Oggi ospito, con grandissimo piacere, la terza tappa del blogtour di "La parabola delle stelle cadenti" di Chiara Passilongo (qui la mia recensione).
Nella prima tappa su Pensieri dal Sottosuolo avete avuto modo di leggere la scheda del libro, la biografia dell’autrice e la recensione del romanzo.
Nella seconda tappa su Libri Senza Rete avete conosciuto i personaggi del romanzo.
Oggi conoscerete la Scuola Palomar di Mattia Signorini a Rovigo, frequentata da Chiara (qui l'autrice ha frequentato il Master in Tecniche della Narrazione), e Borgo San Bartolomeo, il paesino fittizio in cui è ambientato il romanzo.
A raccontarci qualcosa della scuola Palomar sarà MissMeiko, perchè l'ha frequentata personalmente, quindi lascio la parola a lei!
PALOMAR è il titolo di un romanzo di Italo Calvino il cui protagonista, solitario e taciturno, illustra al lettore un nuovo modo di approcciarsi al mondo attraverso l’osservazione.
Palomar è anche il nome della scuola di scrittura fondata dallo scrittore Mattia Signorini (Le Fragili Attese, Marsilio) a Rovigo.
È la scuola frequentata da Chiara Passilongo, in libreria da ottobre con il suo romanzo d’esordio LA PARABOLA DELLE STELLE CADENTI (Mondadori).
La Palomar è una vera officina, come lo stesso Signorini ha più volte affermato, dove gli studenti (provenienti da tutta Italia) imparano a maneggiare il proprio talento, a plasmarlo come materia grezza. Ogni studente porta con sé un’idea e la sviluppa nei mesi di durata del corso, affiancato da un editor che lo segue passo dopo passo. Si viene così a formare una sinergia unica che, nel tempo, porta lo studente a maturare il proprio lavoro e da lì una semplice idea si trasforma in un romanzo vero e proprio.
Impegno, costanza e ricerca (a volte anche di sé) contribuiscono alla crescita di una storia, attraverso mille difficoltà. Tanti sono gli imprevisti che si stagliano lungo il percorso e condizionano la scrittura del proprio lavoro: il fattore tempo; la vita al di fuori del Master, che continua con i suoi alti e bassi; il ritrovarsi faccia a faccia con il proprio passato, le proprie paure (perché scrivere un romanzo è anche questo: fare i conti con se stessi).
Forse si comincia il percorso alla Palomar con un po’ d’incoscienza, senza sapere bene cosa si affronterà o con chi ci si confronterà. E ci si ritrova spiazzati. Si prende familiarità con un mondo prima sconosciuto ma, soprattutto, si entra in contatto con persone vere. Ecco allora che l’amore condiviso per i libri diventa una vera passione per le storie (anche degli altri). S’impara a prendersi cura delle idee altrui, mettendo da parte il proprio ego e aprendosi all’ascolto.
La vita all’interno della Palomar, prima di essere una palestra di scrittura, è vita di gruppo, socializzazione, comunione. Si condivide tutto alla Palomar: dai suggerimenti per migliorare le storie al pranzo.
Imparare a costruire un romanzo è certamente un grande traguardo, ma a rendere unica quest’esperienza sono le persone che si incontrano. Un pezzetto di mondo che ognuno porterà sempre con sé, qualunque sia la strada che si ritroverà a percorrere dopo. Per non dimenticare mai da dove si proviene.
Invece, e so che questo vi farà un grandissimo piacere, a raccontarci di Borgo San Bartolomeo sarà proprio Chiara Passilongo, quindi godetevi questo piacevolissimo articolo redatto dall'autrice:
Borgo San Bartolomeo, il piccolo paese di provincia in cui è ambientato LA PARABOLA DELLE STELLE CADENTI, è un personaggio a tutti gli effetti: un po’ bigotto, pettegolo, ma, scavando in fondo al cuore, generoso.
È popolato da una schiera di personaggi minori del romanzo, che appaiono spesso quando c'è da festeggiare, giudicare, osservare la famiglia Vicentini.
