La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Noi siamo tutto" di Nicola Yoon, edito Sperling & Kupfer (rilegato a 17,90€) in uscita il 16 Maggio:
Ho letto "Noi siamo tutto" sul mio cellulare, girando freneticamente pagina dopo pagina, facendo congetture e sì, in parte indovinando il finale - ma non del tutto.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo, ma non credevo mi sarebbe piaciuto così tanto.
L'autrice riesce a creare un'iniziale atmosfera di sicurezza e conforto domestico, in cui Maddy è sì prigioniera in casa a causa della sua malattia, ma ha una vita piena di giochi, di letture, circondata dall'affetto della madre e di Carla, che non è solo la sua infermiera ma anche la sua confidente e la sua migliore amica.
La vediamo festeggiare il suo compleanno, e vivere ogni giornata seguendo una routine precisa che ormai scorre liscia come l'olio senza nulla che le faccia provare sorpresa... o paura.
Poi nella casa accanto si trasferisce una famiglia di quattro persone, e il figlio maggiore, Olly, cattura l'attenzione di Maddy.
Un ragazzo solitario, che si arrampica sul tetto di notte e con il quale inizia a comunicare prima attraverso dei cartelli esposti da dietro il vetro e poi online.
Con Olly, Maddy scopre di poter essere divertente, ironica, sarcastica... e interessante.
Interessante al punto che, per i due ragazzi, diventa molto difficile stare lontani l'uno dall'altra, e Maddy dovrà fare una scelta: rinunciare a Olly, o uscire dalla sua bolla e rischiare tutto.
Quando ho preso in mano questo romanzo, sapevo che i modi possibili per sviluppare una trama del genere erano, essenzialmente, due: o trasformarlo in un sick-romance per adolescenti, con Maddy che per amore esce, si ammala e muore, o rendere la madre una psicotica inserendo il colpo di scena per cui Maddy in realtà non fosse davvero malata.
Farla uscire per Olly, e farle scoprire di poter resistere senza le sue barriere protettive perchè - sorpresa! - in realtà non ne ha mai avuto bisogno.
Non posso e non voglio dirvi quale strada ha percorso Nicola Yoon, ma posso dirvi che mi è piaciuto moltissimo il suo modo di sviluppare la storia di Maddy e Olly.
A partire dalle piccole cose (i messaggi che Maddy lascia sui libri prima di farli uscire di casa, scritti immaginando chi potrebbe esserne il lettore successivo; il graduale passare dai primi messaggi a Olly, timidi ed esitanti, a quelli più diretti e spiritosi; il momento in cui Maddy, per la prima volta, si libera dei vestiti bianchi che indossa ogni giorno da sempre e scopre come le stia ogni colore dell'arcobaleno) e passando per quelli che sono i passaggi di svolta del romanzo, l'autrice non solo riesce a catturare l'attenzione del lettore, ma a emozionarlo profondamente.
Non è un libro che fa piangere, ma è sicuramente un libro che fa ridere, che fa provare compassione, che suscita empatia: ci si affeziona a Maddy da subito, e ad Olly bastano due apparizioni per rendersi indispensabile.
Intrigante lo sviluppo del personaggio della madre di Maddy: era forse quello più difficile da gestire, e l'autrice l'ha resa allo stesso tempo l'ancora di salvezza e la carceriera della figlia, due estremi difficili da conciliare ma evidentemente non per Nicola Yoon.
Consigliatissimo, acchiappatelo appena arriva in libreria!
Ho subito voluto sul mio cellulare anche il romanzo seguente dell'autrice, e soprattutto muoio dalla voglia di vedere il film tratto da "Noi siamo tutto":
Qui trovate la scheda del film e il trailer italiano!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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