giovedì 10 novembre 2016

"Hotel Du Barry" di Lesley Truffle [BlogTour]

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Oggi ci spostiamo tutti a Londra e negli anni Trenta, con "Hotel Du Barry" di Lesley Truffle, edito HarperCollins Italia (brossurato a 16€):
Di solito i bambini abbandonati vengono lasciati sulla porta di ospedali ed orfanotrofi, oppure tra gli scaffali di tetri grandi magazzini o in sudice stazioni ferroviarie. La neonata conosciuta come "la bambina dell'Hotel du Barry", invece, è avvolta in un paio di mutandoni da donna e appesa al filo del bucato nel cortile della lavanderia del lussuoso albergo londinese, miracolosamente scampato ai bombardamenti della prima guerra mondiale. Conquistati dal sorriso della piccina, i membri del personale decidono all'unanimità di tenerla con loro e con mezzi non del tutto ortodossi convincono il proprietario, Daniel, ad adottarla. Cat cresce così amata e coccolata sia dallo staff che dagli ospiti dell'hotel, ugualmente a proprio agio nella sontuosa suite del nono piano e nel labirinto di corridoi dello scantinato. Molti anni dopo, quando Daniel du Barry muore in circostanze a dir poco sospette, Cat decide di risolvere il mistero, e chiede aiuto ai membri della sua insolita famiglia - dal detective dell'albergo al gigolò irlandese, dalla compassionevole prima governante alla seducente cameriera - perché l'aiutino a inchiodare l'assassino dell'uomo che le ha fatto da padre.


Ho avuto la possibilità di porre tre domande all'editor che ha curato l'edizione italiana del romanzo, ed ecco cos'ha voluto condividere con noi riguardo alla sua esperienza:

Tre aggettivi per descrivere "Hotel Du Barry": quali scegli?
Esilarante, poetico, brillante.

Com'è stato - e cosa ti ha trasmesso - lavorare su questo romanzo?
"Hotel du Barry", la sua storia e com'è raccontata, è un piccolo gioiello. Curare l'edizione italiana è stato un regalo più che un lavoro: non vedevo l'ora di andare avanti a leggere perché avevo la sensazione di entrare in un mondo scintillante, evocativo, seducente e fiabesco ma assolutamente reale. Mi sembrava di essere lì, seduta a un tavolino del Giardino d'Inverno, a bere un cocktail e osservare il microcosmo di personaggi affaccendati in una quotidianità così intrigante!
E che personaggi! È difficile che in un romanzo corale tutte le voci abbiano la stessa intensità, ma Lesley Truffle ci è riuscita: non c’è un personaggio che non abbia amato. In qualche modo sono riuscita a simpatizzare anche con quelli più ambigui e calcolatori, perché l’autrice mette l'accento sulle miserie umanissime che spesso sono alla base delle nostre debolezze, e lo fa con ironia ed effervescenza persino nei momenti più drammatici della vicenda.
È una storia in cui si sorride, ci si commuove e si sogna, e le emozioni che suscita – che ha suscitato in me – sono fortissime ma sempre ricche di sfumature.
Per me "Hotel du Barry" è questo: un romanzo profondamente umano. E super divertente.

A chi consiglieresti la lettura di "Hotel Du Barry"?
A tutti coloro che hanno voglia di ridere, piangere e sognare insieme all’incredibile cast di personaggi che animano le pagine di questo romanzo, scritto con una leggerezza che non va affatto a discapito della qualità letteraria e ambientato in un periodo affascinante, quello dei favolosi anni Trenta, che balza fuori dalle pagine con una potenza evocativa fatta di immagini, suoni e persino profumi.

Abbiamo dedicato una settimana intera a questo tuffo nell'atmosfera londinese anni Trenta del romanzo, e quindi assicuratevi di non perdere nessuno dei contenuti che abbiamo pensato per voi:

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

1 commento :

  1. Sono sempre più curiosa di questo libro. Mi piacciono i romanzi corali, in cui i personaggi sono come un'unica famiglia e soprattutto quando si coalizzano per risolvere un mistero. Poi gli anni '30 e le sue musiche, le sue ambientazioni... adoro immensamente!

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