giovedì 21 maggio 2015

"Il libro di Julian" di R. J. Palacio (ma anche "Wonder")

Buonasera a tutte, fanciulle!
Stasera parliamo delle mie letture di ieri e stamattina, ovvero l'ormai arcinoto "Wonder" di R. J. Palacio e il suo capitolo aggiuntivo "Il libro di Julian", quest'ultimo uscito ieri:
E' molto difficile parlare del capitolo aggiuntivo senza dire qualcosa anche del romanzo a cui fa riferimento, e quindi consideratela una recensione di entrambi.
Partiamo da "Wonder", dove conosciamo Augustus Pullman.
Un ragazzino brillante, divertente e che tutti vorremmo come amico, se non fosse che è affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, una rara malattia ereditaria che gli ha deformato i tratti del viso.
Questo lo rende diverso, e non in quel modo che a volte ricerchiamo, ad esempio ricorrendo a vestiti estrosi o a un trucco esagerato.
Lui è diverso in un modo che, ai più, fa semplicemente paura.
Il romanzo segue Augustus durante il suo primo anno di scuola media, ovvero il suo primo anno in una scuola vera e propria (dopo che, per proteggerlo e assisterlo al meglio, ha studiato per anni a casa sotto la guida materna).
Augustus subisce tante delusioni, e soffre per la sua diversità e a causa di chi la usa come arma per ferirlo, ma impara anche lezioni importanti, riuscendo a costruire amicizie solide destinate a durare.
Un libro che ha essenzialmente tre punti di forza: il primo è quello di essere scritto dal punto di vista di un ragazzino e con uno stile coerente a quello di quell'età. A tratti è davvero impossibile pensare che l'autrice sia invece una donna adulta, e questo vuol dire avere piena padronanza di un linguaggio e di uno stile. Il secondo è che tratta tematiche importanti, come la diversità, l'accettazione, il bullismo, la delicatezza degli equilibri famigliari, l'amore e il rispetto, ma senza mai perdere la leggerezza. Il terzo è che questo libro è pieno di belle frasi.
E questo conta perché tutti, dei nostri libri preferiti, abbiamo quelle due o tre frasi che portiamo nel cuore, e in questo libro ne troverete moltissime.
Pur essendo un libro per ragazzi, è sicuramente gradevole anche a chi ragazzo non lo è più, quindi inseritelo nelle vostre wishlist: non ve ne pentirete.
Ed arriviamo a Julian, che altri non è che il bulletto della scuola che in "Wonder" tormenta a lungo Augustus e il suo amico Jack.
Un ragazzetto borioso e pieno di presunzione, che però a un tratto spariva dalla narrazione senza che la cosa fosse pienamente motivata, e quindi nessuna sorpresa che sia arrivato un capitolo aggiuntivo del libro dedicato a lui.
Leggendolo, la mia opinione personale su Julian è cambiata radicalmente.
E credo che anche a voi succederanno due cose: avrete voglia di prendere a calci la sua insopportabile madre fin dall'inizio, e di abbracciare lui alla fine del libro.
Julian in questo capitolo svela le sue paure, i suoi dubbi e le sue incertezze.
Grazie a una storia segreta di cui diventa primo ascoltatore, trova il coraggio necessario a riconoscere i propri errori, e scopre dentro di sé la capacità di essere, anche lui, gentile.
Non posso dirvi altro senza fare spoiler, e non mi piacciono quelle recensioni-fiume piene di blablabla celebrativo, quindi riporto per voi le mie frasi preferite di "Il libro di Julian", lasciando che il libro parli da sé:

pag. 22: E' proprio questo il problema della paura, però. Che non riesci a controllarla. Quando hai paura hai paura. E quando hai paura ogni cosa sembra spaventosa; persino cose che non sono per niente spaventose. Ed ogni cosa che ti fa paura si mescola tipo insieme fino a formare questa sensazione gigantesca terrificante. E' come se tu fossi completamente avvolto, dentro questa coperta che è la paura [...]"

pag. 97: E' sempre un gesto coraggioso essere gentili.

pag. 104: Un errore non dice di te quello che sei. Devi semplicemente comportarti meglio la prossima volta.

Aggiungo la nonna di Julian (che ha un ruolo chiave in questo capitolo) alla schiera di nonne e zie preferite della letteratura, perché la sua storia è stata intensa ed emozionante da leggere.
E concludo dicendo che a me, per molti aspetti, è piaciuto quasi più questo capitolo del romanzo di riferimento.
Soprattutto perché ho particolarmente apprezzato che il protagonista fosse il bullo e non la vittima, e che si andasse ad indagare sulle vere motivazioni del suo comportamento, cosa che nel romanzo non veniva fatta.

Consigliato anche questo, per la tematica complessa e assolutamente attuale che affronta, e perché di ogni storia esistono due versioni, ed è impossibile essere obbiettivi senza averle ascoltate entrambe.

Un bacio a tutte, fanciulle, e a presto <3

6 commenti :

  1. Due pollicioni in su per codesta fanciulla! Grande recensione!

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  2. "È sempre un gesto coraggioso essere gentili" è una citazione stupenda!!! Bella recensione, li leggerò :) un abbraccio

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  3. Ho appena finito "Wonder", l'ho trovato davvero bello! Quindi penso proprio di procurami a breve anche il secondo libro, come te trovo interessante il punto di vista del "bullo"! :)

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    1. Ho rivalutato Julian, ma soprattutto VIVA LA NONNA! <3

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