venerdì 20 settembre 2019

"L'altra metà di Dio" di Ginevra Bompiani

«È questa natura monca dell'amore,
il suo ondeggiare fra immortalità e fugacitá,
fra eccesso e miseria,
a rendere insieme vitale e impossibile trattenerlo.»


L'altra metà di Dio di Ginevra Bompiani (Feltrinelli) è un libro difficile da etichettare - come succede solo con quelle letture talmente ricche da rendere qualsiasi classificazione riduttiva.
È un saggio? Assolutamente sì, ed è un saggio curato, approfondito, scritto meravigliosamente.
È un racconto? Altrettanto vero: dalla prima all'ultima pagina, è un lento ripercorrere millenni di storia (religiosa, sociale, persino artistica grazie alle opere a colori incluse nel volume), la nostra storia, quella che ci ha portati ad essere qui, oggi.

E così come al passato, L'altra metà di Dio è inevitabilmente legato al presente: in un momento storico di profonda crisi, in cui assistiamo al declino apparentemente inarrestabile del pianeta che ci ha ospitati per millenni (e del quale avremmo dovuto avere miglior cura) e all'ascesa, in un odioso parallelo, di quei sentimenti id odio, rifiuto e distruzione che già in passato hanno più volte accecato la nostra capacità di giudizio, sembra fondamentale tornare indietro, per meglio comprendere come andare avanti.
«Nel momento in cui la terra sembra occupata a distruggere e distruggersi per mano dei suoi abitanti, mi è sembrato urgente cercare di capire dove è nata questa corsa suicida», e non è forse un interrogativo che ognuno di noi dovrebbe porsi?

È impossibile affrontare questa lettura senza ritrovarsi più volte a riflettere su quanto leggiamo ogni giorno, soprattutto online, e su ciò a cui assistiamo, spesso incapaci di intervenire.
Uno degli interrogativi a cui Ginevra Bompiani cerca di trovare una risposta è da dove nasca «questo nostro bisogno di punire ed essere puniti. La punizione ha sostituito il destino, vediamo perfino la malattia e la morte come punizioni ineluttabili», e non si può non chiedersi dove siano finite la nostra empatia e la nostra comprensione.
Siamo meno umani? Forse sì, ma non è tardi per invertire la rotta.

Ma qual è, l'altra metà di Dio? Il femminile. Un femminile inedito, esplorato partendo dal ruolo della donna nelle grandi narrazioni (religiose, filosofiche, letterarie) che hanno formato i paesi occidentali nel corso dei secoli e portato, oggi, allo scontro tra i sessi che sembriamo incapaci di risolvere.
Se il maschile non avesse sopraffatto il femminile sin dall'antichità, il mondo sarebbe diverso? Sarebbe migliore? E a cosa ci porterà, questo scontro costante, fatto di giuste rivendicazioni (questo sì) ma anche di violente sopraffazioni?

Freud, Dante, Kafka, Sofocle e ancora Socrate, D'Acquino e Stravinskij: sono solo alcuni dei nomi che fanno capolino paragrafo dopo paragrafo, e che guidano i lettori verso una migliore comprensione del loro stesso immaginario, che, come sottolinea l'autrice nelle ultime pagine del volume, «è fatto di storie. Sono loro che edificano il pensiero e, con l'aiuto della scrittura, lo codificano». Da millenni a questa parte.
L'altra metà di Dio è un'immersione nelle storie, nelle "nostre" storie, quelle che ci hanno raccontato sin da bambini e che ci hannor esi le persone che siamo oggi, con un occhio di riguardo per il loro lato rimasto a lungo "in ombra", oggi finalmente illuminato dalla scrittura attenta e puntuale di Ginevra Bompiani.
Consigliatissimo.

L'altra metà di Dio di Ginevra Bompiani (Feltrinelli) è in libreria, al prezzo di copertina di 19€.

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