«È la stampa, bellezza! E tu non puoi farci niente! Niente!» esclamava Ed Hutcheson (Humphrey Bogart), e la sua iconica battuta potrebbe essere senza difficoltà alcuna (copyright a parte) il sottotitolo di PRESS, ultima creatura targata Lookout Point Ltd. in onda su BBC One.
Premessa: partendo dalla rivalità di due quotidiani inglese, The Post e The Herald, e sul loro affrontare il cambiamento di ritmi e di pubblico dovuto al web. The Herald è un quotidiano tendente a sinistra, The Post un tabloid, e nel corso della miniserie si occupano delle stesse storie, permettendo agli spettatori di vedere due modi assolutamente diversi di fare indagine, di fare informazione e di fare i conti con la concorrenza di internet.
Sei puntate, delle quali due già trasmesse, per raccontare il mondo del giornalismo d'assalto, della caccia alla notizia, del «dovete scoprire tutto su quest'uomo!» esclamato battendo il pugno sul tavolo.
Quel giornalismo che ha un gusto retrò, in un momento storico che vede articoli impostati copiano parola per parola un'ANSA e siti di quotidiani nazionali fin troppo generosi con refusi ed imprecisioni, ma che forse proprio per questo non smette di affascinare.
PRESS cerca di portare sul piccolo schermo ogni aspetto dell'attività giornalistica, dalle riunioni di redazione alle crisi personali. Cominciando da quella di Holly Evans (Charlotte Riley), news editor all'Herald che da troppo tempo non segue e porta sulla carta una storia scritta di suo pugno ma che torna a farlo quando la sua coinquilina viene investita da un'auto che non si ferma a prestare soccorso.
O da quella di Duncan Allen (Ben Chaplin), editor del Post che si trova ad affrontare la fine del suo matrimonio e un cambio di rotta nella scelta dei contenuti da pubblicare sul giornale che dirige.
Non manca un personaggio che permetta al pubblico più giovane di rivedere, almeno in parte, la propria voglia di sfondare nel mondo del lavoro, e si tratta di Leona Manning-Lynd (Ellie Kendrick), junior reporter all'Herald divisa tra la personale inclinazione al restare in disparte e la voglia di avere l'occasione di mettersi alla prova.
Il ritmo incalzante e il sempre fluido passaggio da una storia all'altra, e da un personaggio all'altro, rendono PRESS una serie che, se disponibile su Netflix, sarebbe facilmente fruibile in un'unica visione: è impossibile arrivare alla fine di una puntata e non bramare la successiva.
Così come è impossibile non essere, ancora oggi, affascinati dal mondo della caccia alla notizia.
Siete pronti a camminare per i corridoi delPost e dell'Herald?
Mettetevi in marcia, perchè è un mondo in cui si corre. Per davvero.
lunedì 17 settembre 2018
«È la stampa, bellezza!», e su BBC One arriva PRESS
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