Ecco quindi che al bar di Montresor, di fronte alla chiesa, in tanti si affollano per festeggiare la nascita dei gemelli insieme ad Achille, che offre da bere a coloro che vogliono brindare con lui all'evento.
"Tutti si congratulavano, tutti si felicitavano. Gli uomini davano strette di mano o pacche sulla spalla, le donne baci sulle guance. E "che bello!" e "finalmente anche voi, dopo tanto tempo!" e "era ora!" e "chissà come saranno carini i bambini con due genitori così" e "che fortunati, un giorno avranno l'azienda!" e "come sta Nora? Ma tu guarda, sono nati proprio la notte di San Lorenzo! Ieri sera abbiamo visto delle stelle cadenti e vi abbiamo pensati e abbiamo detto speriamo che vada tutto bene"…
Tra un bianco e l'altro, è proprio in questo momento che ad Achille viene l'intuizione di creare una brioche a forma di stella cadente per ricordare la nascita dei suoi figli, sfruttando l'associazione che, in qualche modo, si era già fatta strada nell'immaginario collettivo paesano.
Impossibile poi parlare di Borgo San Bartolomeo senza di lei, la Maria del latte: "Nessuno chiamava quel piccolo negozio Latteria Menegardo, ma tutti, in paese, per una gigantesca metonimia popolare, lo chiamavano con il nome della moglie del proprietario, che in quei settanta metri quadrati aveva in quarant'anni affondato le radici e stipato di tutto". La Maria, comare e degna confidente della zia Antigone, non disdegna di tenere sempre il grasso dito puntato contro i presunti sbagli della famiglia Vicentini, in particolare verso Gloria, rea di avere, secondo lei, illuso e poi abbandonato il suo ultimogenito.
Anche la chiesa ha le sue evoluzioni e dall'imponente e rispettabile figura di don Piero, che benedice il primo capannone della San Lorenzo, si passerà poi a un imberbe "pretino", cambiamento che, come tanti, rimarrà sempre sul gozzo alla zia Antigone, anche per motivi di cuore, dato che, proprio lui, sì, don Piero, sarebbe stato il suo uomo ideale (se solo non fosse stato un prete!).
Come dimenticare poi la generosità di Mario il fiorista, che apre il suo negozio a mezzanotte perché il padre di Achille possa comprare un mazzo di rose scarlatte per Nora che ha appena partorito? E l'ignara complicità con cui il postino Bepi consegna le lettere indirizzate a Gloria direttamente nelle mani di Achille, perché lui possa controllarle?
Casa Vicentini giganteggia in via Tonon all'ombra sicura della magnolia piantata da Achille. Non lontano, su via Simeone Romanelli, si affacciano le scuole medie dedicate all'omonimo poeta e patriota, e i giardini con gli alti cedri che Achille, Nora, Gloria e Francesco attraversano al momento di chiedere alle banche di salvare la San Lorenzo.
L'incarnato di Achille perse colore. "Ma come? Vengo in questa banca da quarant'anni, da quando esiste questa filiale, do lavoro a un sacco di gente qui e mi trattate così?".
"La San Lorenzo è un'azienda che ha ancora delle grosse potenzialità" saltò su Gloria, che non sapeva più se credere a quello che stava dicendo.
"È un patrimonio per tutto il territorio" fece Nora.
"Un pezzo di storia di Borgo San Bartolomeo" ribatté Francesco.
Proprio Francesco, in una torrida mattina di agosto si troverà ancora una volta a dover correre per quelle stesse strade verso la San Lorenzo, dopo aver ricevuto una telefonata che mai avrebbe voluto sentire.
Ripenserà allora a suo padre: "Forse aveva buttato l'occhio anche quella volta alla statua di San Bartolomeo sul campanile, che, se era voltata verso Verona indicava che ci sarebbe stato bel tempo, verso Vicenza, invece, brutto. Dicerie. Doveva essere passato, aver guardato il santo e pensato che ormai nemmeno Dio poteva fare più niente per lui".
