Cattivi si nasce o si diventa? Mauro Borri sta per scoprirlo a sue spese. Da quando l'ex fidanzata Samantha, bella e sensuale come nessuna, l'ha lasciato per un dottore, Mauro non si dà pace: deve trovare il modo di riscattarsi, un'alternativa alla sequela di lavoretti senza prospettive, una via d'uscita che gli consenta di riconquistarla e di andare incontro al futuro a testa alta. Ma tra i casermoni di Tor Bella Monaca - dove Mauro è nato e cresciuto sempre giocando secondo le regole e aspettando l'occasione giusta -la vita è una corsa a ostacoli e un lavoro vero un miraggio. Così, quando gli amici Fabio e Domenico si mettono in testa di rapinare niente meno che la mafia cinese, la tentazione di lasciarsi coinvolgere è troppo forte. Improvvisarsi cattivi però non è cosa da poco: lo sa bene Romolo, fratello di Mauro, ex delinquente pentito che da anni lotta per conquistare una seconda opportunità. E mentre la famiglia Borri, alle prese con un inquilino moroso e le mille ingiustizie dell'Italia di oggi, fa di tutto per restare unita e non soccombere, un destino crudele si prepara a giocare l'ennesimo tiro a Mauro e compagni...
Un romanzo di cui è impossibile non apprezzare lo stile, la storia, il ritmo. Il pacchetto completo.
Il tema è di grandissima attualità, ovvero lo stato di abbandono delle periferie, dove soprattutto tra i giovani è sempre maggiore il senso di sconforto e di sfiducia in quelle istituzione che sembrano ignorarli e in uno Stato che c'è solo quando gli fa comodo.
In Italia ce ne sono moltissimi di posti così, e quindi complimenti all'autore per aver deciso di raccontare la storia di Mauro, Romolo e del resto di Tor Bella Monaca.
Dove "piove" significa "polizia nei paraggi", e da qui la doppia valenza del titolo: sia una polizia che non c'è a proteggere chi ne avrebbe bisogno, sia una polizia assente da cui è fin troppo facile nascondersi nel commettere un crimine.
Mauro e Romolo sono fratelli, ma molto diversi: il primo è un ragazzo tranquillo, che ha studiato e provato in ogni modo a farcela seguendo le regole. Ha partecipato ai concorsi pubblici, ha cercato lavoro, e non ha mai ceduto al fascino dei soldi facili ottenuti illegalmente.
Romolo invece a quel fascino ha ceduto, e ha pagato il prezzo (forse) fin troppo alto della galera e della perdita di fiducia della società nei suoi confronti, nonostante da quando sia tornato abbia lavorato sodo e aiutato come può la sua famiglia. Ad accumunarli è il senso di profonda insoddisfazione e di risentimento che covano verso uno Stato che sembra averli dimenticati: la loro famiglia attraversa gravi difficoltà dal punto di vista economiche e nessuno sembra interessato a dar loro una mano a far valere i loro diritti, al punto che per Mauro è davvero troppo e decide di farsi giustizia da solo.
Peccato che il mondo non funzioni esattamente così, e che nulla vada come aveva preventivato.
La mia edizione del romanzo, uscito nel 2016 |
Marco Bocci riesce a trattare quelli che sono temi indiscutibilmente forti (la violenza, la droga, il senso di frustrazione di fronte alle ingiustizie sociali, la perdita di fiducia nelle istituzioni) con una prosa leggera e scorrevole, che trasporta in lettore dalla prima all'ultima pagina senza mai annoiarlo.
Coinvolge, coinvolge moltissimo.
Consigliato a tutti, ma soprattutto a chi volesse leggere un buon romanzo contemporaneo su una tematica sociale importante e di attualità, e a chi volesse un libro scritto bene e che faccia riflettere su tante questioni spinose ma di cui sarebbe importante parlare di più.
Coinvolge, coinvolge moltissimo.
Consigliato a tutti, ma soprattutto a chi volesse leggere un buon romanzo contemporaneo su una tematica sociale importante e di attualità, e a chi volesse un libro scritto bene e che faccia riflettere su tante questioni spinose ma di cui sarebbe importante parlare di più.
Bello, bravo e attento a tematiche sociali, quindi! Evviva Bocci
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