giovedì 22 ottobre 2015

"SAGA Vol. 3" di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "SAGA Vol. 3" di Brian K. Vaughan e Fiona Staples, edito da Bao Publishing (brossurato a 14€):
Dallo sceneggiatore Brian K. Vaughan (L'orgoglio di Baghdad, Ex Machina, la serie televisiva Lost) e dall'artista Fiona Staples (Mystery Society, Done to Death), arriva la storia di una giovane famiglia che lotta per trovare il proprio posto nell'universo. Arrivati su Quietus, il pianeta dove vive il leggendario scrittore D. Oswald Heist, Alana e Marko cercano di capire cosa fare della loro esistenza di fuggiaschi. Nel frattempo Il Volere e Gwendolyn cercano di riprendere la caccia, ma incontrano un problema di tipo... allucinogeno e il Principe Robot IV ha inconvenienti di sistema operativo. I destini di tutti i personaggi di "Saga" convergono attorno a un faro cosmico che sarà teatro di avvenimenti dalle importanti ramificazioni e di una scelta radicale sul futuro della coppia. Adatto a un pubblico adulto.

Posso dire che il professor Oswald Heist è stata una delusione?
Andiamo, per due volumi sembrava che quest'uomo fosse l'incarnazione dell'intelligenza e di ogni possibile soluzione a qualsiasi problema.
Mille peripezie dopo, finalmente la famiglia di Hazel (meno un membro) riesce finalmente a raggiungere la sua dimora... E finiscono a fare giochi da tavolo.
Vero è che ciò che decideranno adesso condizionerà tutto ciò che accadrà nel volume seguente, quindi le loro vicende restano comunque da seguire con estrema attenzione.

Stavolta però la story-line più interessante è quella di Il Volere e Gwendolyn, che insieme a Schiavetta stanno cercando di localizzare la famiglia seguendo gli anelli di Marko.
Finiti su un pianeta apparentemente perfetto (prati verdi, cielo azzurro e tutto il pacchetto "paradiso bucolico") scoprono nel modo peggiore di essere intossicati.
Non quel tipo d'intossicazione che ti fa avere mal di stomaco per un paio di giorni: il tipo che ti fa avere allucinazioni deprimenti o accoltellare chi ti ha salvato la vita in preda a un raptus omicida.
Uno spasso, insomma.
Aggiungerei qui che io adoro il Gatto Bugia, nonostante sia davvero inquietante.
Immaginate di portarvelo a fare shopping: a ogni commessa che vi assicura che sì, con quei jeans verde lime state una favola, potrebbe scoccare una delle sue occhiate di rimprovero.

Anche il Principe Robot IV prosegue la sua missione di ricerca, anche se in seguito a uno scontro si trova bisognoso di una riprogrammazione e totalmente inconsapevole di avere una consorte incinta a casa che lo aspetta. Unico momento in tutta la serie in cui ho provato un briciolo di pietà, probabilmente solo perché c'era un bimbo di mezzo.
Il linguaggio esplicito e le scene crude non mancano, e restano uno dei tratti caratteristici del fumetto.
Alana è sempre più simile a un concorrente del Grande Fratello per quanto riguarda la classe e l'eleganza, ma per fortuna c'è Marko ad alzare lievemente il livello della coppia.
I disegni di Fiona Staples sono strepitosi, anche se spesso volutamente al limite del disgustoso.
Ha una fantasia smisurata, e una capacità di rendere appieno le emozioni su carta che non è da tutti.

Approfitto per chiarire il dubbio sorto in seguito alla recensione del secondo volume: la serie consta di 5 volumi, che includono ognuno 6 numeri del fumetto.
L'equivoco sui 18 volumi indicati in un commento è dovuto al fatto che sia segnalato un volume rilegato che include "i primi diciotto numeri della serie", che non vuol dire ci siano 18 volumi di questi qui ma semplicemente che siano stati raccolti i primi 18 numeri in rilegato (ovvero i primi tre libri in quest'edizione brossurata) per fare un volume unico sull'infanzia di Hazel.
Bastava leggere con attenzione...

Detto questo, io continuo a consigliarvi la serie perché mi piace moltissimo e sono curiosissima di vedere come andrà a finire!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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