Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Heir of Fire" di Sarah J. Maas, inedito in Italia ma in arrivo nel 2016:
Celaena è sopravvissuta a una gara mortale e al proprio cuore infranto, ma il prezzo da pagare è stato altissimo.
Ora deve raggiungere una nuova terra, per confrontarsi con la sua verità più oscura... la verità sulla sua eredità, che potrebbe cambiarle la vita - e il futuro - per sempre.
Nel frattempo, forze brutali e mostruose si stanno radunando, pronte a rendere schiavo il suo mondo.
Riuscirà Celaena a trovare la forza necessaria per combattere non solo i suoi demoni interiori, ma anche il male che sta per essere liberato?
Questa la trama originale, che vi ho tradotto direttamente da Amazon US.
E siamo arrivati al terzo capitolo della serie di Sarah J. Maas, ovvero a metà.
Fino a qui il viaggio è stato meraviglioso, perché i primi due volumi erano coinvolgenti, pieni di ritmo e decisamente appassionanti.
Però...
Per questo terzo volume ho un "però".
Iniziamo con il dire che abbiamo CINQUE storyline da seguire, stavolta.
La prima, ovviamente, è quella di Celaena: l'abbiamo lasciata su una nave in partenza, a salutare Chaol con il cuore infranto, e la ritroviamo che vagabonda per le strade di una città
Ha deciso, infatti, di non uccidere i suoi obbiettivi, e tutto il dolore, la tensione e la paura accumulati sembrano aver avuto la meglio su di lei.
Ma poi arriva Rowan, più forte e veloce di lei e intriso di potere fae fino al midollo, venuto per portala con con sé dalla Regina dei Fae in persona.
Inizia così un lungo e complicato percorso di addestramento, con il quale Rowan cercherà di insegnarle a controllare il suo potere e a non esserne spaventata.
Ma non dimentichiamoci di Chaol, ok?
Il poveretto che nel secondo volume si era trovato stritolato dall'indecisione, che aveva cercato di essere leale nei confronti del re, di Dorian e di Celaena allo stesso tempo, finendo per fare la scelta sbagliata.
Ecco, Chaol ha finalmente scoperto la vera identità di Celaena, e in sua assenza si trova a dover gestire Dorian e il suo scomodo segreto, il re che sembra sempre più intriso di potere oscuro e l'ultimo arrivato a corte, Aedion.
Aedion, che gli ricorda tantissimo la "sua" Celaena.
Nella storyline di Chaol ritroviamo, fra le altre cose, i ribelli di Archer.
La storyline di Aedion si intreccia di continuo con quella di Chaol e Dorian, ma le parti in cui è solo sono tra le più belle del libro, perché ci rivelano molti dettagli del passato di Celaena.
Sono state tra le mie preferite, in assoluto.
Dorian, dal canto suo, nel terzo romanzo ha un storyline un po' così così: tutto ruota attorno a una semplice questione, infatti, ovvero "riuscire a gestire il mio potere".
Può sembrare fantastico scoprire di avere un potere quando la magia è sparita dal regno intero, ma se la persona che ha sterminato chiunque possedesse un potere è tuo padre...
Tempi bui, per il nostro Dorian, che si aggira per il castello come un'anima in pena, si allontana da Chaol, sente la mancanza di Celaena, e si avvicina a qualcuno di nuovo e inaspettato.
Infine abbiamo quella che è la storyline, a mio parere, più noiosa di tutte: quella di Manon, una strega, e delle sue compagne.
Avevamo lasciato il re in grado di creare creature infernali, e ora queste ultime vengono offerte alle streghe perché le cavalchino in guerra, al fianco del sovrano.
E' la classica storyline che "serve dopo", ovvero è puramente preparatoria.
Però a me di Manon non importava nulla, e quindi per me sono stata capitoli noiosi, che mi hanno rallentata un sacco durante la lettura.
Il terzo volume della serie si è rivelato, almeno per me, un volume di passaggio.
Tutte le storie sono caratterizzate da un elemento comune, ovvero la preparazione.
Celaena viene addestrata, Chaol e Aedion indagano, Dorian impara a controllarsi, Manon si prepara a combattere.
Su una serie di sei volumi è assolutamente normale che ne arrivi uno così, a un certo punto, e riconosco a Sarah J. Maas di averlo reso comunque interessante.
Non posso svelare altro della trama (no spoiler!) ma ci tengo a dire che la serie continua ad essere una delle mie preferite.
Il world-building è eccezionale, con descrizioni efficaci degli ambienti e dei personaggi, ma senza fronzoli. Niente descrizioni-fiume, ma il giusto.
C'è un ottimo equilibrio tra dialoghi e narrazione, e il passaggio da una storyline all'altra è fluido.
Questo libro è decisamente meno "romantico" degli altri due, e non solo perché il formidabile trio Celaena-Dorian-Chaol è stato sciolto.
Celaena pensa a Chaol, questo sì, ma il suo percorso con Rowan è così irti di ostacoli da lasciarle ben poco tempo per pensare al suo cuore spezzato. Ha mille altri demoni del suo passato da affrontare, prima.
Dorian è quello che, in fondo, mi ha fatto più tenerezza: è cresciuto come un secchione di giorno e un playboy di notte, e di colpo si è trovato a gestire una cosa troppo più grande di lui, e che potrebbe rivelarsi letale. L'unica persona che forse avrebbe potuto aiutarlo è morta, e le altre due sono troppo prese dai loro problemi personali.
Mi ha fatto piacere che incontrasse qualcun altro, che prendesse il posto di Chaol e Celaena.
Chaol è... E' sempre Chaol: capitano delle guardie del sovrano, ma fedele più a Dorian che al re, e ancora innamorato perso di Celaena.
La collaborazione con Aedion procede un po' a scossoni, ma hanno un fine comune e la cosa funziona. Quasi sempre.
L'unica pecca è stata Manon, a cui è stato dato un sacco di spazio ma che a me proprio non piaceva.
Sono curiosa di vedere come andrà nel quarto volume.
Che è appena uscito, ho già ordinato, e non vedo l'ora che arrivi!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
mi sembra una lettura interessante, mi ricordi i titoli dei primi libri? Baci
RispondiElimina"Il trono di ghiaccio" e "La corona di mezzanotte" <3
EliminaBaci <3
Grazie <3
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