La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "The Winner's Curse - La maledizione" di Marie Rutkoski, edito Leggereditore (rilegato a 14,90€), in uscita il 27 Luglio:
In quanto figlia di un potente generale di un vasto impero che riduce i schiavitù i popoli conquistati, la diciassettenne Kestrel ha sempre goduto di una vita privilegiata. Ma adesso si trova davanti a una scelta difficile: arruolarsi nell’esercito oppure sposarsi. La ragazza, però, ha ben altre intenzioni... Nel giovane Arin, uno schiavo in vendita all’asta, Kestrel ha trovato uno spirito gentile e a lei affine. Gli occhi di lui, che sembrano sfidare tutto e tutti, l’hanno spinta a seguire il proprio istinto e comprarlo senza pensare alle possibili conseguenze. E così, inaspettatamente, Kestrel si ritrova a dover nascondere l’amore che inizia a sentire per Arin, un sentimento che si intensifica giorno dopo giorno. Ma la ragazza non sa che anche il giovane schiavo nasconde un segreto e che per stare insieme i due amanti dovranno accettare di tradire la loro gente o altrimenti tradire sé stessi per rimanere fedeli al proprio popolo. Kestrel imparerà velocemente che il prezzo da pagare per l’uomo che ama è molto più alto di quello che avrebbe mai potuto immaginare...
La scorsa primavera Leggereditore ha coinvolto noi blogger in un progetto davvero divertente: ci ha invitate a Roma, e ci ha chiesto di scrivere una lista dei desideri.
Autrici e autori mai tradotti, serie che avremmo voluto leggere, autoconclusivi imperdibili che proprio avrebbero dovuto tradurre e portate in libreria anche qui.
Non sapevamo quando (o cosa) avremmo potuto stringere tra le mani, e poi la notizia: la trilogia di Marie Rutkoski, che diverse di noi avevano segnalato, arriverà in Italia!
Ero entusiasta e sono corsa a leggere il primo volume sul fidato iPad2, venendo immediatamente catturata dal mondo di Kestrel ed Arin, e dalla loro storia.
Kestrel, figlia del generale Trajan, è un membro dell'alta società Valoriana.
Vive in un palazzo, è istruita e ben vestita, e divide il suo tempo tra le lezioni di combattimento, le partite a quello che, da come viene descritto, sembra una via di mezzo tra il poker e il domino, le cavalcate.
Si gode più che può la sua temporanea libertà perchè secondo i costumi della società valoriana entro tre anni dovrà decidere se arruolarsi al fianco di suo padre o sposarsi, avere dei figli e occupare quindi un posto da "consorte" nel bel mondo.
Kestrel non è particolarmente entusiasta di nessuna delle due opzioni, soprattutto perchè nessuna dele due contempla la possibilità di continuare a suonare il suo pianoforte: nell'alta società, infatti, a suonare sono gli schiavi, i padroni si limitano a godere della musica.
Lo studio e la pratica della musica sono solo due degli atti sovversivi di Kestrel, nota nella sua cerchia per essere imbattibile al gioco e per aver donato la libertà alla schiava che si è occupata di lei da bambina, spendendo parte della sua eredità per farle costruire un'abitazione e continuando a interessarsi a lei e al suo benessere.
Ma se queste sono piccole cose, che la rendono eccentrica ma non pericolosa, quello che Kestrel fa all'inizio di "The Winner's Curse - La maledizione" è decisamente più estremo: acquista d'impulso uno schiavo herrano dallo sguardo fiero, che nonostante la sua terra e la sua gente sia stata sconfitta e conquistata dai valoriani non sembra essersi ancora piegato.
Riconosce in lui la sua stessa perseveranza e la sua stessa voglia di non piegarsi a delle leggi non giuste, forse, o magari sono solo i suoi splendidi occhi a farle decidere di spendere così il suo denaro.
Quello che non sa è che Arin non è uno schiavo herrano qualsiasi, e che più tempo passerà in sua compagnia, più il suo cuore e la sua mente si apriranno a sentimenti e pensieri nuovi...
La mappa originale della serie: mi ha aiutata moltissimo a comprendere gli spostamenti, le campagne militari passate e in corso, i piani di Arin e Kestrel. |
L'autrice ha lavorato moltissimo alla costruzione di un mondo nel quale confluissero elementi della distopia classica, del romanzo d'avventura e della società settecentesca, in un mix irresistibile del quale è impossibile non volere di più, e subito.
Da appassionata di storia non ho potuto fare a meno di paragonare la società valoriana a quella romana, soprattutto per la loro preparazione e strategia militare e per il loro modo di gestire le popolazioni conquistate, oltre che per la tendenza ad inglobarne le tradizioni più nobili (le arti, ad esempio, erano il punto d'onore degli herrani, così come alcune abitudini più ricercate come l'uso delle posate a tavola) e alcune credenze religiose.
Se Kestrel è perfetta nel suo ruolo di protagonista femminile pronta a ribellarsi al sistema e a ingegnarsi per farlo nel modo che faccia meno male a chi ama, nella migliore tradizione di questo tipo di romanzi, la vera star è sicuramente Arin.
È nella creazione del suo personaggio che l'autrice ha superato se stessa, in questa figura sempre ambigua, mai completamente trasparente, spesso incoerente ma allo stesso tempo dotata di una fredda lucidità che spesso sembra mancare, per esempio, a Kestrel.
La storia di Arin ci viene svelata piano piano, così come il suo vero ruolo nella società e il suo vero piano, ed è il personaggio che regala più emozioni e più sorprese durante la lettura.
In lui Kestrel trova qualcuno capace di sfidarla senza abbassare lo sguardo, di stimolare la sua curiosità e di suscitare in lei un sentimento vero, e poco importa che il prezzo da pagare potrebbe essere troppo alto. Arin fa sentire Kestrel viva come mai prima.
Tra duelli, guerre, attentati, incendi e fughe rocambolesche "The Winner's Curse - La maledizione" è un libro ad altissimo tasso di adrenalina, impossibile da posare prima di averlo finito e del quale vorrete leggere il seguito SUBITO.
E non può certo mancare una lettura così alla vostra estate, giusto?
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
io attendo il cartaceo <3
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