giovedì 5 settembre 2019

Presenza oscura: intervista a Wulf Dorn

«Il mio nome è Nikka. Mi hanno uccisa. Ma questo è solo l'inizio.»

Wulf Dorn torna in libreria con Presenza oscura (Corbaccio), che presenterà in anteprima alla 20° edizione di Pordenonelegge domenica 22 settembre alle 15 (Spazio Bcc), in dialogo con Luca Crovi.
La storia di Nikka, che a sedici anni si risveglia dal coma in ospedale e fatica a ricordare cosa le sia successo. Era a una festa, questo lo ricorda, insieme alla sua amica Zoe.

Ma poi? Poi, improvvisamente un blackout.
Nikka ha provato l’esperienza della morte: per ventuno terribili minuti il suo cuore ha cessato di battere, ma il suo cervello ha continuato a funzionare. E Nikka ricorda un tunnel buio in cui si intravedeva una luce e ricorda che anche Zoe era con lei. E quindi rimane scioccata alla notizia che Zoe è scomparsa proprio durante la festa e che da allora manca da casa. Che sia stata uccisa?
Nikka è convinta di no e appena riesce incomincia a cercarla...
Ma fin dove sarà disposta a spingersi per salvare la sua migliore amica?


Abbiamo incontrato l'autore a Milano, ed ecco cosa ci ha raccontato!

Partiamo dal titolo Presenza Oscura. Nonostante in letteratura e nell'arte l’oscurità sia sempre contrapposta alla luce, nel tuo romanzo c’è come un rovesciamento tra luce ed oscurità. Nella nostra concezione la luce è il bene, e l’oscurità il male: in questo caso la luce è la fine del percorso, e restare aggrappati all’oscurità vuol dire in realtà riuscire a tornare alla vita. Volevo sapere se questo rovesciamento di luce ed ombra è stata una dinamica su cui pensavi di lavorare visto che nei tuoi romanzi l’oscurità è sempre presente.
Ho pensato parecchio ad un titolo per questo libro: il mio titolo iniziale era 21. Gioco volentieri con i numeri, e il 21 in questo libro ha vari significati: sono ventuno sia i minuti di morte di Nikka, sia i celebri grammi dell'anima. Il titolo italiano mi piace moltissimo, ed è vero che c’è questo gioco tra luce ed ombra nel mio romanzo. Penso che noi tutti abbiamo in testa delle immagini fisse: la luce è sempre la cosa buona, e l'ombra quella cattiva. Questa storia gioca anche con la realtà, con quello che potremmo definire la fantasia, quello che ho imparato nei miei tanti anni di lavoro in ambito psichiatrico. Ho imparato che la nostra percezione di quello che è reale e normale rispetto a ciò che non è reale ed è falso, vede queste due realtà separate da una linea sottilissima. Proprio perché questo confine è cosi sottile non possiamo sempre distinguere bene le due cose. Può anche significare che la luce non è una cosa buona, e che ciò che è buio non è sempre una cosa cattiva. E proprio perché questo libro ruota intorno alle percezioni, è interessante vedere come queste cose possono cambiare posizione, e possono anche non essere sempre neutre.

Parlaci di Nikka, e di come è nato il suo personaggio.
Volevo scrivere una storia sulla morte e sul morire, e come in tutti i miei romanzi cercavo un protagonista che, a priori, c'entrasse il meno possibile con la storia: questo avrebbe creato dei conflitti, e sono i conflitti a portare avanti la storia. Ed è per questa stessa ragione che ho scelto una persona molto giovane: una persona giovane certamente non pensa già alla morte, ma pensa al futuro, a quello che ha da proporle, a ciò che vuole diventare.
Strappare una persona così alla propria vita crea questo conflitto, e questo dà il via a tutta la storia.
Ecco perché era importante che scegliessi una persona così giovane per questa storia: perché una persona giovane sperimenta una serie di cose per la prima volta, mentre noi adulti abbiamo già un certo bagaglio di esperienza, e sappiamo già cosa può essere pericoloso grazie all'esperienza acquisita, oltre a sapere come regolarci in certi momenti di difficoltà.

Cosa puoi dirci di Sascha? Ti sei ispirato a qualcuno per il suo personaggio?
Anche Sascha ha avuto un concepimento piuttosto lungo. Doveva essere un personaggio che si combinasse bene con Nikka. Nikka ha una personalità molto forte, mentre Sascha è un giovanotto molto sensibile, ma che d'altra parte non doveva essere un fifone. La sua forza è nascosta sotto vari strati di timidezza: è un ragazzo esile e magrolino, ma nonostante questo è lui a riuscire a rianimare Nikka per 21 minuti, tenendola in vita.
Quando ho iniziato a riflettere su come mettere insieme questi due personaggi, mi sono chiesto ma come fa uno come Sascha a trovarsi lì, ad una festa, nel momento in cui succede quel che succede a Nikka? Visto che nei miei libri la musica ha sempre un ruolo importante per me, lavoro spesso tanto volentieri con citazioni di canzoni, ed è per questo che mi è venuto in mente che Sascha avrebbe potuto essere un D.J, e mi è sembrata un 'ottima idea!

Puoi parlarci del rapporto con la morte? La morte, in Presenza Oscura non è nulla di angosciante. È come se fosse un invito a vedere la morte come parte della vita.
Se Presenza Oscura spingerà i lettori a riflettere sulla loro esistenza, allora questo libro avrà già raggiunto un obbiettivo importante. Credo che finché viviamo - e le cose vanno bene - tendiamo a dare per scontato tante cose, e passare oltre ad un sacco di  piccolezze della nostra esistenza.
Ma quando riusciamo a vedere davvero la nostra vita, e a capire che tutto ha una fine, riusciamo ad essere più attenti e ad essere grati di quello che abbiamo. Forse anche essere più felici.
Quello che alcuni definirebbero un memento mori, in realtà vuole spingerci ad apprezzare di più quel che abbiamo. Se riuscissimo a vivere la nostra esistenza in armonia con noi stessi, credo che non sarebbe necessario aver paura della morte.

Cosa puoi dirci dei tuoi prossimi lavori? 
Due settimane fa ho cominciato a scrivere il mio nuovo romanzo.
Ma devo fare una premessa, ovvero che il prossimo anno sarà un anno speciale: sarà il decimo anniversario de La psichiatra in Italia, ed è il libro per il quale ricevo così tanta posta dai miei lettori.
Molti mi chiedono se un giorno ci sarà un seguito, ed è a questo che sto lavorando.
Non posso garantire che sarà pronto il prossimo anno, ma spero che sarà il prossimo romanzo di cui parlaremo!


Presenza oscura di Wolf Dorn (Corbaccio) è in libreria, al prezzo di copertina di 19,50€.

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