Ieri ho avuto l'opportunità di vedere al cinema "L'ora più buia", per la regia di Joe Wright (ricordate "Espiazione"?) e con la strepitosa interpretazione di Gary Oldman valsagli un Golden Globe:
Nel 1940, Winston Churchill, da pochi giorni Primo ministro della Gran Bretagna dopo le dimissioni di Neville Chamberlain, deve affrontare una delle sue prove più turbolente e definitive: decidere se negoziare un trattato di pace con la Germania nazista, o continuare la guerra per difendere gli ideali e la libertà della propria nazione.
Quando le inarrestabili forze naziste iniziano a conquistare tutta l'Europa occidentale e la minaccia di invasione diventa imminente, con un'opinione pubblica non preparata, un re scettico, e col suo stesso partito (i Conservatori) che trama contro di lui, Churchill dovrà sopportare la sua ora più buia, mobilitando l'intera nazione, e tentando di cambiare il corso della storia mondiale.
Certo, ora sembra assurdo, ma nel 1940, con l'Europa in ginocchio e un genocidio in corso, c'era ancora chi credeva che Hitler fosse una persona con la quale fosse possibile negoziare la pace.
C'era però chi, quell'uomo perso nei suoi vaneggiamenti sulla razza e il potere, lo aveva inquadrato subito: Winston Churchill.
Contro al suo stesso partito, contro a un sovrano al quale la sua nomina a primo ministro non andava del tutto a genio, contro chi lo vedeva come un vecchio ubriacone, Winston Churchill è l'uomo dietro al salvataggio dell'armata inglese bloccata a Dunkerque (quello che, quando gli è stato detto che raggiungere l'armata con mezzi militari era impossibile, ha dato ordine di usare imbarcazioni civili evitando quella che poteva essere la perdita di oltre 300'000 vite umane), e la sua è forse una delle figure più carismatiche della storia politica inglese.
Il film di Joe Wright ne mostra pregi e difetti senza censure, dal rapporto di complicità con la moglie (una sempre meravigliosa Kristin Scott Thomas) al bere eccessivo, dal carattere infuocato all'abilità oratoria, e se il film è uno dei più belli visti negli ultimi mesi è soprattutto grazie all'interpretazione di Gary Oldman, giustamente premiata agli ultimi Golden Globe con l'ambita statuetta dorata: rendere l'attore così simile a Winston Churchill ha richiesto più di 200 ore di trucco!
Lily James, dopo "Downton Abbey" e "Cenerentola", fa capolino nel ruolo della segretaria sempre al seguito di Churchill, incaricata di battere a mano i suoi discorsi, ricordargli i suoi impegni e, molto spesso, fare da cassa di risonanza alle sue sfuriate.
Bellissimi costumi, ambientazioni ricostruite nel dettaglio e un ritmo accattivante rendono "L'ora più buia" un film appassionante, che unisce la narrazione di un momento cruciale della storia inglese al tratteggio di un ritratto intimo, non sempre lusinghiero ma profondamente vero, di una delle figure politiche più intriganti del Novecento.
Assolutamente da vedere, e soprattutto da scoprire anche in libreria, nel romanzo omonimo di Anthony McCarten edito Mondadori:
Rilegato a 19,50€ Ebook a 9,99€ |
Sto leggendo il libro, e mi sta davvero appassionando!
A volte la storia è più avvincente della finzione, e questo è uno di quei casi: consigliato ;)
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Non credo che leggerò mai il libro ma il film, mi interessava molto!
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