La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "La mappa che mi porta a te" di J.P. Monninger, edito Sperling & Kupfer (rilegato a 18,90€) in uscita il 29 Agosto:
L'amore ci trova. Sempre. È l'estate dopo la laurea, quella della libertà e dei progetti, quando il futuro ti inebria con le sue infinite possibilità e la vita sembra invitarti a percorrere mille strade diverse. Quell'estate, al termine del college, Heather parte per l'Europa con le amiche del cuore. È un viaggio zaino in spalla, alla scoperta della magia del vecchio continente, i romanzi di Hemingway a farle da guida da una capitale all'altra. Ad attenderla al suo ritorno negli Stati Uniti c'è un avvenire già accuratamente tracciato: un impiego sicuro, l'inizio di una carriera importante, le aspettative della famiglia. Ma su un treno notturno da Parigi ad Amsterdam, ecco, inaspettato, l'incontro con Jack, capace in un istante di cambiare il corso del suo viaggio e della sua vita. Jack non segue gli schemi. Lui, la carriera e le aspettative, se le è lasciate alle spalle senza rimpianti. Ora sta attraversando l'Europa seguendo un itinerario annotato in un vecchio taccuino: apparteneva a suo nonno che, dopo aver combattuto nella Seconda guerra mondiale, si era concesso di conoscere meglio quei Paesi prima di tornare in America. Per Jack, quel diario è un tesoro prezioso e non esita a condividerlo con la ragazza che lo ha conquistato in un istante. È così che le traiettorie di Heather e Jack si uniscono, in un viaggio dell'anima che è scoprirsi e amarsi, vedere con gli stessi occhi spettacoli mozzafiato, nutrirsi di poesia, suoni, profumi. È un'estate unica, in cui tutto è un sogno possibile. Ma quando, come ogni estate, volgerà al termine, Heather e Jack dovranno decidere se restare compagni di viaggio per la vita o tornare alle rotte prestabilite. Sul loro destino pesa un segreto. E sarà la più grande prova d'amore.
Mi è piaciuto moltissimo, ed è stata una delle anteprime più coinvolgenti dell'estate: è impossibile restare indifferenti di fronte alla storia di Heather e Jack, al loro trovarsi per caso e ritrovarsi solo quando entrambi pronti a scegliersi davvero e per sempre.
Non siete persone da storia d'amore?
"La mappa che mi porta a te" resta la lettura perfetta per voi, perchè è un romanzo che vi porterà in giro per l'Europa e alla scoperta di voi stessi come pochi altri.
Heather è una ragazza con un piano ben preciso: gli studi, il lavoro, il matrimonio e i figli arriveranno in momenti ben definiti e in questo preciso ordine, e guai a chi provasse anche solo a suggerire il contrario. Unica concessione all'improvvisazione (ovviamente nel contesto di un viaggio organizzato con attenzione, si intende...), un giro per l'Europa con lo zaino insieme alle amiche del cuore Amy e Constance, e tenete d'occhio il bellissimo rapporto che le lega perchè è uno dei punti di forza del romanzo.
E proprio mentre il suo treno la porta verso Amsterdam, il destino la porta verso Jack: il ragazzo sta viaggiando con tutt'altro spirito ed itinerario, ma la sua parlantina e i suoi modi colpiscono Heather laddove non si aspettava proprio di essere colpita: al cuore.
J.P. Monninger riesce a racchiudere, in un solo romanzo, un elogio dell'amicizia, un'ode al primo, vero amore e un tributo alla letteratura on the road: "La mappa che mi porta a te" vi farà tornare le tredicenni che guardavano sospirando "Dawson's Creek" ma anche sfilare dal cassetto il passaporto.
Heather e Jack viaggiano su più livelli, da quello strettamente fisico, portando il lettore a spasso con loro per alcune delle più belle città d'Europa, a quello emozionale, coinvolgendolo nella nascita del loro amore, a quello esistenziale, perchè "chi siamo?" "da dove veniamo?" e "dove stiamo andando?" sono domande che ognuno di noi si è posto almeno una volta nella vita.
La prosa di J.P. Monninger è su un altro livello, e sono stata felice, dopo averla adorata in italiano, di averla riletta in lingua originale per poterla apprezzare al cento per cento.
Vi riporto la sua descrizione della città di Parigi, che racchiude alla perfezione lo spirito di questa città in una sola frase:
Paris is the cupped hand of a woman
accepting a match light from a man
at a small round table
under a chestnut tree
thirty minutes before a rainstorm.
Unica nota dolente, per me (e sottolineo PER ME, perchè questo è un trend importante che va ancora per la maggiore), trovare anche qui il tema della malattia, in un contesto che forse non lo richiedeva necessariamente - si poteva fare altrimenti, volendo.
Ma nonostante tutto questo NON è un sick romance, anzi!
Il viaggio, in ogni sua sfumatura, è al centro di questa lettura che ho apprezzato moltissimo e che mi sento davvero di consigliarvi, soprattutto se come me avete un debole per i libri che fanno viaggiare con la fantasia (e sì, anche per quelli che fanno battere il cuore).
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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