La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Una dolce ostilità" di Marianne Kavanagh, edito da Garzanti (rilegato a 16,90€):
Kim ha una sola certezza: odia Harry con tutta sé stessa. Eppure è costretta ad averlo sempre tra i piedi, a vederlo ogni giorno girare per casa. Perché è il migliore amico di sua sorella. La sua famiglia lo adora, ma Kim non riesce a fidarsi di lui. Non hanno nulla in comune. Harry si occupa di finanza e la carriera sembra essere il suo unico obiettivo, mentre lei fa volontariato e lavora per un ente non profit. Sono l'uno l'opposto dell'altro e non fanno che discutere. Fino a quando il destino non li unisce oltre la loro volontà: devono prendersi cura insieme del nipotino di Kim. E da allora tutto cambia. Giorno dopo giorno, la ragazza scopre che Harry ha sempre indossato una corazza per nascondere il suo animo ferito. Scopre che è stato costretto a crescere troppo in fretta. E nel profondo dei suoi occhi all'improvviso intravede qualcosa che non può dimenticare. Ma a cui non riesce a credere. Non è facile per lei accettare che Harry possa essere una persona diversa. Troppa ostilità ha diviso i loro cuori per tanto tempo. Eppure nel profondo di sé stessa sente che quell'odio forse non è nient'altro che una forma di amore. Ci vuole solo coraggio. Perché a volte per trovare l'anima gemella bisogna cercare proprio lì dove meno ci si aspetta.
Avete letto "Un incantevole imprevisto" della stessa autrice?
Io l'ho letto lo scorso anno, perchè complice la liquidazione "tutto al 50%" di una libreria del centro avevo fatto scorta di rilegati, tra cui quello.
Mi era piaciuto, nonostante qualhe pecca, e quindie ro molto curiosa di leggere il nuovo lavoro dell'autrice.
Leggendo questo romanzo sono successe due cose: ho odiato la protagonista del romanzo, Kim, con tutte le mie forze, e ho amato profondamente Harry, il protagonista, dall'inizio alla fine.
Il narratore esterno in terza persona segue sia lei che lui, a capitoli alterni, quindi la lettura è stata un po' un'altalena dal punto di vista emozionale.
Kim non mi è piaciuta perchè sostanzialmente è una persona abbastanza piena di sè nonostante la si voglia dipingere come insicura, e perchè affibbia ad Harry una serie di ettichette che non lo rappresentano così, a priori.
Di fatto non si è mai presa la briga di conoscerlo, ed è snervante vedere come tutto questo odio sia fondato essenzialmente sul nulla.
Unica cosa apprezzabile in tutto ciò? E' di sicuro un personaggio realistico: il mondo è pienissimo di persone così. Convinte che le cose come le sanno loro non le sa nessuno.
C'è anche un po' di giustizia in quanto, nel momento in cui si concede di innamorarsi e avere una relazione seria, finisce per farlo con qualcuno che è ancora più so-tutto-io di lei, e scopre ben presto quanto sia snervante avere attorno qualcuno così.
Invece Harry mi è piaciuto da matti: la pazienza di un santo, un cuore pieno di sentimenti buoni e una mente piena di coerenza e motivazione. Il suo rapporto con Eva, la sorella di Kim, è meraviglioso, perchè rappresenta esattamente ciò che l'amicizia dovrebbe essere: appoggio, comprensione, affetto e fiducia. In fondo il motivo epr cui Kim non riesce a comprendere che lui e la sorella siano veramente solo amici è semplicemente dovuto all'incapacità della ragazza di dare a chi le sta intorno queste cose: appoggio, comprensione, affetto.
Ama la sorella, ma è sempre troppo pronta a criticare le sue scelte, anche quando riguardano aspetti della vita di cui lei è quella meno esperta.
Anche stavolta troviamo una morte per malattia incurabile, ma con la differenza che si va oltre il clichè e si guarda a problemi concreti, come il dover crescere un bambino rimasto senza madre.
Trovarsi il piccolo Otis da proteggere e custodire fa finalmente aprire gli occhi a Kim su molte cose, e potremmo dire che la crescita vera e propria della ragazza inizi qui.
Non è riuscita diventarmi simpatica, questo no, però di sicuro migliora: questo glielo devo riconoscere.
Grazie a Garzanti per la copia cartacea del romanzo <3 |
Apprezzabile che l'autrice non sia ricorsa al facile giochetto di propinarci dopo un tot di mesi il libro riscritto dal punto di vista di lui, ma che lo abbia alternato a quello di lei fin dall'inizio: per questo un GRAZIE in maiuscolo non basta.
Mi è piaciuto soprattutto leggere di Eva attraverso il rapporto che ha con Kim e con Harry, e vedere come la ragazza abbia influenzato le loro vite in modo così diverso.
E' anche una scelta vincente quella di aprire il romanzo sul presente, per poi riportarci indietro e seguire un ordine cronologico, evitando i continui salti avanti e indietro.
Ho letto questo libro tutto d'un fiato, nella giornata di sabato, e questo perchè tutto scorre alla perfezione: nessuna descrizione troppo lunga, nessun dialogo troppo lento, nessuna scena "riempitiva" messa lì solo per allungare il libro.
Ho anche apprezzato moltissimo il finale, perchè ammetto che mi aspettavo il solito finale "bacio e dissolvenza" e invece Marianne Kavanagh ha scelto una strada diversa, lasciando molto alla nostra immaginazione. Una volta giunti all'ultima pagina, potrebbero succedere diverse cose, e sta a noi, nella nostra mente, scegliere quale.
Un giudizio assolutamente positivo, e questo nonostante la protagonista per me davvero odiosa, perchè il mondo non è popolato solo da persone perfette e meravigliose con un carattere splendido: è anche pieno di persone piene di sè e di preconcetti, e di persone che nonostante tutto le amano per come sono perchè riescono a guardare oltre ai difetti e vederne le potenzialità.
Harry vede la Kim che si nasconde dietro ad un guscio veramente fastidioso, e probabilmente è l'unico al mondo che possa riuscire a farla uscire, poco alla volta.
Se mi chiedete se questo romanzo sia una grande storia d'amore, devo dire di no, perchè l'amore è abbastanza a senso unico, ma è sicuramente una storia di crescita, di amicizia e di coraggio.
Lo consiglio a chi cerca una storia così.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Potrei pensare di leggerlo :)
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