Buongiorno a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
La chiacchiera librosa di oggi è dedicata a "L'ospite inatteso" di Patricia Gibney, edito Newton Compton (rilegato a 10€) in uscita il 4 Gennaio:
La buca non era profonda. Un sacchetto di farina avvolgeva il piccolo corpo. Tre faccine guardavano dalla finestra, gli occhi neri di terrore. Uno dei bambini disse: «Chi sarà il prossimo?»
La detective Lottie Parker cerca un collegamento tra la morte di una donna assassinata in una cattedrale e quella di un uomo impiccato a un albero del suo giardino. Le vittime hanno infatti un passato oscuro in comune. Ma nel corso delle indagini Lottie vede man mano riaffiorare antichi dolori che ben conosce, e quello strano caso sembra iniziare a riguardarla personalmente. Solo muovendosi in fretta potrà fermare l’allungarsi della scia di sangue, ma andare fino in fondo potrebbe farle correre un pericolo terribile che la riguarda molto da vicino...
Lottie Parker non è una donna semplice, anzi: reagisce allo stress contando ossessivamente gli elementi attorno a se (le bottiglie dietro al bancone di un bar, gli uccelli appollaiati su un filo elettrico, e via dicendo), ha un atteggiamento di sfida nei confronti dei suoi colleghi che la rende spesso fastidiosa e non è molto brava a seguire gli ordini quando non la convincono del tutto.
Deve seguire le direttive di un uomo che occupa una poltrona che le sarebbe spettata di diritto, e dovrebbe decisamente dare un taglio al cibo spazzatura, volendo evitare un infarto prima dei cinquant'anni.
Ma è anche una detective capace, determinata e piena d'ingegno, e sono queste qualità ad emergere quando il cadavere di Susan Sullivan viene ritrovato in una chiesa.
La donna è stata uccisa e abbandonata, ma perchè? Per chi poteva costituire una minaccia?
L'indagine la porterà ad affrontare cose che credeva di essersi lasciata alle spalle, e non sarà affatto facile per Lottie restare lucida, fredda e imparziale...
Mi è piaciuto moltissimo.
Sarà l'overdose di zucchero provocata dalla carrellata di letture natalizie, ma avevo bisogno di un libro così, adesso, e "L'ospite inatteso" è stata una delle migliori letture del mese.
In Lottie Parker ho trovato una donna resa forte dalle proprie debolezze, un mix di acciaio e morbidezza che mi ha ricordato Kim Stone, la tostissima detective di Angela Marsons, e non è un caso: le due autrici condividono non solo l'editore (Bookouture) ma anche il pubblico.
Anche Lottie è sola, e anche per lei il passato rappresenta qualcosa di doloroso che le rende difficile lasciarsi andare nel presente. Anche Lottie dà tutta se stessa sul lavoro, per compensare i vuoti nella sua vita privata.
Ma quello che rende "L'ospite inatteso" un thriller da leggere assolutamente è il suo intreccio.
Patricia Gibney padroneggia una trama complicata e un intreccio complesso, che affonda le radici in un passato oscuro posto negli anni Settanta e che porta il lettore avanti e indietro nel tempo grazie a flashback e ricordi senza che il tutto appaia forzato o poco lineare.
È un passato fatto di abusi a sfondo sessuale, di violenza, di omicidi impuniti che influenzano le vite delle vittime ancora oggi, e di domande portate poi nel cuore per tutta la vita che trovano una risposta, seppur dolorosa e difficile da accettare.
Lottie ha perso un fratello e ha di fatto perso anche se stessa, e risolvere il caso più complesso della sua carriera (finora) l'aiuta a concedersi finalmente la possibilità di andare avanti.
Tenete d'occhio Boyd, il collega di Lottie. Ve la butto lì così, senza dirvi di più.
Quello che posso dirvi è che "L'ospite inatteso" è un thriller impeccabile, pieno di tensione e che si legge tutto d'un fiato. Ed è anche il thriller con cui iniziare il 2018: vi toglierà il respiro.
Un bacio a tutte, fanciulle (e fanciulli)!
A presto <3
martedì 12 dicembre 2017
Anteprima sotto l'albero: "L'ospite inatteso" di Patricia Gibney
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