romanzo è un piccolo gioiello, perchè nulla in "Aspettando Bojangles" è prevedibile.
Dai genitori che vivono la vita come se fosse un interminabile cocktail party, ballando sulle note di "Mr. Bojangles" di Nina Simone, allo stravagante uccello esotico che fa da fratello surrogato e animale domestico, arrivando all'ambiguo senatore, amico dei genitori e ospite fisso della famiglia, che mangia e beve più di quanto sembri umanamente possibile.
Uno dei passaggi più affascinanti è sicuramente quello che vede il protagonista in visita alla madre in clinica psichiatrica, perchè l'autore fa un lavoro davvero eccellente nel mostrarci quelle persone e i loro comportamenti attraverso gli occhi di un bambino e a rendere il mix di divertimento, curiosità e paura che caratterizza il suo scoprire questa realtà a lui sconosciuta.
Un romanzo breve ma di grandissimo effetto, che consiglio a tutti perchè Olivier Bourdeaut ha un talento raro che va assolutamente assaporato.
Se cercate qualcosa di curioso e di inaspettato, è davvero la storia che fa per voi.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
sabato 14 maggio 2016
"Aspettando Bojangles" di Olivier Bourdeaut
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Commenti sul post
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Mi piacciono i romanzi poco prevedibili con personaggi folli. E ti dò ragione, la trama è la copertina incuriosiscono moltissimo
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