"La torre di Ruin" di Simon Toyne

Buongiorno a tutte, fanciulle ( fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La torre di Ruin" di Simon Toyne (Sperling&Kupfer, rilegato a 19,90€), volume che esce oggi e chiude la trilogia di Ruin:

L’FBI deve indagare su un caso molto particolare: la NASA ha perso il controllo del telescopio Hubble, che ora punta verso la terra. Su tutti i pannelli di controllo si legge un unico messaggio: «L’umanità non deve cercare oltre.» Poco dopo cominciano a prodursi inquietanti fenomeni naturali e in tutto il mondo la gente prova l’impulso di cercare rifugio tra le mura di casa. La risposta all’enigma si trova a molti chilometri di distanza, in un luogo mitico in pieno deserto. Dove Liv Anderson, la donna che incarna un’antica profezia, affronterà la rivelazione finale, custodita per millenni dai monaci della Cittadella di Ruin, per fermare l’apocalisse.

Ho avuto la possibilità di leggere questo libro quando era ancora una bozza di stampa, e avendo apprezzato sia "Sanctus" che "La predestinata" sono stata davvero felice di poter leggere il finale in anteprima.
Premetto che essendo un terzo volume di una trilogia questo post è ovviamente un unico, gigantesco spoiler dei primi due volumi: se non li avete letti ma pensate di leggerli, chiudete tutto ADESSO.

Le bozze di stampa del volume

Tornando a noi, io ho ADORATO questo terzo volume.
Nonostante le cose sembrino mettersi davvero male fin dalle prime pagine: Liv è stata abbandonata da Gabriel, che troviamo in preda alla febbre in mezzo al deserto.
Cerca di portare la malattia mortale che l'ha colpito lontano dall'insediamento nel deserto siriano in cui si sono rifugiati, e lontano da Liv.
Sopravviverà?
Tornerà dalla donna che ama?
E Liv, cosa ne sarà di lei?
Nel frattempo abbiamo gli inquietanti messaggi (una minaccia non troppo velata) che arrivano da chiunque abbia il potere di dirottare il telescopio Hubble in barba ai sistemi di sicurezza della NASA (non i più facili da violare al mondo, insomma...) e farlo puntare dritto verso la Terra.
Se a questo aggiungete il panico in cui sprofonda l'umanità quando nel giro di poco tempo la natura sempre impazzita e completamente fuori controllo...

Bellissima la struttura bipartita con cui seguiamo le indagini dell'FBI nel presente e le vicende di Live Gabriel di otto mesi prima (ovvero subito dopo la fine del secondo volume), fino a quando i due orizzonti temporali non arrivano a coincidere.

Un terzo volume adrenalinico, e pieno di domande a cui viene data una risposta sempre al momento giusto.
I personaggi che già amavamo, come Liv e Gabriel, così come i nuovi arrivati, sono pressoché perfetti.
Mi è sempre piaciuta Liv Anderson, e il suo modo di prendere in mano le redini della situazione pur con il peso datole dal sapere di essere la Chiave me l'ha fatta stimare ancora di più.
Sono contenta del finale che Toyne ha scritto per lei, e per Gabriel.
Un altro personaggio che mi è piaciuto moltissimo è quello dell'agente Sheperd.
Uomo enigmatico e dal passato a tratti misterioso, appassionato di astronomia e alla ricerca del suo umico amore, Melissa: la troverà?

Trovo che sia un tratto comune a tutti i personaggi della trilogia, quello di essere in cerca di qualcosa, o di qualcosa: una persona scomparsa, un amore perduto, risposte, o anche semplicemente se stessi e il proprio posto nel mondo.

Una bellissima chiusura per una bellissima trilogia, a metà tra il thriller e il fantasy, piena di azione e con un finale che vi farà chiudere il libro con un sorriso di soddisfazione.
Se non avete letto la trilogia, vi consiglio davvero di recuperare il primo volume, perché è molto singolare e mi ha conquistata sul serio <3
Vi segnalo i primi due volumi, per completezza:

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3