venerdì 3 luglio 2015

"Grey" di E. L. James

Buongiorno fanciulle!
Quella di oggi è una recensione spassionata di un romanzo che ho avuto modo di leggere prima dell'uscita in libreria (prevista per oggi, 3 Luglio), molto discusso e molto chiacchierato: "Grey" di E. L. James:
Christian Grey ama avere il controllo su tutto: il suo mondo è ordinato, metodico e completamente vuoto fino al giorno in cui Anastasia Steele irrompe nel suo ufficio come un turbine con il suo corpo incantevole e i suoi splendidi capelli castani. Lui cerca di dimenticarla, ma invece viene travolto da una tempesta di emozioni che non riesce a capire e a cui non può resistere. A differenza di tutte le donne che Christian ha conosciuto prima di lei, Ana, timida e ingenua, sembra arrivargli dritto al cuore, un cuore freddo e ferito, e vedere oltre la sua immagine di imprenditore di successo e il suo stile di vita esclusivo e lussuoso. Con Ana, Christian riuscirà a scacciare gli incubi della sua infanzia e i fantasmi del passato che lo perseguitano ogni notte? Oppure i suoi oscuri desideri sessuali, la sua ossessione per il controllo e l'odio verso se stesso che riempiono la sua anima allontaneranno Ana e distruggeranno la fragile speranza che lei gli sta offrendo?

Ho letto a suo tempo la trilogia, prima che arrivasse anche qui, perché incuriosita da ciò che leggevo al riguardo sui giornali stranieri: lodi e condanne che volavano a destra e a sinistra, e quindi nel giro di una settimana li ho letti tutti e tre. Tutti di fila, come se fossero stati un unico, lungo romanzo.
Chi mi conosce sa già cosa ne penso, ma per dovere di cronaca sintetizzo un giudizio anche qui: a me la trilogia in sé non è dispiaciuta.
Presa per quello che è, ovvero un esordio letterario, di puro intrattenimento, e senza nessuna pretesa di lettura seria e piena di contenuto. C'è di meglio? Assolutamente SI'. C'è di peggio? Oh, SI' che c'è.
E la chiuderei qui, anche perché se seguite questo blog mi avete vista recensire libri di ogni tipo, dai romanzi rosa ai thriller, dalle inchieste giornalistiche ai libri per giovani adulti, alla narrativa contemporanea, quindi sapete già che questo non è il mio genere preferito XD

Ma torniamo a "Grey", che ha innanzitutto un grandissimo punto a favore: la voce narrante è infatti quella di lui, dell'uomo più oscuro e tormentato di Seattle, che vive in una casa da urlo con tanto di pianoforte a coda in soggiorno, che colleziona auto come io colleziono tazze, e che ovviamente è bello come un dio greco.
Una voce narrante assolutamente preferibile a quella di Anastasia Steele, che non voletemene ma a me non è MAI andata giù.

#AdessoParlaLui era appunto l'hashtag ufficiale del libro, e aggiungerei un "meno male".
Niente dee interiori che ballano la salsa o altre amenità, stavolta.
Stavolta solo desiderio, rabbia, frustrazione, indecisione, entusiasmo: normali sentimenti umani, che si alternano a volte a un ritmo un po' troppo sostenuto ma che ne complesso ci forniscono il ritratto di un uomo sì tormentato, ma che in fondo sa sempre quello che vuole.
Sono 583 pagine, ma mi sono volate in due sere in compagnia del fidato ventilatore (Milano è una fornace, accidenti) e di tantissimo tè freddo.

