lunedì 18 gennaio 2016

"Quella notte tutto è cambiato" di J.S. Cooper

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Quella notte tutto è cambiato" di J.S. Cooper, edito da Newton Compton (rilegato a 9,90€):
Mi chiamo Rhett. Sono presuntuoso perché me lo posso permettere: ho lo sguardo adatto, i soldi, ci so fare. Sono quello con cui ogni ragazza vuole stare, anche se nessuna di loro è stata mai capace di legarmi a sé. Non voglio relazioni. Né mi sposerò mai. Ogni settimana c'è una donna diversa nel mio letto. I miei amici sono gelosi di me. I miei nemici m'invidiano. Tutti vorrebbero essere al mio posto. E tutto nella mia vita è assolutamente perfetto. Il mio primo bacio a scuola è stato con Clementine. Lei è simpatica. Abbiamo sempre condiviso tutto. Ma non siamo mai stati insieme perché io non la amo. E proprio non m'interessa se si è innamorata di un altro e se ha deciso di andarsene, di trasferirsi per un ragazzo. Non mi importa perché non ne sono innamorato. Perché non mi lego a nessuno. Mai. Poi una notte tutto è cambiato. Quella notte, tutto ciò in cui credevo è stato messo in discussione. E a un tratto, essere Rhett non significava più molto...

Doveva arrivare la lettura NO, a un certo punto.
Questo libro è un NO sotto praticamente ogni possibile punto di vista, ma visto che scrivere una recensione in cui lo demolisco senza pietà non sarebbe nel mio stile cercherò almeno di farvi sorridere.

Intanto, vogliamo parlare di Rhett? Parliamone.
Il libro è scritto dal suo POV, e se state pensando "Oh, finalmente un libro senza tutte le paturnie tipiche delle eroine romance e new adult!" siete così fuori strada che sostanzialmente siete partite da casa e arrivate in Nuova Zelanda.
Rhett, signore e signori, è l'uomo-paturnia.
L'uomo che per un quarto del tempo si dice da solo di essere bello-bellissimo e figo-fighissimo, nonchè bravo-bravissimo a letto, e già qui scatterebbe il "complimenti per la modestia", ma per i restanti tre quarti si applica a fondo per essere un vero e proprio clichè ambulante.

Saltatore di letti professionista? C'è.
Uomo che non deve chiedere mai, incluse ragzze che gli improvvisino una seduta di sesso orale sotto il tavolo al ristorante? C'è. E qui c'è anche un "che schifo", concedetemelo.
Dialoghi mentali con il proprio pene (di cui ovviamente viene analizzata la condizione minuto per minuto, come nelle migliori telelcronache calcistiche)? C'è.
E c'è anche qualche imbarazzante e disgustosa sessione di autoerotismo misto a paturnia con tanto di straccetto recuperato da terra per pulirsi, che a me ha fatto solo rabbrividire pensando a dettagli come fluidi rappresi, polvere, acari e via dicendo. Magari i due passi dal letto al bagno sarebbero preferibili ad un'infezione ai genitali, ma giusto per dire.
Di certo è che, se la mente di Rhett è profonda quanto una pozzanghera, il suo pene invece sembra avr capito benissimo come va il mondo: pur di far capire al suo ottuso proprietario che sì, il motivo per cui si infila in mutande nel letto di Clementine di notte e se la coccola ben bene è che lei gli piace (ma che davvero?), va in sciopero rifiutandosi di effettuare l'alzabandiera con qualsiasi altra donna.
Della serie "Amico, se non ci arrivi così, io dico a Maria di chiudere la busta ed esco".
Pacca sulla spalla al pene di Rhett: è il mio personaggio preferito del romanzo, senza ombra di dubbio.
Ma nel caso l'igiene discutibile di Rhett e il suo dirsi a ripetizione quanto sia figo e quanto ogni donna sbavi per lui non vi avesse ancora demotivate, parliamo del suo continuo pensare e ripensare a ogni singola idiozia immaginabile.
"Ehi, ma com'è possibile che quando la mia amica bella-bellissima mi si infila a letto accanto senza reggiseno e mi sbatte il sedere contro i genitali, mi eccito?"
COME SARA' MAI POSSIBILE? Chiediamocelo, Rhett.
"Ma come mai quando la sempre suddetta amica esce con un ragazzo mi dà fastidio?"
NO, DAVVERO: COME MAI?!" Rhett, da piccolo devi essere caduto dal seggiolone di testa almeno un paio di volte. Lasciatelo dire.
Non volendo farsi mancare nulla, anche lui come risposta alla madre che se n'è andata ha trovato quella di diventare uno scopatore seriale, perchè da che mondo è mondo c'è un unica via ed è quella lì. Ora, io non sono una psicologa, ma mi rifiuto di pensare che l'unica reazione possibile al rifiuto materno sia "Me le faccio tutte!", e anzi trovo deprimente che in ogni singolo romance ci dobbiamo sorbire lo stesso clichè.
Ah, giusto per non perdercelo: in tutto questo, Rhett si fa anche masturbare per bene dalla migliore amica di Clementine. Tanto per chiarire il livello del suddetto ragazzo.
Dove sono le gif "Maria, io esco" quando servono?!

