Quando Richard (Johnny Depp), professore universitario di mezz’età, scopre di avere un cancro allo stadio terminale e solo pochi mesi di vita, decide di rivoluzionare la sua vita e godersi a pieno il tempo che gli rimane. La sua complicata situazione familiare e la poco soddisfacente vita lavorativa subiscono così un cambiamento repentino e trasgressivo e, inaspettatamente, la sua lenta morte aiuterà chi gli sta vicino a ritrovare la gioia di vivere.
Questa la trama di Arrivederci professore, regia e sceneggiatura di Wayne Roberts (già regista e sceneggiatore di Katie Says Goodbye nel 2016, ndr), che vede Johnny Depp nei panni di un protagonista che rischiava davvero di risultare l'anti-John Keating, professore indimenticabile de L'attimo fuggente.
E invece no, perchè Depp riesce a dare al suo Richard una profondità e, allo stesso tempo, un'aura di irriverenza e sfrontatezza uniche.
Quando la diagnosi di un tumore ormai incurabile lo prende in contropiede, la sua vita gli si manifesta all'improvviso in ogni sua accezione più negativa: un lavoro che lo appassionava, ma che è diventato ripetitivo; un matrimonio ormai oltre la crisi e semplicemente finito con una moglie che lo tradisce con il suo capo, una figlia adolescente (Zoey Deutch) che adora ma con la quale fatica a comunicare e un solo vero amico, Peter (Danny Huston).
È proprio la consapevolezza della propria mortalità - e imminente decesso - a spingerlo a reagire per la prima volta da anni, e a essere almeno per gli ultimi mesi della sua carriera il professore stimolante, originale e coinvolgente che non aveva mai osato essere, a chiudere la porta sul suo matrimonio e ad aprirsi alla figlia per trasmetterle l'amore, la comprensione e il supporto che le serviranno nel resto della vita.
Difficile rendere divertente un film sulla morte, ma è quello che accade con molte sequenze di Arrivederci professore: si ride, si sorride e si ritrova qualcosa dei propri pensieri più sconvenienti, nella parlantina inarrestabile e finalmente libera da inibizioni di Richard, che si toglie ogni sassolino dalle scarpe e che si lascia alle spalle una vita che gli ha dato ciò che poteva, nel bene e nel male.
Depp protagonista assoluto della pellicola, presente in quasi ogni scena e capace di bucare lo schermo anche quando manca la battuta sagace o il livello di sarcasmo auspicabile.
Finale impeccabile.
Consigliatissimo.
Arrivederci professore di Wayne Roberts vi aspetta al cinema dal 20 giugno.
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