Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
L'8 Marzo si avvicina, e come non proporvi quelle che, secondo me, sono le letture ideali per accompagnarvi durante questa giornata?
Sono romanzi, memoir, volumi illustrati e saggi che mettono al centro le donne, le loro lotte e la forza della loro voce: pronti con blocco e matita alla mano!
|
Rilegato a 19€ |
C'erano una volta cento ragazze che hanno cambiato il mondo. Ora ce ne sono molte, molte di più! "Storie della buonanotte per bambine ribelli" è diventato un movimento globale e un simbolo di libertà. Le autrici Francesca Cavallo ed Elena Favilli tornano con cento nuove storie per ispirare le bambine - e i bambini - a sognare senza confini: Audrey Hepburn, che mangiava tulipani per sopravvivere alla fame ed è poi diventata un'inarrivabile icona di stile e una straordinaria filantropa; Bebe Vio, grintosissima campionessa di scherma malgrado una grave malattia; J.K. Rowling, che ha trasformato il fallimento in un punto di forza e ha cambiato per sempre la storia della letteratura. Poetesse, chirurghe, astronaute, giudici, acrobate, imprenditrici, vulcanologhe: cento nuove avventure, cento nuovi ritratti per ispirarci ancora e dirci che a ogni età, epoca e latitudine, vale sempre la pena di lottare per l'uguaglianza e di procedere a passo svelto verso un futuro più giusto.
|
Brossurato a 16€ |
Chi ha letto "La donna di Gilles" sa che non c'è un'altra scrittrice capace come Madeleine Bourdouxhe di raccontare gli sbigottimenti e le lusinghe dell'amore: senza sbavature né svenevolezze, ma con un'intensità e un'evidenza che hanno qualcosa di lancinante. In questo secondo romanzo della Bourdouxhe (che Jonathan Coe ha definito «una delle più belle scoperte letterarie degli ultimi anni») non siamo più nella grigia e fuligginosa periferia di Liegi, bensì nella "douceur de vivre" della Parigi della fine degli anni Trenta; e se Elisa, la struggente protagonista della Donna di Gilles, viveva nell'attesa, nel dono di sé, nella devozione assoluta per un marito di cui tutto sapeva accogliere e perdonare, Marie (che pure ama profondamente il suo, di marito) scopre la violenza della passione quando, su una spiaggia della Costa Azzurra, incrocia lo sguardo di un ragazzo di vent'anni dalle spalle sottili, i fianchi stretti e le lunghe gambe abbronzate. Un pomeriggio si incontrano, come per caso, su un sentiero che costeggia il mare e, su un pezzetto di carta che lei non getterà, lui scrive un numero di telefono. Che Marie chiamerà, tornata a Parigi, dalla cabina telefonica di un caffè. In una breve Nota all'edizione Gallimard della Donna di Gilles, Madeleine Bourdouxhe aveva scritto: «L'annientamento nell'amore: un po' la storia di tutte le donne», ma qui la prospettiva è cambiata, e il suo sguardo segue con vibrante complicità il percorso di una donna che affronta, con un'audacia che quasi la stupisce, «l'intransigenza del desiderio». E che alla fine del libro, a chi le chiede il suo nome, risponde di chiamarsi Marie «Marie e basta». «Saltando dalle rocce sulla sabbia, il ragazzo tende la mano a Marie per aiutarla. Lei ha già preso lo slancio, convinta che lui si farà da parte per lasciarla saltare. Invece non si muove, la accoglie tra le braccia e la tiene stretta per qualche secondo. «Si siedono sulla sabbia. Potrebbero parlarsi ancora: delle colline lontane che digradano verso il mare, della forma di una villa bianca tra i cipressi. Ma a che serve? Sanno che non c'è niente da dire. Accettano tra loro quel silenzio, la ricchezza, la sincerità di quel grande silenzio. Sanno pure che in quel momento vedono ogni cosa dalla stessa prospettiva e che, per entrambi, quella vela rossa sul mare spicca netta, aspra, crudele come quella cosa che è in loro». Con una nota di Faith Evans.
|
Brossurato a 12€ |
Splendido esempio di "saggio narrativo", "Una stanza tutta per sé affronta" - in modo ironico e pieno di vita, di ragione e senso critico nutrito dalla forza delle emozioni - il tema della creatività femminile. In toni amari e risentiti contro i privilegi maschili, Virginia Woolf esprime una genuina indignazione per il ruolo subalterno cui era costretta la donna del suo tempo, e in particolare la donna intellettuale. Lucida analisi dell'essere scrittrice in una società le cui convenzioni riducono la donna al ruolo di madre, sorella o figlia, la Woolf va alla ricerca di un punto di equilibrio interiore, di un momento di bellezza e verità assolute, intessendo un colloquio ideale con grandi scrittori. Note di Nadia Fusini.
|
Rilegato a 18€ |
Rose McGowan è cresciuta in una setta religiosa, e da adulta è entrata a far parte di un'altra setta, molto più visibile: Hollywood.
