venerdì 11 settembre 2015

Chiacchierata con Pedro Chagas Freitas, tra palloncini verdi e frasi d'amore

Buongiorno a tutte, fanciulle ( fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata all'incontro con Pedro Chagas Freitas, autore di "Prometto di sbagliare", edito da Garzanti. Trovate sul blog anche la recensione spoiler-free.
Ma veniamo a noi, e alla bellissima presentazione organizzata da Garzanti alla libreria Lirus e moderata da Eleonora Molisani.
La vetrina realizzata per l'occasione: un trionfo di biciclette
e palloncini (e uno dei palloncini è in camera mia, ora XD)
Vi riporto alcune delle domande che abbiamo potuto porre all'autore, e le sue articolatissime risposte.
Una via di mezzo tra un'intervista e una chiacchierata che spero vi piacerà e soddisferà qualche vostra eventuale curiosità riguardo all'opera.

1) Questo libro è una sorta di "bignami dell'amore", e mi ha convinta di come ancora si possa parlare d'amore, anche per quattrocento pagine e senza essere banali.
Grazie. Non solo è possibile scriverne quattrocento: si possono scrivere anche quattrocento milioni di pagine, sull'amore.
Stiamo parlando di un amore che non ha paura di sbagliare, non h paura di assumersi dei rischi o di prendere delle strade che a volte sono anche dolorose.
Quello che ho cercato di fare è stato scriver una sorta di catalogo sull'amore, con dei flash su diverse situazioni che appunto rappresentano, per me, questo sentimento.
E' più una narrativa interna che una narrativa esterna, è più quello che vediamo con la nostra anima rispetto a ciò che vediamo con i nostri occhi.

2) Normalmente quando ci si giura eterno amore ci si giura di tentare di sbagliare il meno possibile.
Al contrario, lui afferma che "siamo fatti della stessa pasta dell'errore", e che l'amore arriva proprio perché smettiamo di voler essere perfetti.
L'amore vero è quindi l'accettazione dell'altro nella sua imperfezione?
Sicuramente è importante accettare l'errore, interiorizzare e poi costruire su questo.
Lo sappiamo tutti, nessuno escluso, di non essere perfetti, e anzi la differenza nell'imperfezione è proprio ciò che rende le persone più belle e i rapporti più interessanti.
La differenza è una forma di bellezza.

3) Sui social network questo romanzo è esploso: è stato anche definito il libro più sottolineato di sempre. Ci sono queste frasi che racchiudono un mondo e questa storia iniziale che però poi, in modo tentacolare, si dirama in tante piccole storie il cui filo rosso resta quello dell'amore.
Abbiamo tutte le diverse declinazioni dell'amore, da quello materno a quello nell'età matura.
Anche quando si parla di dolore, la conclusione sembra sempre essere quella che, alla fine, ciò che aiuta a guarire e a risollevarsi, sia sempre l'amore.
Sì, è sempre l'amore che riesce a riportarci alla vita, ed è nei momenti di dolore che l'amore diventa più grande.
Io ho cercato di essere vari tipi di persone, di varie età, per cercare di capire ciò che esse sentivano.
I più vecchi ne sanno di più perché hanno avuto più possibilità di sbagliare, ed è per questo che li rispetto molto: hanno sbagliato molto più di me.
E quando noi amiamo la cosa più importante non è quello che facciamo con le cose positive, ma quello che riusciamo a fare di quelle negative.
E' facile essere felici delle cose belle, molto meno esserlo di quelle meno belle.
La routine dovrebbe diventare un poema.

4) Tra le frasi che mi hanno colpita mi piace tanto "Cosa vuoi fare da grande? Voglio tornare bambino." Mi piace l'idea che proponi, che i bambini siano l'evoluzione degli adulti.
Sì, i bambini sono un upgrade degli adulti.
Uno dei maggiori problemi del mondo è la "maificazione", ovvero la massificazione del MAI.
Un adulto lo ripete di continuo: "Vorrei, ma..." e siamo sempre a metà tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere, mentre i bambini, dal canto loro, credono che tutto sia possibile. Per loro "MAI non ha nessun significato.