"Grey" mi è piaciuto, perché mi ha permesso di farmi catturare dalla storia come non mi era invece successo con il primo volume della trilogia.
Mi hanno commossa i sogni di Christian, in cui lo vediamo bambino, e mi è piaciuto moltissimo come E. L. James abbia contrapposto le sue notti da solo a quelle con Anastasia facendogli sognare i momenti brutti da solo e quelli belli con lei.
L'ho trovato un modo per segnare ulteriormente quanto la presenza di lei lo calmasse, e gli desse conforto, anche e soprattutto a livello inconscio.
Mi è piaciuto ritrovare le citazioni di "Tess dei d'Ubervilles" di Hardy, romanzo che questa trilogia mi aveva fatto riprendere in mano per la seconda volta, e mi è piaciuto ritrovare la musica che già accompagnava le pagine di "Cinquanta sfumature di grigio".
Rileggere questa storia una seconda volta mi ha fatto vedere con più chiarezza la storia d'amore, in fondo abbastanza tipica del genere rosa, presente nel libro: lei si innamora dell'uomo sbagliato (o di quello giusto al momento sbagliato, ma chi può saperlo?), e lui capisce di amarla a sua volta solo dopo averla persa.
Nulla di nuovo, ma è il tipo di storia che ci piace sempre, perché in fondo è questo che vogliamo poter credere: che per amore si possa cambiare, che l'amore possa redimerci e che ci possa essere anche per noi una mezza mela e un lieto fine.

Leggere la storia dal punto di vista di lui mi ha inoltre permesso di capire, finalmente, perché a Christian Anastasia piacesse così tanto.
Perché insomma, lei è uno strazio e io proprio non me ne capacito del perché a lui fossero partite tutte le rotelle per questa ragazza.
Invece credo di esserci arrivata, signore e signori.
Quindi tanto di cappello a E. L. James che è riuscita a farmelo entrare in testa, nonostante il caldo e l'overdose di teina.

Ho però un critica, che lo sapete, non manca mai (o quasi).
La mia unica critica, stavolta, è questa: si capisce che a scrivere è una donna.
Mi spiego meglio.
Quando leggo un romanzo scritto in prima persona, devo essere convinta che il personaggio sia reale, che ci sia davvero quell'uomo o quella donna che mi sta portando con sé nella sua storia.
Che poi è lo scopo del narratore in prima persona, quello di aumentare al massimo il coinvolgimento del lettore.
Ecco, leggendo questo libro, è stato come leggere una donna che fingeva di essere un uomo.
Questo perché la psiche femminile e quella maschile sono profondamente differenti, i processi mentali sono diversi e soprattutto alcuni pensieri che l'autrice ha messo in testa al suo tormentato Grey sono assolutamente da donna.
Cose che a un uomo non verrebbero nemmeno in mente, e anche in questo caso a tratti ci sono TROPPI pensieri.
E questo stona con il personaggio, che invece è quello di un uomo che decide, che fa, che si butta, anche: non è il tipo che resta fermo a pensare mezza giornata prima di agire, ecco.
Avrei sforbiciato un po' i flussi di pensiero del povero Grey.

Ma è davvero l'unica critica che ho, perché per il resto è stata una lettura che mi ha intrattenuta, mi ha in alcuni punti piacevolmente sorpresa, e che ho gradito più di "Cinquanta sfumature di grigio".
Consigliato a chi ha amato (o anche solo apprezzato, come me) la trilogia delle sfumature), ma anche a chi non sopportava Anastasia Steele ma darebbe volentieri una sbirciata dentro la testa di Christian Grey (solo nella testa... Curiosone!).

Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3

9 commenti :

  1. Io ho odiato la trilogia per molti versi (ma è un discorso lungo e comprende varie tematiche, quindi chiudo qui)
    Sinceramente, vedo questo libro come l'ennesimo strumento per vendere e fare soldi sull'onda del momento.......

