Oggi chiacchieriamo di un romanzo molto singolare, che rientra nel genere epistolare (e di questo genere non leggevo nulla da un bel po', quindi è stato bello perdermi tra le pagine di questa proposta Sperling&Kupfer):
Tutto inizia con un compito assegnato nei primi giorni di scuola: "Scrivi una lettera a una persona che non c'è più". E così Laurel scrive a Kurt Cobain, che May, la sua sorella maggiore, amava tantissimo. E che se n'è andato troppo presto, proprio come May. Per Laurel, la sorella era un mito: bella, perfetta, inarrivabile. Era il sole intorno a cui ruotava tutto, specie da quando i genitori si erano separati. Perderla è stato indescrivibile, qualcosa di cui Laurel non vuole parlare. Sulla carta, invece, Laurel si lascia finalmente andare. E dopo quella prima lettera, che non consegnerà all'insegnante, continua a scriverne altre, indirizzandole a Amy Winehouse, Heath Ledger, Janis Joplin e altri idoli della sorella scomparsa. Soltanto a loro riesce a confidare cosa vuol dire avere quindici anni e sentire di avere perso una parte di sé, senza nemmeno potersi aggrappare alla famiglia perché è andata in mille pezzi. Soltanto a loro può confessare la paura e la voglia di avventurarsi in quel mondo nuovo che è la scuola, la magia di incontrare amiche che ti fanno sentire normale e speciale al tempo stesso. Finché, come un viaggio dentro di sé, quelle lettere porteranno Laurel al cuore di una verità che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Qualcosa che riguarda lei e May. Qualcosa che va detto a voce alta: solo così Laurel potrà superare quello che è stato, imparare ad amarsi e trovare il coraggio di andare avanti.
L'idea di scrivere lettere a chi non c'è più ma ha contribuito a modo suo a cambiare il mondo (e quindi in un certo senso continua ad esistere) mi ha conquistata.
Le lettere di Laurel sono una forma molto singolare di diario, perché in esse è in grado di esternare i suoi pensieri, le sue riflessioni su chi e ciò che la circonda, e le permettono di ammettere le sue paure.
Quello che ho maggiormente apprezzato di lei è che Laurel è una quattordicenne autentica.
Un po' ingenua perché cresciuta in un contesto familiare giocoso e affettuoso, e di sicuro non sgamata quanto le "normali" quattordicenni di adesso, ma io mi ci sono identificata molto.
Mi sono ritrovata nel suo desiderio di cambiare il suo stile, cercando di assomigliare alla sorella (ai suoi occhi molto più bella e "forte" di lei); ho visto un po' di me stessa nel suo cercare conforto nei "grandi" venuti prima: nelle canzoni, nella poesia e nelle grandi imprese.
Laurel sogna di possedere il coraggio di Amelia Earhart, per esempio, e quando le scrive è la prima cosa che le dice:
pag. 15: Cara Amelia Earhart, ricordo che, quando ti sentii nominare per la prima volta, durante la lezione di scienze sociali alle scuole medie, fui quasi gelosa di te.So che non è esattamente quello che si dovrebbe provare nei confronti di una persona scomparsa in circostanze tragiche, ma a rendermi gelosa non fu tanto la tua morte, quanto l'idea di volare, di sparire. E anche il modo in cui vedevi la terra dall'alto. Non avevi paura di perderti. Decollavi, e basta. Stamattina ho deciso che mi serve almeno un briciolo del tuo coraggio, perché ho cominciato le superiori tre settimane fa e non posso continuare a starmene da sola vicino al recinto della scuola.
Attraverso le sue lettere, Laurel apre il suo cuore e la sua mente, e le pagine sono costellate di riflessioni non solo su se stessa e la sua situazione, ma anche sui suoi destinatari.
Di tutti analizza la sfera più intima e personale, trovando in ciascuno il suo stesso bisogno di fuggire e di trovare conforto.