5) Volevo dirti che anch'io vorrei che sulla mia lapide ci fosse scritto "Qui giace l'imbecille che voleva fare solo quello che voleva, e alla fine ci riuscì."
E a proposito di questo cito anche "Nessuno in pieno possesso delle sue facoltà mentali sopporterebbe la vita. Il segreto della felicità è il segreto della dose esatta di follia."
Bisogna avere un pizzico di follia per continuare ad essere sani, e chi è sempre sano diventa sano.
E non parlo della follia dei grandi gesti.
Passiamo tutta al vita a cercare di fare grandi cose, e ci dimentichiamo che invece quelle più importanti  che ci rendono più felici sono quelle piccole, e il loro succedersi nel tempo.
Sono cose che tutti sappiamo ma che in pochi effettivamente fanno.
Siamo asfissiati da quello che dobbiamo  dovremo fare, incapaci di gustarci appieno ciò che stiamo già facendo. Possiamo, invece, e dobbiamo, amare tutto ciò che facciamo: se in ciò che facciamo non è incluso l'amore è come dire che stiamo qui a far niente.

6) C'è un passaggio del tuo libro in cui scrivi che "un padre dice al figlio <Sarai una persona solo quando saprai cavartela senza dire una parola.> E fu così che cominciai a scrivere."
C'è qualcosa di autobiografico, in questo?
Saramago diceva sempre che sui libri ci dovrebbe essere scritto "Attenzione: questo è un libro che contiene una persona." e io sono qui, nel mio libro.
Sono molto felice di aver scritto di tanti personaggi e in prima persona, perché ha significato avere la possibilità di vivere tante vite.
Di questo soffro ma ne sono felice, perché mentre scrivevo e pensavo ai personaggi ridevo e piangevo insieme a loro. Inoltre alcuni dei momenti più importanti della mia vita sono quelli che non ho vissuto perché sono invece qui, in questo libro.
E' questa la magia, in tutto il processo, quella di riuscire a vivere ciò che non esiste.
Pedro Chagas Freitas
7) Parliamo di te. Che formazione hai, sia come studi, che come fonti d'ispirazione? E ora sei uno scrittore a tempo pieno?
Ho studiato Linguistica, e tutto ciò che faccio nella vita è inerente alla scrittura.
Tengo anche corsi di scrittura creativa, oltre a scrivere.
Per quanto riguarda le mie fonti d'ispirazione, molti autori portoghesi probabilmente qui non conosciuti. Ma posso aggiungere a loro anche Camus, Faulkner, Saramago.
Oltre ai romanzi leggo anche molta poesia.

8) Nel tuo libro vi è una moltitudine di personaggi, e sembri trasformarti a seconda del personaggio che porti davanti al tuo lettore.
E' difficile credere che tu non abbia avuto altri stimoli oltre ai tuoi: film, libri, quadri...
I libri si preparano tutta la vita, e questo lo stavo preparando da sempre.
Anche ora, io vivo, ascolto, osservo: tutto questo poi entrerà in un libro, un giorno.
Comunque sono le piccole cose a ispirarmi, dalla frase sentita per caso allo sguardo colto in un passante incrociato per strada.

9) Consigliaci un libro che per te sia stato importante.
Il primo che mi viene in mente è sicuramente "Lo straniero" di Albert Camus. Per me è un romanzo perfetto, in poco più di cento pagine racchiude tutto.

10) E' un libro dalla struttura molto particolare e alquanto frammentaria. Non hai avuto paura, durante la stesura o anche dopo, che non venisse del tutto capito dai tuoi lettori?
Non scrivo mai pensando ai lettori, solo quello che sento e ho voglia di scrivere.
Quello che mi piace. E se lo leggeranno in cinque, cinquemila o cinque milioni sarà lo stesso.
Durante il processo creativo non penso mai al risultato perché voglio sentirmi assolutamente libero, e a tutti coloro a cui insegno a scrivere dico la stessa cosa.
Se scriviamo pensando a un certo tipo di pubblico il lettore se ne accorge, e capisce che non è una cosa spontanea.

