martedì 4 ottobre 2016

"Vorrei che fossi tu" e "Vorrei che fossi ancora tu" di Lorenza Bernardi

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Vorrei che fossi tu" e "Vorrei che fossi ancora tu" di Lorenza Bernardi, editi da Piemme (ma ora c'è il brossurato Pickwick del primo, da 8,90€):
Cosa faresti se per errore ricevessi un messaggio da un ragazzo che non hai mai sentito nominare? Beatrice, sedici anni, timida e seria com'è, non ha dubbi: lo cancellerebbe all'istante. Si dà il caso, però, che il messaggio parli del suo libro preferito e Bea non resiste alla tentazione di rispondere. Tra i due inizia così una fitta corrispondenza di sms e, giorno dopo giorno, Bea scopre di avere un sacco di cose in comune con il ragazzo misterioso. Con lui sente di poter parlare di tutto e di riuscire ad aprirsi, condividendo sogni e speranze. Nel frattempo, però, Bea a scuola conosce Andrea, odioso e supponente come nessun altro. Le sembra che quel ragazzo non perda occasione per metterla in imbarazzo e lei non vuole avere niente a che fare con lui. Ma il destino, si sa, gioca brutti scherzi...

Ho recuperato questa lettura per poter leggere il seguito, "Vorrei che fossi ancora tu", ma ovviamente non aveva senso parlavi di quello senza prima raccontarvi come Bea e Andrea si incontrano, si odiano, si amano.
Giusto? Giusto.
Se volete saltare alla recensione di "Vorrei che fossi ancora tu", scorrete il post verso il basso ;)

E allora parliamone, di questo primo amore nato a scuola e di questa grandissima sintonia trovata con uno sconosciuto via sms.
Perchè il punto, forse, è proprio questo: con uno sconosciuto ci si apre di più.
Si sente di rischiare meno, e allora stesso tempo il fatto di non vedersi rende inevitabilmente meno timidi.
Bea con il suo "Edward" (nome fasullo, concordato con la ragazza) è più spontanea e spigliata di quanto non riesca a essere nella sua vita di ogni giorno, perchè in quella ci si mette di mezzo il suo essere un po' imbranata, l'imbarazzo, il suo caratterino non facile.
Nella sua vita di ogni giorno Bea ha degli amici davvero unici, dei genitori con i quali va d'accordo, lo sport e la sua musica (quella non manca mai).
E a poco a poco inizia ad avere anche Andrea, che passa dall'essere la persona che le piace meno a scuola a quella che rende più bella ogni giornata.
Solo che innamorarsi di Andrea vuol dire tenerci meno a "Edward", giusto?
e se invece con Andrea stesse orendendo un granchio? Se fosse il misterioso ragazzo che a forza di sms le è entrato sottopelle, quello gusto?
Come si fa a scegliere?
La storia di Bea, Andrea ed "Edward" si legge tutta d'un fiato, ritrovandoci le emozioni del primo amore, dell'amicizia degli anni di scuola, della paura da interrogazione, e di quel senso di straniamento e libertà dato dal semplice gesto di infilarsi gli auricolari tagliando il mondo fuori.
È un romanzo leggero, che si legge in fretta e che si chiude con il sorriso perchè in fondo di Andrea ci si innamora, leggendo, esattamente come ci si affeziona a Bea e a tutti i suoi pazzi amici.
E visto che mi piace "entrare e farvi entrare" davvero in una storia, prima di passare a scoprire cosa succede ai protagonisti qualche mese più tardi, qui potete scoprire quale sia il film preferito di Bea (e molto amato anche da "Edward", tenetelo a mente...), e qui potete ascoltare la canzone che accompagna uno dei momenti più belli del romanzo.

Al di là della storia d'amore, che mi ha emozionata e fatto tanta tenerezza, merita due parole quella che secondo me è la ragazzina più adorabile di tutte: Diletta.
Sorella minore di Andrea, conosce Bea perchè la ragazza accetta di darle ripetizioni, e io Diletta l'avrei adottata subito.
Simpatica, frizzante, un po' insicura ma tanto sbarazzina, è un perfetto contraltare di Andrea, che sembra sempre serio e musone (a chi non lo conosce).
I due hanno un bellissimo rapporto fratello-sorella, che anche Bea, figlia unica, si trova più volte ad invidiare.
C'è sempre, in ogni libro che leggo, quel personaggio di contorno che mi ruba un pezzetto di cuore, e stavolta è toccato a lei.

Ma ora bando alle ciance, e soprattutto SE NON AVETE LETTO "VORREI CHE FOSSI TU" SMETTETE DI LEGGERE ADESSO.
Tutto ciò che scriverò adesso sarà un enorme spoiler del primo romanzo, quindi sparite.
Eclissatevi. Buona giornata a tutti.

