lunedì 17 ottobre 2016

"Amiche di penna: Il romanzo epistolare di Anna Karenina ed Emma Bovary" di Daniela Mastrocinque e Marosella Di Francia

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Oggi voglio parlarvi di un romanzo italiano uscito da poche settimane, che ho trovato davvero gradevole e che si propone come qualcosa di davvero particolare.
Si tratta di "Amiche di penna: Il romanzo epistolare di Anna Karenina ed Emma Bovary" di Daniela Mastrocinque e Marosella Di Francia, edito Mondadori (rilegato a 18,50€):
Mentre è in viaggio in Italia con il suo amante Vrónskij, Anna Karénina avvia quasi per caso una corrispondenza con Emma Bovary, una signora francese che abita in provincia. Per sfuggire alla monotonia della propria vita, Emma cerca rifugio nei piaceri della letteratura e quindi non esita a consigliare ad Anna di leggere L'epistolario di Abelardo ed Eloisa, che l'ha conquistata. Anche sulla spinta di questa comune passione, le due donne iniziano a scriversi con assiduità e a scambiarsi racconti, chiacchiere e considerazioni sulle rispettive esistenze, che in parte ricalcano la trama dei romanzi di cui sono protagoniste, in parte la reinterpretano o la reinventano.
Mentre la corrispondenza tra Anna ed Emma si fa sempre più intima e disinibita, a una festa in casa Guermantes Anna incontra Charles Swann, che la introduce nei fascinosi ambienti di una Parigi a lei sconosciuta, l'accompagna al Père-Lachaise sulla tomba di Abelardo ed Eloisa, all'atelier di Degas, ai caffè degli impressionisti e soprattutto le presenta la sua amante, la cocotte Odette de Crécy. Nel frattempo, a Rouen, Emma incontra a teatro Rossella O'Hara e Rhett Butler: prigioniera delle sue passioni e ostinata nel desiderio di evadere dal meschino orizzonte borghese, progetta di partire per l'America con la sua nuova ed effervescente amica...
Lettera dopo lettera prende dunque forma una galleria di personaggi femminili indimenticabili: donne romantiche, appassionate e sognatrici oppure irrisolte, ciniche, disincantate. Anna ed Emma, specchiandosi l'una nell'altra, mettono a confronto con sempre maggiore intensità le rispettive concezioni dell'amore, si confidano, s'ingannano, s'inseguono, si sfiorano senza mai incontrarsi. Riusciranno a cambiare il proprio destino?
Con sapienza e delicatezza, Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque intrecciano i percorsi delle eroine più amate della narrativa ottocentesca, dando vita a un originalissimo "spin-off" di due romanzi di culto.

Insieme a Federica di "L'ultima riga" abbiamo deciso di proporvi una sorta di nostra piccola chiaccherata sui temi presenti nel romanzo, e quindi qui troverete le mie domande e le risposte di Federica: il suo blog è molto curato e sono sicura che una volta scoperto non potrete fare a mena di divorarlo post dopo post ;)

Elisa: Anna Karenina e Madame Bovary sono le protagoniste di due capolavori indiscussi della letteratura. Ricordi quando li hai letti, e cos'hai provato?
Federica: Anna Karenina l'ho letto la prima volta come compito scolastico e non mi piacque. Probabilmente ero troppo giovane per apprezzare la grandezza della trama, troppo poco donna per vedere Anna in tutte le sue sfumature. Ho voluto anni dopo riprenderlo in mano e ho apprezzato la fotografia che Tolstoj fa della società e di come descriva l'amore nella sua complessità umana. Dico umana perché leggendo hai un senso di grande potenza dato solo dal "vissuto".
Madame Bovary invece mi diede subito la sensazione della solidità, sapevo che stavo leggendo un pezzo di letteratura e già solo il personaggio ne è la prova. Una grande donna che non ha timore di mostrarsi per quello che è. Anche se entrambe hanno sempre lottato contro la ricerca della propria felicità. Ed in questo senso sono "affini" come protagoniste letterarie.
Elisa: Hai mai avuto un'amica o amico di penna? Quanto rivelavi di te stessa per lettera?
Federica: Sì, quando ero piccola spesso utilizzavo le lettere. Ricordo di aver intrapreso un'amicizia epistolare con una bambina che avevo conosciuto in un campo estivo e con cui non avevo occasioni di incontro. Scriverci era il modo per non perderci e per rimanere in qualche modo "legate". E poi scrivevo ad una mia prozia che viveva in campagna e che vedevo solo in estate. Ricordo che raccontavo minuziosamente le cose belle che mi accadevano, ma condividevo solo le situazioni che mi avevano regalato stupore. Una delle sensazioni più belle dell'aver un amico di penna è l'attesa della lettera, della riposta. Quando vedevo il postino che lasciava la lettera era sempre una grande gioia!  

Elisa: Nel romanzo incontriamo tanti altri personaggi, tra i quali una coppia davvero molto famosa sia nella letteratura che nel cinema: Rhett Butler e Rossella O'Hara.
Se dovessi indicare la tua coppia "letteraria" preferita in assoluto, quale sceglieresti e perchè?
Federica: Sarò anche banale ma la coppia più bella rimane sempre Heathcliff e Catherine di "Cime tempestose". Quell'amore forte, assoluto, che ti lega nei diversi momenti della vita pur essendo lontani grazie alla passione. Amore tanto assoluto da essere al contempo fonte, addirittura, di distruzione.

Il romanzo, come vi anticipavo, è speciale e sembra scritto apposta per chi, come me, avesse amato "Anna Karenina" o "Madame Bovary" (il primo dei due figura ancora, dopo anni e dopo centinaia di altre letture, tra i miei dieci romanzi preferiti).
Ho trovato molto singolare l'idea di rendere due eroine emblematiche della letteratura corrispondenti e confidenti, e ancora più peculiare la girandola di avvenimenti e incontri che rendono queste 193 pagine una lettura davvero molto, molto, molto gradevole.
Un romanzo sull'amore e sulla consapevolezza di sè, su quanto di più nascosto ci sia nell'animo di una donna e su come, a volte, bastino carta e penna per portarlo alla luce.

Sul blog di Federica trovate invece le sue domande per me e le mie risposte, quindi passate a sbirciare!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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