11) Abbiamo parlato di follia, e della capacità dei bambini di credere che tutto sia possibile, ma allora devo chiedertelo: l'amore è solo irrazionalità?
Una domanda bellissima.
Se non c'è una parte irrazionale non è amore, è una qualsiasi altra cosa: una società, una riunione.
Se è amore non solo c'è qualcosa d'irrazionale ma soprattutto c'è qualcosa che non si può spiegare.
Se riesci a spiegarlo del tutto, non è amore.

12) La scelta di raccontare la tua storia in questa forma così frammentaria e singolare deriva anche da questo?
La mia idea era quella di scrivere un ritratto dei giorni odierni.
La nostra vita è molto frammentaria, fatta di flash, e veloce.

13) Posso confessarti una cosa? Il mio frammento preferito è forse quello meno romantico e meno sottolineato di tutto il libro, ovvero quello dedicato al senzatetto in cerca di una nuova casa davanti alla quale sistemare il suo cartone. Mi ha affascinata perché apparentemente in questo libro non c'entra nulla, e volevo chiederti il perché di questo inserimento.
E' un taglio, un frammento di rottura.
Ho voluto inserirlo perché questo, nonostante le apparenze, non vuole essere un libro rosa e quindi mi serviva per sovvertire un po' le cose.
Ma sono contento che ti sia piaciuto, perché non me lo dice mai nessuno.

14) E allora restiamo distaccati ancora per un momento dal tema dell'amore e parliamo di quello dell'arte, molto presente nel romanzo. Per parlare della figura dell'artista (e dello scrittore) usa una metafora molto bella, definendolo "un professionista del sudare".
La cosa che deve avere assolutamente l'artista è un buon deodorante, perché dovrà sudare molto. Non ho proposto quell'idea di scrittore che scrive di fronte al mare, no.
C'è molto lavoro, c'è molta concentrazione e soprattutto una strenua lotta contro le distrazioni.
Bisogna resistere alle distrazioni e alle tentazioni.

15) In Italia è diffuso il fenomeno dell'editoria a pagamento. Esiste anche in Portogallo? E tu ne usufruiresti mai, o ne hai usufruito agli esordi?
Sì, è diffuso anche in Portogallo e io l'ho fatto, per i primi libri.
Ma per me il punto non è tanto "come" si pubblica, quello che conta è il "che cosa" si pubblica.
Alla mia prima presentazione c'erano quattro persone e due erano i miei genitori.
E' stato questo a farmi cominciare a cercare i miei lettori, attraverso i social network e portando il mio libro da loro.
Ma ad arrivare alle 200'000 copie di questo libro ci ho messo dieci anni. Non è successo dalla sera alla mattina.
Anzi, alla fine del libro ho ringraziato proprio quei lettori che attraversa i social network mi hanno sostenuto, consigliato, spronato e anche ispirato.

16) Due piccole curiosità, e la prima è: scrivi direttamente a computer, o sei ancora legato a carta e penna?
Scrivo a computer.
Peccato, perché era molto romantica l'immagine dello scrittore con penna e quaderno...
La seconda è: qual è stata la tua più gran paura nel momento in cui hai visto "Prometto di sbagliare" finalmente pubblicato?
Avendo già fatto molti tentativi, avevo già perso tutta la paura strada facendo.
Ma sicuramente avevo il timore che le persone non capissero che cosa fosse questo libro, perché è difficile da definire. Io stesso non ho una definizione per il mio libro, posso solo dire che è un libro di emozioni.

17) Chiudiamo con una considerazione sulla letteratura portoghese contemporanea. Molti autori del tuo paese si stanno finalmente affermando anche qui, e vorrei sapere come ti senti, inserito in questo contesto.
Io sono molto contento di avere questo successo, però come autore portoghese cerco di scrivere senza limiti geografici. Quando scrivo cerco di non essere troppo specifico, in modo che il lettore possa immaginare la scena ambientata in qualsiasi altro luogo.
C'è però sicuramente un aspetto che evoca il mio Paese, il Portogallo.

