martedì 22 gennaio 2019

"New York è una finestra senza tende" di Paolo Cognetti

Da quest'anno, il blog ospita le recensioni di Veronica Lempi, già collaboratrice de Gli Amanti dei Libri. Ecco cosa ha pensato di New York è una finestra senza tende di Paolo Cognetti (Laterza)!


New York è una finestra senza tende è una guida spirituale, itinerante, storica e ludica - anche, della Grande Mela.  Una guida per chi viaggia, realmente o con l’immaginazione, dove il gate di partenza è in aeroporto o sulla poltrona del salotto.
Una guida di viaggio, creata da viaggi.

Otto capitoli in cui la città del “tutto è possibile” per antonomasia, viene messa a nudo e raccontata in tutte le sue sfumature. Un libro come un palazzo, di cui il titolo è la porta d’ingresso, l’atrio l’introduzione: accogliente e meraviglioso descritto da immagini e sensazioni, in cui Paolo Cognetti racconta come per cinque mesi il volo Milano-New York abbia descritto la sua routine itinerante. Ogni capitolo è una finestra - senza tende, naturalmente - da cui osservare e scoprire segreti, intimità e aneddoti contemperante o passati delle zone di New York.

Si parte da Brooklyn Heights e Dumbo, per poi passare al Lower East Side, a Midtown Manhattan con Little Italy e China Town; il Greenwich Village e l’East Village. Poi c’è Park Slope, Williamsbourg, Carroll Gardens e per finire la cinematografica, colorata, utopica e luccicante Coney Island.
Quella che Cognetti racconta è una New York inedita, dove solo i colori, gli odori e i suoni, sono quelli più famosi al mondo. Poco spazio ai Mc Donald’s e ai donuts. Tanto ai sentimenti e alla voglia di scoprire il vivo di una città che una storia ce l’ha, eccome, è semplicemente diversa da tutte le altre.
Cognetti insegna, discretamente e tra le righe, come innamorarsi di New York evitando di utilizzare i canoni di apprezzamento delle città europee. A New York si apprezzano le storie di vita, i momenti di cambiamento - veloci e infiniti-, le abitudini quotidiane e i segni del tempo di una città tanto giovane quanto vissuta.

L'autore accompagna i lettori in una vera e propria esplorazione sociologica, che coinvolge luoghi e volti, dove protagonista è il genere umano con i suoi vizi, i suoi pregi, i suoi difetti, le sue rinunce; in un viaggio tra le continue evoluzioni di una società che non si è trovata ad essere lì, ma che è giunta, si è composta, modificata, sostituita, evoluta negli anni e negli spazi. Spiega e fa conoscere a chi legge chi sia il “vero newyorkese”, raccontandoci come non significa avere antenati e origini inscritte nel territorio, ma far parte di una città e di uno spirito condiviso.

In New York una finestra senza tende, l’autore cammina tra le vie degli isolati, ricorda momenti vissuti in prima persona e riporta aneddoti e nozioni tratte dalle vite degli autori più affezionati alla città, per origine o per vissuto. Aiuta la mente di chi legge a viaggiare, farsi trasportare e prendere confidenza con gli spazi. Cita chiese, locali, metropolitane e palazzi. Invita a visitare i luoghi descritti con un occhio attento e curioso, come quello di chi, di fronte ad una finestra senza tende, non riesce a fare a meno di guardare dentro e capire cosa sta accadendo.

Forse è più semplice leggere New York è una finestra senza tende per chi già, almeno una volta, è stato in città. O per chi sta programmando un viaggio.
Per non perdere la veridicità e l’essenza del contenuto del libro.
Cognetti è un realista, e qui diventa anche un impressionista.


New York è una finestra senza tende di Paolo Cognetti (Laterza) è in libreria, al prezzo di copertina di  14€.

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