venerdì 21 luglio 2017

A volte, l'amore, si trova davvero "tra le pagine di un libro"

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
Oggi voglio parlarvi d'amore.
Ebbene sì, quella che "i romance non li leggo", "non guardo i film melensi" e "mamma mia, che noia le storie sdolcinate" oggi vi vuole raccontare quelli che, per lei, sono i libri d'amore più belli di sempre.

Ovviamente questa è la mia personale selezione, ed è il motivo per cui non ci saranno quei tre/quattro titoli a cui tutti avete pensato immediatamente e magari ci sarà qualcosa che dovrò motivare.
Però è giusto partire da quello che è un mio amore di vecchia data, e che resiste allo scorrere del tempo perchè le parole di questo autore sono al di sopra di ogni moda o tendenza.
"Via dalla pazza folla" narra le appassionanti vicende di Gabriel Oak, un giovane la cui vita viene sconvolta dall'inatteso arrivo dell'affascinante Bathsheba, bellezza orgogliosa e nullatenente di cui s'innamora. Quando le chiede di sposarlo lei lo rifiuta, ma i loro destini tornano a incrociarsi: mentre lei eredita una fattoria dallo zio, lui perde tutti i suoi averi in una notte di tempesta. Si ritrova cosi costretto a lavorare per Bathsheba e a contendersi le sue attenzioni con altri due uomini. Se un romanzo può essere completamente intriso d'amore, ebbene questo lo è. Un amore per tutto, e non solo per le cose vive: per le melodie polifoniche del vento e per il linguaggio delle stelle, per le piante e per i colori, per il tempo che passa da un sorriso a una minaccia, per la fragilità della vita o per l'incanto di un gioco di luci. E, soprattutto, per la misteriosa algebra dei sentimenti umani. In questo scenario in cui tutto ha un'anima, o sembra proprio averla, si muovono i personaggi di un ambiente rurale, quello tanto amato da Hardy; e ci accorgiamo che proprio in quell'ambiente è forse possibile scoprire meglio il vero funzionamento, quello più riposto, della condizione umana. Perché è nella natura, dentro la natura e, appunto, via dalla pazza folla, che l'essere umano riesce a mettere a nudo la sua vera anima. I personaggi possono essere contadini o mercanti, ricchi agricoltori o servette, ubriaconi o bigotti, donnine impaurite o tipacci arroganti, amanti folli o fedeli innamorati, ma fra tutti emerge maestosa l'eroina del romanzo: donna sensibile, bella, intelligente, ma pur sempre donna, con tutte le contraddizioni della sua gelosia e dei suoi pudori, della vanità e dei capricci, degli scrupoli, della passione, e quindi infine del suo amore: è una donna di cui non si può fare a meno di innamorarsi candidamente, per non dimenticarla mai più.

Esatto, proprio lui. "Via dalla pazza folla" di Thomas Hardy.
Non sembrerebbe, in fondo, una grande storia d'amore, soprattutto se pensiamo al modo di agire di Batsceba. Ma poi lo sguardo si sposta su Oak, ed è in lui che Hardy ha concentrato tutto ciò che l'amore ha, da sempre, significato: desiderio di proteggere, voglia di sostenere, generosità, affetto, passione. L'amore è tutto questo e molto di più, e se devo pensare a un uomo innamorato della letteratura non posso non pensare a lui.
Ve lo avevo raccontato qui, e vi invito a scoprirlo se ancora mancasse nella vostra libreria.
Per due anni, è come se non avessi vissuto; ero persa in un baratro di dolore, da cui credevo non sarei più riemersa. Poi ho incontrato Wes Michels. Lui è il raggio di sole che ha squarciato le tenebre della mia esistenza, la luce che mi ha ridato la speranza e la forza di ricominciare. Mi sono affidata ciecamente a lui, anche quando tutti mi dicevano di non farlo: Wes è troppo ricco, troppo impegnato a diventare la nuova stella del football e, soprattutto, troppo corteggiato per rimanere fedele a una ragazza come me. Non sanno quanto si sbagliano. Non conoscono il suo cuore e sono all'oscuro del suo segreto. Su una cosa però avevano ragione: non avrei dovuto innamorarmi di lui. Ho paura che, se resterò ancora una volta sola, sprofonderò di nuovo nel baratro. Perché adesso so che ogni giorno passato con Wes potrebbe essere l'ultimo...

