lunedì 9 luglio 2018

"Come innamorarsi di un uomo che vive in un cespuglio" di Emmy Abrahamson

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Come innamorarsi di un uomo che vive in un cespuglio" di Emmy Abrahamson, edito HarperCollins (brossurato a 16,90€):
La vita di Julia, ventinovenne svedese che vive a Vienna, scorre monotona e sempre uguale, divisa tra il gatto con cui condivide l'appartamento, un lavoro che la annoia e qualche occasionale uscita con l'amica-nemica Elfriede. È convinta che prima o poi darà una svolta a quell'esistenza incolore, scriverà un bestseller e smetterà di ammazzare il tempo partecipando a ricerche di mercato e riorganizzando le librerie di casa... ma fino a quel momento continuerà a fare l'insegnante di inglese per ambiziosi manager e ragazzini che vanno male a scuola. 
Una sera, mentre è seduta su una panchina, al parco, un barbone attacca discorso con lei: ha i capelli e la barba lunghi, è sporco, scalzo e puzza terribilmente, eppure c'è qualcosa in quel giovane che la affascina. E il sabato seguente, senza quasi sapere come, Julia si ritrova di nuovo su quella stessa panchina a chiacchierare con lui. Si innamorano, e la vita tutto a un tratto sembra perfetta... a parte il fatto che Ben abita in un cespuglio e avrebbe tanto, tanto bisogno di una doccia!

Mi incuriosiva tantissimo questo romanzo, perchè la trama non mi ricordava nessun romanzo rosa letto in precedenza, e ammettiamolo: succede una volta su un milione.
No mi aspettavo di finirlo nell'arco di un tormentato viaggio di ritorno a casa, durato tra ritardi vari e incidenti di percorso circa due ore e mezza: almeno ero in ottima compagnia!

Julia mi ha ricordato moltissimo Eleanor Oliphant, in queste prime pagine di romanzo che offrono uno spaccata sulla sua vita priva di emozioni e di stimoli: la ragazza, sulla soglia dei trent'anni, vive sola in una città (Vienna) in cui si è trasferita anni prima per amore. L'amore è finito - perchè poche relazioni sopravvivrebbero a sei mesi di bugie su lavoro, carriera e prospettive - ma Julia è rimasta, e passa le sue giornate insegnando inglese in una scuola di dubbia qualità (dove "nessun insegnante è un vero insegnante" ma in compenso ci sono attori disoccupati e dottorandi squattrinati).
Ricerca spasmodicamente la semplicità e l'equilibrio, è confortata dalla routine e dal giocare secondo le regole, il che le rende impossibile vivere anche uno straccio di avventura o esperienza anche solo leggermente eccitante.
Poi un giorno, mentre aspetta di entrare in banca per una lezione con un dirigente, le si siede accanto Ben.
Un senzatetto, bisognoso di tre docce e una bella tosata, ma indiscutibilmente bello, e dalla personalità travolgente.
Simpatico, ironico e capace di rendere più spiritosa anche lei, in poco tempo si fa strada nella testa e nel cuore di Julia, che inizia a chiedersi se davvero sia possibile innamorarsi di un uomo che (e lo dichiara a tutti con entusiasmo) vive in un cespuglio...
Senzatetto per scelta, quello di Ben è un personaggio carismatico e dalla personalità travolgente, e si dimentica ben presto la sua situazione precaria conquistati dalle sue storie e dall'evidente felicità che prova nello stare accanto a Julia, la quale spesso si stupisce di essere oggetto di tanto entusiasmo ma non può fare a meno di sentirsi lusingata.
Sulla carta lui e Julia non potrebbero essere più diversi, ma forse è quel pizzico di imprevisto che serviva per impedire alla ragazza di trovarsi vecchia, sola e intenta a lavorare a maglia con il gatto che le riposa sui piedi.
La loro interazione è spesso esilarante, nel bene (quando, seguendo Ben, Julia si trova a vivere esperienze nuove ed emozionanti) e nel male (quando la ragazza cerca di cambiarlo, addomesticarlo e inquadrarlo, o di farlo entrare in una scatola nella quale non potrà mai stare), e i loro dialoghi sono un vero botta e risposta dall'inizio alla fine.

Emmy Abrahamson racconta l'amore che nasce così, dal nulla e apparentemente senza motivo, con quella che sembra proprio essere la persona sbagliata e che invece potrebbe essere a discapito di tutto quella ideale, e lo fa grazie a 253 pagine che si leggono tutte d'un fiato.

Consigliato a tutti coloro che trovano il romanticismo nell'inaspettato e nell'imprevisto, e che in fondo, nel profondo del cuore, credono ancora di potersi sedere su una panchina e trovare l'amore.
Io ci credo ancora!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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