Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Le tre notti dell'abbondanza" di Paola Cereda, edito da Piemme (rilegato a 17,50€):
Fosco è un paese arroccato su uno scoglio a picco sul mare. Per arrivare alla spiaggia, bisogna avventurarsi lungo una scala di legno e pietra che nessuno si è mai preso la briga di aggiustare. Perché il mare è maledetto e gli abitanti non lo possono avvicinare. La Calabria di Fosco è una terra aspra dove il tempo scorre lento, dove tutti corrispondono ai propri ruoli e ai propri cognomi e, fin dalla nascita, hanno il loro posto nel mondo. Le regole, dettate dalla malavita locale, sono legge per coloro che lì nascono. Per tutti, ma non per Irene.
Irene ha quindici anni e un quaderno arancione sul quale disegna il quotidiano, così come se lo immagina. La notte, sui tetti di Fosco, si incontra con Rocco, il figlio di uno sparato, in uno spazio di complicità e tenerezza che permette di fantasticare un altro mondo possibile. Durante l’annuale pellegrinaggio alla Madonna delicata, Irene e Rocco ascoltano una conversazione tra masculi che cambia per sempre il corso delle loro vite. Le successive tre notti dell’abbondanza segnano un prima e un poi senza ritorno. E se è vero che le donne di Fosco nutrono il sistema e spingono i figli a vendicare, c’è chi prova a cambiare, nella convinzione che la vita si accetta ma non si subisce. Irene farà la sua scelta. La vita, per lei, è una pennellata di colore su un muro bianco.
Uscito da pochissimo, trovato usato per miracolo e letto in due giorni netti perché Fosco e le sue dinamiche sociali mi hanno catturata fin dalle prime pagine.
Paola Cereda ci porta in Calabria, in piccolo paese affacciato sul mare, dove la vita scorre secondo la volontà di Zi' Totonnu e dei suoi scagnozzi e dove non c'è spazio per la libertà.
Non solo la libertà di giocare come e dove si vuole, ma soprattutto la libertà di essere se stessi.
Chi sono e chi saranno è già deciso da prima ancora della loro nascita, dai genitori e dai loro desideri.
Ed è qui che nasce Irene.
Irene è una bambina speciale, che attraverso i suoi quaderni arancioni e i suoi colori si disegna ogni giorno un mondo più bello.
Un mondo dove le case hanno i comignoli, dove la scala che porta già alla spiaggia non è rotta, dove il mare può essere veramente suo.
Il suo piccolo mondo è fatto di partite a nascondino con Lino, e dei primi batticuori per Rocco.
In questo romanzo si trova uno dei racconti più dolci e teneri del primo amore, ma senza scadere mai nello sdolcinato: la delicatezza con cui Paola Cereda descrive sensazioni, emozioni e primi sentimenti è unica e degna di plauso.
Trascinata da una storia a tinta fosche, tra malavita e dissapori famigliari, ed emozionata dall'amore acerbo e pieno di sogni di Rocco ed Irene, ho letto le prime 159 pagine tutte d'un fiato.
E da lì a raggiungere pagina 306 è stato un attimo.
E' un romanzo profondamente italiano, di quell'Italia che in parte vorremmo dimenticare, ma nella quale si può sempre trovare un'Irene pronta a dipingere, per sé e per chi ama, un mondo più bello.
E forse è proprio questo, il punto: fino a quando ci saranno persone come Irene, pronte a mettere in discussione la crudeltà e la vendetta, pronte a dire no e a scegliere l'amore e i colori, nulla è perduto.
E' una lettura facile e non facile allo stesso tempo, o almeno così è come l'ho vissuta io: facile per la prosa scorrevole e lo stile ineccepibile di Paola Cereda, e per la curiosità che ha saputo stimolare in me; meno facile per quanto riguarda alcune scene davvero spiacevoli, e il destino di un personaggio che adoravo (a cui riserva quasi cinque facciate di flusso di pensiero straziacuore, che già era amore ed ero pronta a trasferirmi a Fosco, per poi eliminarlo come la peggiore delle Veroniche Roth).
Capisco il "perché" della scelta, ma non per questo mi ha fatto piacere, anzi.
Ho tolto mezza stellina per il profondo disappunto, quindi sono 4/5.
Consigliato a chi legge volentieri i nostri autori e storie ambientate nel nostro splendido paese; a chi non ne ha mai abbastanza di primi amori e sogni a occhi aperti; a chi desidera, come Irene, di poter colorare il mondo fino a renderlo più bello.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
martedì 15 settembre 2015
"Le tre notti dell'abbondanza" di Paola Cereda
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Questo libro mi aveva incuriosita già da quando ne avevo visto la foto, la copertina aveva quel non so che di attraente, ma non ne conoscevo la trama XD
RispondiEliminaLeggendo la tua recensione ho scoperto che questo libro potrebbe piacermi anche dal punto di vista dei contenuti, ogni tanto fa bene leggere qualcosa di diverso, soprattutto se ci permette di dare uno sguardo a delle situazioni sociali che realmente esistono nel nostro paese! Bel libro e bella recensione! Baci <3
Eccomi qui, attendevo questa recensione dopo aver visto la foto in Twitter. A parte la copertina, che come ti ho già detto, adoro, leggendo la tua recensione, mi hai convinto a prenderlo.
RispondiEliminaNon vedo l'ora di averlo con me per confrontarlo con le tue opinioni :*
Se ti va, ti aspetto nel mio blog: www.emotionally.eu
Baci
Una recensione bellissima e un libro che mi ha colpita molto, promosso!!! Bacioni
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