Non potevo non parlarvi di "Ricordati di sognare" di Rachel Van Dyken.
Non quando Wes è, a oggi, uno dei miei Fidanzati di Carta preferiti in assoluto (in pole position assimee al protagonista del libro successivo).
Leale, protettivo, divertente, innamorato fino alla sua ultima cellula e determinato a rendere Kiersten felice a qualcunque costo, nonostante la ragazza piombi nella sua vita nel momento meno opportuno.
In fondo, mica lo scegliamo noi quando innamorarci, giusto?
Forse il romanzo migliore di Rachel Van Dyken - e ne ha scritti TANTI - e assolutamente imperdibile per tutte le romantiche là fuori, e recensito con amore e batticuore qui.
L'università è la sua via di fuga. Per cinque lunghi anni, dopo quella maledetta festa di Halloween, l'esistenza di Avery Morgansten è stata un incubo, ma adesso lei può finalmente ricominciare da capo. Tutto ciò che deve fare è arrivare puntuale alle lezioni, mantenere un profilo basso e - magari riuscire a stringere qualche nuova amicizia. Quello che deve assolutamente evitare, invece, è attirare l'attenzione dell'unico ragazzo che potrebbe mandare in frantumi il suo futuro... Cameron Hamilton è il sogno proibito di tutte le studentesse del campus: fisico atletico e ammalianti occhi azzurri, è il classico ribelle, dal quale una brava ragazza come Avery dovrebbe tenersi alla larga. Eppure Cam pare proprio spuntare ovunque, col suo atteggiamento disincantato, le simpatiche punzecchiature e quel sorriso irresistibile. E Avery non può ignorare il fatto che, ogni volta che sono insieme, il resto del mondo sembra scomparire, e lei sente risvegliarsi una parte di sé che pensava di aver perduto per sempre. Ma, quando inizia a ricevere delle e-mail minacciose e delle strane telefonate notturne, Avery si rende conto che il passato non vuole lasciarla andare. Prima o poi la verità verrà galla e, per superare anche quella prova, lei avrà bisogno d'aiuto. Ma la relazione con Cam sarà la colonna che la sorreggerà o lo "sbaglio" che la trascinerà a fondo?

Mi ha scioccata scoprire che di "Ti aspettavo" di Jennifer L. Armentrout, lettura che ad oggi considero tra le mie preferite in assoluto, non esiste una recensione sul blog.
L'ho letto tre volte, da quando è uscito, e questo nonostante gli arretrati e le nuove uscite che si accumulavano sulla mia scrivania perchè Cam è qualcosa di straordinario.
Jennifer L. Armentrout ha creato un gioiello, con questo romanzo e con questo protagonista, che non fa mai ciò che ti aspetteresti e che dà un nuovo significato alle parole "perseveranza" e "decisione": da quando decide di volere Avery, a prescindere da quanti paletti la ragazza cerchi di innalzare, Cam è lì. È lì per farla ridere, per confortarla, per farla chiacchierare e per farla infastidire. È lì, perchè non c'è altro posto al mondo in cui vorrebbe stare.
Insomma, come non innamorarsi di un ragazzo così? Impossibile.
È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l'anniversario dell'evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell'inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.

