Oggi esce un romanzo che mi ha affascinata e trasportata in Sicilia alla fine degli anni Sessanta.
Pronte a scoprirlo con me?
Sperling&Kupfer (19,90€) |
Questa la trama:
È il 1968 quando il notaio Saglimbeni decide di tornare in Sicilia con la famiglia, dopo una lunga assenza.
Vittoria, la figlia più giovane, indipendente e contestatrice ma legata al padre, non ha potuto che assecondare il suo desiderio e trasferirsi in quella terra sconosciuta che da sempre lui le ha insegnato ad amare.
A Montuoro, per Vicki, cresciuta a Roma e appassionata di fotografia e di auto da corsa, l'impatto con una società conservatrice, ai suoi occhi maschilista, formale e schiava dei pregiudizi, è destabilizzante.
In mezzo a tante conoscenze, saranno poche vere amicizie ad aiutarla a inserirsi nella realtà del paese.
Quello di Diego Ranieri è un nome ricorrente negli ambienti a lei più vicini, un volto conosciuto che all'improvviso entra con prepotenza nella sua vita.
Ombroso e sfuggente, ancorato a una mentalità assai diversa dalla sua ma capace di legarla a sé come nessun altro, Diego porta i segni di un passato doloroso da cui stenta ad affrancarsi, e con cui lei dovrà fare presto i conti.
Divisa tra sentimento e orgoglio, Vicki trova nella facoltà di Architettura di Palermo, in piena occupazione, un rifugio in cui sentirsi meno estranea.
Armata di macchina fotografica, inizia a scoprire la città, a conoscerne la bellezza enigmatica e i lati oscuri, fino a rimanerne stregata.
E proprio per le strade di Palermo la sua storia s'intreccerà con quella, drammatica, di zia Rosetta, la cui apparenza mai lascerebbe intuire cosa nasconde il suo passato.
Due donne unite dal coraggio con cui affrontano le prove che la vita ha loro riservato.
Sullo sfondo di palazzi nobiliari e aspri paesaggi di campagna, le vicende di due famiglie colte in un importante momento storico ci conducono attraverso una Sicilia indolente e sensuale, al cui fascino è impossibile sottrarsi.
Ho letto questo libro in un fine settimana, restandone affascinata.
A conquistarmi è stata l'immagine della Sicilia che ne emerge, magari un po' arretrata e decisamente attaccata alle convenzioni, che scopriamo attraverso gli occhi di Vittoria.
Ventenne, cresciuta a Roma, per lei l'arrivo a Montuoro segna un punto di svolta.
Grande come paese ma piccolo come città, e non esattamente il paradiso per chi viene da una città sfavillante e in preda alla lotta studentesca come lei.
Qui a Montuoro la sua auto è troppo rossa e troppo sportiva, le sue gonne troppo corte, i suoi modi troppo "liberi", e questo senza che Vittoria sia effettivamente sguaiata o vestita in modo volgare.
Questo la disorienta non poco, e a tratti ha disorientato anche me.
Nei primi capitoli si sente ripetere praticamente da chiunque "Ricordati che non sei a Roma!", e questo aumenta il suo senso di disagio ed estraneità.
Un elemento distintivo del romanzo è il ruolo chiave della fotografia.
Vittoria scopre la Sicilia attraverso l'obbiettivo della sua Nikkormat: ne porta allo scoperto la bellezza nascosta e ciò che al contrario non le piace o la spaventa, le luci e le ombre, con la dedizione e anche un po' la sfrontatezza che hai solo a vent'anni.
Fin dall'inizio del romanzo leggiamo di come il padre consideri importante il fatto che lei sia nata in Sicilia, di quanto questo abbia creato un legame tra lei e quella terra, e in parte questa è la storia di come Vittoria torni a "casa".
Mi è piaciuto anche Diego e il rapporto che stringe con lui, ma questa resta la storia di Vittoria.
Il personaggio di zia Rosetta è quello che mi ha colpita di più, perché è come se a ogni pagina voltata ne scoprissimo una nuova sfaccettatura, un nuovo ricordo mai condiviso, un nuovo volto di quella che all'inizio è mostrata semplicemente come la sorella rimasta zitella presa solo dai preparativi della cena.
In lei c'è invece molto di più e in parte sarà proprio Vittoria a tirarlo fuori.
Anche questo l'ho letto con entusiasmo sul mio iPad2, ormai sempre più lento. Prevedo un futuro passaggio all'iPad Mini :) |
Innanzitutto lo consiglio a chi ama le storie "vere", perché di Vittorie ce ne sono state e ce ne saranno sempre: qualcuno il suo stile di vita verrà stravolto dall'oggi al domani, che dovrà ricominciare da capo.
Lo consiglio a chi ama la Sicilia, perché è casa sua o perché lo è stata, o anche solo perché gli è bastata una vacanza per innamorarsene, perché la Sicilia che incontrate in questo romanzo è un posto antico e moderno al tempo stesso, in cui arrivano gli anni Settanta ma per molti versi si è fermi all'Ottocento: un'ambientazione unica.
Lo consiglio a chi ama le storie al femminile ma con protagoniste singolari, con cui crescere, ridere e a volte anche piangere.
Lo trovate in libreria da stamattina, oppure potete acquistarlo sul sito Sperling&Kupfer.
Se lo leggerete, spero mi farete sapere come l'avete trovato!
Un bacio a tutte, fanciulle.
A presto <3
Interessante questo libro, l'ho segnalato nel post di oggi sulle uscite della settimana! Mi ha incuriosita molto la tua recensione, queste storie di ritorni a casa mi stuzzicano sempre, solo che in questo momento ho bisogno di letture diverse XD
RispondiEliminaIn ogni caso è un titolo da tenere in considerazione per il futuro, un bacio Ely <3
È un libro molto bello, ma devo ammettere che forse non l'avrei preso in mano in libreria perchè tendo a farmi conquistare da storie con più azione o con trame più avvincenti.
EliminaQuindi è stata una bellissima sorpresa, e sono felice di averlo letto <3
Di sicuro è da tenere buono per il futuro!
Un bacio
Un libro interessante, con una trama che mi incuriosisce! Poi il fatto che sia ambientato in Sicilia é decisamente un punto a suo favore :) un bacione <3
RispondiEliminaA me incuriosiva quello che hai proposto tu l'altro giorno per lo stesso motivo <3
EliminaUn bacione <3