Buon pomeriggio tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Panic" di Lauren Oliver, edito da Safarà Editore (rilegato a 18€) in uscita il 26 Novembre:
È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un'America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi.
Heather, Dodge, Nat, Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare.
Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro: la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio.
Sei pronto a giocare?
Ho avuto al possibilità di leggere una copia ARC di questo libro e di partecipare al bellissimo blogtour (che vi ricordo, v ha messo a disposizione 5 copie cartacee. Qui la mia tappa e il regolamento!) insieme a blogger bravissime, e spero davvero che quest'esperienza si ripeterà in futuro.
Stavolta Lauren Oliver ci porta a Carp, una cittadina triste e desolata, dove non succede mai nulla e non c'è mai nulla da fare.
Tranne che in estate, quando, puntuale come ogni anno, ricomincia Panic.
Panic è una competizione clandestina composta da una serie di prove di coraggio, una più pericolosa e adrenalina della precedente, i cui concorrenti vengono eliminati fino ad avere un unico vincitore.
Il ragazzo o la ragazza in questione si porta a casa un gruzzoletto di diverse decine di migliaia di dollari, e in un posto così fanno davvero la differenza.
Quest'anno a competere ci sono anche Heather e la sua migliore amica Nat, fresche di diploma, mentre il migliore amico di sempre Bishop resta a guardare.
Non potendovi dire in cosa consistano le varie prove o dirvi chi vincerà la competizione, voglio parlarvi un po' dei personaggi speciali che incontrerete in questo libro.
Heather è una delle mie protagoniste femminili preferite degli ultimi mesi, perché per una volta è una ragazza normalissima: ha il complesso della statura perché si sente troppo alta, ogni tanto le esce un brufolo, e ha la sua dose di problemi personali senza che questo le impedisca di avere un lavoro o degli amici con cui fare quello che da adolescenti abbiamo fatto tutti.
Ha una sorellina più piccola che oscilla tra scontrosità e dolcezza, come tutte le bambine di dodici anni: insomma, Lauren Oliver ha creato una ragazza "vera", e questo mi è piaciuto molto.
Ho apprezzato anche Nat, che è molto diversa da Heather ma condivide il suo desiderio di lasciare Carp e le sue limitazioni.
Per lei il premio di pancia si tradurrebbe in una possibile carriera da attrice, perché essere la star della scuola non le basta più: vuole diventare una star anche nel mondo là fuori.
Bishop.... Bishop all'inizio era un dilemma. E' il migliore amico di Heather, tant'è che all'inizio della storia ha una fidanzata ed è platealmente fraterno nei confronti della nostra protagonista.
Solo che poi le cose si complicano, e il tranquillo e simpatico Bishop si rivela molto più complesso e, a modo suo, tormentato di quanto avessi intuito.
Mi è piaciuta molto questa scoperta graduale del personaggio, e ho trovato strepitosa la scelta di Lauren Oliver nell'assegnarti un ruolo tutto particolare nella vicenda.
Nulla di scontato e nulla di prevedibile.
E poi c'è Dodge, che partecipa a Panic per vendicare la sorella maggiore rimasta invalida quando a giocare è stata lei. E che ha una cotta clamorosa per Nat.
Anche il suo personaggio mi è piaciuto, soprattutto per il suo ruolo di "uomo di casa" e il suo modo affettuoso di prendersi cura della sorella.
Le prove sono una più spaventosa dell'altra, ma se pensiamo che per accedere a Panic il requisito è tuffarsi da un dirupo, in fondo non ci stupiamo più di tanto.
Mi aspettavo prove difficili, pericolose e che mi facessero salire il livello di ansia di qualche tacca, e sono stata accontentata.
Io da Panic sarei stata buttata fuori subito, sempre che fossi riuscita a buttarmi in acqua (difficile).
Vi dico solo che una delle prove consiste nell'attraversare la strada bendati, evitando di farsi stirare dalle auto di passaggio, e che il tutto va fatto il più in fretta possibile.
Ma il punto è proprio questo: per molti Panic è davvero l'unica possibilità di avere un futuro non deludente, e quindi sono disposti a giocarsi il tutto per tutto, anche rischiando la vita.
Avevo avuto modo di apprezzare la prosa di Lauren Oliver in "Ragazze che scompaiono", nella trilogia "Delirium" e in "E finalmente ti dirò addio", e anche stavolta non mi ha delusa: è un romanzo che si legge tutto d'un fiato, ansiosi di scoprire la prova successiva, di vedere chi ce la farà e chi no, e in cui le storie personali dei quattro ragazzi si intrecciano allo svolgersi della competizione, condizionando il loro rendimento nelle prove e mettendo in crisi ogni singola relazione tra di loro.
Gli amici litigano, gli amori finiscono, i legami si spezzano, e si vorrebbe correre avanti per sapere se sia davvero tutto finito, oppure no.
E' una lettura che coinvolge, e che ho apprezzato davvero molto perché, ora lo dico, il filone "storie che ruotano attorno una competizione" ormai è saturo.