Proprio lui, "9 Novembre" di Colleen Hoover merita un posto nella mia rosa di titoli preferiti.
E non solo perchè la storia d'amore di Fallon e Ben è una delle meglio sviluppate dall'autrice, ma perchè in questo romanzo c'è tutto: amore, passione e desiderio, sì. Ma anche ironia, divertimento, rivelazioni, tristezza, dolore... Colleen Hoover racchiude in ogni suo libro l'intera gamma delle emozioni umane, e non potete non avere una copia di questo romanzo nella vostra libreria.
Ve lo avevo raccontato a inizio 2016 qui.
Camilla vive di note sparse nel vento. Studia al conservatorio e la musica è il suo mondo. Abita in un paesino vicino a Milano, lo stesso dove è nata e che, a differenza delle sue amiche, non è ancora riuscita a lasciare. Chissà, forse un giorno lo farà, per tentare di colmare quell'inquietudine che ogni tanto la prende. Teo, invece, in paese è appena arrivato e ha ancora negli occhi il mare della sua Sardegna. Lo stesso che da piccolo fissava ogni giorno dalla finestra, a casa di sua nonna. Lì, con il naso incollato al vetro, faceva scoperte straordinarie, più istruttive di un libro di scuola. Forse è per quello che, una volta cresciuto, ha preferito rimboccarsi le maniche e mettersi subito a lavorare anziché studiare. Ed è proprio davanti a quella finestra che Teo ha iniziato a osservare le persone e a catalogarle, decidendo che, se mai avesse dovuto infilarsi in una delle sue assurde categorie, c'era solo una cosa che voleva essere: un solitario. Camilla e Teo si incontrano in un giorno qualunque, in un bar qualunque. Ma, in quel momento, qualcosa accade. Perché è sempre una cosa innocua a cambiarci l'esistenza. Terra e mare, luce e ombra: Camilla e Teo sono due opposti che, dopo essersi brevemente respinti, si attraggono. L'amore tra loro è così intenso e unico da illuderli di essere invincibili. Ma la vita li costringerà presto a una prova terribile. Allora potranno vincere o soccombere, potranno farlo insieme o da soli.

Non potevo non inserirlo: "Cercami nel vento" di Silvia Montemurro è nella mia rosa di storie d'amore preferite di sempre da quando l'ho preso in mano lo scorso anno, una settimana prima dell'uscita. Perchè "Cercami nel vento" parla d'amore, questo sì, ma dell'amore nelle sue molteplici sfumature: l'amore per la propria terra, quella Sardegna che Teo porta nel cuore pur non sentendosi pronto a tornarvi; l'amore per la propria arte, quella passione sconfinata che travolge Camilla quando imbraccia il suo violino; l'amore per la vita, che traspare dall'entusiasmo di Jessica, Nino e Camilla quando sono insieme; l'amore per l'amore, che porta Teo e Camilla a lottare per la loro storia anche quando tutto sembra perduto.
Trovate ancora la mia recensione entusiasta qui.
Ambrose Young è bellissimo, alto, muscoloso, con lunghi capelli che gli arrivano alle spalle e uno sguardo che brucia di desiderio. Ma è davvero troppo per una come Fern Taylor. Lui è perfetto, il classico protagonista di quei romanzi d’amore che Fern ha sempre adorato leggere. E lei sa bene di non poter essere all’altezza di un ragazzo del genere… Ma la vita a volte prende pieghe inattese. Partito per la guerra dalla piccola cittadina di provincia in cui i due giovani sono cresciuti, Ambrose tornerà trasformato dalla sua esperienza in prima linea: è sfigurato nei lineamenti e profondamente ferito nell’anima. Fern riuscirà ad amarlo anche se non è più bello come prima? Sarà in grado di conquistarlo? Saprà curarlo e ridargli la fiducia in sé?

Ok, questo non è una sorpresa per nessuno.
Amy Harmon non poteva mancare, e non poteva mancare il suo "Sei il mio sole anche di notte".
Questo va letto con una matita a portata di mano, perchè si sottolineano paragrafi su paragrafi.
La storia di Ambrose e Fern va oltre le parole, oltre i gesti, oltre le emozioni: sono anime affini che si riconoscono nel buio e riescono a camminare insieme verso la luce.
L'ho divorato sul treno, diretta a Bologna, piangendo come una fontana e terrorizzando i miei compagni di viaggio che credo non abbiano più aperto un libro in vita loro, ma voi dovete leggerlo tutte e amarlo tutte. La recensione innamorata del lontano marzo 2015 è ancora cliccabile qui, e trovate all'interno anche i miei estratti preferiti dal romanzo.

Voglio chiudere con un classico, amato profondamente durante l'adolescenza e che forse non è tra i più chiacchierati ma è sicuramente meritevole di attenzione.
Roland Michell, giovane studioso londinese mite e riservato, trova accidentalmente in un libro appartenuto a un poeta vittoriano due minute di una lettera indirizzata a una donna. Roland s'improvvisa detective, scopre l'identità della destinataria di quella missiva e coinvolge nelle ricerche la collega Maud Bailey. Ripercorrendo i passi della donna e dell'uomo vissuti un secolo prima, visitando i luoghi dei loro incontri e studiando le opere, i due giovani ricostruiscono e ben presto rivivono, una perduta storia d'amore. I successi di pubblico e di critica mettono in luce quella passione che s'impadronisce del lettore impedendogli di separarsi dal libro finché non sarà arrivato a scoprire la traccia di verità, svelata nel rocambolesco finale.