La triste verità è che Rhett è un idiota, non un eroe romantico tormentato e straziato dal dolore: il ragazzo è un inquietante incrocio tra Hardin di "After" al suo peggio e Rocco Siffredi versione "pubblicità delle patatine", con la differenza che lì era pura autoironia.
E l'ancora più triste verità è che Clementine, che ci era sembrata una relativamente sveglia per buona parte del libro, alla fine getta le mutande anche lei in nome del "siamo anime gemelle" e via dicendo.
Perchè si riduce tutto a questo: 300 pagine di paturnie, erotismo oltre il limite del ridicolo, clichè stantii che culminano in un finale per il quale si sono scomodati Danielle Steel, Massimo bisotti e un paio di stagisti sottopagati della sezione "biglietti" alla Perugina.
Non ci ho trovato amore, nè emozione: mi ha fatta ridere, questo sì, ma quel tipo di risata da "No, ti prego! Davvero?" che non credo fosse nelle intenzioni dell'autrice.

Mi dispiace, ma stavolta è un NO maiuscolo, sottolineato, con una sirena accesa sopra.
Non riesco a salvare nulla di questo romanzo, e dire che ci ho pensato per giorni sperando di trovare qualcosa. Nada. L'unica critica costruttiva sarebbe consigliare all'autrice di riscriverlo eliminando tre quarti delle pagine, visto che dal rogo salvo solo i genitori e la nonna di Clementine.
Soprattutto la nonna.
Però lo vogliamo dire che il modello sulla copertina originale è davvero bello? Diciamolo:
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

9 commenti :

  1. Sono al lavoro e sto ridendo come una scema XD No davvero la recensione è troppo forte! Proverei anche a leggerlo solo x farmi due risate,ma il fatto che si trastulli" anche la migliore amica di lei già mi fa star male a pensarci quindi direi che vado oltre . Baci

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  2. Almeno ho riso tantissimo ahahahahahaah Non lo leggerò mai.

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  3. Oddio sto morendo dalle risate! XD
    Sei grande! ;) :)

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  4. La ADORO! 😂😂😂
    Se fosse stato un romanzo ironico, sarebbe stato più credibile....
    Ha più carattere il pene che lui, che tristezza d' "uomo"....Ora mi hai incuriosito, se vorrò una lettura "leggerissima" so dove buttarmi xD
    Comunque hai ragione: l'unica cosa bella (la cover)....
    E c'è l'hanno tolta in Italia: perché?!?

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  5. Oddio, Eli, sto ridendo come una cretina ahahahah!
    Thumbs up per il modello in copertina, comunque! ;)

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  6. sto ridendo talmente tanto che col catarro che ho sto rischiando di soffocare!
    anche io pensavo alla sporcizia.
    Povero pisello! ._.
    ti amo quando scrivi queste recensioni SALLO!

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  7. Anche io ti amo quando scrivi queste recensioni. E in maniera molto diversa amo anche il modello in copertina
    Il libro lo leggo S U B I T O

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  8. ahahahahahah sto ridendo da dieci minuti! Adoro le tue recensioni

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