Io ringrazio tantissimo Garzanti per la possibilità di partecipare a quest'incontro, e ho una piccola sorpresa per voi.
Ho infatti le due calamite ufficiali del romanzo, che riportano due romantiche citazioni, e sono per uno di voi:
Tutto ciò che dovete fare è seguire il blog (potete scegliere se con GFC, Bloglovin o Networked Blogs) e lasciare un commento qui sotto con un vostro pensiero sull'amore, oltre a un'email a cui contattarvi.
Il 21 Settembre sceglierò quello più romantico, e annuncerò il commento scelto sulla pagina FB del blog.

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

7 commenti :

  1. Ho partecipato e anche vinto un po' troppe cose quindi per questa volta passo. Mi limito a farti pubblicità. Ma un mio pensiero sull'amore te lo lascio lo stesso.
    L'amore è quella cosa che accade mentre vorresti spaccargli la testa col primo martello a portata di mano perchè ti ha fatto inczzare come una biscia, e nel frattempo pensi: 'Marò mi sono innamorata proprio di un figo! Speriamo che non mi lasci mai.'

    RispondiElimina
  2. Ciao, ti seguo su gfc col mio nome.
    Per me l'amore è quel sentimento che governa il mondo. L'amore dev'essere inteso non solo come amore di coppia, ma in un senso universale. Amore per se stessi, per il creato, per la propria passione, amore solo amore.

    RispondiElimina
  3. Bellissima chiacchierata! Devo dire che ci sono alcune risposte che mi segnerò su un quaderno perché sono bellissime!
    Non è facile scrivere qualcosa sull'amore, ma posso raccontarti il momento esatto in cui mi sono innamorata. Ero stesa sul lettino di una sala operatoria, legata, sopraffatta dall' aver sentito il suono più bello al mondo: per la prima volta il pianto di mio figlio. Dopo i controlli me lo hanno portato e l'ho potuto baciare solo per una frazione di secondo, ma il mio cuore era già suo!

    RispondiElimina
  4. Carinissima questa intervista! Questo libro mi incuriosisce sempre di più. Io sono una romanticona sognatrice, però nella vita so essere molto realista, quindi credo che quando si ami qualcuno non ci si possa inventare una favola. Nella vita non vale la battuta cinematografica dell'"andrà tutto bene", e sappiamo fin dall'inizio che le persone che amiamo sbaglieranno. Pertanto, il titolo di questo romanzo mi sembra una dichiarazione d'amore perfetta per i nostri tempi. Ti lascio la mia mail allora: stellaspina11@gmail.com Grazie per l'opportunità! un bacio ;)

    RispondiElimina
  5. Quanto avrei voluto essercvi anch'io! La tua intervista è strepitosa Elisa, sono senza parole. Le tue domande sono dirette e precise. Ti ringrazio per avermi permesso di conoscere qualche dettaglio in più sull'autore, che senza le tue domande di sicuro non avrei mai conosciuto. Ne parlerò su YT e se ti farà piacere inserirò il link sotto il video della tua intervista, perchè merita davvero :)
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  6. Ero venuta per leggere l'intervista e scopro che c'è anche un giveaway. Non partecipo, nonostante le calamite siano molto belle, preferisco lasciare la possibilità ad altri.
    Le tue domande e le sue risposte fanno capire che oltre alla tematica dell'amore, quello che traspare da questo libro è la delicatezza, l'eleganza e la sensibilità. Mi avete convinto e lo comprerò. Bella, bellissima intervista ed ora sono curiosa di scoprire l'episodio del senzatetto :)

    RispondiElimina
  7. sono arrivata qui accompagnata da un folletto che mi ha indirizzato in questo blog incantato , un posto magico dove la scrittrice e' davvero brava , scrive articoli in modo chiaro e piacevole sono contenta di esser fans fam.cuore@hotmail.it https://www.facebook.com/fam.cuore/posts/10207049467333645?pnref=story

    RispondiElimina