Nata e cresciuta nel ramo italiano dei Bambini di Dio, dal quale è fuggita di notte con la famiglia attraverso i campi di grano, si è trasferita negli Stati Uniti e a tredici anni è scappata di casa. Per un periodo ha vissuto per strada come una punk, finché non è stata "scoperta" a Los Angeles e nel giro di una notte è diventata una delle attrici più desiderate di Hollywood.
In quello strano mondo in cui era continuamente in mostra, esposta al giudizio del pubblico, vista come un oggetto sessuale, ben presto la fama si è trasformata in un incubo. Rose si è rifugiata allora nello spazio privato della propria mente, come era solita fare da piccola, e in relazioni di reale valore. Ogni dettaglio della sua vita personale è diventato pubblico, e la realtà di un'industria fortemente sessista è emersa in ogni copione, ruolo, apparizione pubblica e copertina. La macchina di Hollywood l'ha confezionata come un sex-symbol, si è appropriata della sua immagine e della sua identità e l'ha commercializzata per trarne profitto.
Hollywood si aspettava che Rose sarebbe rimasta in silenzio, che avrebbe collaborato e avrebbe continuato sulla stessa strada di sempre. Lei invece si è ribellata, ha affermato la propria identità e fatto sentire la propria voce. Una voce spontanea, coraggiosa, vittoriosa, arrabbiata, intelligente, feroce, sfacciata, controversa e soprattutto autentica.
A metà tra un memoir e un manifesto, BRAVE è un libro crudo, onesto e intenso, che racconta senza remore e senza esclusione di colpi l'ascesa di un'icona dei millennials: attivista intrepida e forza inarrestabile verso il cambiamento, Rose McGowan ha scelto di rivelare la verità sul mondo dello spettacolo, smantellare il concetto di notorietà e mettere sotto i riflettori un mondo multimilionario costruito sulla misoginia, per dare a tutte le persone in ogni parte del mondo la possibilità di aprire gli occhi ed essere coraggiose.
|
Rilegato a 16,90€ |
La vita, a volte, mette davanti allo stesso istante. È così per Alma e Aria che scoprono di essere in attesa di un figlio a pochi mesi di distanza l’una dall’altra. Sono in momenti diversi della loro esistenza, eppure d’un tratto così simili. Ed è sempre stato così per loro due: amiche dai banchi del liceo non c’è pianto che non sia stato consolato o risata che non abbia avuto la sua eco. Nonostante la distanza e nonostante le curve del destino.
Ma ora è arrivata la notizia che cambia tutto. Quella notizia che riempie di paura e di emozione. Le loro strade, però, si dividono presto: il sogno di Alma continua mese dopo mese, mentre quello di Maria si spezza in una fredda giornata d’inverno. Ed è allora che l’amicizia che le lega deve stringere i fili della sua rete. È allora che ognuna di loro deve trovare la forza di dare spazio all’altra, superando il proprio dolore o la propria gioia. Perché dolore e gioia possono confondersi, scambiarsi, sorprendere. Perché si è fragili e forti nello stesso tempo, come l’argilla. Alma e Maria scoprono che dire tutto quello che c’è in fondo al cuore spesso è un’impresa difficile. Ma non è così se abbiamo accanto chi sa ascoltare. Chi ci fa sentire come se non ci fosse nient’altro al mondo.
Alma e Maria vivono sulla loro pelle che la maternità è un viaggio fuori e dentro di sé. Qualunque sia il suo esito. Perché si può essere madri in mille infiniti modi. Si può essere amiche in mille infiniti modi. Si può essere donne in mille infiniti modi.
|
Rilegato a 17,50€ |
Durante una notte surreale, e nello stesso tempo fin troppo reale, una donna, una scrittrice, tornata nel paese siciliano dove è nata, ascolta decine di voci che giungono da un altrove indistinto, che si fanno strada in una nebbia strana, inquietante. Sono voci di donne morte, che vogliono, devono, raccontare le loro storie perché la scrittrice le trascini fuori dall'oblio al quale sono destinate.
Sono storie quasi sempre dolorose, a volte tragiche, che hanno una caratteristica in comune: l'umanità delle protagoniste, la loro complessità emotiva e intellettuale, i loro sentimenti, le loro vite vere. Ma non solo per raccontarsi, i fantasmi di queste donne parlano all'autrice: c'è anche un'altra storia, che tutte le coinvolge, e che vogliono si sappia. La storia di Adele, figlia di Rosa, ma non del suo legittimo marito, Rosario. E la colpa più grave di Adele è quella di avere i capelli rossi, come il suo vero padre, segno inequivocabile della colpa, delle corna. Per questo Rosario passerà il resto della sua vita nel tentativo di uccidere la bambina, poi ragazza. E per questo le donne del paese faranno di tutto per salvarla. Perché levare almeno la piccola Adele dai meccanismi mentali malati di questi maschi brutali, ancestrali e irredimibili, vorrebbe dire aver salvato tutte loro.
Spero di aver individuato qualcosa di interessante per ognuno di voi, e perchè no, magari avervi suggerito un pensiero per le donne speciali della vostra vita: forti, determinate, indipendenti e piene d'amore per la vita ;)
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
Nessun commento :
Posta un commento