Da River Phoenix a Kurt Cobain, passando per Judy Garland e Janis Joplin.
Di tutti coglie la sofferenza e la tristezza, e con tutti condivide le proprie, come non riesce a fare con chi le sta attorno.
Uno dei miei passaggi preferiti è da una sua lettera a River Phoenix, in cui descrive il suo primo amore, Sky:
pag. 100: Con Sky riesco a far sparire le cose che mi fanno paura. Passeggiamo per il quartiere, al buio, e le nostre ombre si accavallano e si allungano per tutta la strada. Ci baciamo, e io sento che, se la mia ombra potesse rimanere per sempre dentro la sua, lui riuscirebbe a oscurare tutto ciò che non voglio ricordare. Posso perdermi in tutto ciò che c'è di bello in lui. Se devo essere sincera, mi ricorda un po' te. Perché è un ragazzo forte, perché l'aria gli fa spazio quando l'attraversa. E anche perché c0è qualcosa di fragile in lui... qualcosa che sbatte le ali, come uno sciame di falene. Qualcosa che cerca disperatamente di andare verso una luce. May era una luna, la gente si accalcava attorno a lei. Ma io mi accontenterei di essere anche solo il lampione di Sky. Mi basta essere l'oggetto che lo attrae. Adoro sentire quel frullio d'ali.
Non crediate, però, che le lettere di Laurel siano solo piene di ammirazione.
Perché al contrario, per ogni singolo destinatario arriva il momento in cui lei gli scaglia addosso la sua rabbia e la sua frustrazione.
Anche per il suo amato River Phoenix:
pag. 194: Immagino tu sappia cosa vuol dire tradire qualcuno. Tradire tutti. Eri una stella luminosa. Una di quelle a cui la gente affida i propri desideri. Finché non ti imbottisti di tutte quelle droghe che ti uccisero. Credi che possa farlo chiunque? Diventare una celebrità di quel calibro? Credi che tutti sappiano ottenere visibilità? Amore? Luce? No. Non arrivano ad avere quello che avevi tu. Non arrivano a essere belli come lo eri tu. E tu volevi solo bruciare fino a consumarti.
O per Kurt Cobain, altro grande, grandissimo amore:
pag. 202: Caro Kurt, hai avuto una figlia, che adesso non avrai la possibilità di vedere crescere. Non la vedrai diventare grande. Non sarai lì a prepararle la cena, quando d'estate tornerà dalla piscina e odorerà di cloro. E quando andrà in bicicletta senza mani e volerà oltre il manubrio, non potrai consolarla. Non assisterai al concerto del suo coro, con tutti gli altri genitori, sul pavimento sudaticcio della palestra, e non vedrai il suo viso quando chiude gli occhi e lascia uscire la voce.Non la guarderai camminare nella neve fresca, nel giardino dietro casa, o sdraiarsi per fare un angelo. Non la vedrai innamorarsi per la prima volta. E se, con il cuore infranto, si raggomitolerà sotto le lenzuola fresche di bucato, non la sentirai. Quando avrà bisogno di te, tu non ci sarai. Non t'importa? Come hai potuto farle una cosa del genere?
Sai cos'avrà, al posto del suo papà? il tuo biglietto d'addio. L'avevi considerato, mentre lo scrivevi?
Avevi pensato che le tue parole avrebbero gettato un'ombra sulla sua vita?
Hai scritto di avere una figlia piena d'amore e di gioia, che baciava ogni persona che incontrava perché per lei al mondo erano tutti buoni e nessuno le avrebbe fatto mai del male. E questo ti terrorizzava, perché non sopportavi il pensiero che crescesse e diventasse come te.
Quando scrivevi quelle parole, quando ti togliesti la vita, non ti venne in mente che le stavi rubando l'innocenza che tanto amavi in lei? Che avresti cambiato per sempre il suo cuore pieno di gioia? Sei stato tu il primo a farle del male. il primo a render il mondo un posto pericoloso per lei.
