Iniziamo la settimana con Deanna Raybourn, e il suo “Africa, mon amour”.
Ringrazio di cuore la Harlequin Mondadori per avermi inviato una copia, e ho passato un gradevolissimo weekend divisa tra la Parigi dei Ruggenti Anni Venti e il Kenya selvaggio di inizio Novecento.
Vi avevo proposto l’uscita in anteprima, ma vi riporto la trama per completezza:
Parigi, 1923.
Figlia di una donna dalla vita decisamente vivace, Delilah Drummond non è da meno ed è ben nota nei circoli parigini per i suoi scandali.
L'ultimo che la coinvolge, però, è talmente grande da fare impallidire anche sua madre.
Delilah viene quindi costretta a trasferirsi in Kenya, nella tenuta del suo patrigno preferito, almeno finché i pettegolezzi sul suo conto non saranno dimenticati.
Decadente e baciata dal sole Fairlight, questo il nome della casa, è ciò che rimane di uno sogno africano ormai sbiadito, un mondo dove espatriati dissoluti conducono la loro vita tra gin, musica jazz, sigarette e safari.
Come signora della tenuta, anche Delilah si abbandona ai piaceri di questa società decadente, diventando la regina di uno stile di vita sregolato.
Ma un giorno sullo sfondo di questa vita frivola si staglia l'integerrimo Ryder White.
Così diverso dagli altri, diventerà la guida di Delilah alla scoperta della complicata bellezza di quel mondo sconosciuto che è l'Africa.
Giraffe, bufali, leoni ed elefanti si aggirano sulle rive del lagoWanyama, sollevando nuvole di polvere rossa.
Qui la vita è lussureggiante, ma anche fuggevole e pericolosa.
Immersa nelle meraviglie e nei rischi dell'Africa, Delilah si apre a una terra che offre esperienze forti e contrastanti: caldo, oscurità, bellezza, gioia e paura la colpiscono direttamente al cuore.
Solo quando questo luogo sacro sarà profanato col sangue, lei scoprirà per che cosa vale la pena lottare davvero e di che cosa non potrà mai più fare a meno.
La copertina originale |
Iniziamo col dire che questo romanzo mi è piaciuto molto, perché contiene diversi elementi che ricerco frequentemente nei libri che acquisto.
L’Africa, ad esempio, è un’ambientazione che mi piace moltissimo, e che ho apprezzato in molti romanzi, dagli scritti di Karen Blixen ai romanzi della (a noi) contemporanea Lesley Lokko (di cui consiglio “Il mondo ai miei piedi”, uno dei miei romanzi preferiti di sempre e non è una cosa che dico alla leggera!).
Deanna Raybourn |
Delilah Drummond è quella che oggi definiremmo una party girl: divide la sua vita parigina tra cocktails e balli scatenati, tra sigarette e abiti con le frange.
Più qualche marito, tra un gin e l'altro.
Trovarsi in Kenya all'improvviso, in fuga da uno scandalo troppo grande per essere fatto scivolare via a passo di danza, è una punizione.
Tuttavia all’inizio il suo Kenya finisce per essere quello dei ricchi possidenti, e sostanzialmente si trova a ripetere lo stesso schema di feste e far nulla.
E’ l’incontro con Ryder White a cambiare davvero la sua vita, e a farle scoprire un Kenya diverso.
A mostrarle che c’è un mondo al di là del suo bicchiere di gin, e che ci sono cose che valgono più di un elegante abito da sera.
Ryder mi è piaciuto, perché pur trovando Delilah snob, viziata e superficiale (e credetemi, all’inizio del romanzo non stava molto simpatica nemmeno a me) è in grado di vedere oltre la patina glamour e di dare una possibilità alla vera Delilah di uscire allo scoperto.
La passione tra i due è dovuta non solo alla reciproca attrazione fisica, ma anche a questo scoprirsi attraverso l’altro, e al trovarsi in un posto magico che alimenta il bisogno di avventura di entrambi.
A Ryder di Delilah piace tutto ciò che in un locale parigino non farebbe colpo: gli piace che lei sappia sparare con una carabina, che sia un'abile infermiera, che in fondo sotto le frange svolazzanti sia una dura.
Splendide le descrizioni, che mi hanno fatta letteralmente perdere tra le pagine.
I panorami, la natura, Nairobi, le pompose abitazioni coloniali: tutto è descritto nel dettaglio ma senza pesantezza, quasi con tocco cinematografico.
Riesco in effetti ad immaginare con facilità un film, tratto da un romanzo così, ed è un film che guarderei.
E’ un romanzo rosa, su questo non c’è da discutere, ma è il tipo di romanzo rosa che mi piace.
Quello che ha molto di più da offrire oltre ai cliché e alle banalità, e quello che oltre a intrattenermi mi lascia qualcosa dentro.
A me questa storia ha lasciato, oltre alla voglia di leggere la novella prequel (solo in digitale, e per ora solo in inglese) dedicata a Ryder, un forte desiderio di volare in Africa. E proprio per questo, anche stavolta vi propongo una piccola nail-art ispirata al romanzo:
Per realizzarla ho usato uno stuzzicadenti, usato come dotting-tool.
Un’alternativa può essere un cotton-fioc, a cui recidere la testa in cotone, ma ottenete dots più grandi.
Consiglio questo libro a chi ama viaggiare attraverso le pagine di un libro, a chi ha amato “La mia Africa” di Karen Blixen e a chi non dice no ad un po’ di romanticismo e passione, ma ha bisogno anche di una buona struttura di contorno.
Un buonissima settimana a tutte, fanciulle!
A presto <3
Mooolto carina questa nail art!! :)
RispondiEliminaDirei proprio perfetta con il libro letto!! :D
Un bacio,
Franci
Ora devo riuscire a farne una zebrata :)
EliminaMa davvero, leggendo questo libro sono stata in African-mood per tre giorni!
Il libro mi ispira molto, spero di leggerlo presto! E la tua nail art è stupenda :)
RispondiEliminaBacioni
Mi ha sorpresa, ammetto che temevo fosse un po' un fumettone ma invece no!
EliminaMolto bello e consigliato <3
Come hai fatto a fare questa nail art?? *-* il libro mi ispira tantissimo ed è nella mia libreria già da un po', direi che è giunto il momento di leggerlo :) Anche io ho letto "Il mondo ai miei piedi"!! è meraviglioso! :D
RispondiEliminaPrima volta che trovo qualcuna che l'abbia letto! Quel romanzo è davvero bello <3
EliminaDecisamente!! :) ho finito "Africa, non amour" ieri sera e devo dire che mi è piaciuto davvero tanto!! E le descrizioni dell'ambiente e anche quelle della caccia sono meravigliose!!
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