Correrà Francesco, lasciando in sospeso la lezione che stava tenendo in biblioteca.
Perfino queste contrade mutano, seguendo le trasformazioni della demografia, della globalizzazione e della crisi economica: "… passò davanti al vecchio negozio di ferramenta, ora divenuto una rosticceria cinese, e alla bottega di Ivano delle scarpe, che aveva ceduto i muri a una rivendita di sigarette elettroniche. Di fronte, al posto di una rimessa, era da poco spuntato un Compro Oro, a fianco della Maria del latte che, invece, resisteva inossidabile nel suo bugigattolo stipato di tutto".
Così Borgo San Bartolomeo, insieme alla famiglia Vicentini, segue la parabola di un'epoca.
Vi anticipavo la possibilità di aggiudicarvi una copia del romanzo, ed ecco le regole, davvero semplicissime:
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Commentate questo post, ovviamente, copia-incollando il link che avete condiviso.
L’estrazione avverrà, come da calendario, sabato 19 dicembre tramite il sito random.org
Partecipate numerosi e buone letture a tutti!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <
Questo contest non posso lasciarmelo scappare! Sai quanto ho amato ed adorato questo romanzo! Ci provo (anche se la fortuna non mi strizza mai l'occhio).
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/luisnunz/posts/10206804714708262?ref=notif¬if_t=like
Come già giustamente ribadito, lo scrittore in erba deve imparare anche ad amare le opere dei suoi "colleghi" per allargare le sue vedute. E in questa occasione, tale assunto, diventa abbastanza valido.
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/matthew.littlevoice/posts/10208113538546919?pnref=story
Dev essere proprio bello :)
RispondiEliminaQuando passo qui da te mi perdo nei meandri delle letture! ...è come per un bimbo entrare in un parco giochi...mi vengono sempre gli occhi a cuoricino! :-)
RispondiEliminaDevo assolutamente avere questo libro perchè lo punto da quando è uscito *_* Ti ho taggato su fb per la condivisione :p
RispondiEliminaMi incuriosisce tanto questo libro, quindi partecipo e...incrocio le dita.
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/sara.emotionally/posts/1335970893096126
Libro che mi ispira tantissimo *-*
RispondiEliminaHo condiviso qui: https://www.facebook.com/annalisa.dicataldo/posts/952183954863226?pnref=story
ed ho messo mi piace alla pagina del Romanzo.
Grazie per l'opportunità :D
Questo libro mi ispira troppo, da quando ho letto anche la tua recensione entusiasta quando uscì <3 Quindi ci provo *-*
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/ladykeehl/posts/10208121141337447
Dalla trama mi piace tantissimo questo libro!
RispondiEliminaHo mipiacizzato la pagina facebook e condiviso https://www.facebook.com/vpanzetta/posts/10203694179353553?pnref=story
wow, questo titolo mi intriga proprio tantissimo! Partecipo volentieri a questo giveaway!
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/luigi.dinardo.56/posts/10208298448007184
Ciao, Luigi!
EliminaStiamo aspettando un tuo recapito per farti mandare copia dalla Mondadori. Trovi tutto qui:
http://librisenzarete.altervista.org/quarta-e-ultima-tappa-blogtour-la-parabola-delle-stelle-cadenti-intervista-a-chiara-passilongo-estrazione-giveaway/?fb_ref=ca6588b9cab044d4832ab791b4b44d50-Facebook
grazie, ho inviato solo adesso, ho avuto problemi col pc e con la rete in questi giorni. sono molto contento, un bel regalino di natale questo! ;)
EliminaQuesto libro deve essere bellissimo. Tento la fortuna speriamo bene <3
RispondiEliminaHo il mi piace alla tua pagina Facebook con il nome: Elysa Pellino.
Ho condiviso su Facebook: https://www.facebook.com/elysa.pellino/posts/10206050487755007?pnref=story
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPartecipo.
RispondiEliminaLink: https://www.facebook.com/alessia.pellino.311/posts/1694597317430448?pnref=story