Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a
"Voglio una vita a forma di me" di Julie Murphy, edito da
Mondadori (rilegato a
17€):
Willowdean Dickson ha qualche chilo di troppo, un soprannome imbarazzante come "polpetta" e soprattutto... si piace proprio così com'è! Anche se sua madre è presidentessa di un concorso di bellezza, anche se la sua migliore amica è bionda e magra come una star, anche se nelle pubblicità le ragazze grasse sono sempre infelici oppure buffe pacioccone... Willowdean è dotata di autoironia e si è sempre sentita bene nella sua comoda, morbida pelle. Fino a quando, nel fast-food in cui lavora dopo la scuola, non arriva Bo. Will se ne innamora, ed è qui che iniziano i problemi. Perché Bo sembra ricambiare. Invece di salire alle stelle, all'improvviso le certezze di "polpetta" crollano. Perché l'amore può far sentire così inadeguati, a disagio, imperfetti?
"Un romanzo per sorridere dei propri difetti" è esattamente quello che mi ci voleva in questo periodo di transizione, in cui troppo spesso mi soffermo a pensare a ciò che non mi piace di me dimenticando di apprezzare invece i miei punti di forza.
Leggere la storia di Willowdean mi ha fatta riflettere, mi ha fatta ridere e mi ha anche intenerita spesso, e quindi eccomi qui a parlarvene.
Ma prima di tutto, fermi: ci serve la giusta colonna sonora!
Qui potete ascoltare la canzone preferita di Willowdean, quindi fatela partire e buona lettura!
Willowdean è un'adolescente in forte sovrappeso che vive molto bene nella sua pelle.
Anzi, a volte si chiede come mai per gli altri il suo grasso sia un problema: se sta bene a lei, perchè non dovrebbe stare bene a tutti?
Ha un'amica del cuore molto, molto bella, con la quale condivide ogni segreto e la passione per la musica di Dolly Parton.
Ha una madre con la quale ha un rapporto un po' conflittuale, ma in fondo chi non ce l'ha negli anni dell'adolescenza?
Ha anche un ragazzo che le piace molto, anche se quasi le secca ammetterlo: il silenzioso e un po' burbero Bo, che non manca mai di lasciarle dei dolcissimi lecca lecca rossi nell'armadietto del ristorante in cui entrambi lavorano, che la porta a vedere le stelle e che, indovinate un po'?
Sembra non avere nessun problema con il grasso di lei. Anzi, lei gli piace!
Fantastico!, direte voi: e invece no.
Una volta messa di fronte alla possibilità concreta di una storia d'amore con il ragazzo che le piace, Willowdean si spaventa al punto dal chiudersi in se stessa, perdere la sua sicurezza e lasciare il lavoro per non essere costretta a vedere Bo.
Ci vorranno l'improvvisa decisione di partecipare a un concorso di bellezza e tre nuove amiche, per restituire a Willowdean quella che è la sua più grande dote: la sua grinta.
Bello, bello, bello!
Bello per lo stile frizzante e spumeggiante di Julie Murphy, che ci racconta quella che è una storia di crescita personale fatta anche di momenti di difficoltà ma senza mai perdere la sua leggerezza.
Bello per il messaggio, importantissimo, che trasmette al lettore fin dalle prime pagine: siamo chi scegliamo di essere, qualsiasi forma abbia il nostro corpo, e quello che conta è scegliere ogni giorno di essere la miglior versione possibile di noi stessi.
I guai di Willowdean iniziano proprio quando perde di vista la ragazza dolce, allegra, sicura di sè, piena di entusiasmo che piace tanto a chi le sta intorno.
Bello perchè serviva un'eroina così, una che sì, ha la cellulite e qualche chilo di troppo.
Una che in costume non sta una favola ma che, sapete che c'è? In piscina ci va lo stesso.
Io in costume sto malissimo, e ogni estate per me i primi giorni di mare sono un mezzo dramma, ma non potrei mai rinunciare alla meravigliosa sensazione che mi trasmette rosolarmi al sole, o alla gioia che provo nuotando.
In questo la penso come Willowdean, e il suo è uno dei pochi personaggi nei quali ho potuto identificarmi sul serio.
E badate bene, qui non si parla solo di sovrappeso: le nuove amiche di Willowdean hanno una brutta dentatura, o portano delle orribili scarpe ortopediche, o hanno un look tremendo.
Ma sono felici, e soprattutto non permettono a nessuno di mettere loro i piedi in testa.
Questo è il romanzo che farei leggere a ogni ragazzina dai 12 anni in su, perchè trasmette in modo efficace un bellissimo messaggio che troppo spesso tendiamo a dimenticarci di ascoltare: è il fatto di essere noi, e di esserlo proprio in questo modo, a renderci speciali per chi ci ama.
Mi è piaciuto moltissimo il personaggio di Bo, che ama Willowdean a sufficienza da aspettare che lei sia pronta a ricambiare. E soprattutto, non perdete di vista Mitch, perchè ha un ruolo molto importante nel processo di crescita della protagonista: simpatico, gentile, molto spontaneo è sicuramente il tipo di ragazzo che a tutte farebbe bene avere intorno almeno una volta nella vita.
Consigliatissimo perchè divertente, spigliato e profondamente vero, e perchè c'è un pizzico di Willowdean in ognuno di noi.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3