Mi era bastato lo spunto della lettera d'amore ritrovata per caso in un vecchio libro per farmi decidere di voler leggere questo libro, e poi ho divorato anche altri tre romanzi dell'autrice adorandoli.
Da "Possessione" di A.S. Byatt è stato tratto anche un film, "Possession - Una storia romantica" (Gwyneth Paltrow interpretava Maud Bailey, mentre Aaron Eckhart era Roland Mitchell), ma vorrei davvero darvi una spintarella e indirizzarvi verso il romanzo, prima.
Quella che si svela tra le pagine di questo libro è una storia d'amore infelice del passato, tormentata ma colma di desiderio, alla quale l'autrice accosta con sapienza la nascita e l'evoluzione di una storia d'amore e passione nel presente: doppio amore, doppia emozione.
Nell'era dei messaggi istantanei su Whatsapp e delle email scritte in due secondi dall'ufficio l'idea di una lettera d'amore scritta a mano è intrigante, e non so voi, ma a me farebbe battere il cuore più di cento messaggi vocali.

Ma come mai quest'improvvisa immersione nei romanzi d'amore del cuore, vi chiederete?
Per festeggiare il nuovo look di un romanzo d'amore "tra le pagine" davvero strepitoso, del quale vi avevo parlato con entusiasmo all'uscita e che ora può essere vostro in ebook a soli 3,99€:
Quattro giorni per vivere una vita intera.
A Paulina e Jean-Pierre non è stato concesso un solo istante in più. 
Ma in quei quattro giorni hanno abbattuto tutte le barriere delle loro esistenze, per aprirsi a un amore e una felicità mai conosciuti prima. E ineguagliati in seguito.
Paulina Homs è una ragazza dalla vita tranquilla quando arriva a Parigi nel 1981 per il matrimonio della cugina.
Jean-Pierre è già un uomo maturo, un gallerista della Rive Gauche colto e affascinante, amante della letteratura e delle librerie. 
A conquistarlo è la sete di avventura che avverte sotto l'aria innocente di Paulina.
A incantare lei sono i mondi nuovi che Jean-Pierre sa aprirle con le sue parole e i suoi gesti. 
Insieme, imparano a vivere ogni istante come se fosse l'ultimo quarto d'ora prima della fine del mondo. Prima del ritorno di Paulina alla sua vita di sempre, a Barcellona, da suo marito e dalla sua bambina.
La loro passione breve e bruciante resterà un segreto sconosciuto ai più. 
Di certo una sorpresa per Gina, la figlia di Paulina, quando trent'anni dopo, ormai adulta, viene a conoscenza di alcune lettere nascoste: senza mittente, scritte in francese e indirizzate a sua madre. 
Lettere che forse hanno qualcosa a che vedere con un biglietto da visita della stessa Paulina che un perfetto estraneo aveva trovato anni prima dentro un romanzo, in una libreria inglese, con un messaggio scritto a mano sul retro: «Appelle-moi», Chiamami.
Ora, seguendo quegli indizi, Gina cercherà di capire chi fosse davvero sua madre, di cui conserva un ricordo sfocato, avendola persa troppo presto. 
E in quella ricerca proverà a ritrovare se stessa. 
La attende un viaggio nelle più belle librerie del mondo, dove sono disseminati i pegni misteriosi e struggenti di quell'amore, e un viaggio a ritroso nel tempo, alla scoperta di quei quattro giorni unici, indimenticabili. Eterni.

La mia recensione vi aspetta qui, e se amate le storie d'amore indimenticabili e i libri che parlano di libri questo non potete proprio perdervelo!

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

2 commenti :

  1. Bellissima selezione. Alcuni li ho letti ma, tra tutti, ni incuriosisce moltissimo quello di Hardy! *.*

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  2. Ho capito...ad agosto si recuperano arretrati e si leggono di nuovo alcuni dei miei romanzi preferiti che sono nella tua lista! <3

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