mercoledì 22 novembre 2017

"American Assassin": la recensione in anteprima di uno dei film più attesi dell'autunno!

Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
"American Assassin" è uno dei film più attesi dell'anno e sarà nelle sale dal 23 Novembre... ma ho potuto vederlo in anteprima, ed ecco qual è stata la mia impressione!
Mitch Rapp (Dylan O'Brien) crede di avere tutto: è in vacanza in un posto paradisiaco con la sua fidanzata, alla quale si è appena dichiarato, e non sa che la sua vita sta per cambiare.
Un attentato terroristico che miete centinaia di vittime gliela porta via davanti agli occhi, e nei mesi seguenti Rapp si lascia prendere dal dolore e dal desiderio di vendetta al punto da arrivare a infiltrarsi proprio nella cella terrroristica dalla quale è partito l'attentato che ha ucciso la sua ragazza.
È qui che i corpi speciali americani intervengono, e Rapp si trova di fronte a una scelta: il carcere, o un programam di addestramento rigido e senza sconti per poi entrare in un corpo speciale segreto della CIA, sconosciuto ai più. Stan Hurley (Michael Keaton) è incaricato di addestrarlo, ma non apprezza l'incapacità di Rapp di obbedire agli ordini e di lasciare fuori le emozioni.
La missione che li attende è delicata, e dall'esito possibilmente catastrofico: un ex membro del loro stesso corpo è a pochi passi dal costruire una bomba atomica, in grado di polverizzare metà nazione...

112 minuti di tensione, adrenalina e colpi di arma da fuoco.
Un Michael Keaton capace di domincare la scena anche quando è (letteralmente) incatenato e un Dylan O'Brien diventato grande - tanti muscoli e una folta barba nera, per quello che pochi anni fa era  lo sfigatello secchione di "Teen Wolf" - sono al centro della pellicola di Michael Cuesta, che tra terrorismo islamico e bombe atomiche va a toccare tutte le grandi paure della nostra epoca.

Passando oltre a qualche elemento palesemente improponibile all'interno del tessuto narrativo (e passiamo oltre perchè non è un docu-film nè un biopic, ma un semplice film d'azione), "American Assassin" funziona perchè tiene lo spettatore incollato alla sedia dall'inizio alla fine.
Fino alle ultime sequenze l'esito della vicenda non è del tutto scontato, e la giusta dose di combattimenti corpo a corpo, sparatorie, inseguimenti in auto (anche attraverso una Roma fin troppo poco trafficata ma che regala inquadrature strepitose) e rivelazioni fanno sì che si resti più volte con il fiato sospeso.

Dylan O'Brien è cresciuto, e non solo nel fisico: "American Assassin" è una delle sue prove migliori finora, in cui dimostra di reggere anche un primo piano drammatico senza risultare piatto.
Riesce a dare vita al dolore, alla rabbia, al desiderio di vendetta di Mitch Rapp, interagendo alla perfezione con quello che è suo mentore e spina nel fianco, interpretato da un Michael Keaton che ancora una volta non delude.

Mi è piaciuto moltissimo, e mi ha messo una gran voglia di leggere "L'assassino americano" di Vince Flynn, edito TimeCrime/Fanucci, da cui è stato tratto il film e che è già in libreria:
Dopo decenni di spietata Guerra fredda, gli Stati Uniti si trovano in una posizione sempre più vulnerabile. Thomas Stansfield, veterano e capo della CIA, sa che l’identità del prossimo nemico è più sfuggente che mai. Per combatterlo con le sue stesse armi chiama la sua protetta, Irene Kennedy, e il suo vecchio collega, Stan Hurley, per formare un nuovo gruppo di agenti sotto copertura. Ma quale uomo è disposto a uccidere per il proprio Paese senza indossare una divisa? Irene lo troverà dopo l’attacco terroristico di Lockerbie: 270 vittime in una fredda notte di dicembre e tutti i loro familiari colpiti da una tragedia per cui non sembra esserci conforto. Uno di loro è Mitch Rapp, che ha perso la donna che amava. Ma non cerca conforto. Vuole i colpevoli. Sei mesi di intenso addestramento e Rapp è pronto: dietro lo sguardo d’acciaio dell’ultimo eroe della nazione si nasconde un giovane uomo pronto a diventare un assassino americano. Azione al cardiopalma, ritmo serrato, realismo senza sconti per un political thriller lucido e appassionante: la storia della prima missione di Mitch Rapp, quella che farà di lui l’agente incubo dei terroristi e dei corrotti che ha conquistato migliaia di lettori americani.

Io recupero la lettura del libro... ma voi correte al cinema giovedì ;)
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3

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