E veniamo a noi, pronti ad immergerci in "Vorrei che fossi ancora tu" di Lorenza Bernardi, edito da Piemme (rilegato a 16€):
La prima vacanza da sola con il proprio ragazzo è il sogno di tutte, ma per Bea la settimana in tenda con Andrea si è rivelata un vero disastro. Non sa nemmeno bene il perché, eppure in Corsica sono nate delle incomprensioni e, tornati a casa, i due ragazzi si sono allontanati. Per fortuna lei può aggrapparsi ai suoi storici amici e ai suoi amati libri. E quando per caso entra in Mitubùk, una community di lettori che si scambiano pareri e consigli, conosce un misterioso utente che, guarda caso, le ricorda tanto Emanuele, il ragazzo conosciuto a una festa in discoteca...

In questo libro ho ritrovato una libreria di Milano che io adoro, e che i milanesi ben informati riconosceranno sicuramente.
Vi do qualche indizio: è lilla, ospita sui suoi scaffali tantissimi editori medio-piccoli, la proprietaria ha fatto parlare di sè per l'iniziativa dei "libri sospesi"...
L'autrice l'ha posta nella città di Nea, ma è indiscutibilmente QUELLA LIBRERIA LÍ e ho adorato trovarla tra le pagine di un romanzo.

E la libreria ha un ruolo CRUCIALE in quella che è la seconda parte della storia di Bea e Andrea, ai quali l'amore ha riservato non poche sorprese.
Prima tra tutte, quella di non riuscire a sostenere l'intimità nemmeno per una vacanza di due settimane.
Sono innamorati persi, eppure una volta partiti insieme per la Corsica la situazione precipita, al punto che tornano a casa single: Andrea parte per Milano dove studierà  Economia per accontentare i genitori, e Bea si chiude in se stessa fino a quando l'incontro con una libraia speciale non le fa scoprire Mitubùk: un social fotografico dedicato agli amanti dei libri, dove si postano foto delle proprie letture accompagnate da citazioni e commenti.
Bea ne è subito affascinata, e qui incontra E.B. al quale sembrano piacere i suoi stessi libri.
In un momento in cui la sua vita reale la delude - con Andrea è finita; la sua odiosa insegnante d'italiano oltre che retrograda si rivela anche omofoba, tormentando il suo amico Giacomo in modo davvero inaccettabile; c'è un ragazzo, conosciuto per caso, che un po' le piace e un po' la confonde - quella virtuale fatta di chiacchiere sui libri le dà conforto.
Solo che Bea non ha fatto i conti con il fatto che Andrea non è ancora disposto a rinunciare alla loro storia, e con il fatto che quel ragazzo che le piace potrebbe essere molto diverso da come appare...
Un bellissimo secondo capitolo per un romanzo che mi aveva fatto passare un pomeriggio piacevole, e anche stavolta Lorenza Bernardi riesce con la giusta dose di delicatezza e leggerezza a raccontarci come sia stare sui banchi quando il mondo là fuori sembra così invitante, senza mancare di accostare a quella che è una bella e romantica storia d'amore il tema ben più importante della torrelanza e della comprensione della diversità.

Giacomo è una vera star, e ho trovato il suo personaggio davvero azzeccatissimo.
Vive la sua omosessualità con una forza e una serenità che gli ho invidiato, e rappresenta nel miglior modo possibile tutti coloro che lottano per trovare la propria voce e il loro posto nel mondo.
Mi ha dato invece un po' sui nervi Bea, ma per un solo motivo: ha questa tendenza a decidere lei cosa le stanno dicendo gli altri, e ad andarsene senza aver ascoltato una parola.
Anche in vacanza, all'inizio del romanzo, è lei a trattare in modo assurdo Andrea, e anzi a lui una virile pacca sulla spalla per la grazia con cui sopporta tutto.
A parte questo, la storia dei due ragazzi mi è piaciuta anche in questo secondo volume, così come mi è piaciuto il modo in cui l'autrice ha affrontato sia il tema del sesso che quello dell'omosessualità.
Anche stavolta si ride tanto, ci si intenerisce spesso e c'è un finale da batticuore che non deluderà il fan di "Vorrei che fossi tu".

Consiglio la duologia a chi non ne abbia mai abbastanza di primi amori e primi batticuori, oltre che ovviamente alle lettrici più giovani che potranno ritrovare se stesse in Bea e nei suoi divertentissimi amici.
Un bacio a tutte, fanciulli (e fanciulli)!
A presto <3

1 commento :

  1. Ciao!! Ma che carino questo primo libro (non avendolo letto mi sono bloccata a metà e non ho proseguito con il secondo!).
    Credo proprio che ci farò un pensierino!!
    A presto!!
    Fede

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