Saturo di storie distopiche in cui c'è una gara, un concorso, una competizione, e allora Lauren Oliver ha scritto qualcosa di diverso.
Qualcosa che non è distopico e non è fantascientifico, in cui non esiste nulla di soprannaturale, e che forse ci vuole dire che a volte inventare non serve: a volte la realtà è abbastanza spaventosa così com'è.
Consigliato, senza dubbio, e a tutti senza distinzioni.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Visualizzazione post con etichetta lauren oliver panic. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta lauren oliver panic. Mostra tutti i post
domenica 22 novembre 2015
lunedì 16 novembre 2015
"Panic" di Lauren Oliver [Blog Tour]: scopriamone le ambientazioni!
Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata alla mia tappa del blog tour di "Panic" di Lauren Oliver, edito da Safarà Editore (rilegato a 18€), in uscita il 26 Novembre:
È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un'America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi.
Heather, Dodge, nat, Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare.
Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro: la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio.
Sei pronto a giocare?
La mia tappa è la settima ed è dedicata alle ambientazioni, e quindi oggi vi porto tutti a Carp, che ci viene da subito presentata come una cittadina priva di svaghi ed opportunità.
Una cittadina piccola, la cui popolazione ammonta a circa dodicimila abitanti, in cui dominano il grigio e la trascuratezza, e dalla quale Heather non vede l'ora di fuggire.
Teatro delle prove di Panic sono ambienti freddi, pericolosi, ognuno a modo suo spaventoso e angosciante.
Panic ha inizio con un salto da un dirupo che si staglia a strapiombo sull'acqua, ed è proprio il pericolosissimo tuffo a permettere ai giocatori di entrare in gara.
Partecipare a Panic non vuol dire solo provare a vincere un premio di quasi 70000$, ma anche (forse soprattutto) superare tutte le proprio paure, e alla svelta.
Perché avere paura vuol dire essere vulnerabili, ed essere vulnerabili vuol dire morire.
Teatro della seconda prova sono le due vecchie torri idriche della città, tra le quali viene posta una sottile passerella.
Al buio, sotto agli sguardi curiosi e bramosi di fallimento dei propri avversari e del pubblico, cercando di evitare di precipitare e compiere un volo di 15 metri.
Le torri sono in stato di semi-abbandono, la passerella cigola, la scala per raggiungere la cima è scivolosa: è una situazione estrema e pericolosa, ma lo spirito di Panic è proprio questo.
Non potendovi spoilerare tutte le prove della gara, posso però provare a dirvi cosa le accomuni.
Le accomuna la desolazione, che permea tutta la cittadina di Carp: un posto senza futuro e senza cura, in cui tutto sembra rotto o sul punto di rompersi, in cui l'ultimo barlume di civiltà sembra quello del centro commerciale in periferia,
Panic è pericoloso, ma è anche l'unico modo di chi vive in un posto così di cercare una via d'uscita mettendosi in gioco completamente.
Il buio è un elemento costante, e questo perché Panic è, ovviamente, illegale: Panic prevede irruzioni, furti, vilazione di proprietà private, violenza, e come tale viene portato avanti soprattutto di notte.
E al buio è ancora più difficile capire di chi ci si può fidare, e di chi no.
Lauren Oliver è stata davvero abile nel creare una situazione di crescente tensione, di costante insicurezza e un gioco di cui fino all'ultimo non si riesce a immaginare il vincitore.
Heather, Nat e Dodge hanno ognuno ottimi motivi per voler partecipare a vincere, ma devono vedersela con le prove, con gli altri concorrenti, con alleanze traballanti e con le loro insicurezze personali, spesso amplificate dall'ambiente circostante.
E' un romanzo che io ho trovato molto coinvolgente, e quindi ho partecipato molto volentieri al tour di presentazione, soprattutto perché ci sono cinque copie cartacee del romanzo che aspettano solo voi.
Come fare per portarvene a casa una?
REGOLE PER PARTECIPARE (obbligatorie)
1) Diventare lettori fissi dei blog partecipanti
2) Seguire la pagina Facebook e/o Instagram e/o Twitter di Safarà Editore
3) Commentare tutte le tappe (con il #momentodaPanic nel post del giveaway)
Quindi solo due cose vi restano da sapere: i blog partecipanti, e cosa s'intenda per #momentodaPanic, e vi rispondo subito:
Per #momentodaPanic intendiamo un momento in cui abbiate vissuto un'esperienza molto spaventosa e carica di adrenalina, e io mi trovo un po' spiazzata visto che non sono una persona particolarmente avventurosa e che non mi spavento facilmente.
Posso condividere la prima e unica volta in cui ho guidato una moto, ovvero venti minuti di terrore in cui sono andata troppo veloce troppo presto, e in cui se non mi sono sfracellata contro un muro è stato un vero miracolo.
Mai più!
Spero davvero che parteciperete numerosi al blog tour, perché il libro è davvero una bellissima lettura (che ho ricevuto a Ottobre, in formato ARC, e ho finito in pochi giorni): mi ha appassionata, incuriosita e ha stimolato la mi attenzione dall'inizio alla fine.
