mercoledì 23 settembre 2015

"Parigi è sempre una buona idea" di Nicolas Barreau

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Parigi è sempre una buona idea" di Nicolas Barreau, edito da Feltrinelli (brossurato a 15€):
Parigi è sempre una buona idea, si sa. 
Innamorati o no, vale sempre la pena di passeggiare lungo le sue vie. Lì, in rue du Dragon, nel cuore di Saint-Germain, può capitare di imbattersi in un piccolo negozio che vende carta da lettere e bellissime cartoline illustrate: la papeterie di Rosalie Laurent.
Talentuosa illustratrice, Rosalie è famosa per i biglietti d’auguri personalizzati che realizza a mano per i suoi clienti ed è un’accanita sostenitrice dei rituali. Il "café crème" la mattina. Una fetta di "tarte au citron" nelle giornate storte. Il bicchiere di vino rosso dopo la chiusura. I rituali aiutano a fare ordine nel caos della vita.
Ecco perché ogni anno, il giorno del suo compleanno, sale i 704 gradini della Tour Eiffel e, con il cuore in gola, esegue il suo piccolo rito: getta in aria un biglietto su cui ha scritto un desiderio. Ma finora nessuno è mai stato esaudito.
Tutto cambia quando, un giorno, un anziano signore entra come un ciclone nella papeterie. Nel tumulto, Rosalie non si accorge che si tratta del famoso scrittore per bambini Max Marchais, che le chiede di illustrare "La tigre azzurra", il suo nuovo libro. Rosalie accetta felice e ben presto i due diventano amici, il libro ottiene premi e riconoscimenti e viene messo al posto d’onore in vetrina.
Quando, poco tempo dopo, un affascinante professore americano, attratto dal libro, entra in negozio, la giovane donna pensa che il destino stia per farle un altro regalo. Ma prima che si possa innamorare, ha un’amara sorpresa. Perché l’uomo è fermamente convinto che la storia della "Tigre azzurra" sia sua…

Nicolas Barreau ci porta ancora una volta a Parigi, e stavolta in una piccola e deliziosa cartoleria gestita dalla singolare Rosalie.
Fin da bambina ha amato tre cose: disegnare, l'azzurro in ogni sua sfumatura, e Parigi.
Ogni anno per il suo compleanno esprime un desiderio in cima alla Tour Eiffel, ma è solo con l'incontro con Max Marchais che questi desideri iniziano a realizzarsi.
E' cresciuta con i suoi libri per bambini, e non le sembra vero di avere l'occasione di illustrare il suo nuovo libro.
"La tigre azzurra" è una splendida favola, che troviamo per intero nel romanzo ed è davvero graziosa,  e Rosalie ne resta subito affascinata, esattamente come quando era bambina.
E' solo con l'arrivo di Robert Sherman, un rumoroso e irrequieto americano che irrompe nel suo piccolo negozio urlando al plagio, che le carte in tavola cambiano.

Mi è piaciuto moltissimo, a cominciare dalle splendide descrizioni.
La cartoleria di Rosalie, la villa nel verde di Max, tutto è descritto con cura ma senza alcuna pesantezza. Ho desiderato di poter entrare in quel negozio e ordinare anch'io un desiderio di carta illustrato da Rosalie, e soprattutto avrei voluto assaggiare una fetta di tarte aux citron.
Dell'intrepida disegnatrice ho apprezzato il carattere schietto, la spontaneità e il romanticismo.

Robert e Max sono antagonisti fin dall'inizio, e portano nella vita di Rosalie scompiglio ma anche, e soprattutto, amore e amicizia.
Scopriremo solo verso la fine chi abbia scritto davvero (e per chi) la favola della tigre azzurra.
E a questo punto ci verrà svelato un romanticissimo e struggente retroscena che legherà i tre protagonisti ancora più profondamente.
Il protagonista indiscusso del romanzo è l'amore, quell'amore di cui Nicolas Barreau scrive sempre: l'amore romantico, pieno di sogni e di speranze, che a volte si realizzano e volte no.
L'amore di Rosalie per il disegno e per ogni sfumatura di azzurro, quello di Robert per la madre che non c'è più, e quello di Max per...
Questo dovrete scoprirlo voi.

Come sempre la prosa è scorrevole e pulita, con qualche termine francese qua e là per dare una nota di autenticità all'ambientazione, e il ritmo della narrazione è piuttosto sostenuto: si legge davvero velocemente, trascinati dagli eventi e dalla curiosità.
Chi ama fare piccole congetture qui avrà di che divertirsi, e chi sogna un finale romantico non sarà deluso.
Rosalie, Robert e Max troveranno, grazie a "La tigre azzurra", non solo amore e amicizia, ma un nuovo inizio. Per tutti  tre.

Consigliato ai fedelissimi di Nicolas Barreau, ma anche e forse soprattutto a chi si avvicina per la prima volta a questo autore. E' il perfetto mix di romanticismo e ironia, e non riesco a immaginare un compagno migliore per un pomeriggio di pioggia.
Se invece siete incuriositi dall'autore ma preferireste iniziare da qualcosa di più breve come, ad esempio, una novella, allora quella recensita qui potrebbe fare al caso vostro!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

3 commenti :

  1. Non ho letto nulla di questo autore, però sono entrata in sintonia con la protagonista… Mi ricorda (alla lontana) Amelie, è possibile? Un bacione

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  2. Non capisco perché quando commento dal cellulare non mi prende i commenti.
    Non ho letto nulla di Barreau, nonostante mi siano capitati spesso tra le mani i suoi libri, credo però che lo farò presto, anche perché la tua recensione mi ha molto colpita.

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  3. Non capisco perché quando commento dal cellulare non mi prende i commenti.
    Non ho letto nulla di Barreau, nonostante mi siano capitati spesso tra le mani i suoi libri, credo però che lo farò presto, anche perché la tua recensione mi ha molto colpita.

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