mercoledì 15 maggio 2019

Intervista a Veronica Di Lisio su "Storie di talenti", le principesse Disney e come raccontarle ai bambini di oggi

Si fa presto a dire principesse. Quando si parla di principesse Disney, poi...
Ma è altrettanto facile parlare ai più giovani di talento, di come scoprire il proprio e come coltivarlo?
Non esattamente.

Per questo Disney e Giunti hanno dato vita insieme a un progetto strepitoso, Storie di talenti, concretizzatosi in una nuova collana omonima con un obbiettivo ambizioso: insegnare alle lettrici a credere in se stesse e nel proprio talento, perchè dietro ogni ragazza che sogna in grande c'è una principessa che attende di realizzare il proprio destino!


Il progetto è stato presentato a Torino, al Salone Internazionale del Libro, e a raccontarlo ai lettori è stata Veronica di Lisio, affiancata da due madrine d'eccezione: la webstar Ludovica Olgiati e Naomi Rivieccio, che ha inciso le parti cantate di Jasmine nel live-action Aladdin, nelle sale dal 22 maggio.
E proprio in questa occasione Veronica Di Lisio, direttore editoriale Disney Publishing Division presso Giunti Editore, ha potuto raccontarci qualcosa di più sulla nuova collana, sulle principesse Disney di ieri e quelle di oggi... e non solo!

La scelta di raccontare il coraggio e la gentilezza, che di solito riteniamo non tanto dei talenti quanto dei tratti caratteriali, in questa chiave è vincente, perchè li si presenta ai bambini come "doti da coltivare e allenare".
Era proprio questo il nostro scopo, ma dobbiamo fare un passo indietro.
Perchè alla base del talento, e della capacità di coltivarlo, ci sono quelle doti e quei valori che lo rendono possibile e che ti permettono di avere magari anche quell'incontro determinante nella vita.
Pensiamo alla gentilezza, e a quanto è fondamentale nel momento dell'incontro e della comunicazione!
Vogliamo promuovere l'importanza della scoperta e della consapevolezza nelle ragazze verso i propri valori, che serviranno loro nella vita, se allenati, per scoprire e coltivare il proprio talento.

Molto interessante anche la rivisitazione delle principesse Disney "della vecchia guardia" (Biancaneve arriva sugli schermi per la prima volta nel 1937, ndr), apparentemente diverse e meno determinate e indipendenti di quelle nate negli ultimi anni.
C'era il desiderio di mettere invece in luce alcuni aspetti di queste principesse che, per forza di cose, nei decenni scorsi erano rimaste in seondo piano?
Esattamente, e anzi, è questa la carta vincente che abbiamo voluto giocare con queste storie.
Abbiamo scelto storie inedite, che fotografassero le principesse nel momento in cui avevano la stessa età delle nostre lettrici.
Quello che non abbiamo visto, ma che c'è stato.
Che c'è stato, perchè di molte di loro abbiamo visto emergere solo in parte le doti.
Pensiamo a Belle, della quale sicuramente abbiamo visto tutti l'amore per la lettura e il coraggio (anche se limitato a ciò che era il suo rapporto con il principe, e a ciò che era disposta a fare per un uomo), ma non del tutto.
Cenerentola la conosciamo nel momento dell'incontro con il principe, ma non sappiamo niente della sua infanzia e di chi l'ha aiutata a sviluppare quel coraggio e la gentilezza poi messi in pratica da adulta.
Anche la modalità del racconto è sicuramente più moderna, più vicina al gusto di oggi.

In fondo le principesse sono cambiate anche nel mondo reale, e i reali inglesi sono solo l'esempio più lampante, ma non certo l'unico. Di conseguenza, per le ragazzine di oggi è sicuramente stato "forte" vedere l'attrice di una serie tv sposare un principe: nell'immaginario collettivo, sono due mondi separati. Ma in fondo, le principesse Disney sono (quasi) sempre ragazze comuni che sposano un principe.
Erano di una modernità straordinaria: rappresentavano e rappresentano coloro che ce l'hanno fatta.
Noi abbiamo questo slogan, «dietro ogni ragazza che sogna in grande c'è una principessa che attende di realizzare il proprio destino», laddove per destino, o destinazione, c'è l'obbiettivo verso cui ti muovi.
Obbiettivo che tutte le principesse Disney hanno raggiunto, grazie ai loro talenti.

Questo è solo il primo volume di una collana: puoi anticiparci le protagoniste del secondo volume (in uscita in autunno, ndr)?
Certamente: saranno Jasmine e Aurora.
Questo anche seguendo una volontà ben precisa: sarebbe stato più facile partire da Merida - soprattutto pensando al coraggio -, mentre noi vogliamo andare a riprendere quei personaggi che sembrano "datati", ma che sono in realtà d'attualità.
Vogliamo farle conoscere in una luce nuova, diversa, e spero davvero che scatti l'immedesimazione anche per le lettrici di oggi.

Una curiosità personale: una parte importante del mondo Disney degli ultimi anni è stata sicuramente quella dei live-action movie, che hanno riportato sullo schermo storie ormai classiche, ma in una veste nuova. La mia percezione è quella di prodotti che, sebbene perfetti per i più piccoli, servissero almeno in parte anche per riconnettere con il mondo Disney un pubblico più adulto, che ha riscoperto storie che facevano parte della sua infanzia.
Avete avuto un feedback di questo tipo?
È successo esattamente questo. Guarda un film come Il Re Leone, che arriva 25 anni dopo la versione animata, e che in questa veste ha avuto un gancio incredibile sulle nuove generazioni, e allo stesso tempo ha scatenato l'entusiasmo di quelle precedenti. È il film che andranno a vedere nonni, genitori, figli, nipoti... tutta la famiglia!


Storie di talenti. Ragazze che hanno allenato il coraggio e la gentilezza (Giunti) è in libreria, al prezzo di copertina di 16€.

Il progetto ha un sito dedicato, consultabile qui.

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