La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "Si scioglie" di Lize Spit, edito Edizioni e/o (brossurato a 18€):
Nella minuscola cittadina di Bovenmeer, nelle Fiandre, è successo molti anni fa qualcosa di brutto. È nell'anniversario di una terribile perdita che Eva, ormai giovane insegnante a Bruxelles, carica nel portabagagli dell'auto un grande blocco di ghiaccio e decide di ritornare nel luogo della sua difficile infanzia per risolvere le cose, una volta per tutte. In questo romanzo passato e presente si intrecciano in una trama che vede al centro le vicissitudini di Eva con la sua complicata famiglia - due genitori alcolisti, una sorellina molto sofferente - e con i suoi amici del cuore, Laurens, il figlio del macellaio, e Pim, il figlio del contadino. È proprio con questi ultimi, "i tre moschettieri", che Eva cerca un'evasione dalle difficoltà della vita familiare, attraversando gli ultimi anni dell'infanzia per entrare nell'adolescenza con bravate, corse in bici, esplorazioni del mondo e, progressivamente, della sessualità. Ma Pim e Laurens forse non possono salvare Eva dalla solitudine, e l'amicizia comincia infatti a incrinarsi quando a scuola arriva la bellissima e spietata Elisa. Cosa spinge Eva a tornare a Bovenmeer? Qual è il tragico segreto di questa cittadina, in apparenza normale, e del cuore di Eva?
Con la candidatura al Premio Strega Europeo, proprio non si poteva non recuperare la lettura di "Si scioglie" di Lize Spit.
Di sicuro non ero pronta a un'esperienza di lettura così travolgente: ho dovuto riflettere qualche giorno, per capire cosa ne pensassi davvero, e questo perchè in "Si scioglie" c'è davvero tutto.
Ci sono una trama forte e una prosa cruda, a tratti affilata come la lama di un coltello, a tratti più morbida, ma ugualmente penetrante. Lize Spit non lascia nulla al caso, e a caratterizzare "Si scioglie" c'è sicuramente anche qualche scelta linguistica interessante, che contribuisce al senso di disagio e confusione in cui fa precipitare il lettore.
Badate bene, è assolutamente voluto: l'autrice racconta la solitudine, le nevrosi, le dipendenze e come farlo senza trasmettere al lettore parte dell'angoscia di chi vive scosso da tali emozioni?
A fare da contraltare agli aspetti più cupi della vita di Eva, un racconto a tratti idilliaco di un'infanzia in bicicletta con gli amici del cuore, con i ciucci di plastica colorata attaccati allo zaino, una cittadina che sa di paese e sembra accogliente e familiare, con un Aldi in cui fare scorta di Kwakies e ogni altra mondana e innocua abitudine "del viver comune", anche se dietro la superficie la vita di Eva è tutt'altro che comune.
La scrittura di Lize Spit cammina in equilibrio sul filo teso tra impressionante e grottesco, senza mai sfociare nel secondo: non è una lettura per i troppo deboli di cuore, ma è una lettura che vi resta a lungo, una volta ultimata.
In pochi hanno saputo raccontare la violenza, la perdita, la vita stroncata troppo presto e le sue conseguenze su una famiglia combattuta tra quotidianità che impone di andare avanti e disperato tentativo di fissare ogni ricordo (incluso qualcosa di volatile come un'impronta di testa sul cuscino), le difficoltà del crescere con due genitori che si affidano più al conforto dell'alcol che non all'amore per la figlia senza cadere nel melodramma o negli stereotipi, ma Lize Spit ci è riuscita.
Un esordio di altissimo livello, e un'autrice da tenere d'occhio... e da incontrare, perchè Lize Spit vi aspetta al Salone di Torino! Ecco i dati dell'incontro:
Sabato 12 maggio
Ore 13:30 · Spazio Internazionale
Incontro con Lize Spit
finalista al Premio Strega Europeo 2018
con il romanzo "Si scioglie"
Interviene Nadia Terranova
Ci sarete? Io ci provo di sicuro!
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
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