La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Il sole è anche una stella" di Nicola Yoon, edito Sperling & Kupfer (rilegato a 18,90€):
Natasha non crede né al caso né al destino. E neppure ai sogni: non si avverano mai. Sua madre dice che le cose succedono per una ragione. Ma Natasha è diversa. Crede piuttosto nella scienza e nella relazione causa-effetto. Ogni azione conduce necessariamente a un'altra e così via. Sono le azioni di ognuno a determinare il destino. Per intenderci, non è il tipo di ragazza che incontra un ragazzo carino in un polveroso negozio di dischi a New York e s'innamora di lui. Eppure è quel che accade, proprio a dodici ore dall'essere rimpatriata in Giamaica insieme alla sua famiglia.
Lui si chiama Daniel. È il figlio perfetto, studente modello e sempre all'altezza delle molte aspettative dei genitori. Quando è con Natasha, però, tutto è diverso. Qualcosa in lei gli suggerisce che il destino abbia in serbo un che di speciale - per entrambi. Ed è come se ogni momento della loro vita li avesse preparati solo per vivere questo meraviglioso, singolo istante.
Un giorno per innamorarsi? Impossibile non cedere alla curiosità e non tuffarsi tra le pagine di questo romanzo!
Non credo nell'amore a prima vista, questo no, ma credo nel riconoscere al primo sguardo un'anima affine. Ho amicizie nate a prima vista, e in fondo sempre di amore si tratta.
Ero quindi molto curiosa di scoprire come l'autrice che mi aveva tanto emozionata con "Noi siamo tutto" avrebbe gestito quello che, solo all'apparenza, è un po' il clichè del "ci incontriamo, abbiamo solo tot ore insieme e guarda un po', scoppia l'amore".
Eppure... eppure la storia di Natasha e Daniel mi ha coinvolta da subito, facendomi spegnere il cellulare, preparare il tè e ritirare nel mio angolino caldo per godermi il libro fino all'ultima pagina.
Razzismo, rapporto genitori-figli, adolescenza, primo amore, incertezza, confusione: Nicola Yoon affronta ognuno di questi temi ed emozioni con la stessa grazia e leggerezza, immergendo il lettore nella vita e nei pensieri della coppia come pochi scrittori sanno fare.
E in fondo Natasha e Daniel rappresentano appieno il conflitto testa-cuore che vive in ognuno di noi: metodica e con una fede incrollabile (o almeno così credeva) nella scienza lei, idealista e sognatore lui. Sono due facce di una stessa moneta, i due poli di uno stesso magnete, e solo insieme si sentono per la prima volta qualcosa di completo.
Soprattutto, a rendere unico il romanzo, è il cast di personaggi di contorno, che non si limitano a restare sullo sfondo ma avanzano sulla scena e ci rendono partecipi della loro storia.
Solo in un paio di occasioni ho pensato che questo meccanismo rallentasse il ritmo della narrazione, le altre ho apprezzato l'interludio e, talvolta, mi sono affezionata a questi personaggi che, forse, sono solo apparentemente di supporto.
È un romanzo che emoziona? Molto. E forse è un bene che non sia la mera fotocopia di "Noi siamo tutto", perchè ci ho trovato tutto un bagaglio di sensazioni e sentimenti che l'autrice non aveva ancora esplorato, e che mi sono arrivati dritti al cuore. Davvero una bella lettura!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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