mercoledì 5 settembre 2018

Pierre Lemaitre, e i colori dell'incendio: il ritorno a quattro anni da Ci rivediamo lassù

Con Ci rivediamo lassù Pierre Lemaitre conquistò i lettori e il premio Goncourt 2013: il romanzo, primo capitolo di una trilogia, è stato tradotto in ventisei lingue e ad oggi le copie vendute nel mondo superano il milione.
Oggi, i lettori italiani possono scoprire I colori dell'incendio, e appassionarsi sin dalle prime righe alla storia di Madeleine e di suo figlio Paul, mentre sullo sfondo Parigi e la Francia intera si avviano inesorabilmente verso un nuovo conflitto mondiale (siamo nel 1927).

Marcel Péricourt è morto, e tutta l'alta società parigina si è radunata per rendergli omaggio. È anche l'occasione per gettare occhiate non tropppo discrete a Madeleine, sua figlia ed erede, perchè è a lei che toccherà amministrare i beni del padre. Un vero e proprio impero finanziario, e chi può dire se ne sarà all'altezza? Di sicuro si sta dimostrando in grado di gestire il funerale.
In effetti, Madeleine è pronta a tutto. Tutto, tranne vedere suo figlio precipitare dalla finestra, atterrando sulla bara e poi sul lastricato.
Una corsa in ospedale, e la diagnosi: il bambino è salvo, sì, ma le conseguenze non saranno indifferenti.
Ed è da qui che inizia il suo percorso in salita, irto di ostacoli e di occasioni in cui la crudeltà e l'avidità altrui riescono quasi ad abbatterne ogni resistenza, senza mai riuscirci.

Quella di Madeleine è una storia di lotta, di affermazione di sè e sì, anche di rinascita.
Di frontiere da superare in treno, due faldoni di document nascosti nella sedia a rotelle del figlio; di uomini pronti a metterla in un angolo (ma nessuno mette Baby in un angolo!); di atti di coraggio quando essere temerari è l'unica alternativa possibile.

Il suo mondo è popolato di personaggi difficili da dimenticare, a cominciare dal figlio Paul, protagonista di una vita piena e affascinante vissuta in sedia a rotelle, prendendo parte alla Resistenza e scoprendo un vero e proprio talento per la comunicazione: il ragazzo che fatica a parlare diventa uno degli uomini più in gamba e richiesti del marketing pubblicitario, in una sorta di paradosso positivo che spesso ritroviamo nei lavori di Lemaitre.

Molto interessante anche la scelta dell'autore di affrontare il tema della vendetta, oltre che quello della lotta e della rinascita: non solo la volontà di tornare in cima, quindi, ma anche quella di farla pagare a chi ha provocato la caduta (o ha semplicemente assistito senza intervenire).

Pierre Lemaitre si conferma capace di costruire una trama ricca, e di condurre il lettore attraverso 500 pagine dense, senza provocare in lui la minima stanchezza. Non è da tutti.
L'invito a scoprire il suo ultimo lavoro è da estendere anche a chi, ancora, non avesse avuto la fortuna di apprezzare i suoi romanzi: impossibile, a lettura ultimata, non voler correre in libreria a cercare una copia di Ci rivediamo lassù.

I colori dell'incendio di Pierre Lemaitre (Mondadori) è in libreria.

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