Non vi dico per chi facessi il tifo, dico solo che ho avuto il finale in cui speravo tanto, tanto, tanto.
Correte a scoprire gli altri blog, le tappe precedenti alla mia, e a condividere il vostro #momentodaPanic.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata alla mia tappa del blog tour di "Panic" di Lauren Oliver, edito da Safarà Editore (rilegato a 18€), in uscita il 26 Novembre:
È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un'America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi.
Heather, Dodge, nat, Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare.
Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro: la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio.
Sei pronto a giocare?
La mia tappa è la settima ed è dedicata alle ambientazioni, e quindi oggi vi porto tutti a Carp, che ci viene da subito presentata come una cittadina priva di svaghi ed opportunità.
Una cittadina piccola, la cui popolazione ammonta a circa dodicimila abitanti, in cui dominano il grigio e la trascuratezza, e dalla quale Heather non vede l'ora di fuggire.
Teatro delle prove di Panic sono ambienti freddi, pericolosi, ognuno a modo suo spaventoso e angosciante.
Panic ha inizio con un salto da un dirupo che si staglia a strapiombo sull'acqua, ed è proprio il pericolosissimo tuffo a permettere ai giocatori di entrare in gara.
Partecipare a Panic non vuol dire solo provare a vincere un premio di quasi 70000$, ma anche (forse soprattutto) superare tutte le proprio paure, e alla svelta.
Perché avere paura vuol dire essere vulnerabili, ed essere vulnerabili vuol dire morire.
Teatro della seconda prova sono le due vecchie torri idriche della città, tra le quali viene posta una sottile passerella.
Al buio, sotto agli sguardi curiosi e bramosi di fallimento dei propri avversari e del pubblico, cercando di evitare di precipitare e compiere un volo di 15 metri.
Le torri sono in stato di semi-abbandono, la passerella cigola, la scala per raggiungere la cima è scivolosa: è una situazione estrema e pericolosa, ma lo spirito di Panic è proprio questo.
Non potendovi spoilerare tutte le prove della gara, posso però provare a dirvi cosa le accomuni.
Le accomuna la desolazione, che permea tutta la cittadina di Carp: un posto senza futuro e senza cura, in cui tutto sembra rotto o sul punto di rompersi, in cui l'ultimo barlume di civiltà sembra quello del centro commerciale in periferia,
Panic è pericoloso, ma è anche l'unico modo di chi vive in un posto così di cercare una via d'uscita mettendosi in gioco completamente.
Il buio è un elemento costante, e questo perché Panic è, ovviamente, illegale: Panic prevede irruzioni, furti, vilazione di proprietà private, violenza, e come tale viene portato avanti soprattutto di notte.
E al buio è ancora più difficile capire di chi ci si può fidare, e di chi no.
Lauren Oliver è stata davvero abile nel creare una situazione di crescente tensione, di costante insicurezza e un gioco di cui fino all'ultimo non si riesce a immaginare il vincitore.
Heather, Nat e Dodge hanno ognuno ottimi motivi per voler partecipare a vincere, ma devono vedersela con le prove, con gli altri concorrenti, con alleanze traballanti e con le loro insicurezze personali, spesso amplificate dall'ambiente circostante.
E' un romanzo che io ho trovato molto coinvolgente, e quindi ho partecipato molto volentieri al tour di presentazione, soprattutto perché ci sono cinque copie cartacee del romanzo che aspettano solo voi.
Come fare per portarvene a casa una?
REGOLE PER PARTECIPARE (obbligatorie)
1) Diventare lettori fissi dei blog partecipanti
2) Seguire la pagina Facebook e/o Instagram e/o Twitter di Safarà Editore
3) Commentare tutte le tappe (con il #momentodaPanic nel post del giveaway)
Quindi solo due cose vi restano da sapere: i blog partecipanti, e cosa s'intenda per #momentodaPanic, e vi rispondo subito:
Per #momentodaPanic intendiamo un momento in cui abbiate vissuto un'esperienza molto spaventosa e carica di adrenalina, e io mi trovo un po' spiazzata visto che non sono una persona particolarmente avventurosa e che non mi spavento facilmente.
Posso condividere la prima e unica volta in cui ho guidato una moto, ovvero venti minuti di terrore in cui sono andata troppo veloce troppo presto, e in cui se non mi sono sfracellata contro un muro è stato un vero miracolo.
Mai più!
Spero davvero che parteciperete numerosi al blog tour, perché il libro è davvero una bellissima lettura (che ho ricevuto a Ottobre, in formato ARC, e ho finito in pochi giorni): mi ha appassionata, incuriosita e ha stimolato la mi attenzione dall'inizio alla fine.
Non vi dico per chi facessi il tifo, dico solo che ho avuto il finale in cui speravo tanto, tanto, tanto.
Correte a scoprire gli altri blog, le tappe precedenti alla mia, e a condividere il vostro #momentodaPanic.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Iscriviti a:
Post
(
Atom
)