mercoledì 15 novembre 2017

"Crossover" di Kwame Alexander

Buon pomeriggio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Crossover" di Kwame Alexander, edito Giunti (rilegato a 14€):
Josh Bell ha la testa piena di dreadlock e un talento naturale per il basket. Lui e suo fratello gemello Jordan sono i principi del campo. Ma oltre al basketball, nelle vene di Josh scorre anche il beat, con cui racconta - in versi veloci e furiosi - la sua difficoltà ad attenersi alle regole, in campo come nella vita. Ma chi sfida le regole spesso non si rende conto che il prezzo da pagare può essere altissimo, non solo per lui ma anche per chi gli sta accanto.
Un libro raro: veloce, trascinante e poetico, che fa vibrare corde profonde.

Dopo "One" di Sarah Crossan, che mi ha preso il cuore come pochi altri libri quest'anno (lo ritroverete tra i dieci preferiti del 2017? Probabile!), sono tornata a immergermi in un romanzo in versi: stavolta si tratta di quello che solo apparentemente è un romanzo sul basket, e che in realtà è un piccolo gioiello che parla di famiglia, amicizia, coraggio, sportività e molto, molto altro.

Ma partiamo dall'inizio!
Josh e Jordan Bell sono una coppia di fratelli gemelli che dà il maglio di sè sul campo di basket.
Il loro è talento vero, e mentre uno aspira ad andare alla Duke e l'altro brama di poter un giorno emulare il suo idolo, noi lettori possiamo godere di un racconto in forma di poesia onomatopeica (ma non solo) delle loro prodezze sul campo.
Kwame Alexander vi farà sentire i rumori, gli odori e persino i cambi di temperatura che caratterizzano un apartita di basket: sentirete il rimbalzare del pallone, il fruscio della rete del canestro, persino lo stridere delle suole in gomma delle scarpe dei fratelli Bell.
Questo perchè Josh non è solo un piccolo, grande giocatore: è anche un curioso mix di rapper e slam poet, capace di mettere la sua intera vita in versi e di recitarla al ritmo del battito del suo cuore.
La sua voce è così reale, vulnerabile, confusa, arrabbiata: è la voce di un adolescente, e mentre apparentemente le sue parole ci accompagnano attraverso quella che è una stagione di basket, in realtà il ragazzo condivide con noi lettori ogni sua emozione e sensazione, e ogni dettaglio della sua vita - da quelli più futili ai più rilevanti.

È un romanzo sul cambiamento, sulla crescita, sulla rottura degli equilibri e su quello che accade quando chi è accanto a te non si comporta più come vorresti (da Jordan, il gemello di Josh, che improvvisamente ha una ragazza ed è quindi meno interessato al basket, al padre dei gemelli Chuck che nonostante abbia problemi di salute si rifiuta di prenderli sul serio, lasciando Josh confuso e preoccupato).

"Crossover" è un piccolo gioiello perchè la voce di Josh arriva dritto al cuore, attraverso un diverso stile di composizione poetica in ogni capitolo e un vocabolario ricco, che vi farà venire voglia di rileggerlo anche in lingua originale per poterne apprezzare ogni sfumatura - cosa che ho prontamente fatto, rimanendone incantata.
E sì, vi troverete a leggere ad alta voce alcuni pezzi e a improvvisare un piccolo concerto rap nella vostra camera da letto, perchè le parole di Josh vanno anche ascoltate oltre che lette.
È un romanzo sul basket? Sì, senza dubbio: di basket ce n'è tantissimo, e ammetto che a tratti sono tornati utili gli anni passati a guardare "One Tree Hill" perchè abitualmente non seguo questo sport, ma in "Crossover" c'è tanto, tantissimo di più.
È un romanzo americano? Indubbiamente: il rap e l'hip-hop sono parte integrante della black culture, e non sempre l'appropriazione culturale ha dato esiti brillanti (con eccezioni luminose, quali Eminem e i Beastie Boys), ma credo che ci siano cose che trascendano l'identità culturale.
Quello che prova Josh sul e fuori dal campo è quello che agita il cuore di ogni adolescente là fuori, quel mix di voglia di sfondare e paura di un futuro che sembra complicato che abbiamo provato tutti - e che forse continuiamo a provare.

Mi ha conquistata da subito, mi ha costretta a una rilettura armata di matita e a un confronto con l'originale, mandando all'aria qualsiasi scaletta di letture io avessi fatto, e si è guadagnato le cinque stelle che non assegno quasi mai.
Rivedrete anche questo, tra i preferiti del 2017? Probabilmente ;)

Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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