    Son però contenta che sia migliore dei precedenti, almeno secondo il tuo parere ;)
    ("Niente dee interiori che ballano la salsa" hahahahaah xD )
    Comunque, ottima recensione, come sempre ;)
    MI fai incuriosire quel tanto da dargli una sbirciata (se proprio mi cade dal cielo davanti ai piedi xD)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido alcune critiche fatte alla trilogia, di questo non ho mai fatto mistero.
      E continuo a trovarne odiosa la voce narrante.
      Però stavolta ho apprezzato l'operazione (ovviamente puramente commerciale, come sempre con i libri companion che ripropongono la storia da un diverso POV) della James, e sebbene con le dovute critiche alla fine è stata una lettura che mi ha intrattenuta :)

      Elimina
  2. Mi fa piacere che non ci siano più i monologhi interiori di Ana, sinceramente idioti e insopportabili.
    Sicuramente è come dici tu, questo tipo di storia piace perchè, anche se banale, trita e ritrita. sfiora un tema che tutte sognano.
    Ovviamente non rientra tra i miei libri preferiti.
    Se posso fare un'osservazione io direi due cose:
    1 - Io già nel primo libro ho notato delle frasi copiate di peso da twilight e riportate quasi pari pari, non per altro E.L. scriveva su un forum FF di twilight.
    2 - mi pare l'ennesima copia di un'idea della Meyer, che poi lei non ha messo in pratica per via della diffusione non autorizzata dei suoi capitoli.
    Non so se ti ricordi che Twilight doveva uscire riscritto dal punto di vista di Edward e si sarebbe dovuto chiamare Midnight Sun.
    Ammettiamo che anche Twilight non è che sia un capolavoro dell'epoca moderna.
    A me però piace.
    Twilight è stato il primo YA che ho letto e devo dire, uno dei pochi, che tutte le volte che lo riprendo in mano mi fa battere il cuore al ricordo del primo amore. Quello totale e completo dell'adolescenza quando ti sembra che la tua vita sia sempre un vortice di colori, emozioni e felicità. Poi la trama non è di una profondità spaziale, ma l'emozione che mi da mi piace

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho sempre detto senza vergogna che a me la serie della Meyer piaceva, e credo che sia stata la mia prima serie YA, visto che le serie lette prima erano per bambini (dal maghetto occhialuto alla trilogia "Queste Oscure Materie" di Pullman).
      Sì, mi ricordo "Midnight Sun" e sono ancora dispiaciuta della sua non-uscita perchè quando ho ceduto anch'io e sbirciato le pagine trapelate mi è piaciuto un sacco.
      Rifinito a dovere, sarebbe stato una bella aggiunta alla serie!
      Tutta la trilogia della James è nata come fan fiction di Twilight quindi sì, ci sono parti intere che arrivano dirette da lì XD
      Nel parlare di questo, però, ho realizzato che prescindendo dalla trilogia questo romanzo in sè non mi è dispiaciuto :)

      Elimina
    2. Anche a me è piaciuta un sacco la serie della Meyer (e anche l'altro libro, "The Host") e ci sono rimasta male quando ha accantonato "Midnight Sun" (di cui ho letto poi gli 11 capitoli messi sul suo blog dell'autrice). è vero che probabilmente è una cosa commerciale riscrivere una storia da un diverso POV, ma a me in certi casi non dispiace affatto, anzi!! In molti altri probabilmente è una cosa superflua, ma alla fine si può sempre non leggere/comprare il libro.
      Per quanto riguarda "Grey" non so bene cosa farò, negli altri libri Anastasia era veramente insopportabile e leggendo la tua recensione mi è venuta voglia di dargli una possibilità, nonostante adesso abbia altri titoli che preferirei leggere prima :)

      Elimina
  3. Devo dire che la tua recensione mi fa venire voglia di dargli una possibilità; la trilogia l'ho letta molto dopo la sua uscita ed effettivamente anche per me Ana non è stata una protagonista indimenticabile. Vedremo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ana per me è indimenticabile, ma in senso negativo XD
      Stavolta ho apprezzato il cambio di pov e sicuramente la storia ci guadagna.
      Resta ovviamente un libro con spessore pari a zero, ma per l'estate e per il mero intrattenimento ci sta ;)

      Elimina
  4. Ok, lo leggerò nel caldo agostano, perché lo sai che l'antipatia per Ana ci accomuna :-))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tanto è lì sulla mensola che non va da nessuna parte ahahah

      Elimina