mercoledì 24 agosto 2016

"Come sposare un milionario" di Curtis Sittenfeld

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Come sposare un milionario" di Curtis Sittenfeld, edito da Book Me (rilegato a 16,90€) in uscita il 30 Agosto:
Liz e Jane Bennet lasciano New York per fare ritorno a Cincinnati. All'indomani dell'intervento chirurgico subito dal padre, vogliono verificare il suo stato di salute, convincere la madre a servirgli qualcosa di più sano delle solite bistecche e sincerarsi che la vecchia magione di famiglia in stile Tudor non crolli in testa agli anziani genitori. Tanto più che le sorelle minori Lydia, Mary e Kitty, ciascuna ostinatamente dedita ai propri affari, non sembrano intenzionate a muovere un dito per scongiurare l'incipiente rovina economica della famiglia. Una volta riuniti sotto lo stesso tetto, i Bennet danno puntualmente il peggio di sé. E mentre Liz e Jane subiscono gli agguati della madre, pronta a tutto pur di procurar loro un buon partito, complicazioni vecchie e nuove minacciano di travolgere un microcosmo che più pericolante non si può. Tra i fantasmi dei fasti che furono e plotoni di ragni infestanti, tra scapoli imprevedibili e improbabili pretendenti, riusciranno le sorelle Bennet a uscire indenni da quel ciclone chiamato amore?

Potevo forse perdermi un retelling moderno e frizzante di "Orgoglio e pregiudizio"?
Potevo perdermi il nuovo lavoro dell'autrice di "Prep" e "Sisterland"?
La risposta è NO, ad entrambe le domande.

Curtis Sittenfeld è riuscita nel delicato compito di trasportare una delle storie d'amore più amate di sempre ai giorni nostri, rispettando il carattere di ogni personaggio nonostante un aggiornamento di qualche secolo.

Troviamo la placida Jane insegnante di yoga, l'intellettuale Liz giornalista, le svaporate Lydia e Kitty maniache del CrossFit e la solitaria Mary impegnata nello studio "matto e disperatissimo".
Le sorelle Bennet devono vedersela con due genitori tutt'altro che facili: il padre vive in un mondo tutto suo, dove i debiti si accumulano e il baccano fatto dalle figlie non esiste, la madre invece è afflitta da un serio problema di shopping compulsivo e sembra interessata solo a piazzare figlie al miglior offerente - in questo non è cambiata affatto.
Quando la star del reality "Eligible" (una sorta di "Uomini e donne"), il dottor Bingley, arriva nella tranquilla e sonnacchiosa Cincinnati, per la signora Bennet è quasi una questione di principio: dovrà essere una delle sue figlie, a mettergli una nello al dito.
A lui e al suo patrimonio, ovviamente.

Posto che tutti conosciamo "Orgoglio e pregiudizio", tutti sappiamo anche come va a finire questa trasposizione.
Il suo punto di forza, però, sta nei dialoghi serrati e pieni di ironia che Curtis Sittenfeld ha saputo mettere su carta, e in una protagonista che, lo ammetto, mi è riuscita più simpatica dell'originale Elizabeth Bennet (che insomma, era un po' tanto so-tutto-io e piena di sè almeno quanto il signor Darcy.
Complici i tempi moderni, questa Liz oltre a cianciare "fa anche" (perchè può), e ho trovato perfetta per lei l'occupazione di giornalista.
Ho apprezzato il suo vivere in autonomia a New York, e in fondo anche il suo vivere una relazione d'amore in cui lei è "l'altra donna" di Jasper, un uomo in attesa di divorzio: questa è infatti l'unica relazione che le dia abbastanza indipendenza, se ci si pensa bene.
Sostanzialmente Liz Bennet sta bene per conto suo, e per quelle volte in cui non è così allora c'è Jasper.
Sarà Darcy a farle pensare per la prima volta che, in fondo, non sarebbe male avere accanto qualcuno sempre, anche quando non se ne sente il bisogno.
Ma prima dovranno superare una forte ostilità, una fase da "nemici di letto" (perchè se nella vita si beccano di continuo, a letto invece funzionano alla grande da subito) e la reticenza di Darcy ad esporsi nuovamente dopo che Liz lo ha respinto.

Mi capita di rado di non avere nemmeno una critica da fare, ma stavolta è così: in questo romanzo funziona tutto.
Dalla casa che cade a pezzi (perchè in fondo Mr Bennet non ha mai dato l'idea di quello che si occupa sul serio della sua proprietà) alle figlie volutamente disoccupate che vivono sulle spalle di mamma e papà (perchè chi le immagina Kitty e Lydia impegnate nella ricerca di un lavoro?), alla pace interiore e all'equilibrio di Jane trovato grazie allo yoga, alla sfrontatezza di Liz che la rende un'ottima giornalista.
Mrs Bennet era un incubo e resta tale: lungi da noi avere una madre così!
Mi ha divertita molto il fatto che Darcy fosse un serio neurochirurgo e invece Bingley un medico tentato dalle luci di Hollywood, perchè i due uomini erano veramente così: uno serio e concentrato sul suo dovere, l'altro più festaiolo e rilassato.
L'amore trionfa anche stavolta, ma lo fa dopo centinaia di pagine divertenti e frizzanti, che potrebbero far rivalutare "Orgoglio e pregiudizio" a chi si fosse sempre chiesto cos'avesse di tanto speciale (inclusa, lo ammetto, la sottoscritta: per me il romanzo più riuscito di Jane Austen è e resterà sempre "L'abbazia di Northanger", dove l'autrice si è lanciata in uan splendida parodia del romanzo gotico).
Mi è piaciuto immensamente, mi ha fatta ridere in più di un'occasione, e l'ho trovato un ottimo quarto capitolo di quell'opera che è il progetto Austen: sei autori contemporanei per sei romanzi dell'autrice inglese più famosa al mondo, ognuno di loro incaricato di scrivere il retelling di un libro.
Li ho letti tutti in lingua originale, - i quattro usciti finora - e ve li consiglio perchè sono frutto di un lavoro molto accurato e rispettoso dell'opera originale, a differenza di molti retelling in circolazione.
Spero vengano portati in Italia tutti e sei!
Come ve la cavate con la lingua inglese?
Se la risposta è "alla grande!" vi segnalo la puntata di Slate's Audio Book Club dedicata proprio a "Come sposare un milionario" nella quale potete ascoltare un interessante confronto a tre voci tra il romanzo di C. Sittenfeld e l'originale di J. Austen
Questo arriva in libreria il 30 Agosto, e lo consiglio vivamente.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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