Tutto scatena la mente di Laurel: un maglione appartenuto alla sorella, il suo rossetto abbandonato sul cassettone, gli occhi di Sky o una poesia letta a scuola.
Le sue riflessioni su "Ode su un'urna greca" di John Keats sono le mie due pagine preferite del romanzo, e le ho copiate per intero nel mio quaderno.
Se siete in libreria, aprite questo libro a pag. 106-107, perché anche se poi decideste di non comprarlo questa è la parte che vorrei vi portaste nel cuore.
Laurel impara lettera dopo lettera, confessione dopo confessione, ad accettare il passato e ad accogliere il futuro. Impara che sbagliare oggi non ti impedisce di fare la cosa giusta domani, che i matrimoni perfetti non esistono ma questo non vuol dire che non valga la pena provarci, e che l'amore, quello vero, è delicato e fragile come le ali di una falena.
Vi segnalo un estratto del romanzo, è bello poter sfogliare le prima pagine e vedere se si riesce a farsi catturare ;)
Consigliato a chi a 14 anni era ancora un bambino che sognava di diventare grande, a chi ama i Nirvana e soprattutto il loro album "In Utero" (perché "Nevermind" è quello che piace a tutti coloro che degli altri dischi non hanno capito nulla, a detta di Sky), a chi adora scrivere lettere e non si capacita del fatto che oggi non le scriva più nessuno.
Ma voglio segnalarvi anche un'interessante proposta per l'estate in arrivo.
Quest'anno, infatti, Sperling&Kupfer vi propone qualche lettura estiva in una veste inedita e a un prezzo molto interessante.
12€ e vi trovate con un libro perfetto per la spiaggia e l'ombrellone, e una coloratissima pochette.
Una delle proposte è proprio "Noi siamo grandi come la vita", di cui ho scelto di parlarvi oggi, ma questi gli altri titoli e qualche foto:
Un altro romanzo (tra quelli proposti) che vi consiglio è "L'istante esatto che lega due destini" di Angélique Barberat, l'ho letto all'uscita e mi è piaciuto molto.
Che dire?
Una proposta colorata e divertente, di cui approfitterò sicuramente!
Non vi interessa nessuno dei titoli proposti perché siete in piena "AfterMania" e volete saperne di più sul secondo, attesissimo volume?
Qui trovate la mia anteprima, con qualche curiosità extra sul romanzo e su cosa vi aspetta ;)
Un bacio a tutte, fanciulle!
A presto <3
Assolutamente vero In Utero è il migliore e adoro le lettere scritte a mano, sarà per questo che ho amato Noi siamo grandi come la vita! Bellissima recensione Eli, un bacio
RispondiEliminaGrazieeee! Ho divorato questo libro in un solo giorno, e ho passato la sera a copiarne paragrafi interi sul mio quaderno!
EliminaViva le lettere scritte a mano, i Nirvana e anche un po' River Phoenix.
Baci <3
River Phoenix… <3!!!
EliminaEro rimasta un po' meh da alcune recensioni lette, pare che questo libro non sia piaciuto a nessuno, ma se lo consigli così caldamente mi sa che lo leggerò. Inoltre avevo anche notato la promo della sperling con le pochette. speriamo che il mio supermercato le porti!
RispondiEliminaSecondo me il "problema" di questo libro è che non è uno Young Adult di quelli di moda adesso, sul primo amore e bom. Finita lì.
EliminaÈ molto particolare, essendo tutto in forma di lettera, e la protagonista vive sì il primo amore, ma la protagonista resta lei.
È la storia della sua crescita personale, e avviene attraverso questa sorta di "diario epistolare" di cui avrei sottolineato pagine intere <3
Io dico che a te potrebbe piacere, perchè la protagonista non ha tutte quelle caratteristiche che di solito ti infastidiscono (e non ci sono respiri trattenuti!).
Baci <3
un libro un pianto, scrivere la recensione mi sta venendo terribilmente difficile!
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