Quante cose terribili possono accadere nello stesso giorno?
In questo giorno specifico, ne accadono tre.
Essun, che vive una vita normale in una piccola città come tante, torna a casa per scoprire che suo marito ha brutalmente assassinato il figlio e rapito la figlia.
Nello stesso momento l'impero le cui innovazioni sono state alla base della civiltà per mille anni crolla, mentre la maggior parte dei suoi cittadini vengono uccisi a causa della vendetta di un folle.
E, peggio ancora, nel cuore del vasto continente noto come Immoto, una grande spaccatura rossa si è aperta nel cuore della Terra, emettendo nell'aria cenere sufficiente da scurire il cielo per anni.
O secoli.
Questa l'apertura di La quinta stagione di N.K. Jemisin (Mondadori), primo capitolo della saga The Broken Earth e uno dei fantasy più attesi dell'anno.
Un romanzo che nella sua crudezza, violenza, desolazione rispecchia fin troppo la società in cui viviamo oggi, e che si rivela all'altezza delle aspettative (altissime) dei lettori italiani.
A cominciare dal mondo creato da N.K. Jemisin, in cui terremoti, eruzioni vulcaniche e altre calamità si verificano con costanza crescente. Esistono persone in grado di manipolare la terra per renderli meno dannosi, chiamate orogenesi, ma nonostante siano costantemente impegnati nella salvaguardia del territorio e della popolazione sono tenuti in schiavitù: tutti sono stati convinti della loto natura pericolosa, e della necessità di controllarli. È illegale ospitarli, e allo stesso mdoo è illegale - e pericoloso - nasconderli. Per questo motivo rischiano di essere uccisi dalle loro stesse comunità di origine, e quando questo non succede vengono portati al Fulcrum, dove vengono addestrati alla manipolazione del suolo.
Come se non bastasse, sporadicamente si verifica quella che chiamano Quinta Stagione, che ogni volta rade quasi al suolo il pianeta.
Ed è in questo momento che ci troviamo, all'inizio del romanzo: una Quinta Stagione sta per arrivare, e il terrore regna sovrano.
Ma torniamo ad Essun, che è solo una delle tre protagoniste del romanzo che seguiremo in questa mirabolante avventura: il marito ha ucciso il figlio perchè rivelatosi un orogene, natura che ha ereditato dalla stessa Essun. La donna è ora sulle tracce del marito, che dopo l'assassinio ha preso con sè la figlia ed è fuggito.
È un orogene anche la piccola Damaya, e la sua famiglia non è disposta a pagare il prezzo necessario a tenerla con sè: il suo destino sembra essere l'addestramento al Fulcrum, e la sottomissione.
Infine abbiamo Syenite, una giovane donna che ha trascorso buona parte della sua vita al Fulcrum, dove faticando duramente è riuscita a sviluppare le sue capacità fino a conquistare ben quattro degli "anelli" che rappresentano il potere (più anelli, più potere). Adesso, però, viene assegnata all'unico possessore di dieci anelli affinchè generino un figlio, nella speranza che nasca con eccezionali capacità.
Raccontare oltre sarebbe criminale: La quinta stagione va scoperto pagina dopo pagina, in prima persona. N.K. Jemisin possiede quel raro talento che rende possibile al lettore sentirsi tremare la terra sotto i piedi, mentre la cenere gli soffoca il respiro, esattamente come accade sulla pagina scritta.
Una lettura capace di far riflettere su temi scomodi, come il razzismo interiorizzato e i pregiudizi che non ci si rende conto di avere, tra le cui pagine non mancano personaggi la cui sessualità, omosessualità e transessualità sono presentate con naturalezza, senza giri di parole.
Un romanzo in cui l'azione, i colpi di scena, il world-building sono pressochè ineccepibili: è impossibile posare il volume prima di aver raggiunto l'ultima pagina, così come è impossibile non ritrovare se stessi, le proprie paure e ciò che spaventa del mondo di oggi nei personaggi creati da N.K. Jemisin.
Esattamente il genere di romanzi di cui abbiamo bisogno, oggi più che mai.
La quinta stagione di N.K. Jemisin (Mondadori) è in libreria dal 30 aprile, al prezzo di copertina di 15€.
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